Dott.ssa Sabina Natali Psicologa Torino

Dott.ssa Sabina Natali Psicologa Torino Psicologa-Psicoterapeuta, esercito la mia professione nel mio studio di Torino.Mi occupo da anni di

Psicologa-Psicoterapeuta, esercito la mia professione nel mio studio di Torino.Mi occupo da anni di ansia da palco.

Il tradimento uno dei grandi temi della terapia di coppia,un ospite spesso indesiderato ma con il quale tocca fare i con...
30/07/2025

Il tradimento uno dei grandi temi della terapia di coppia,un ospite spesso indesiderato ma con il quale tocca fare i conti se si presenta alla porta della relazione.

Il tradimento può essere una crisi, ma anche un'opportunità. Scopri come affrontarlo in terapia di coppia con una psicologa a Torino.

La terapia serve a rinarrare storie e cambiare punti di vista per non raccontarsi “sempre le stesse cose”. Anche i terap...
26/07/2025

La terapia serve a rinarrare storie e cambiare punti di vista per non raccontarsi “sempre le stesse cose”. Anche i terapeuti hanno bisogno di cambiamenti di prospettive.Da settembre,per farlo, inizierò a indossare “nuovi paia di occhiali”. Oltre ad essere bellissimi fanno parte del progetto MILLUMINO!Parte del ricavato andrà a finanziare la ricerca per il vaccino contro il tumore al pancreas (gruppo di ricerca di Torino). Grazie a Toob per la (santa) pazienza che hanno sempre con me!

La bellezza è nascosta nelle cose minuscole siamo noi che dobbiamo riabituarci ad osservarla
20/07/2025

La bellezza è nascosta nelle cose minuscole siamo noi che dobbiamo riabituarci ad osservarla

Non si pensa a quanto mente e corpo siano collegati. Ippocrate dceva :”Prima di guarire qualcuno chiedigli se è disposto...
13/07/2025

Non si pensa a quanto mente e corpo siano collegati. Ippocrate dceva :”Prima di guarire qualcuno chiedigli se è disposto a lasciare le cose che lo hanno fatto ammalare”. Chiediamolo a noi stessi nel silenzio della nostra cameretta…

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1274317521369343&id=100063733213328

SENZA COMPRENSIONE, LA MALATTIA TORNA
Le persone non muoiono a causa delle malattie, come spesso si sente dire:
«È morto per un ictus.»
«È deceduta per un tumore.»
«Il diabete l’ha portato via.»
«L’Alzheimer l’ha uccisa.»
«Aveva l’HIV.»
«È morta per un’ulcera.»
«Un’infezione l’ha portata via.»
«Aveva la pressione troppo alta…»

No.

Le persone muoiono per stati mentali disarmonici, capaci di alterare la nostra armonia interiore e il nostro equilibrio ormonale.
Questi stati mentali generano combinazioni ormonali specifiche che producono emozioni.
E quando quelle emozioni diventano croniche, creano un terreno sfavorevole, dove il sistema immunitario non riesce più a fare il suo lavoro.

Il nostro corpo obbedisce al cervello.
E il cervello, a sua volta, è un’antenna: capta le frequenze delle nostre onde mentali.

Ecco perché la comprensione è fondamentale:
perché ci aiuta a sintonizzarci con frequenze più coerenti, più in linea con la verità del nostro corpo.

Quando troviamo la giusta frequenza, non ci ammaliamo.
Evitiamo persino certi “incidenti” che, in realtà, sono spesso espressioni dell’inconscio che agisce in automatico.

Perché, se fossimo davvero consapevoli dei nostri pensieri, dei nostri conflitti interiori, molti eventi che consideriamo “inevitabili” non accadrebbero mai.

È per questo che nessun farmaco allopatico, cioè della medicina convenzionale, può guarire davvero.
Perché la guarigione non arriva dalla medicina.
Arriva dalla comprensione.

I farmaci coprono la macchia d’umidità sul muro.
Ma non riparano la crepa da cui entra l’acqua.
Nascondono il sintomo, non curano la causa.

