Osteopatia e Postura Salerno

Osteopatia e Postura Salerno Il progetto OPS nasce dallo studio, la ricerca e la passione del Dott. Mario Ferrara, Osteopata, Posturologo, Fisioterapista, dottore in Scienze Motorie.

OPS SPORT E BAMBINIIn questa sezione ci occuperemo delle domande più frequenti rivolte dai genitori, che spesso non trov...
19/11/2025

OPS SPORT E BAMBINI

In questa sezione ci occuperemo delle domande più frequenti rivolte dai genitori, che spesso non trovano risposta, o ne trovano di confuse e contraddittorie, in merito all'approccio dei bambini (ognuno con la propria individualità, inclinazioni ed esigenze) con il mondo dello sport.
A che età è giusto iniziare un bambino all’attività sportiva e quali sono le discipline più adatte per i più piccoli? Gioco libero o Sport? Quali sono i falsi miti e i reali benefici riguardanti il rapporto tra sport e bambini? E’ vero che il nuoto è lo sport più completo? E’ corretto evitare alcune discipline per scongiurare lo sviluppo di scoliosi o altri dismorfismi o paramorfismi.

PREMESSA GENERALE: LE ESIGENZE PSICO-NEUROMOTORIE DEL BAMBINO E LA QUESTIONE SOCIALE

Cominciamo con alcune premesse d’obbligo prima di affrontare questa complessa questione :
- Lo sport (inteso secondo le modalità e la trasversalità attuali) è un’invenzione della società moderna, sviluppatosi per lo svago e il divertimento con l’avvento della società industriale,
- Il corpo umano è progettato per il movimento, per quelle che vengono denominate attività motorie di base (camminare, correre, saltare, arrampicarsi, lanciare ecc.), non per le attività sportive come oggi sono intese,
- La strutturazione del sistema neuromotorio, cognitivo ed affettivo avviene principalmente attraverso il gioco, attività prevalente dell’essere umano fino all’adolescenza e successivamente mai abbandonata per tutta la vita.
Bisogna inoltre tener conto di alcuni elementi determinanti:
- La modernità ci “costringe” ad una sempre più costante e precoce sedentarietà,
- I bambini hanno sempre meno spazi e tempi liberi da trascorrere giocando all’aria aperta, sempre più frequentemente “rapiti” da schermi e games console,
- L’analfabetismo neuromotorio è divenuto “pandemico”, al punto che ci sono molti adolescenti o anche adulti che non sono in grado di effettuare una semplice capovolta (capriola)
- L’importanza dello sviluppo psico-neuromotorio non è una priorità per la nostra società, al punto da relegare l’educazione fisica scolastica ad una disciplina secondaria, delegando l’educazione motoria dei giovani all’iniziativa dei genitori e delle associazioni sportive, con tutti gli interessi economici e agonistici connessi.
- L’interesse più spesso suscitato dalle discipline sportive professionistiche e dai loro beniamini è legato a questioni di immagine, successo, ricchezza, che fanno presa sui giovani e bambini, più che sull’idea della salute e dello sviluppo armonioso ed efficiente del corpo umano e di tutti gli ambiti ad esso connessi (cognitivo, affettivo, relazionale…)
Tenute presenti queste premesse determinanti, possiamo immediatamente trarre alcune conclusioni:
- Il “gioco libero” in ambiente naturale e con altri bambini è il contesto ideale per lo sviluppo del sistema neuromotorio, cognitivo ed affettivo-relazionale, inquanto è l’unica modalità che permetta al bambino di sviluppare fantasia, creatività, confronto con i limiti propri e degli altri e con le regole della convivenza. Le attività codificate, la disciplina, saranno gradualmente introdotte, così da permettere al bambino di percepire la differenza tra attività libere e codificate.
- In mancanza di spazi liberi dove giocare insieme, specie in ambiente urbano, le attività sportive e soprattutto l’avviamento allo sport sono quanto di più vicino alle esigenze per lo sviluppo psico-motorio del bambino e un toccasana contro la sedentarietà, considerando anche che l’avviamento a quasi tutti gli sport viene effettuato in modalità ludica.
- Scegliere oculatamente l’attività sportiva più adatta al bambino, funzionale alle sue esigenze e inclinazioni più che a quelle dei genitori è un elemento indispensabile in quello che è il “sistema educativo” in fase di sviluppo.
http://www.osteopatiaposturasalerno.it/ops-e-sport/

