Studio di chinesiologia clinica

Studio di chinesiologia clinica Studio di chinesiologia clinica e Medical Fitness

Cosa propone l' Accademia di Arti Marziali e Discipline Atletiche Sportive - Il Tifone - per i suoi soci?

- Chinesiologia di base e clinica ⚕️👨🏼‍🦽
- Esercizio fisico ed Arti Marziali 🏋🏼‍♂️🥋🔫
- Ginnastica rieducativa e preventiva🏃🏼‍♂️

Informazioni utili per l'utente:

1) Il mondo del fitness, dopo anni di culto estetico del corpo, sta subendo una profonda trasformazione sotto la spinta della medicina preventiva, le attività in palestra sono volte a migliorare la salute e non più solo all’estetica. La tendenza si lega all’uso, sempre più diffuso, di dispositivi elettronici indossabili per il monitoraggio istantaneo dell’attività fisica; piccoli strumenti che possono essere strategici anche nel fornire feedback ad allenatori, fisioterapisti ed operatori sanitari. A ciò vanno ricordati i dati che riguardano patologie croniche come ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete, osteoporosi e obesità, ma anche neoplasie e depressione. Per le patologie cronico-degenerative, l’attività fisica, rappresenta un’utilissima forma di cura e prevenzione. In questo ambito, l’esercizio fisico si propone come il mezzo preventivo-terapeutico probabilmente più interessante. Infatti, esso risulta al tempo stesso efficace, economico e con un accettabile margine di sicurezza.
È così che la palestra diventa anche luogo di cura, con attività per il benessere cardiovascolare, il rafforzamento delle ossa e la mobilità articolare, ed è per questo che la promozione dell’attività fisica nella popolazione generale e in quella dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari, cioè la prescrizione della cosiddetta sport-terapia, deve essere uno degli obiettivi primari delle nostre istituzioni. "La figura del chinesiologo"

2) Il Chinesiologo, ancor più con specializzazione in campo clinico, applica le proprie competenze e conoscenze riguardanti il campo della fisiologia, della pedagogia, della biomeccanica, dello studio del movimento umano ottenendo il raggiungimento di alcuni obiettivi che riguardano la rieducazione posturale, il dimagrimento, il miglioramento della forma fisica e tutto ciò che riguarda l’attività fisica, la rieducazione funzionale, la prevenzione. Inoltre il dottore in Scienze Motorie e Sportive aiuta anche persone che soffrono di disabilità cronica e che hanno bisogno di migliorare la propria esistenza e le proprie abilità convivendo con la disabilità stessa.

L’Esercizio Fisico, quando strutturato a dovere e mirato alla salute, non è il mero “movimento a scopo di svago” ma è un...
17/09/2025

L’Esercizio Fisico, quando strutturato a dovere e mirato alla salute, non è il mero “movimento a scopo di svago” ma è un potentissimo ausilio nel prevenire molte patologie, agendo su più organi ed apparati dal muscolo-scheletrico al cardio-circolatorio al nervoso-sensoriale, che interagiscono tra di loro contestualmente ogni qualvolta si richiede una prestazione al di sopra delle condizioni fisiologiche e dei parametri vitali minimi. L'età cronologica è quella che contiamo dalla nascita in termini di tempo con anni, mesi e giorni ma non dovrebbe essere utilizzata per prevedere con precisione la morbilità e la mortalità, poiché si è scoperto da molto che è l'età biologica l’indicatore più affidabile della durata della vita. In medicina e fisiologia, per età biologica si intende l'età che si può attribuire a un individuo sulla base delle sue condizioni morfologiche e funzionali quali per esempio qualità dei tessuti, funzionalità degli organi e degli apparati, che sono valutate rispetto a valori standard di riferimento. Questo ha dato via ad un settore della medicina, quella “Anti-Aging” che è la medicina anti-invecchiamento e che studia tutte le strategie e tecniche mirate al rallentare l’invecchiamento cellulare. Il VO2 è il metodo standard per determinare la capacità di esercizio durante i test da sforzo graduati ed uno dei migliori indicatori dell'età biologica. Il VO2 max, invece, è il più forte predittore indipendente di salute e longevità degli individui sottoposti a test da sforzo. L'attività fisica regolare, sia a livello ricreativo che agonistico, contribuisce in modo sostanziale per ricercare e migliorare gli adattamenti fisiologici, aiutando a prevenire o controllare molti problemi di salute che spesso riducono la qualità e la durata della vita degli individui. Purtroppo l'avanzare dell'età è associata sempre più ad una diminuzione dell'attività fisica ed ai cambiamenti ad essa connessi per diversi parametri fisiologici, come i sistemi energetici aerobico ed anaerobico. Mentre la potenza e la capacità anaerobica (altri parametri funzionali misurabili) diminuiscono a ritmi simili, circa del 6-8% ogni decennio, la potenza aerobica massima diminuisce molto più lentamente con l'età. Stando all’aumento dell’età media della popolazione mondiale, vi è una necessità di una migliore comprensione del processo di invecchiamento e dei determinanti dell'invecchiamento in buona salute.

