Letizia Gironi psicologa-psicoterapeuta

Letizia Gironi psicologa-psicoterapeuta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Letizia Gironi psicologa-psicoterapeuta, Servizio di salute mentale, San Giovanni Valdarno.

06/05/2025

Mamma,
non devi fare tutto da sola.
Non devi essere la madre perfetta, la casalinga impeccabile, la professionista instancabile o una wonder woman.
Perché quando il tuo corpo sarà esausto, pochi ricorderanno quanto hai cercato di tenere tutto in piedi.
Lascia perdere le faccende di casa, almeno per oggi.
Fai una passeggiata. Goditi il parco. Vai in palestra. Regalati qualcosa di bello. Concediti un pomeriggio al salone. Riposa. Sii te stessa. Prenditi cura di te, solo per te.
I figli crescono.
I mariti, a volte, se ne vanno.
I lavori ti sostituiscono.
La casa si sporcherà di nuovo.
Ma tu non avrai una seconda possibilità.
E non puoi dare nulla, se prima non ti ricarichi.
La tua salute, la tua pace e la tua felicità contano. Anche. E soprattutto. Per te.

30/04/2025

QUANDO PERDI IL LEGAME EMOTIVO…
Quando finalmente perdi il legame emotivo con qualcuno, è come se si alzasse un velo.
All’improvviso lo vedi per ciò che è davvero: una persona normale.
La scintilla che un tempo brillava ai tuoi occhi, la magia che attribuivi alla sua presenza… svaniscono.
E lui ti appare com’è sempre stato: umano, con pregi, ma anche con difetti e imperfezioni.

È un momento potente.
Ti rendi conto che forse non era lui a essere così speciale,
ma il modo in cui tu lo amavi a renderlo tale.

Perché l’amore ha questo potere: illumina.
Quando sei coinvolta, non stai solo guardando l’altro:
stai vedendo in lui il riflesso dei tuoi sentimenti, dei tuoi sogni, delle tue speranze.

Il tuo affetto amplifica i lati migliori.
E spesso mette in ombra quelli che, magari, non erano davvero compatibili con te.
È come se tu lo illuminassi, e grazie a quella luce lui brillasse.
Ma quando quella luce si spegne — quando il legame si rompe — cominci a vedere anche le zone d’ombra.
Quelle che prima ignoravi.

E questo non significa che quella persona non abbia avuto un valore nella tua vita.
Significa solo che, senza il filtro dell’attaccamento, ora riesci a vederla per ciò che è.
Senza confusione.
Con chiarezza.

E quella chiarezza… ti restituisce potere.
Perché capisci che non era lui a essere così eccezionale.
Eri tu.
Era il tuo amore, la tua energia, la tua capacità di prenderti cura,
a colorare tutto di straordinarietà.

E questo è un dono immenso.
Perché se hai saputo trasformare una relazione qualunque in qualcosa di speciale,
vuol dire che puoi farlo di nuovo —
con qualcuno che sappia riconoscere e restituirti quella luce.

È una nuova consapevolezza.
È amore per sé stessi.
È ricordarsi che il valore non sta nel ricevere approvazione,
ma nella forza di ciò che si è in grado di dare.

Se una relazione è finita, o se un legame si è spento,
non rimuginare su ciò che hai perso.
Rifletti su tutto ciò che hai donato.
Su quanto hai saputo illuminare la vita di qualcun altro.
E sii fiera di questo.

Da ora in poi, puoi scegliere con più coscienza dove dirigere quella energia.
Puoi investirla in chi davvero vede il tuo valore,
in chi lo onora, lo ricambia, lo protegge.
Perché sei tu quella che ha il potere di rendere speciale ogni relazione.

Il tuo amore, la tua presenza, il tuo modo di esserci…
sono un dono.
E meritano di essere accolti da chi sappia rispondere con lo stesso calore.

Perciò, se oggi quella persona non ti sembra più così importante,
non è freddezza:
è maturità.
È crescita.
È lucidità.

Non è una questione del suo valore.
È che stai evolvendo.
E questa è la strada verso relazioni dove la magia scorre in entrambe le direzioni.
Dove la tua luce non viene solo assorbita, ma anche restituita.

