IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza
Conosciuto in tutto il mondo come “l’Ospedale di Padre Pio”, la Casa Sollievo della Sofferenza è stata voluta, fondata e inaugurata dal Santo il 5 maggio del 1956. Dotato in principio di 250 posti letto, negli anni è divenuto un “ospedale religioso classificato” ad elevata specializzazione, riconosciuto come uno dei più grandi policlinici d’Italia. Nel 1991 ha ottenuto dal Ministero della Salute la qualifica di I.R.C.C.S. (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) nel campo delle “malattie genetiche ed eredofamiliari”, riconoscimento esteso, il 5 dicembre del 2012, alle “terapie innovative e medicina rigenerativa”.
L’attività clinica è organizzata in 4 Dipartimenti ‒ Emergenza e Area Critica, Scienze Chirurgiche, Scienze Mediche , Servizi ‒ che coordinano le seguenti 45 unità di specializzazione: Anatomia Patologia, Anestesia e Rianimazione I, Anestesia e Rianimazione II, Cardiochirurgia, Cardiologia UTIC, Chirurgia Addominale, Chirurgia Maxillo-Facciale, Chirurgia Senologica, Chirurgia Toraco Polmonare, Chirurgia Vascolare, Centro Trasfusionale e Laboratorio Analisi, Centro PET/TAC, Dermatologia, Elettrofisiologia, Ematologia, Emodinamica, Emostasi e Trombosi, Endocrinologia, Endoscopia Digestiva, Epatologia, Fisica Sanitaria, Gastroenterologia, Genetica Medica, Geriatria, Maxillo Facciale, Medicina Interna, Medicina Nucleare, Nefrologia e Dialisi, Neonatologia, Neurochirurgia, Neurologia, Oculistica, Odontostomatologia, Oncoematologia Pediatrica, Oncologia, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Pronto Soccorso, Radiologia Diagnostica, Radiologia Interventistica, Radioterapia, Riabilitazione Cardiologica e Funzionale, Urologia.
L’Ospedale conta circa 2.700 dipendenti tra medici, infermieri, biologi, operatori socio sanitari e operatori non sanitari. Di questi 164 sono ricercatori: biologi, medici, biotecnologi, statistici, ingegneri, bioinformatici e tecnici; il 60% dei ricercatori è costituito da personale con età inferiore ai 35 anni. Dalla seconda metà del 2015, è operativo il nuovo Centro di Ricerca di Medicina Rigenerativa ISBReMIT, struttura all’avanguardia per concezione e dotazioni nell’ambito della medicina traslazionale per le malattie genetiche, degenerative e oncologiche. La struttura ospita, tra i laboratori ad altissimo contenuto tecnologico, una “cell factory” e laboratorio per la produzione di biofarmaci in regime di Good Manifacturing Practice, vale a dire per uso clinico, ad includere, cellule staminali somatiche e iPS, vettori per terapia genica e biomateriali.