L'invecchiamento è un processo complicato in cui si accumulano danni molecolari e cellulari, con conseguente graduale declino funzionale e strutturale, maggiore suscettibilità alle malattie e, infine, alla morte delle cellule stesse che compongono l’intero organismo. Sebbene la prevalenza della compromissione funzionale con l'età sia inevitabile e biologicamente ereditata, c'è un'enorme variazione individuale nel tasso e nel grado di declino fisiologico. Condizioni ambientali come lo stress, l'inattività fisica e l'alimentazione possono modificare questi deterioramenti legati al tempo. Di conseguenza, gli individui con la stessa età cronologica possono variare tra loro notevolmente in salute e funzioni corporee; possono essere più giovani o più vecchi della loro data di nascita o avere una durata di vita diversa. Questa eterogeneità può essere attribuita alla diversità dei genotipi, alle abitudini di vita ed alla diversità degli ambienti nei quali si vive. Di conseguenza, quando misurata cronologicamente, l'età non è un indicatore affidabile del tasso di un crollo fisiologico associato al processo di invecchiamento. L’età biologica ha guadagnato consensi rispetto l'età cronologica perchè ingloba in modo olistico lo stato di salute di un individuo e tiene conto di alcune delle variazioni di morbilità, mortalità e altri esiti di salute tra individui della stessa età cronologica. Misurata longitudinalmente, l'età biologica può essere utilizzata per tracciare l'andamento della mortalità e dei danni alla salute, come l'infarto del miocardio nel tempo. Studi hanno dimostrato che la combinazione di dieta ed esercizio fisico, sia in termini di allenamento aerobico che di resistenza, non solo è utile per prevenire l'invecchiamento, ma anche invertirlo, migliorando così l'età biologica ed aumentando la durata della vita in salute. D'altro canto, l'età biologica avanzata è stata associata a disabilità, peggioramento delle funzioni cognitive e mortalità negli individui più anziani. Mentre l'inattività fisica è stata associata a una maggiore mortalità, l'esercizio aerobico regolare può rallentare o invertire il deterioramento funzionale, riducendo l'età biologica di un individuo di dieci o più anni addirittura.

L'allenamento fisico regolare aumenta una varietà di parametri fisiologici, tra cui elevata gittata cardiaca, aumento del volume sanguigno, angiogenesi del muscolo scheletrico, aumento della densità mitocondriale del muscolo scheletrico e massimo assorbimento di ossigeno (VO 2 max). Sono sufficienti almeno 30 minuti di allenamento fisico di intensità moderata nella maggior parte dei giorni della settimana per aumentare il VO2 negli individui sani, anche l'attività fisica a bassa intensità può migliorare il VO2 negli individui ad alto rischio. Il livello di attività fisica sufficiente a migliorare il VO2 dipende dallo stato di forma fisica iniziale e dalla salute, dalla cronologia dell'allenamento e dalla durata, frequenza ed intensità. L'allenamento di resistenza, specialmente se combinato con un allenamento specifico dei muscoli respiratori, può preservare e migliorare il VO2 Max. Oltre alla forma cardiovascolare, l'esercizio fisico può anche sviluppare e mantenere la forza, la flessibilità, la salute delle ossa, la coordinazione e l'equilibrio , tutti gli aspetti essenziali della vita indipendente in età avanzata. Inoltre, l'esercizio fisico ritarda il cambiamento della composizione corporea associato all'età, vale a dire la perdita di massa muscolare e l'aumento della massa grassa. Altre indagini che esulano da questa trattazione hanno dimostrato sperimentalmente ad esempio un'associazione tra la riduzione della lunghezza dei telomeri e l'aumento del rischio di patologie legate all'età e la mortalità per tutte le cause. I risultati di uno studio hanno dimostrato che l'esercizio aerobico abituale vigoroso e la capacità massima di esercizio aerobico preservano la lunghezza dei telomeri tra gli anziani sani. Per una reale efficacia dell’allenamento tutto questo deve essere svolto sotto supervisione di personale qualificato e specialista nel movimento umano come i chinesiologi clinici AMPA, che possono collaborare in sinergia con i medici di riferimento.