Alla fine, la verità è questa:
la cosa davvero speciale non è mai stata quella persona.
Sei sempre stata tu.
‼️

Siate l'anomalia.L'aberrazione.L'errore.L'inconveniente.La diversità. Il dato indecifrabile. Lasciate che guardandovi sc...
13/04/2025

Siate l'anomalia.
L'aberrazione.
L'errore.
L'inconveniente.
La diversità.
Il dato indecifrabile.
Lasciate che guardandovi scuotano le loro teste uniformate.
Lasciate che si vergognino di voi.
Che si imbarazzino.
Che si incazzino.
Voi lasciateli fare.
Una tigre non perde il sonno curandosi di ciò che pensano le pecore.
Andate avanti.
Siate la cicatrice sul loro modo di vedere le cose e sulla loro normalità.
Vi detesteranno.
Vi temeranno.
Desidereranno essere come voi.

- David Icke

12/04/2025

Una rana fece un salto e cadde in una pozza tiepida tra le pietre.
Era stanca e voleva solo galleggiare un po’.
«È proprio quello di cui avevo bisogno», pensò.
Si sistemò, chiuse gli occhi… e cominciò a godersi il momento.

Passarono alcuni minuti.
L’acqua iniziò a riscaldarsi.
Aprì un occhio.
«È più calda...? No... sarà solo la mia immaginazione.»
Si stiracchiò, si rilassò... ma il calore continuava ad aumentare.

Le zampe iniziavano a bruciarle.
Provò ad uscire, ma esitò.
«Magari si raffredda... forse riesco a resistere ancora un po’.»
Non sapeva che una corrente termale stava alimentando quella pozza.
Ogni minuto, la temperatura dell’acqua saliva di un grado.
E non si sarebbe fermata.

Quando finalmente decise di saltare fuori, non ci riuscì.
Non aveva più forze.
Il suo corpo era esausto.
Morì.
Non a causa del calore…
ma per essere rimasta troppo a lungo in un luogo che la stava distruggendo.

Oggi molte persone vivono la stessa cosa.
Restano dove la vita ormai non c’è più.
Relazioni che fanno soffrire.
Lavori che logorano.
Ambientazioni che spengono.

Non perché non possano andarsene...
ma perché si sono abituate a quel "calore" che lentamente le consuma.
Hanno imparato a chiamare “normale” l’usura.
A giustificare la stanchezza, la tristezza, la mancanza d’amore.
A dire “sto bene” quando dentro si stanno spegnendo.

Non aspettare di non avere più forze.
Non normalizzare ciò che ti ferisce solo perché “non fa così male”.
L’acqua si riscalda in silenzio.
E quando inizierà a bollire... non potrai più uscire.

E sì, il conflitto che oggi eviti per paura...
domani potrebbe essere proprio ciò che ti distruggerà del tutto.

“Ti stai consumando.No... sto bene.Non mentirmi. Lo vedo nei tuoi occhi, nei tuoi gesti, nel tuo modo di camminare.Lo se...
24/03/2025

“Ti stai consumando.

No... sto bene.

Non mentirmi. Lo vedo nei tuoi occhi, nei tuoi gesti, nel tuo modo di camminare.
Lo sento nel tuo respiro affannato, nel tuo sguardo spento, nella tua voce tremante.
Ti stai consumando.

Non ho scelta.
Devo fare tutto, gestire tutto, affrontare tutto.
Devo essere forte.

Forte?
Stai confondendo la forza con il sacrificio.
Questo peso ti piega,
ti logora dentro,
ti spegne piano, senza far rumore.

Non posso mollare.
Contano su di me.
Se mi fermo, tutto crolla.

E tu?
Se sei tu a crollare,
chi ti raccoglierà?

Io... non lo so.
Non voglio essere un peso per nessuno.

Non devi portare tutto da sola.
Non sei una roccia,
sei una donna.

Ma se non lo faccio io, chi lo farà?
Se non sono forte, chi lo sarà al mio posto?

Chi ti ha insegnato che chiedere aiuto è una debolezza?
Chi ti ha fatto credere che essere esausta sia un segno di coraggio?

Ho imparato a resistere.
A stringere i denti.
A non lamentarmi.

E a quale prezzo?
Quanta luce stai perdendo?
Quanto dei tuoi sogni stai sacrificando?

Non voglio deludere nessuno.
Non voglio fallire.