“Il 10-15% dei bambini sono respiratori orali, che comporta conseguenze sulla salute del cavo orale, sulla postura del s...
17/11/2025

“Il 10-15% dei bambini sono respiratori orali, che comporta conseguenze sulla salute del cavo orale, sulla postura del soggetto e sulla crescita cranio facciale”

“La saliva è il primo igienista dentale della nostra bocca., assicura detersione, rimineralizzazione dei denti grazie ai sali minerali sciolti e difesa immunitaria. Uno stato di secchezza cronica delle fauci è in grado di alterare la flora batterica orale, e favorisce l’insorgenza di carie, infezioni e parodontopatie”
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LINGUA E POSTURASia lo sviluppo delle articolazioni temporo-mandibolari che la conformazione delle arcate dentali, sono ...
13/11/2025

LINGUA E POSTURA

Sia lo sviluppo delle articolazioni temporo-mandibolari che la conformazione delle arcate dentali, sono condizionate dalla funzionalità linguale, decisiva con un ruolo morfogenetico in fase evolutiva, equilibratore in fase intermedia e compensatore in fase adulta.
La lingua rappresenta l’elemento più importante di tutto l’apparato stomatognatico, un complesso anatomo-funzionale costituito da organi e tessuti che svolgono funzioni respiratorie, digestive (salivazione, masticazione, deglutizione) e di relazione (fonazione, mimica). In condizioni particolarmente alterate, la lingua modifica la sua postura per bilanciare e colmare gli spazi verticali, anteriori e laterali all’interno della bocca, assumendo così posizioni anomale con ripercussioni sull’intero sistema corporeo, come ad esempio nelle malocclusioni dentali. Al contrario, anche variazioni di tono della lingua potrebbero essere la conseguenza di alterazioni posturali del sistema corporeo.
La correlazione funzionale più immediata è tra la lingua e le prime vertebre cervicali, soprattutto con l’atlante (C1), rispettivamente ad una protrusione, retrusione e torsione della lingua corrisponde una protrusione, retrusione e torsione dell’atlante. Anatomicamente la lingua è un organo muscolare, con uno scheletro osteofibroso che si inserisce sull’osso ioide, è formata da 17 muscoli, ed è in rapporto di contiguità con il cranio, mandibola, osso ioide, epiglottide, faringe, velo palatino, denti e labbra, con innumerevoli relazioni neuro-muscolari con le strutture vicine. Fisiologicamente partecipa alla deglutizione, alla fonazione, alla respirazione ed alla masticazione.
Vengono mediamente eseguiti 590 atti deglutitori al giorno (145 durante i pasti, 395 fra un pasto e l’altro in stato di veglia, 50 nel sonno). Durante la deglutizione spontanea la lingua esercita sul palato una spinta di circa 52 gr/cm2 e 112 gr/cm2 con la deglutizione volontaria, imprimendo una pressione compresa da un minimo di 700 grammi ad un massimo di 3000 grammi, per 1/5 – 1/10 di secondo. Non a caso nella deglutizione corretta la lingua esercita la sua pressione contro il palato conformando le arcate dentali.
La beanza anteriore, presente nel cosiddetto morso aperto, determina la protrusione linguale durante la deglutizione o ne è la conseguenza, ed è classicamente riscontrata tra le più comuni abitudini viziate dei bambini: la suzione del dito (in particolar modo del pollice). In questo particolare caso, all’esame posturale la testa, le spalle ed il bacino sono spesso anteriorizzate, con relativa accentuazione delle curve fisiologiche della colonna vertebrale e tendenza al cavismo plantare.
La problematica viene affrontata, eliminando le cause della protrusione linguale, come la suzione protratta, respirazione orale, ipertrofia adenotonsillare ed attraverso l’applicazione di uno specifico programma di terapia mio-funzionale per rieducarla.
La funzionalità della lingua implica non solo il corretto processo deglutitorio ma anche un adeguato sviluppo del viso, un atteggiamento posturale equilibrato e l’assenza di sintomatologia a carico di organi ad essa funzionalmente connessi, siano essi anatomicamente vicini o lontani.
Una postura linguale alterata non può essere considerata isolatamente, ma deve essere inserita nel vasto meccanismo di tutti quegli equilibri neuromuscolari dell’apparato stomatognatico. Ciò vuol dire che la posizione della lingua è in grado di influenzare l’atteggiamento di organi ed apparati distanti da essa come il rachide e perfino l’appoggio plantare.
Un’alterazione dei meccanismi funzionali della lingua può manifestarsi attraverso sintomi quali:
cefalea, emicrania,
tappamento e/o dolore alle orecchie, acufeni,
capogiri, vertigini,
dolore vertebrale,
dolore in corrispondenza dell’A.T.M.,
sensazione di tensione agli occhi,
colite, stanchezza, sonnolenza, insonnia, nervosismo,
altre patologie alle vie respiratorie quali faringite, laringite, mal di gola, rinorrea, broncopatia, ecc.
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RIABILITAZIONE CARDIOLOGICALa riabilitazione cardiologica (RC) rappresenta una forma di terapia che, insieme ai farmaci ...
10/11/2025