AAM "Il Tifone" - Studio di Medical Fitness

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Ovviamente l'infografica non intende che la sedentarietà aiuti contro quel tipo di malattie ma bensì le favorisce; si in...
12/09/2025

Ovviamente l'infografica non intende che la sedentarietà aiuti contro quel tipo di malattie ma bensì le favorisce; si intende l'effetto dell'attività fisica sulla sedentarietà che riduce appunto l'insorgenza delle patologie.

I benefici dell’attività fisica sono innumerevoli, ad ogni età.
La piramide dell’attività fisica è un utile strumento per ricordarsi ricorda quanto sia importante integrare il movimento nella vita quotidiana, non solo in palestra o praticando uno sport.

Mantenersi fisicamente attivi, infatti, comprende tutte quelle azioni giornaliere di movimento spontaneo come salire le scale, andare in bici o fare giardinaggio. L'obiettivo è quello di promuovere un approccio attivo e consapevole all'attività fisica, adattabile alle esigenze individuali, e che tenga conto del benessere generale della persona.

Ti aspettiamo alla PittaRosso Pink Parade domenica 19 ottobre a Milano o ovunque tu sia per correre o camminare tutti insieme a sostegno della ricerca sui tumori femminili e per donare speranza a tante donne.

Le iscrizioni sono aperte su https://www.pittarossopinkparade.it/iscriviti/ PittaRosso

Le ginnastiche dolci sono le attività motorie più consigliate per chi deve recuperare da un infortunio o da operazioni c...
04/09/2025

Le ginnastiche dolci sono le attività motorie più consigliate per chi deve recuperare da un infortunio o da operazioni chirurgiche. Sono indicate anche nella fascia d'età più avanzata per via delle caratteristiche delle attività stesse, come la moderata/bassa intensità e la modalità non impattante sulle articolazioni. Di ginnastiche dolci ce ne sono molti tipi e racchiudono una vasta scelta, da quelle orientali a quelle occidentali, i principi di lavoro sono gli stessi: controllo motorio, propriocezione, equilibrio, stabilità della muscolatura posturale e respirazione. Alcune più conosciute sono lo Yoga indiano, il Pilates occidentale, il Tai Chi cinese e tutte le ginnastiche posturali europee. Infatti, al di là dei marchi commerciali, delle beghe da palestre, delle millantate supremazie tra una disciplina rispetto l'altra e dei campanilismi spiccioli di chi ha un marchio depositato, hanno in comune gli stessi fondamenti. Sono discipline consigliate per dolori osteo-articolari e muscolari tra i quali la lombalgia, cervicalgia fino alle osteoporosi; questo per via delle azioni antalgiche e di sollecitazione meccanica non usurante sui tessuti che apportano e dovrebbero essere prescritte, supervisionandone anche la pratica, da veri esperti in chinesiologia clinica. Spesso questo non accade nel pratico e nei vari centri fitness che ci siano operatori qualificati e ci si può ritrovare a fare i conti dei danni. Qualunque operatore o operatrice che non lavora su consulto medico specialistico e non applica le linee guida basate su evidenze medico scientifiche non è un operatore o operatrice del quale fidarsi. Chiedete sempre le basi scientifiche e le fonti del lavoro che vi propongono. Un buon chinesiologo clinico saprà quali esercizi far eseguire avvalendosi dell'anatomia funzionale e delle corrette esecuzioni del movimento. Ma perché estendere l’allenamento adattato anche alla terza età?

