Dott Emmanuela Spirito

Dott Emmanuela Spirito Nutrizione, biologia molecolare, medicina integrata e funzionale

Per seguire i miei pazienti adotto l'approccio funzionale, che si avvale di un'anamnesi approfondita e dell'ascolto attivo del paziente. In tal modo è possibile offrire un'esperienza di cura globale della persona, ricercare le cause della malattia, non solo di eliminare i sintomi. Questo è possibile solo ripercorrendo insieme al paziente la sua storia clinica presente e passata, esaminando insieme la funzionalità di sistemi, organi e apparati ed infine valutando lo stato nutrizionale, insieme all'anamnesi alimentare e dello stile di vita. La valutazione dello stato nutrizionale -tramite esami ematochimici, misure antropometriche e della composizione corporea (eseguita tramite BIA)- è parte integrante della gestione del paziente, in quanto determinante, sia in eccesso che in difetto, per il rischio di complicanze, incidendo sulla risposta alle terapia e sul decorso della malattia. L'anamnesi alimentare e dello stile di vita è di fondamentale importanza per scoprire i piccoli grandi problemi di un'alimentazione e di abitudini non appropriate alle condizioni presentate, ma anche per comprendere come intervenire per rendere attuabile la terapia proposta.

**Festina lente**🐢L’estate volge al termine. E tutti siamo pronti a ricominciare il nuovo anno lavorativo, col piede giu...
10/09/2025

**Festina lente**🐢

L’estate volge al termine. E tutti siamo pronti a ricominciare il nuovo anno lavorativo, col piede giusto, le batterie cariche… 🔋

Ma sarà vero? 🤔

L'estate non ci ha riposati. Ci ha spremuti. 🍋
Il caldo torrido ha tenuto il nostro corpo in uno stato di allarme e infiammazione costante. 🥵 I viaggi, le ferie, i ritmi sonno-veglia stravolti e le abitudini alimentari "creative" hanno esaurito le nostre riserve adattative.

E poi, di colpo, il rientro. Da zero a cento in un giorno. Sveglie all'alba, traffico, scadenze, riunioni. Il corpo, già provato, subisce uno shock da cortisolo che lo manda in tilt. ⚡️

Ma noi (società) pretendiamo che ripartire a mille sia "normale". Non è normale. È una violenza. 💣💣💣

La stanchezza che non passa, il sonno che stenta ad arrivare, l'intestino che si ribella, l'irritabilità a fior di pelle, la difficoltà a concentrarsi: sono tutti sintomi di un corto circuito che coinvolge il nostro cervello e il nostro corpo. 💣💣💣

Il vero obiettivo a settembre non è "ripartire più forte di prima". È "recuperare il ritmo". 🌱

E per farlo bisogna ascoltare i segnali, abbassare le richieste, nutrire il corpo invece di spremerlo ancora. È un compito che richiede una strategia, non uno sforzo di volontà.

Festina lente: affrettati lentamente. 🐢

TAKE TO HOME: Inutile correre se poi si è costretti a ritornare indietro per recuperare…





**"Ma tu, che dottoressa sei?"**Ieri ho "chiuso" il mese d'agosto andando al mare e, mentre parlavamo del più e del meno...
01/09/2025

**"Ma tu, che dottoressa sei?"**

Ieri ho "chiuso" il mese d'agosto andando al mare e, mentre parlavamo del più e del meno con i vicini di ombrellone, mi hanno fatto questa domanda a bruciapelo.

"Oh cavolo" ho pensato "e come glielo spiego???" 🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️

Quindi, dopo un attimo di silenzio, ho detto:

"Più che una dottoressa, sono un detective. Ma di quelli tenaci."

Facciamo finta che è stata ritrovata una persona morta in circostanze poco chiare.
Mi chiamano e comincio con l'esaminare la scena.

Molti, dopo una prima occhiata, decidono che si tratta di una morte naturale o di un suicidio, mettono un lenzuolo sul ca****re e stop. Finisce lì.

