24/11/2025
🍄🟫 La famiglia del bosco
Da psicoterapeuta che lavora ogni giorno con adolescenti e genitori, sento forte il bisogno di portare uno sguardo che sia umano, professionale… e soprattutto utile a comprendere cosa c’è dietro storie simili.
In questi giorni abbiamo letto indignazione, sconcerto, paura, curiosità. Sono reazioni comprensibili: quando una famiglia “scompare” dal mondo e sceglie l’isolamento totale dalla società, tocca corde profonde in tutti noi e si può provare rabbia verso scelte percepite come irrazionali (come quella di separare i genitori dai figli o quella di fare vivere senza servizi essenziali dei bambini).
Ma dietro scelte così radicali non c’è mai un singolo motivo.
Ci sono dinamiche complesse che possono aver coinvolto i genitori nella decisione di intraprendere questo stile di vita estremo: isolamento emotivo, sfiducia nel mondo, idealizzazione dell’autosufficienza, difficoltà a reggere la pressione sociale, malesseri psicologici non riconosciuti e non trattati.
📌 Quello che possiamo imparare da questo caso
💁 Le famiglie non si chiudono “all'improvviso”: ci sono segnali precoci di chiusura, ritiro, convinzioni distorte che si amplificano nel tempo.
💁 Bambini che vivono in contesti fortemente isolanti rischiano di non sviluppare strumenti necessari per interpretare la realtà della società predominante.
💬 Secondo voi, quale dovrebbe essere il confine tra libertà educativa dei genitori e tutela psicologica dei minori?
Dove finisce la scelta personale e dove inizia il rischio per lo sviluppo emotivo di un bambino o di un adolescente?
Il confronto rispettoso è il primo passo per una comunità più consapevole. ❤️