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA

La riabilitazione cardiologica (RC) rappresenta una forma di terapia che, insieme ai farmaci e alla terapia interventistica (angioplastica con o senza stent) e chirurgica (bypass o altra procedura), deve far parte integrante del programma di trattamento di un paziente sofferente di cuore.
Ruolo sempre più importante visto il progressivo aumento della prevalenza delle cardiopatie croniche (riduzione mortalità), il ridotto tempo di degenza con maggior ricorso a tecniche interventistiche e la maggior efficacia della moderna terapia che hanno cronicizzato la malattia cardiaca.
Da qui la necessità al ricorso di modelli di intervento a lungo termine che garantiscono continuità assistenziale.
La riabilitazione cardiovascolare (RC) deve essere considerata non solo come una parte della strategia terapeutica del cardiopatico ma come un cambiamento che deve tendere in modo definitivo verso uno stile di vita sano.
Gli obiettivi possono essere riassunti in 5 punti:
- Favorire la stabilità clinica
- Migliorare la capacità funzionale, migliorando la tolleranza allo sforzo
- Ridurre effettivamente il rischio di successivi eventi CV, contrastando la progressione della malattia, attraverso un’efficace prevenzione secondaria
- Favorire il reinserimento lavorativo
- Migliorare la qualità di vita
Per tale ragione, l’esercizio fisico si propone come mezzo preventivo e terapeutico fisiologico, efficace ed a basso costo. L’esercizio fisico in Cardiologia Riabilitativa è una componente fondamentale di ogni programma riabilitativo e rappresenta un valido contributo per la profilassi di eventuali complicanze. L’esercizio fisico apporta un notevole beneficio agendo su più fattori di rischio coronarico.
I vantaggi si notano rapidamente; bastano infatti poche settimane per ricondizionare un sistema circolatorio, principalmente attraverso i seguenti meccanismi:
Aumento del colesterolo HDL
Diminuzione del livello delle catecolamine circolanti
Diminuzione dell’aggregazione piastrinica
Ottimizzazione del metabolismo dei carboidrati
Abbassamento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa riposo
http://www.osteopatiaposturasalerno.it/osteopatia/