Senza comprensione, la malattia torna.

Un esempio semplice:
Una lesione sportiva causata da una tecnica sbagliata.
Puoi fare fisioterapia mille volte.
Ma se non correggi quel gesto sbagliato, la lesione tornerà.

E le dipendenze? Fumo, droga, cibo compulsivo, gioco d’azzardo?
Non sono forse il frutto di squilibri emotivi profondi?

“Tutto è mentale. L’universo è mentale.”
— Il Kybalion

Allora possiamo dire che moriamo per ignoranza?
Un’ignoranza che nasce dalla paura.
Ignoranza del funzionamento globale del nostro essere: fisico, mentale, emotivo, spirituale.

E questa ignoranza si manifesta in tanti modi:

rancore

incapacità di perdonare

preoccupazione continua

ansia

depressione

stress

repressione

bugie

invidia

tristezza

paura del cambiamento

orgoglio

vanità

avarizia

solitudine mal vissuta
e molti altri…

Una persona ignorante di sé stessa spreca energia nella propria ingenuità,
e altri — media, politica, pubblicità — ne approfittano,
alimentando una coscienza confusa e fragile.

Al contrario, chi ha una profonda comprensione della vita, delle relazioni umane, del proprio corpo,
vive molto meno spesso questi stati distruttivi.
E la sua salute sarà, di conseguenza, più stabile.

Questo non significa che non cadrà mai,
ma saprà come rialzarsi.

Non cercare di curare la malattia.
Aiuta chi soffre a comprendere.
E la malattia… se ne andrà da sola.

“E i bambini?”, potresti chiedere. “I piccoli che muoiono così giovani?”

Risponderò con delicatezza, usando solo il buon senso:

Un bambino piccolo non può badare a sé stesso.
È emotivamente connesso ai genitori in modo profondo.
Se i genitori vivono in stati emotivi disfunzionali, quelle vibrazioni vengono trasmesse — in modo visibile o invisibile.

Proprio come il latte materno, anche le emozioni nutrono il bambino.
E certe malattie infantili potrebbero essere il riflesso dell’inconsapevolezza emotiva dei genitori.

Sentiti libero di accettare o rifiutare questo pensiero.
Ma prima… meditalo.

Non ho una laurea in medicina.
Non sono uno scienziato.
Sono solo un osservatore — di me stesso e degli altri.

E se sei un medico o un ricercatore,
non serve rispondermi con termini tecnici.
Non li capirei.
E comunque, un paziente che non vuole guarire… non guarirà.

Ive Neuland su Essere Indaco

Poco si riflette sugli aspetti psicologici del fallimento della PMA. Troppo poco…
12/07/2025

Poco si riflette sugli aspetti psicologici del fallimento della PMA. Troppo poco…

Hai vissuto un fallimento nella PMA?scopri come il supporto psicologico a Torino può aiutarti a elaborare il dolore e ritrovare la speranza.

Ieri sera il concerto di Brunori Sas è stato preceduto dalla performance dei “Mille”,gruppo emergente.In particolare ,du...
02/07/2025

Ieri sera il concerto di Brunori Sas è stato preceduto dalla performance dei “Mille”,gruppo emergente.In particolare ,durante una canzone, Elisa Pucci (la cantante )si è interrotta dicendo :”Simona di cui parlo e ‘ la mia psicoterapeuta,senza di lei non sarei qui .Grazie Simona!”.Ecco io credo che i terapeuti servano proprio a questo :a far tornare la vita la’ ove si è interrotta . Grazie Simona ! costumedatorero

“Il primo passo non ti porta dove vuoi ma ti toglie da dove sei”.Troppo spesso non ci muoviamo perché abbiamo timore di ...
25/06/2025

“Il primo passo non ti porta dove vuoi ma ti toglie da dove sei”.Troppo spesso non ci muoviamo perché abbiamo timore di non raggiungere la tanto agognata meta e così “rimaniamo”, in stallo. Ma solo facendo il primo passo,per quanto piccolo sia, possiamo capire di esserci tolti dal luogo pesante che abbiamo abitato per tanto,troppo tempo.

