16/08/2025
Lettera sull’Aura dell'umanità
Carissimi Amici,
Buongiorno!
Vi scrivo per condividere con voi una riflessione affascinante e misteriosa: l’alone dell’umanità. Un fenomeno invisibile, ma reale, che ci accompagna da sempre: l’aura biologica che ogni essere umano emetterebbe.
Il fenomeno è indicato con una vasta gamma di nomi: biofotoni, auto-luminescenza biologica, emissione di fotoni metabolici. “L’Upe” – spiega il fisico Stefan Schramm dell’Università di Dresda – “potrebbe essere legata alla presenza di particolari molecole instabili prodotte dall’ossigeno durante i normali processi cellulari, chiamati specie reattive dell’ossigeno. Se non controllate, possono danneggiare le cellule e causare stress ossidativo”. Insomma, nessuno la vede, ma un’aura ci circonda.
Origini e scoperte
I biofotoni furono scoperti negli anni ’30 dal biochimico russo Alexander Gurwitsch, e studiati più a fondo negli anni ’70 dal fisico tedesco Fritz-Albert Popp, che ne collegò la presenza a processi vitali, suggerendo che ogni organismo vivente emette deboli emissioni di luce. Una sorta di linguaggio silenzioso della vita, una firma luminosa dell’essere.
Le culture antiche e l’aura
Molte civiltà del passato avevano già intuito l’esistenza di un “alone” attorno al corpo umano:
- Gli Egizi raffiguravano i faraoni con dischi luminosi sulla testa.
- Gli Indiani Vedici parlavano dei chakra e del prāṇa, energia vitale che fluisce nel corpo.
- Il Cristianesimo ha sempre rappresentato santi e profeti con un’aureola dorata, simbolo di santità.
- Il Buddismo e l’Induismo descrivono l’aura come campo energetico che cambia a seconda del karma e dello stato spirituale.
- L’Islam, pur non avendo un concetto visivo di aura, parla nel Corano di "nūr", la luce divina che avvolge i giusti.
- Persino nella tradizione ebraica il concetto di “shekhinah”, la presenza divina, ha una dimensione luminosa.
L’aura cambia tra le persone?
Secondo gli studi e le credenze spirituali, sì: l’aura varia in intensità, colore e frequenza a seconda delle condizioni fisiche, morali e spirituali della persona.
- Chi vive in armonia, con pensieri positivi, fede e amore, emette un’aura più intensa, stabile e “chiara”.
- Chi vive nel male, nella rabbia, nell’odio o nel vuoto spirituale, ha un’aura più debole, instabile o disturbata.
Questa energia non è solo un segno mistico, ma un possibile indicatore del nostro stato cellulare, immunitario ed emozionale. La scienza e la spiritualità sembrano qui sfiorarsi, in un dialogo che unisce conoscenza e intuizione.
In conclusione, pur senza vederla, un’aura ci circonda. Siamo creature luminose, legate da invisibili fili di energia. La sfida di oggi è coltivare questa luce con la fede, il bene, la giustizia e la conoscenza.
Con affetto e auspici di salute, luce e lunga vita, v’invio un abbraccio fraterno e buon ferragosto Annamaria