L’importanza di un allenamento adattato è fondamentalmente per la prevenzione delle cadute e dei conseguenti infortuni che possono esasperare situazioni cliniche di partenza. Senza dubbio il fondamento è la forza muscolare, che si esplica anche nelle situazioni coordinative quotidiane. L'uso dell'allenamento progressivo della forza, tra persone anche della terza età, come programmazione clinica, è diventata una questione accettata da tutta la comunità scientifica come pratica basata sull'evidenza per l'assistenza preventiva e riabilitativa. L'esercizio fisico è senza dubbio uno dei pilastri per un invecchiamento resiliente; di fatti la letteratura parla di “anziano competente” ed “invecchiamento salubre”, andando a distinguerlo dalla mera aspettativa di vita senza qualità della stessa. Sebbene la ricerca abbia mostrato risultati impressionanti dall'allenamento della forza, la sfida rimane quella di convincere le persone anziane a fare esercizio; questo perché l'invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida globale e c’è pochissima cultura in merito anche per via di politiche nazionali e locali di scarsa qualità. La vecchiaia, quando è vissuta in estrema sedentarietà, è spesso associata alle limitazioni delle funzioni fisiche, fragilità, malattie croniche cosiddette “età correlate” e si traduce in un conseguente aumento della necessità di incremento di spese per i servizi sanitari che si traducono in un maggiore onere economico per la società. Il declino delle funzioni fisiche e l'insorgenza di malattie croniche influiscono anche sulla qualità della vita degli anziani. Un numero crescente di prove scientifiche sistematiche supporta l'importanza sia della terapia fisica che dell'attività fisica come prevenzione e trattamento di malattie specifiche e per promuovere un invecchiamento sano. L'allenamento intensivo supervisionato ha, secondo gli studi, effetti clinicamente significativi sulla forza e sulla funzione fisica. Iniziative globali come "L'esercizio fisico è medicina" (un filone nella ricerca medica) dimostrano la consapevolezza dell'importanza dell'esercizio fisico come complemento dei trattamenti clinici. La forza muscolare può essere migliorata indipendentemente dall'età, rendendola un rimedio ampiamente applicabile in tutti i contesti casalinghi, di palestra e di strutture specializzate.

AAM "Il Tifone" - Studio di Medical Fitness

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Leggere certi titoli di notizie di invecchiamento attivo fa sempre piacere e sarebbe stupendo se tutte le persone riusci...
27/08/2025

Leggere certi titoli di notizie di invecchiamento attivo fa sempre piacere e sarebbe stupendo se tutte le persone riuscissero ad arrivare in salute fino la terza età, anche se purtroppo non é così ed é esperienza quotidiana che le malattie età-correlate e quelle genetiche si manifestano e ci privano precocemente spesso anche dei nostri cari. In questo settore ci studio da anni ed é il mio compito morale nonché professionale spingere tutti a capire quanto sia bello ed utile poter avere la salute più a lungo oltre che preservare l'efficienza psicofisica.

Un appunto é d'obbligo al virgolettato della cara nonna/atleta: il suo svegliarsi presto ed essere attiva é indubbiamente il pilastro di questa riuscita ma non certamente le bevande alcoliche. Quindi, non é grazie al vino (o altra bevanda alcolica) che si può arrivare attivi ma in questo caso é "nonostante si beva il vino"; implica che ci sia una forte genetica favorevole allo smaltimento rapido delle sostanze cancerogene mutagene prodotte dall'etanolo e nel ripristino dei tessuti danneggiati.

Il cellulare squilla. Lei, che è in vacanza in montagna, non poteva essere altrove: su un sentiero in salita, direzione rifugio. Col respiro incredibilmente regolare avvisa: «Sentiamoci più tardi». Emma Mazzenga, padovana di 92 anni, è campionessa di atletica e detiene 11 titoli mondiali (ma anche 31 europei e 115 italiani). Corre praticamente da sempre. O meglio, l’ha fatto quando era giovane e poi si è fermata per riprendere a livello agonistico quando di anni ne aveva già 53. Oggi ha un fisico a tal punto invidiabile da essere diventato oggetto di studio di diverse università (la Marquette University di Milwaukee e l’Università di Pavia). «Mi hanno detto che ho i muscoli di una settantenne e l’ossigenazione cellulare di una ventenne — scherza lei — mi sembra incredibile. Una cosa è certa: io ferma non ci sono stata mai».

Ci racconta la sua giornata tipo?
«Ho sempre dormito poco. Quando andavo a scuola (ha insegnato scienze al liceo scientifico, ndr) preparavo le lezioni dalle 5 alle 7 di mattina. E anche oggi, alle cinque, mi faccio il caffè, poi torno a letto a leggere. Faccio colazione alle otto, con un panino al prosciutto. Poi esco».

