01/11/2025
Come nasce Halloween (e no, non l’hanno inventato gli americani)
Oggi Halloween è sinonimo di zucche, dolcetti e travestimenti, ma le sue radici sono molto più antiche e affondano nella terra fredda e nebbiosa dell’Irlanda.
Tutto comincia con Samhain, la festa celtica che segnava la fine dell’estate e l’inizio del nuovo anno, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Era un momento di passaggio, in cui si credeva che il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti diventasse sottile come un velo. Le anime dei defunti potevano tornare a visitare i loro cari… e insieme a loro, anche spiriti meno amichevoli.
Per proteggersi, i celti accendevano grandi fuochi e si travestivano da spiriti per confondere le presenze maligne. Le lanterne ricavate dalle r**e (poi diventate zucche, in America) servivano per tenere lontani i fantasmi.
Con il tempo, la Chiesa cristianizzò la ricorrenza, trasformandola nella vigilia di Ognissanti (All Hallows’ Eve), che col passare dei secoli si contrasse in Halloween.
Quando gli immigrati irlandesi portarono la tradizione negli Stati Uniti, la festa cambiò volto: si mescolò con altre usanze locali, nacque il famoso “trick or treat”, e da rito pagano divenne la celebrazione che conosciamo oggi, tra ironia, paura e folklore.
Quindi no, Halloween non è solo una “moda americana”: è una festa che parla delle nostre radici più antiche, del rapporto tra vita e morte, e della necessità — eterna — di esorcizzare ciò che ci spaventa.
Quindi Buon Halloween da Emozioni