20/06/2025
Come prima introduzione si deve sapere il concetto di "mialgìa", che è un dolore localizzato in uno o in più muscoli dell’apparato muscoloscheletrico; muscoli che appaiono contratti e dolenti se toccati o usati in movimento. Da ricordare che il dolore è il sintomo più comune delle patologie muscoloscheletriche e può variare da lieve a grave, da acuto e breve a cronico di lunga durata e può essere localizzato o diffuso. Il dolore muscoloscheletrico può essere causato da disturbi a carico di ossa, articolazioni, muscoli, tendini, legamenti, borse o una loro combinazione. Il dolore muscolare spesso è meno grave di quello osseo, ma può essere molto fastidioso. Questo dolore può manifestarsi anche quando un muscolo viene colpito da un trauma, da una perdita di afflusso di sangue al muscolo, da un’infezione o da un tumore. La polimialgia reumatica è un disturbo che causa dolore intenso e rigidità di collo, spalle, parte superiore e inferiore della schiena e anche. Su una scala di dolore, quello alle ossa è però maggiore di tutti, mentre il dolore ai tendini e ai legamenti è spesso meno intenso del dolore osseo. In questo caso è bene sottolineare che non si parla di dolore post allenamento che è conosciuto come i DOMS in letteratura, che rappresentano un indolenzimento dovuto a micro lacerazioni muscolari derivate dal carico allenante stesso, e che si manifesta dopo gli allenamenti e si risolve fisiologicamente in genere in un massimo di 72 h.
La fibromialgia, nello specifico, è un disturbo non di natura articolare, frequente, non a base infiammatoria e caratterizzato da dolore generalizzato, indolenzimento diffuso dei muscoli, delle aree adiacenti alle inserzioni tendinee ed adiacenti ai tessuti molli, rigidità muscolare, affaticamento, senso di confusione mentale, riduzione del sonno che ne peggiora ulteriormente lo stato, oltre altri sintomi con possibili disturbi di ansia e depressione. I motivi che ne causano questa patologia sono ancora non del tutto chiariti in quanto non vi è alcuna anomalia istologica specifica delle zone interessate, seppur si pensa che lo stress cronico, unito al poco sonno ristoratore e fattori psicologici somatizzati potrebbero esserne la causa principale; ma anche infezioni virali ed altre cause che implicano alterazioni neurologiche e di trasmissione di segnali dolorifici dalle terminazioni nervose. La diagnosi è clinica dello specialista di riferimento. Il trattamento comprende esercizio fisico, impacchi locali caldi, farmaci per facilitare il rilassamento locale e farmaci analgesici non oppiacei (alcuni autori propongono anche i FANS). Nella fibromialgia, ogni tessuto muscolare può essere coinvolto, specialmente quello occipitale, del collo, delle spalle, del torace, della regione lombare e delle cosce, che sono le zone più riportate da chi ne soffre. La fibromialgia è frequente più di quel che si crede ed è circa sette volte più frequente tra le donne, generalmente giovani o di mezza età, ma può verificarsi in uomini, bambini e adolescenti.
Ma perché quindi l’esercizio fisico? Potrebbe sembrare contro intuitivo se ci si aspetta che il dolore aumenti all’aumentare del movimento e quindi questo potrebbe far pensare non sia utile svolgere delle attività motorie. Quando si parla di esercizio fisico adattato si parla della chinesiterapia, cioè il movimento attivo a scopo terapeutico. Le linee guida parlano di utilizzo di esercizi di stretching ed aerobici, impacchi caldi locali e massaggio, gestione dello stress tramite tecniche specifiche come prima scelta. Un beneficio riportato dalla letteratura può essere ottenuto con esercizi di stretching specifici, esercizi aerobici prolungati o attività sportive amatoriali che producono endorfine (sostanze prodotte dal cervello, classificate come neurotrasmettitori, ovvero messaggeri chimici nel corpo che, quando vengono rilasciate, possono aiutare ad alleviare il dolore, ridurre lo stress e generare una sensazione di euforia e potente benessere generale); lavorare sulla qualità del sonno ristoratore che deve essere sufficiente; impacchi locali caldi e massaggio dolce eseguito da personale specializzato e qualificato. Importante è la gestione dello stress in generale attuabile attraverso esercizi di respirazione profonda, meditazione, supporto. Per darsi un’idea di cosa fare, i muscoli interessati devono essere sottoposti a un gentile esercizio di allungamento ogni giorno; allungamenti che devono essere mantenuti per circa 30 secondi (per motivi specifici sui riflessi da stiramento) e ripetuti circa 5 volte. L'esercizio aerobico come la deambulazione veloce, il nuoto, l'esercizio con la bicicletta può migliorare i sintomi per gli effetti precedentemente descritti.
Questo si può unire ai farmaci come gli antidepressivi triciclici, gli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina, gli agenti GABA-ergici, o la ciclobenzaprina ed analgesici non oppiacei come precedentemente menzionato. L'evidenza supporta, seppur in maniera modesta, addirittura anche l'uso di capsaicina, biofeedback, massaggio, ipnoterapia, interventi chiropratici e altre terapie complementari ed altre alternative che fanno parte delle raccomandazioni dell'EULAR (European Alliance of Associations for Rheumatology) per la gestione della fibromialgia.
AAM "Il Tifone" - Studio di Medical Fitness
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