https://www.facebook.com/share/1AnYanjsPo/?mibextid=wwXIfr
01/06/2025

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Quando l'amore di mamma non è arrivato come ne avevamo bisogno, è come se qualcosa nel nostro cuore fosse congelato. Forse hai sentito questo vuoto, questa sensazione di disagio o questa domanda costante: "Perché non mi ha amato come speravo? ”. È un dolore profondo, che a volte ci accompagna senza rendercene conto, plasmando le nostre relazioni, il nostro modo di amarci e il mondo che costruiamo intorno.

Ciò che spesso dimentichiamo è che anche mamma è figlia di una storia, di una stirpe che forse mancava anche l'amore di cui aveva bisogno. Molte volte le nostre madri arrivano con ferite così profonde da non poterci dare ciò che non avevano per loro stesse. Non è che non volessero amarci; è che forse non sapevano come farlo, perché nessuno gli ha insegnato o perché il dolore nel loro cuore non le permetteva di vederci completamente.

Ma ecco la verità che può renderti libero: anche se l'amore di mamma non è arrivato come ne avevi bisogno tu, non significa che tu non sia degna di amore. Non significa che ci sia qualcosa che non va in te. Tu sei nata con il diritto di essere amata, perché sei amore nella tua essenza più pura. Ciò che ti è mancato non definisce chi sei o il valore che hai.

Guarire questa ferita non è facile, ma è il più grande atto d'amore che puoi fare a te stessa. Non si tratta di incolpare mamma o di cercare in lei ciò che non ha potuto darti. Si tratta di guardare quella ferita con compassione, accettare che l'amore che cercavi fuori è sempre stato dentro di te, aspettando di essere scoperto.

Quando guardi mamma dalla sua umanità, non solo come "la madre che avrebbe dovuto essere", ma come una donna con le sue battaglie, il suo stesso dolore e la sua stessa storia, qualcosa nel tuo cuore inizia ad ammorbidirsi. Forse ha fatto del suo meglio con quello che aveva. Forse non ha potuto darti di più, non perché non ti amasse, ma perché non sapevo come fare. Ed è lì che puoi fare qualcosa di meraviglioso: rompere la catena, guarire ciò che lei non è riuscita a guarire e iniziare a darti l'amore che hai sempre meritato.

Guarire non significa dimenticare ciò che è mancato né minimizzare il tuo dolore. Guarire significa abbracciarti nella tua interezza: riconoscere la tua ferita, onorare la tua storia e decidere ancora che meriti una vita piena, piena di amore e pace. La guarigione inizia quando smetti di guardare verso la mamma aspettando ciò che non ha potuto darti e inizi a guardare te stessa con tenerezza. Quando ti dai il permesso di essere tua madre, di nutrirti, prenderti cura di te e amarti come hai sempre sognato.

Immagina per un momento di abbracciare la bambina che sei stata. Quella bambina che aspettava un "ti amo", una carezza, o uno sguardo fiero. Dille che va bene sentire quello che sente, che il suo dolore è valido. E poi digli qualcosa che forse nessuno gli ha detto: "Sei abbastanza. Sei degna di amore così come sei. Non devi fare nulla per meritartelo”. Quest'atto d'amore verso te stessa può iniziare a riempire i vuoti che il passato ha lasciato.

Se sei una madre, ricorda che non devi essere perfetta. Sii presente e basta. Ascolta, abbraccia e convalida i tuoi figli come avresti voluto che fossero convalidati a te. Ma ricorda anche che i tuoi figli non sono responsabili di guarire le tue ferite. Questo lavoro è tuo, e facendolo, fai loro il regalo più grande: una madre libera, amorevole e consapevole.