SUZIONEIl riflesso di suzione è un regalo preziosissimo che la natura fa al neonato. Alcune disfunzioni meccaniche della...
07/11/2025

SUZIONE

Il riflesso di suzione è un regalo preziosissimo che la natura fa al neonato. Alcune disfunzioni meccaniche della mandibola, della lingua o della colonna cervicale possono impedire una suzione efficace o renderla dolorosa per la mamma.
Un trattamento osteopatico mirato, delicato e specifico, ripristina una corretta meccanica della bocca per promuovere una buona suzione.
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RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (O RESPIRATORIA)La riabilitazione pneumologica (o respiratoria) è una disciplina che ha assu...
04/11/2025

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA (O RESPIRATORIA)

La riabilitazione pneumologica (o respiratoria) è una disciplina che ha assunto un ruolo primario nel trattamento non farmacologico dei pazienti con malattie respiratorie ad andamento cronico. Si effettua attraverso esercizi di fisioterapia toracica, di allenamento dei muscoli respiratori in particolare e di allenamento fisico della muscolatura generale. La riabilitazione pneumologica è indicata per pazienti affetti da BPCO (bronco pneumopatia cronica ostruttiva) bronchite cronica, enfisema, bronchiectasie, asma bronchiale, fibrosi polmonare, oltre che per soggetti con disturbi respiratori del sonno e insufficienza respiratoria di qualsiasi origine. È inoltre utile per pazienti in attesa di interventi chirurgici, soprattutto al torace, o reduci da interventi chirurgici in genere.
Lo scopo di questa terapia è quello di ridurre la compromissione fisica e patologica, incrementare la performance fisica e mentale dei pazienti e favorirne il reinserimento sociale.
Viene programmato un percorso riabilitativo individualizzato, che prevede una serie di esercizi di fisioterapia muscolare in generale e dei muscoli respiratori in particolare.
Fisioterapia toracica:
comprende tecniche di drenaggio delle secrezioni bronchiali, tecniche di respirazione controllata, esercizi di stretching muscolare, mobilizzazione delle articolazioni.
Allenamento arti inferiori:
gli esercizi che coinvolgono principalmente la parte inferiore del corpo (quali il cammino libero, la pedalata su cyclette, la salita/discesa dei gradini) contribuiscono a rinforzare i muscoli delle gambe per aumentarne il tono muscolare e la flessibilità. Questi esercizi sono fondamentali per aiutare il paziente a muoversi più facilmente, più spesso e più a lungo.
Allenamento arti superiori:
l’allenamento della parte superiore del corpo aumenta la forza e la resistenza dei muscoli del braccio e della spalla, muscoli che forniscono un supporto alla gabbia toracica e che possono contribuire a contrastare le difficoltà di respirazione presenti. Questi esercizi possono anche aiutare in movimenti che, nella vita di tutti i giorni, richiedono l’uso delle braccia come portare pacchi, cucinare, trasportare oggetti, eseguire lavori domestici, praticare l’igiene personale.
Allenamento dei muscoli respiratori:
la debolezza dei muscoli respiratori può spesso contribuire a creare gravi problemi respiratori e spesso rende difficile la esecuzione del programma di esercizi; l’allenamento dei muscoli respiratori può migliorare la sintomatologia, e perciò la capacità di affrontare gli sforzi della vita quotidiana.
http://www.osteopatiaposturasalerno.it/osteopatia/

“Il trattamento manuale risulta molto utile per i disturbi temporo madibolari, per recuperare la corretta mobilità, elim...
29/10/2025

“Il trattamento manuale risulta molto utile per i disturbi temporo madibolari, per recuperare la corretta mobilità, eliminando tutti i disturbi, come il dolore, scricchiolii mandibolari, acufeni, disturbi cervicali”
http://www.osteopatiaposturasalerno.it/postura/

RESPIRAZIONE ORALE. CONSEGUENZE OSTEOPATICHE E POSTURALILa respirazione orale è un’alterazione stabile e patologica dell...
27/10/2025