Io, invece, chiedo di essere lasciata sola sulla scena e osservo con calma tutto... registro e catalogo ogni cosa mi sembra degna di nota, faccio foto e prendo appunti.
Poi aspetto i risultati della scientifica e quelli dell'autopsia... intanto penso. E penso.
Quando tutti i dati convergono i reperti diventano prove che mi aiutano a capire chi è responsabile di quella morte.

E come nei veri delitti, il responsabile del crimine è quasi sempre un "insospettabile".
Tranquillo all'apparenza, letale nella sostanza.
Ma va arrestato, fermato, perché non possa fare più del male.

Il colpevole è un'infiammazione silente, un'intolleranza nascosta, uno squilibrio ormonale... cose che passano inosservate, sono sotto soglia, ma i danni li fanno eccome.

Quindi sì, sono una dottoressa strana. Una che lavora come un detective che non si dà pace finché non ha trovato e fermato il colpevole... 🕵🏻‍♀️




CRONACHE DI UN SABATO DI MEZZA ESTATE.Oggi non mi sentivo molto bene per via del caldo... e così, costretta all'inattivi...
26/07/2025

CRONACHE DI UN SABATO DI MEZZA ESTATE.

Oggi non mi sentivo molto bene per via del caldo... e così, costretta all'inattività, mi sono messa a riflettere su questo e su quello. Tra l'altro - e ce lo ricordano le scadenze delle tasse 😥 - è fine anno lavorativo ed è tempo di bilanci.

Ed è arrivata LA domanda: cosa faccio io, veramente? Chi sono, come professionista?

Di sicuro sono sempre un po' "rallentata" e "appesantita" per colpa dell'orchestra che mi porto in testa: per ogni singolo paziente si attivano la biologia molecolare, la medicina accademica e quella funzionale, la PNEI, la farmacologia... ognuna vuol dire la sua e a me tocca sorbirmele e fare ordine.

Però finalmente, quando le metto in ordine, ecco la musica.

Toc, toc, toc, si comincia.

Sul mio leggio, lo spartito: la clinica, la biochimica, la farmacologia, la genetica.

E lì, la mia orchestra che trasforma la teoria in realtà: lì la nutrizione clinica, che fornisce la melodia di fondo, lì le integrazioni che colmano deficit di microelementi, lì gli estratti erbali con il loro dolce potere farmacologico, lì l'ascolto e l'empatia che mi permette di instaurare una relazione di cura, non di applicare un mero protocollo, lì tutte le informazioni e le spiegazioni necessarie perché il paziente sia protagonista attivo della propria salute e della propria vita...

È troppo? È poco? Non lo so, però la definizione per me non la trovo mai.
Nemmeno oggi 🤷🏻‍♀️🤷🏻‍♀️🤷🏻‍♀️

CRONACHE DI UN SABATO DI MEZZA ESTATE.Oggi non mi sentivo molto bene per via del caldo... e così, costretta all'inattivi...
26/07/2025

CRONACHE DI UN SABATO DI MEZZA ESTATE.

Oggi non mi sentivo molto bene per via del caldo... e così, costretta all'inattività, mi sono messa a riflettere su questo e su quello. Tra l'altro - e ce lo ricordano le scadenze delle tasse 😥 - è fine anno lavorativo ed è tempo di bilanci.

Ed è arrivata LA domanda: cosa faccio io, veramente? Chi sono, come professionista?

Di sicuro sono sempre un po' "rallentata" e "appesantita" per colpa dell'orchestra che mi porto in testa: per ogni singolo paziente si attivano la biologia molecolare, la medicina accademica e quella funzionale, la PNEI, la farmacologia... ognuna vuol dire la sua e a me tocca sorbirmele e fare ordine.

Però finalmente, quando le metto in ordine ecco la musica.

Toc, toc, toc, si comincia.

Sul mio leggio, lo spartito: la clinica, la biochimica, la farmacologia, la genetica.