Dove va?
«A fare la spesa al mercato oppure faccio un po’ di pulizie. Dopo pranzo mi riposo un paio d’ore leggendo e poi esco nuovamente per andare al cinema, al gruppo lettura, per incontrarmi con le amiche o per allenarmi. La sera guardo la televisione, vado a letto verso le 23».

Cosa si mangia per restare così in forma fino a 92 anni?
«Un po’ di tutto. Adesso che sono anziana limito le porzioni. A pranzo mi preparo 30 o 40 grammi di pasta o riso, cui aggiungo un secondo e la verdura cotta. Alterno carne e pesce. La sera invece mi basta un po’ di verdura e un pezzetto di formaggio. Ah, ogni giorno bevo mezzo bicchiere di vino rosso a pranzo e mezzo a cena. E ogni tanto mi faccio qualche ricetta veneta». 👉 L'intervista di Alice D'Este prosegue sul sito del Corriere

La chinesiologia clinica è il settore di studi che si occupa anche di queste problematiche ed i chinesiologi sono gli sp...
23/08/2025

La chinesiologia clinica è il settore di studi che si occupa anche di queste problematiche ed i chinesiologi sono gli specialisti del movimento umano.

Senza necessità di ricorrere a farmaci, correggere la camminata può ridurre il dolore al ginocchio nelle persone con problemi di artrosi e rallentare la degenerazione della cartilagine.
È quanto emerge da uno studio coordinato da ricercatori dell'University of Utah.
https://bit.ly/3JlFZmX

Ovviamente si deve anche tenere conto delle quantità assunte durante la giornata, delle fasce di assunzione, delle attiv...
18/08/2025

Ovviamente si deve anche tenere conto delle quantità assunte durante la giornata, delle fasce di assunzione, delle attività motorie e sportive e della particolare attenzione per di chi é in cura farmacologica. In alcuni casi é utile per ridurre assorbimento di nutrienti, in altri casi ha effetti cardio tonici, tra i vari.

https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/effetto-inaspettato-della-caffeina-sorprende-gli-scienziati-puo-fare-molto-piu-che-tenerti-sveglio/?fbclid=IwQ0xDSwMP94JleHRuA2FlbQIxMAABHqGuzZRI_bIwppoBeSKdJPv9lAQ-fNWBsLBqgqC5JkBt0Uh8HfSM946Y4SHU_aem_j88TOb97XBgyDdG36nXpOw

La caffeina, come stimolante del sistema nervoso, ci aiuta a restare svegli e ad essere reattivi, ma il suo effetto può andare ben oltre: un nuovo studio

Ed é anche per questo che esistono i chinesiologi, cioè gli studiosi del movimento umano.
15/08/2025

Ed é anche per questo che esistono i chinesiologi, cioè gli studiosi del movimento umano.

Senza necessità di ricorrere a farmaci, correggere la camminata può ridurre il dolore al ginocchio nelle persone con problemi di artrosi e rallentare la degenerazione della cartilagine. (ANSA)

L'ideale é mantenersi attivi sempre e comunque durante tutta la settimana rispettando anche i tempi di recupero e di son...
13/08/2025

L'ideale é mantenersi attivi sempre e comunque durante tutta la settimana rispettando anche i tempi di recupero e di sonno ristoratore.

Puntare a 7.000 passi al giorno può ridurre il rischio di malattie croniche come malattie cardiovascolari, cancro, diabete di tipo 2, demenza, depressione e cadute, declino cognitivo e morte per tutte le cause: lo rivela un ampio studio su The Lancet Public Health, condotto presso l'Università di Sydney e basato sui dati di oltre 160.000 adulti.
https://bit.ly/41bSYgS

03/08/2025

Whether it's dancing 💃🏾, hiking 🥾 or gardening 🌱, exploring different options can lead you to something that resonates with you. Don’t give up on trying new activities until you discover what brings you joy.