RESPIRAZIONE ORALE. CONSEGUENZE OSTEOPATICHE E POSTURALI

La respirazione orale è un’alterazione stabile e patologica dello schema respiratorio abituale: l’aria transita attraverso il cavo orale, e non attraverso il naso come dovrebbe avvenire fisiologicamente. È un comportamento transitorio che si innesca quando le resistenze aeree si innalzano, per cui il paziente trova meccanicamente vantaggioso respirare attraverso la bocca (un raffreddore ad es.). Se però l’ostacolo nasale non è rimosso tempestivamente, e il modello respiratorio diviene cronicamente orale, per es. in caso di tonsilliti croniche, adenoidi ipertrofiche, importanti conseguenze possono coinvolgere numerosi distretti dell’organismo: il cavo orale, le vie aeree superiori e inferiori, la postura, lo sviluppo craniofacciale. La respirazione nasale permette il riscaldamento, la depurazione e l’umidificazione del flusso aereo inalato. Nel naso ci sono le prime barriere contri gli agenti patogeni e contro gli allergeni.
In caso di respirazione orale l’aria non subisce questo trattamento preventivo, e ciò può essere la causa di un costante stato di irritazione faringo-laringea, di infezioni aeree recidivanti e di un accentuato riflesso di broncocostrizione.
È difficile determinare in modo inequivocabile il nesso causa-effetto tra modello respiratorio, sviluppo di patologie delle vie aeree e alterazioni craniofacciali, poiché nessun soggetto, neanche perfettamente sano, presenta una respirazione completamente orale o completamente nasale, pertanto va indagato il ruolo di questo singolo fattore di rischio per ogni singolo soggetto.
Si definisce respiratore orale un bambino che respira l’80% del tempo attraverso la cavità orale, respiratore nasale se almeno l’80% del tempo respira attraverso la cavità nasale, e misto se si riscontra un valore intermedio. Da studi epidemiologici si stima che il 10-15% dei bambini siano respiratori orali conclamati, con picchi maggiori nei periodi dell’anno in cui le allergie stagionali si riacutizzano.

CONSEGUENZE DELLA RESPIRAZIONE ORALE
La respirazione orale comporta conseguenze sia immediate che a medio-lungo termine in numerosi distretti dell’organismo: sulla salute del cavo orale, sulla postura del soggetto e sulla crescita cranio facciale.

SALUTE DEL CAVO ORALE
È stato dimostrato che il flusso aereo cronicamente in transito attraverso il cavo orale comporta una maggiore incidenza di xerostomia (riduzione della saliva), tensione a livello del muscolo orbicolare (muscolo ad anello intorno alla bocca) e tendenza al bruxismo notturno. La saliva ha un importante ruolo protettivo nei confronti di denti e mucose; è il primo igienista dentale della nostra bocca. Il suo flusso assicura detersione, rimineralizzazione dei denti grazie ai sali minerali sciolti e difesa immunitaria grazie al lisozima e alle IgA che contiene. Uno stato di secchezza cronica delle fauci è in grado di alterare la flora batterica orale, e favorisce l’insorgenza di carie, infezioni (ulcerazioni, candidosi) e parodontopatie (perdita del tessuto di supporto del dente).
L’aumento del tono muscolare dell’orbicolare comporta senz’altro lo spostamento dei denti.
Il bruxismo comporta danni sui denti (faccette di usura) sull’osso di supporto dei denti, che si riassorbe più velocemente, e sulle articolazioni.