Guarire il rapporto con la mamma non è un percorso facile, ma è profondamente liberatorio. Quando inizi a rilasciare il dolore e ad abbracciare l'amore che è sempre stato dentro di te, qualcosa cambia. La vita sembra più leggera e l'amore fluisce in modi che prima non pensavi possibili. Tu hai questo potere. Sei l'inizio di un nuovo capitolo della tua stirpe, uno dove amore e pace possono fiorire.

Guarda la mamma con compassione, ma guarda anche te stessa con la stessa tenerezza. Ammetti di essere arrivato fin qui, nonostante le carenze, nonostante il dolore. E questo ti rende forte. Sei abbastanza. Sei amore. Sei luce. E lo sei sempre stato. Oggi è il giorno in cui iniziare a ricordarlo.
🧚 ♀️💐

Dalla pagina Costellazioni Familiari con Grisel Kozzt su Essere Indaco

Il guaio è che non siamo più attenti ai particolari.Ne siamo circondati ma andiamo in giro con il naso attaccato agli sc...
14/05/2025

Il guaio è che non siamo più attenti ai particolari.Ne siamo circondati ma andiamo in giro con il naso attaccato agli schermi. Questo ci frega sotto molti punti di vista.Una semplice passeggiata al parco lasciando a casa il nostro cellulare sarebbe già un ottimo punto di partenza.Prima che sia realmente troppo tardi!

Silenzio.Solo Silenzio. Viviamo immersi dal rumore assordante di ciò che ci circonda anche quando i nostri sensi si sono...
25/04/2025

Silenzio.Solo Silenzio. Viviamo immersi dal rumore assordante di ciò che ci circonda anche quando i nostri sensi si sono assuefatti.Dentro quel rumore non possiamo ritrovare noi stessi;lo possiamo fare solo nel Silenzio e nel Respiro.Forse per questo ne abbiamo così paura

Le storie raccontano molto meglio di tante parole…https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1113460604159008&set=a.4682404...
13/04/2025

Le storie raccontano molto meglio di tante parole…

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1113460604159008&set=a.468240472014361&type=3

“Quando scopri che stai cavalcando un cavallo morto, la strategia migliore è smontare.”

Questo antico proverbio, attribuito alla saggezza dei nativi americani, racchiude una grande verità.

La cosiddetta teoria del cavallo morto descrive bene quelle situazioni in cui continuiamo a investire tempo, energie e risorse in qualcosa che, in realtà, non ha più senso. Un progetto, un’idea, una relazione… Anche se è evidente che non funziona più, invece di “scendere”, proviamo di tutto: cambiare approccio, insistere, spingere più forte.

In ambito aziendale, questo atteggiamento si vede spesso. Un esempio classico? Kodak.
Leader del mercato fotografico per decenni, ha ignorato troppo a lungo il cambiamento digitale, restando aggrappata al vecchio modello basato sulle pellicole. Il risultato? Il fallimento nel 2012.

Ma questa metafora vale anche nella vita quotidiana.
Quante volte restiamo legati a qualcosa che, in cuor nostro, sappiamo essere già “morto”? Un lavoro che non ci rappresenta più. Una relazione che ci svuota. Un’idea in cui crediamo solo per abitudine.

Riconoscere il momento giusto per smontare non è una resa, ma un atto di coraggio e consapevolezza.

A volte, il vero passo avanti è sapere quando fermarsi.

"Qual è il tuo cavallo morto?"

— Riflessione personale ispirata a un proverbio tradizionale

A volte l’inverno è lungo,più del solito.Quello “nero dell’Anima” che giorno dopo giorno passa e lascia dietro se' brina...
22/03/2025

A volte l’inverno è lungo,più del solito.Quello “nero dell’Anima” che giorno dopo giorno passa e lascia dietro se' brina e ghiaccio. E tu resisti resisti perché sai che devi farlo e lavori affinché qualcosa prima o poi possa arrivare. E quando finalmente torna il sereno ti giri indietro e ti chiedi come sia stato possibile arrivare fino a lì. Ma ci sei arrivata… 🌸

Indirizzo

C. So IV Novembre, 8
San Ambrogio Di Torino
10136

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