E lì, la mia orchestra che trasforma la teoria in realtà: lì la nutrizione clinica, che fornisce la melodia di fondo, lì le integrazioni che colmano deficit di microelementi, lì gli estratti erbali con il loro dolce potere farmacologico, lì l'ascolto e l'empatia che mi permette di instaurare una relazione di cura, non di applicare un mero protocollo, lì tutte le informazioni e le spiegazioni necessarie perché il paziente sia protagonista attivo della propria salute e della propria vita...

È troppo? È poco? Non lo so, però la definizione per me non la trovo mai.
Nemmeno oggi 🤷🏻‍♀️🤷🏻‍♀️🤷🏻‍♀️

...tu chiamale se vuoi emozioni...❤️❤️❤️❤️Questi ringraziamenti, trovati alla fine della tesi di una mia paziente, racch...
22/07/2025

...tu chiamale se vuoi emozioni...
❤️❤️❤️❤️

Questi ringraziamenti, trovati alla fine della tesi di una mia paziente, racchiudono il senso più profondo del mio lavoro.

Corpo e persona sono collegati a filo doppio. E se al tuo corpo serve che la tua persona si realizzi, io sono qui per supportarti in questo percorso.

Perché la cura è una. La cura è prendersi cura. È capire, è immedesimarsi, è, in una sola parola, voler bene, volere il bene dell'altro.

In ottica PNEI (PsicoNeuroImmunoEndocrinologia), il corpo e la persona si influenzano reciprocamente in una danza senza fine. Per far sì che questa danza sia fluida ed armoniosa, devono sincronizzarsi al meglio, e il mio approccio, funzionale ed integrato, mira proprio a questo.

E se alla mia paziente serve essere sostenuta e accompagnata anche nella sua realizzazione personale, io ci sono (arrivando persino a diventare un tutor informatico insegnando come usare al meglio le app per evitare, nel 2025, di fare l'amanuense!!! 🤣🤣🤣)

Confusa e felice... e soprattutto onorata per avermi voluto con lei e poi... ricordata addirittura nei ringraziamenti!!! (inchino) ❤️👩🏻‍⚕️



𝖯𝖤𝖱𝖢𝖧𝖤́ 𝖯𝖤𝖱𝖣𝖤𝖱𝖤 𝖨𝖫 𝘕𝘖𝘚𝘛𝘙𝘖 𝖠𝖭𝖨𝖬𝖠𝖫𝖤 𝖥𝖠 𝖳𝖠𝖭𝖳𝖮 𝖬𝖠𝖫𝖤???(prima che vi preoccupiate: Iki e Kin stanno benissimo e mi riempiono ...
24/06/2025

𝖯𝖤𝖱𝖢𝖧𝖤́ 𝖯𝖤𝖱𝖣𝖤𝖱𝖤 𝖨𝖫 𝘕𝘖𝘚𝘛𝘙𝘖 𝖠𝖭𝖨𝖬𝖠𝖫𝖤 𝖥𝖠 𝖳𝖠𝖭𝖳𝖮 𝖬𝖠𝖫𝖤???

(prima che vi preoccupiate: Iki e Kin stanno benissimo e mi riempiono di gioia 🥰)
Questo post nasce dal fatto che oggi ho letto che un cacciatore è stato condannato a risarcire una famiglia di 45.000€ per aver ucciso il loro cane. Una sentenza storica che riconosce il cane come un "membro della famiglia". Una notizia che ha toccato il cuore di molti. Anche il mio.

Ho provato già due volte sulla mia pelle, il dolore della perdita di un animale. È il dolore che provi è straziante, fisico, totalizzante. Non riesco nemmeno ad immaginare cosa possa essere perderlo in simili circostanze. A mio parere, nessuna cifra potrà mai "risarcire" quel vuoto.

Avendo provato quel dolore, mi sono chiesta cosa lo rendesse così unico e straziante, diverso dagli altri lutti. Alla fine ho pensato che questo è dovuto al fatto che il legame che sviluppiamo con loro è unico perché è quasi totalmente privo di filtri.
È un dialogo primordiale, fatto di sguardi, gesti, posture. Non passa attraverso la parola, che è già una razionalizzazione delle emozioni (usiamo simboli per rappresentare il vissuto, per comunicare).