CONSEGUENZE POSTURALI
La respirazione nasale, fisiologica, avviene senza sforzo, a labbra competenti e rilassate, con le arcate dentarie non in contatto e la lingua in posizione di riposo, cioè appoggiata sul palato dietro la papilla retroincisale (SPOT). Durante la ventilazione normale sono coinvolti attivamente solo il diaframma e i muscoli intercostali esterni. In caso di respirazione orale invece la postura del soggetto è alterata a livello della testa, della colonna vertebrale, delle labbra e della lingua.
Viene utilizzata una muscolatura accessoria non fisiologica e si tende ad assumere una postura cosiddetta “a Gallinaccio”
La respirazione orale ha ripercussioni sulla postura cranica e cervicale poiché iperestendendo la testa il paziente respira più facilmente: si innesca un feed-back protettivo che dilata le vie aeree superiori, perchè:
– Avrà una postura scompensata (vedi anche “identikit del respiratore orale”)
– Avrà conseguenze orali (malocclusioni, parodontopatie, gengiviti e perdita di tessuto di supporto dei denti, carie)
– Sarà prima di tutto un paziente che fa “fatica” a stare in piedi,
– a mantenere la concentrazione a lungo
– avrà scompensi posturali sulla catena cinematica anteriore (quindi quella che collega il cranio con lingua, sterno, diaframma, addome, pelvi, arto inferiore fino all’alluce)
– avrà un’appoggio podalico scorretto o comunque non uniforme
– avrà minori risultati nelle prestazioni sportive (forza esplosiva, maggior dispendio energetico di base con riduzione qualitativa e quantitativa del gesto atletico)
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“L'idratazione è fondamentale per il corretto funzionamento del cervello. Una buona idratazione aiuta a mantenere le fun...
24/10/2025

“L'idratazione è fondamentale per il corretto funzionamento del cervello. Una buona idratazione aiuta a mantenere le funzioni cognitive, come attenzione, concentrazione e memoria, mentre la disidratazione può portare a affaticamento, mal di testa e problemi di concentrazione”
http://www.osteopatiaposturasalerno.it/ops-life-balance/

“Il pavimento pelvico è un complesso sistema muscolare che riguarda tutti, uomini e donne, e che svolge un ruolo crucial...
21/10/2025

“Il pavimento pelvico è un complesso sistema muscolare che riguarda tutti, uomini e donne, e che svolge un ruolo cruciale nella continuità urinaria, nella funzione sessuale, nella stabilità posturale e nella respirazione”
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DISTURBI DELL'ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE (ATM)ATM sta per Articolazione Temporo-Mandibolare. E' una piccola artic...
17/10/2025

DISTURBI DELL'ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE (ATM)

ATM sta per Articolazione Temporo-Mandibolare. E' una piccola articolazione che si trova davanti l’orecchio, dove la mandibola e il cranio si incontrano. Questa articolazione permette alla mandibola di muoversi e di funzionare; è l’articolazione più costantemente usata nel corpo. In altre parole, questa piccola ma resiliente articolazione è impegnata quotidianamente tutto il tempo. In seguito ad anomalo funzionamento dell’ATM possono insorgere nel tempo dolore e disfunzioni miofasciali, alterazioni della fisiologica funzione interna (disco articolare assottigliato o leso che provoca un’interferenza meccanica e un restringimento del normale grado di attività mandibolare), osteoartrosi (malattia degenerativa che colpisce soprattutto la cartilagine articolare dell’ATM).
Tra le conseguenze appena elencate la disfunzione miofasciale è comunque di gran lunga prevalente e si presenta con un dolore diffuso che è ciclico (peggiora soprattutto al mattino e al cambio di stagione) e si irradia in diverse aree del cranio e del collo, in particolare ai muscoli della masticazione.
Il trattamento manuale risulta molto utile nel trattamento dei disturbi temporo madibolari, in quanto, attraverso una palpazione delicata da parte dell’operatore, si riesce a far recuperare la corretta mobilità, eliminando di conseguenza tutti i disturbi derivanti da tale disfunzione, come il dolore, scricchiolii mandibolari, acufeni, disturbi cervicali etc. Inoltre l’osteopata agisce sempre in collaborazione con l’ortodontista.
http://www.osteopatiaposturasalerno.it/postura/

Indirizzo

Salerno

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

Telefono

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