29/12/2017
Pillole di storia...picentina.
Quando i picentini si allearono con Annibale di Cartagine contro Roma.
La storia e le vicissitudini di San Cipriano Picentino sono, tutto sommato, non dissimili da quelle del dei comuni e piccolissime frazioni sparpagliate nella valle e sui monti.
Pochi sanno che le popolazioni denominate Picentine erano già sul territorio nord-est di Salerno secoli e secoli prima di Cristo; le loro origini sarebbero, secondo recenti opinioni, da ricercarsi per lo più nel Mediterraneo pre-indoeuropeo. L'attuale capoluogo di provincia, Salerno, era ed è storicamente in territorio Picentino (come quasi tutta la Costiera Amalfitana e quella Cilentana) e non esisteva ancora all'epoca della quale accenneremo se non un nucleo, contrada o borgo di questo importante popolo che chiamiamo oggi, prima dell'avvento romano epiceno, definitivamente, Civiltà Protopicentina.
Queste popolazioni nostrane avevano già raggiunto una vera e propria identità sociale evoluta e molto lontana dagli antichi e semplici stereotipi neolitici, anche perché tale territorio si prestava di per sé ad una crescita culturale; infatti, oltre ai contatti mercantili con antichi navigatori (Pelasgi e popolazioni delle isole Egee, poi i Fenici del Libano e di Cartagine), su questo territorio sono transitate, lasciando il loro bagaglio culturale, civiltà quali l'Etrusca e la Greca.
Nel 268 a.C. Roma deportò, per infliggere loro una punizione esemplare a causa della loro ribellione, una grande massa di popolazione ancora di cultura neolitica chiamata Piceni dalla costa Adriatica (nel Marchigiano) alla cosiddetta baia di Posidonia (oggi denominato golfo di Salerno). Questa deportazione determinò l'invenzione della denominazione (tutta Romana) di Picentino. Distinzione pervenutaci tramite Catone. Nel mezzo del territorio Picentino (che, secondo Plinio il Vecchio, andava dal fiume Sele al Sarno) fu edificata la città di Picentihia, con ogni probabilità su di un più antico insediamento greco detto Pisfinis o Fisfinis.
Nella seconda guerra Punica (III secolo a.C.) i Picentini, insieme a diverse popolazioni confinanti, si allearono ad Annibale e combatterono contro Roma, la quale poi li p***eguì ferocemente.
Nel 194 a.C., sempre a causa di ribellioni e fermenti in queste contrade, Roma dovette inventarsi la colonia marittima di Salerno per controllare meglio la situazione locale. Sembra infatti che questa centuriazione (composta da intere famiglie di soldati spostati nella zona quale caposaldo) fu localizzata, secondo gli storici, sul monte Bonadies di Salerno, ma con ogni probabilità logica a Terravecchia o a Montevetrano, nell'attuale valle Picentina.
Durante la fine delle guerre sociali (tra il 91 e l'88 a.C. circa) la città di Picenthia fu rasa al suolo (secondo Lucio Anneo Floro) e la popolazione venne dispersa sui monti vicini. Fu fatto divieto alla popolazione di costituirsi in grossi nuclei sociali dopo che, consorziatisi con popolazioni limitrofe, sembrerebbe abbiano dato una sconfitta all'esercito romano. È in questo modo che si costituiranno i nuclei primordiali che formeranno in seguito i paghi, i vichi ecc., piccoli aggregati umani che con il tempo divennero veri e proprio borghi, località, contrade, come ad esempio Vernieri, Acquamierla, Pozzilli, Grandini, Pigne, Torre, Taverna, Pezzano, Casalino, Filetta, Vignale, Pizzo, Nido, Acquara, Vetrale ecc. e San Cipriano, l'unico che attualmente detiene l'aggettivazione di Picentino (e che riveste la funzione aggregativa e di capoluogo) attribuitagli ufficialmente con Decreto Regio di Vittorio Emanuele II il 23 ottobre 1862.