Così, tempo fa, ne parlai con una psicoteraperapeuta, che mi confermò la validità di questa percezione. E oggi, quando ho visto questa notizia, mi sono messa a studiare ed ho trovato le basi scientifiche che la spiegano.

La Teoria dell'Attaccamento ci insegna che il nostro animale domestico può diventare per noi una "figura di attaccamento sicuro", riattivando le stesse vie neurali e ormonali del legame primario genitore-figlio, quello che si ha nei primissimi mesi di vita, prima ancora che il bambino cominci a “lallare”.
Prima delle parole. Prima della razionalizzazione, dell’uso dei simboli.

Questa comunicazione "di pancia", limbica, è cementata da ormoni potentissimi come l'ossitocina (l'ormone dell'amore e della fiducia), rilasciata nel cervello di entrambi – umano e animale – durante uno sguardo o una carezza.

Si crea una connessione biologica, non solo affettiva.

Perdere quell'animale, quindi, non è "solo" una perdita emotiva. È lo spezzarsi di un legame biologico che regolava il nostro senso di sicurezza e il nostro equilibrio ormonale. È per questo che il dolore è così fisico, così viscerale.

E una sentenza come questa, finalmente, inizia a riconoscere questa profonda e complessa verità biopsicologica. Non risarcisce il dolore, ma gli dà, per la prima volta, una dignità giuridica che rispecchia la sua reale natura. 💔💔💔

PERCHÉ HO COSÌ TANTI SINTOMI DIVERSI?Una delle domande più frequenti che mi vengono poste è: "Dottoressa, perché ho così...
09/06/2025

PERCHÉ HO COSÌ TANTI SINTOMI DIVERSI?

Una delle domande più frequenti che mi vengono poste è: "Dottoressa, perché ho così tanti sintomi diversi? Ho problemi di pelle, gonfiore, stanchezza, dolore alle articolazioni e ho le idee confuse... Mi è stato detto che è solo stress, ma io sento che c'è altro..."

La prima cosa che rispondo è sempre: "Le credo." Il vostro corpo non inventa nulla. Sta mandando segnali. E il mio compito è decifrarli.

Come faccio? Sono una one-man orchestra! (un'orchestra in una sola persona!)
Mi sdoppio, mi triplico, mi quadruplo…!!!👩🏻‍⚕️👩🏻‍⚕️👩🏻‍⚕️👩🏻‍⚕️👩🏻‍⚕️

Unisco le mie conoscenze di biologia molecolare con quelle di medicina funzionale, che mi consentono di vedere che quelli che sembrano sintomi separati come manifestazioni di una stessa condizione di base.

Alla base può esserci uno stato di infiammazione cronica di basso grado, o uno squilibrio del microbioma intestinale, o una complessa interazione ormonale che nessuno ha ancora indagato a fondo.

Capire queste connessioni è la chiave. Non si può guardare un solo pezzo del puzzle. Bisogna avere il quadro d'insieme. Il mio lavoro non è trattare il sintomo singolo, ma capire e agire sulla causa che li genera tutti. È unire i puntini e vedere quale disegno appare.

Certo, per unire i puntini ci vogliono un bel po’ di competenze (e per questo ho studiato tanto e studio ancora 🤓), ma capire la connessione tra i tuoi sintomi non è solo possibile, è fondamentale per trovare la TUA terapia e per ritrovare il TUO il benessere.





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UN PICCOLO PEZZO DI PUZZLE Qualche giorno fa è venuta in visita una mia paziente che ho in cura da un anno circa, dopo u...
28/05/2025

UN PICCOLO PEZZO DI PUZZLE

Qualche giorno fa è venuta in visita una mia paziente che ho in cura da un anno circa, dopo un'asportazione di fibromi.

