
17/09/2025
L’Esercizio Fisico, quando strutturato a dovere e mirato alla salute, non è il mero “movimento a scopo di svago” ma è un potentissimo ausilio nel prevenire molte patologie, agendo su più organi ed apparati dal muscolo-scheletrico al cardio-circolatorio al nervoso-sensoriale, che interagiscono tra di loro contestualmente ogni qualvolta si richiede una prestazione al di sopra delle condizioni fisiologiche e dei parametri vitali minimi. L'età cronologica è quella che contiamo dalla nascita in termini di tempo con anni, mesi e giorni ma non dovrebbe essere utilizzata per prevedere con precisione la morbilità e la mortalità, poiché si è scoperto da molto che è l'età biologica l’indicatore più affidabile della durata della vita. In medicina e fisiologia, per età biologica si intende l'età che si può attribuire a un individuo sulla base delle sue condizioni morfologiche e funzionali quali per esempio qualità dei tessuti, funzionalità degli organi e degli apparati, che sono valutate rispetto a valori standard di riferimento. Questo ha dato via ad un settore della medicina, quella “Anti-Aging” che è la medicina anti-invecchiamento e che studia tutte le strategie e tecniche mirate al rallentare l’invecchiamento cellulare. Il VO2 è il metodo standard per determinare la capacità di esercizio durante i test da sforzo graduati ed uno dei migliori indicatori dell'età biologica. Il VO2 max, invece, è il più forte predittore indipendente di salute e longevità degli individui sottoposti a test da sforzo. L'attività fisica regolare, sia a livello ricreativo che agonistico, contribuisce in modo sostanziale per ricercare e migliorare gli adattamenti fisiologici, aiutando a prevenire o controllare molti problemi di salute che spesso riducono la qualità e la durata della vita degli individui. Purtroppo l'avanzare dell'età è associata sempre più ad una diminuzione dell'attività fisica ed ai cambiamenti ad essa connessi per diversi parametri fisiologici, come i sistemi energetici aerobico ed anaerobico. Mentre la potenza e la capacità anaerobica (altri parametri funzionali misurabili) diminuiscono a ritmi simili, circa del 6-8% ogni decennio, la potenza aerobica massima diminuisce molto più lentamente con l'età. Stando all’aumento dell’età media della popolazione mondiale, vi è una necessità di una migliore comprensione del processo di invecchiamento e dei determinanti dell'invecchiamento in buona salute.
L'invecchiamento è un processo complicato in cui si accumulano danni molecolari e cellulari, con conseguente graduale declino funzionale e strutturale, maggiore suscettibilità alle malattie e, infine, alla morte delle cellule stesse che compongono l’intero organismo. Sebbene la prevalenza della compromissione funzionale con l'età sia inevitabile e biologicamente ereditata, c'è un'enorme variazione individuale nel tasso e nel grado di declino fisiologico. Condizioni ambientali come lo stress, l'inattività fisica e l'alimentazione possono modificare questi deterioramenti legati al tempo. Di conseguenza, gli individui con la stessa età cronologica possono variare tra loro notevolmente in salute e funzioni corporee; possono essere più giovani o più vecchi della loro data di nascita o avere una durata di vita diversa. Questa eterogeneità può essere attribuita alla diversità dei genotipi, alle abitudini di vita ed alla diversità degli ambienti nei quali si vive. Di conseguenza, quando misurata cronologicamente, l'età non è un indicatore affidabile del tasso di un crollo fisiologico associato al processo di invecchiamento. L’età biologica ha guadagnato consensi rispetto l'età cronologica perchè ingloba in modo olistico lo stato di salute di un individuo e tiene conto di alcune delle variazioni di morbilità, mortalità e altri esiti di salute tra individui della stessa età cronologica. Misurata longitudinalmente, l'età biologica può essere utilizzata per tracciare l'andamento della mortalità e dei danni alla salute, come l'infarto del miocardio nel tempo. Studi hanno dimostrato che la combinazione di dieta ed esercizio fisico, sia in termini di allenamento aerobico che di resistenza, non solo è utile per prevenire l'invecchiamento, ma anche invertirlo, migliorando così l'età biologica ed aumentando la durata della vita in salute. D'altro canto, l'età biologica avanzata è stata associata a disabilità, peggioramento delle funzioni cognitive e mortalità negli individui più anziani. Mentre l'inattività fisica è stata associata a una maggiore mortalità, l'esercizio aerobico regolare può rallentare o invertire il deterioramento funzionale, riducendo l'età biologica di un individuo di dieci o più anni addirittura.
L'allenamento fisico regolare aumenta una varietà di parametri fisiologici, tra cui elevata gittata cardiaca, aumento del volume sanguigno, angiogenesi del muscolo scheletrico, aumento della densità mitocondriale del muscolo scheletrico e massimo assorbimento di ossigeno (VO 2 max). Sono sufficienti almeno 30 minuti di allenamento fisico di intensità moderata nella maggior parte dei giorni della settimana per aumentare il VO2 negli individui sani, anche l'attività fisica a bassa intensità può migliorare il VO2 negli individui ad alto rischio. Il livello di attività fisica sufficiente a migliorare il VO2 dipende dallo stato di forma fisica iniziale e dalla salute, dalla cronologia dell'allenamento e dalla durata, frequenza ed intensità. L'allenamento di resistenza, specialmente se combinato con un allenamento specifico dei muscoli respiratori, può preservare e migliorare il VO2 Max. Oltre alla forma cardiovascolare, l'esercizio fisico può anche sviluppare e mantenere la forza, la flessibilità, la salute delle ossa, la coordinazione e l'equilibrio , tutti gli aspetti essenziali della vita indipendente in età avanzata. Inoltre, l'esercizio fisico ritarda il cambiamento della composizione corporea associato all'età, vale a dire la perdita di massa muscolare e l'aumento della massa grassa. Altre indagini che esulano da questa trattazione hanno dimostrato sperimentalmente ad esempio un'associazione tra la riduzione della lunghezza dei telomeri e l'aumento del rischio di patologie legate all'età e la mortalità per tutte le cause. I risultati di uno studio hanno dimostrato che l'esercizio aerobico abituale vigoroso e la capacità massima di esercizio aerobico preservano la lunghezza dei telomeri tra gli anziani sani. Per una reale efficacia dell’allenamento tutto questo deve essere svolto sotto supervisione di personale qualificato e specialista nel movimento umano come i chinesiologi clinici AMPA, che possono collaborare in sinergia con i medici di riferimento.
AAM "Il Tifone" - Studio di Medical Fitness
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