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17/07/2025

Dalla letteratura scientifica si sa che il muscolo scheletrico è un tessuto altamente vascolarizzato ed ha capacità secretorie. Infatti, i muscoli rilasciano molte molecole in tutti gli individui, alcune sono state chiamate “miochine” proprio per sottolineare la loro origine muscolare, dall’unione delle parole “mio” in riferimento alla parola dalla medicina greca antica che sta per "muscolo" e “citochina” in riferimento a molecole prodotte da cellule. L'attuale definizione di miochine è: "citochine o peptidi che vengono secreti dalle cellule muscolari scheletriche e successivamente rilasciati in circolo per esercitare effetti endocrini o paracrini in altre cellule, tessuti o organi." Non tutte le miochine sono originate esclusivamente dai muscoli scheletrici. Nonostante la funzione principale del muscolo striato scheletrico sia quella di garantire il movimento, la postura, la termoregolazione e la respirazione, evidenze scientifiche hanno portato a considerare il muscolo striato scheletrico come un organo endocrino a tutti gli effetti.

Sono state descritte centinaia di miochine con effetti endocrini, autocrini e paracrini, censite e studiate più di 3000 secondo ultimi studi e, tra queste, vale la pena menzionare e ricordare quelle identificate nell'uomo così nominate: ANGPTL4, apelina, BDNF, CCL2 o MCP-1, CX3CL1 della fractalkina FKN, FGF21, IL-6, IL-7, IL-8, IL-15, irisina, LIF, Metrnl, miostatina e SPARC. L’esercizio fisico rappresenta il principale impulso alla produzione di tali miochine. In particolare è stato osservato che, tramite esercizi fisici aerobici ma anche anareobici di media/alta intensità, queste miochine sono prodotte fino al 500%. Una miochina, entrando nel circolo sanguigno, in particolare viaggiando tramite vescicole, è in grado di raggiungere diversi organi e tessuti a distanza oltre interagire sul muscolo stesso. Essendo molto complesso comprendere tutti i meccanismi coinvolti e le varie interazioni nel nostro organismo è anche difficile capirne e definirne un eventuale potenziale terapeutico, dal momento che anche fattori genetici sono coinvolti nella loro produzione.

Negli ultimi decenni, è stato ben documentato che l'esercizio fisico ha un profondo effetto sul sistema immunitario ad esempio. Con la scoperta che l'esercizio fisico provoca un aumento del numero di citochine è stato stabilito un legame tra l'attività contrattile del muscolo scheletrico e le alterazioni immunitarie. Per la maggior parte del secolo scorso, i ricercatori hanno cercato un legame tra la contrazione muscolare ed i cambiamenti umorali sotto forma di una sorta di "fattore di esercizio", che potrebbe mediare alcuni dei cambiamenti metabolici indotti dall'esercizio in altri organi come il fegato e il tessuto adiposo, forse tra i più studiati in relazione alla tematica diabete ed obesità. Man mano molte evidenze sono venute alla luce, seppur c’è ancora molto da scoprire. Se questo potenziale terapeutico esiste è anche per via del fatto che il movimento umano non è solo una implicazione di tipo biomeccanico per muovere la struttura anatomica umana nell’ambiente da un punto ad un altro per i più disparati motivi e necessità ma è anche una questione di tipo evolutivo che riguarda anche il sistema nervoso, il sistema endocrino ed il sistema immunitario (a loro volta citati in alcuni contesti anche come un macro sistema neuro-immuno-endocrino), i quali contribuiscono al mantenimento dell'omeostasi. Questi sistemi operano in modo indipendente in una certa misura, ciascuno con la propria raccolta di cellule altamente specifiche e fattori regolatori. Tuttavia, è risultato alle evidenze scientifiche che questi sistemi dipendono l'uno dall'altro per il normale sviluppo e funzionamento dell’organismo umano.

È interessante notare che le più recenti ricerche dimostrano che i muscoli scheletrici possono produrre ed esprimere citochine appartenenti a famiglie nettamente diverse e quindi il muscolo scheletrico ha la capacità di esprimere diverse miochine che possono trovare riscontri clinici e terapeutici. Al riguardo, ci sono malattie molto diverse tra loro, come le miopatie genetiche ai tumori, le quali stanno emergendo come causa della secrezione disregolata di miochine dai muscoli scheletrici. Le miochine sono anche coinvolte nel controllo delle dimensioni muscolari e nella rigenerazione degli stessi tessuti quando danneggiati ed alcuni studi hanno dimostrato che possono essere importanti con rilevanza clinica anche nell’essere riportate a dei livelli normali per alleviare ad esempio l'atrofia muscolare in varie condizioni come il cancro, il diabete non trattato, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l'invecchiamento cellulare stesso o l'insufficienza cardiaca.

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