Finora tutto bene, tutto bene, tutto bene... ma nell'ultima visita dice di aver notato un leggero aumento di peso, gonfiore e mastodinia.

Cos'è successo???

Da un'indagine approfondita, emerge un solo, piccolo, unico cambiamento rispetto ai mesi precedenti...

Troppo lungo per un post, ci ho scritto un bell'articolo a imperitura memoria.

Se vuoi sapere qual è il piccolo cambiamento -e passare due minuti con me 👩🏻‍⚕️💌- trovi qui il link.

Altrimenti ti basti sapere che il modo in cui funzioniamo è molto complesso ed il mio compito è proprio conoscere la teoria e calarla nella pratica della storia del paziente che ho di fronte, che si affida a me perché io unisca i puntini e gli fornisca un quadro d'insieme che dà risposte molto più puntuali e rigorose che guardare un pezzo alla volta.

Pazienti interi, please. 🤣👩🏻‍⚕️





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https://dottemmanuelaspirito.blogspot.com/2025/05/il-sottile-ma-ferreo-legame-tra.html

PICCOLA STORIA TRISTEIeri sera tornavo a casa a piedi, dopo una lunga passeggiata con le scarpe sbagliate, coi cani e ca...
18/05/2025

PICCOLA STORIA TRISTE

Ieri sera tornavo a casa a piedi, dopo una lunga passeggiata con le scarpe sbagliate, coi cani e carica delle borse della spesa.
Per cui non è che fossi proprio una scheggia.

Mentre cammino vedo in lontananza un'auto ferma, ma col motore acceso.
Continuo ad avvicinarmi (l'auto era sulla traiettoria della mia agognata meta, casa....) e l'auto sempre col motore acceso.
Passo di lato all'auto, sempre col motore acceso.
Dentro un ragazzo e una ragazza.

Li ho superati, sono arrivata sotto casa e loro sempre col motore acceso.

Nonostante la stanchezza, sono tornata indietro, ho bussato al finestrino: "Perdonatemi, ragazzi. Voi siete giovani ed io no. Probabilmente avrete figli, se li desiderate, mentre io non ne ho avuti. Quindi vi chiedo, per voi ed i vostri futuri figli, di spegnere il motore."
Mi hanno guardato prima allibiti, poi canzonatori.
E hanno continuato a tenere il motore acceso, come per sberleffo.

Ma non fa nulla. Io DOVEVO dirlo e l'ho detto.
E lo sberleffo lo fanno a loro stessi. Morirò prima di loro e non vedrò il mondo che verrà, quello che ne faranno.

E mentre aprivo il portone di casa, pensavo tra me: "Questi sono gli stessi che mangiano vegano perché gli allevamenti animali aumentano la CO2"

PS penso che Sardegna Solidale non me ne vorrà se ho rubato la loro immagine... in fondo perseguiamo lo stesso scopo 💗🧩

̀

Indirizzo

Via Guglielmo Da Ravenna 1
Salerno
84100

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La “dott Spirito”

La maggior parte dei miei pazienti ha malattie del sistema immunitario, il che significa confrontarsi con quadri complessi anche da un punto di vista endocrino e gastrointestinale. Con il leaky gut, con un microbiota alterato che spesso sostiene la malattia. E con infezioni croniche latenti che molto, troppo spesso non riusciamo ad individuare.

Posso dire che molto spesso la diagnosi con la quale il paziente viene etichettato, ad esempio miastenia gravis, è solo la punta di un iceberg, il fenotipo macroscopico con il quale la malattia si mostra. Ma curare richiede molta più attenzione, molta più accuratezza: occorre scomporre la malattia negli addendi da cui essa si forma per poter curare davvero.

Spesso il motivo ultimo (o primo) si nasconde dietro molti veli e diviene manifesto solo dopo aver eliminato quelli più appariscenti...

Molte cose sono importanti in questo processo: la prima è la relazione tra chi cura e chi è curato. L'umanità e la professionalità da un lato e la fiducia e la costanza dall'altro.