Non fallisci se ti riposi.
Non fallisci se lasci andare ciò che non ti appartiene.
Non fallisci scegliendo di salvare te stessa.

Ma se mi fermo...
Se mollo la presa...
Se lascio andare questo peso...
Chi sono, allora?

Sei te stessa.
Finalmente.
Senza maschere, senza ruoli imposti.
Torni a essere quella donna libera,
quella che sa ballare sotto la pioggia,
quella che non cerca di piacere a tutti,
quella che non ha bisogno di controllare tutto per sentirsi in pace.

E se cado?

Ti rialzerai.
Ma questa volta,
sarai più leggera.
Perché porterai con te solo ciò che è davvero tuo.

Ho paura di deludere.
Di perdere chi non capisce.

Allora lasciali andare.
Perché chi non accetta la tua verità
non ha mai davvero amato chi sei.

E se perdo me stessa?

È solo perdendoti
che potrai ritrovarti.
Davvero.
Intera.
Selvaggia.
Libera.

E se... se non ci riesco?

Io sarò lì.
Sono la fiamma dentro di te che si rifiuta di spegnersi.
Sono il respiro che ti fa rialzare.
Sono quella voce che sussurra:
Sei molto più forte di quanto pensi.

Allora... lascio andare.
Depongo il peso.
Respiro.

Finalmente.

Con amore e gratitudine.
Che tu sia libera”.

Autore Anonimo

📌 la voce della forza che è dentro di noi e che ci protegge ❤️ VS

12/03/2025

Il lutto non è un attimo. Non è un'ombra che svanisce semplicemente perché il tempo passa. Resta, si trasforma e diventa un compagno silenzioso per chi ha perso una persona amata. Il mondo vorrebbe credere che il dolore abbia una data di scadenza, che prima o poi svanirà, ma la verità è che la perdita non si limita a portar via qualcuno—trascina con sé anche frammenti della vita di prima, riscrivendo le fondamenta stesse della nostra esistenza.

Quando qualcuno se ne va, il mondo non si ferma. Il tempo continua a scorrere, la gente va avanti, le stagioni cambiano. Ma per chi resta, tutto cambia. I luoghi un tempo pieni di risate ora risuonano del peso dell’assenza. I momenti condivisi lasciano un’impronta incompleta. Non si piange solo l’assenza—si piange la perdita di ciò che è stato, la perdita di tutto ciò che avrebbe potuto essere.

Alcuni chiedono: «Stai ancora soffrendo?» come se il tempo potesse alleggerire l’amore che è esistito. Ma il lutto non è né una corsa né un peso da misurare in giorni o mesi. Si intreccia all’anima, riflesso della profondità di un amore dato e ricevuto.

Eppure, nel cuore stesso del dolore, c’è una resilienza. Una forza silenziosa nel portare con sé i ricordi, nell’imparare a vivere in un mondo che non è più lo stesso. Il lutto non è una prigione, ma un modo per onorare ciò che è stato perso continuando ad andare avanti. È la prova che l’amore non si estingue. Si trasforma.

Lasciate, dunque, che il lutto esista. Che sia vissuto senza vergogna. Non è una debolezza, ma l’eco di un amore che si estende oltre la perdita. Alcuni non capiranno, ma chi sa, riconosce che il lutto non è un rifiuto di andare avanti—è la testimonianza di un amore che non si cancellerà mai.

Anne Dugar

"Quanto è duro il mondoPer quelli normaliChe hanno poco amore intornoO troppo sole negli occhiali"Lucio Corsi
13/02/2025

"Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali"
Lucio Corsi

07/02/2025

Ricorda sempre questo: "Le navi non affondano perché c'è acqua intorno a loro. Le navi affondano perché l'acqua entra in loro. Non lasciare che le cose che accadono intorno a te entrino in te e ti trascinino sul fondo."

Elia Palesa

Qualcuno che conosci si sta preparando per il suo primo Natale senza il marito, la moglie, la madre o il padre, senza un...
09/12/2024

Qualcuno che conosci si sta preparando per il suo primo Natale senza il marito, la moglie, la madre o il padre, senza un fratello o una sorella, senza una figlia o un figlio, senza una persona cara 💔.

Indipendentemente dai dettagli, ricorda che questo periodo di gioia è spesso un momento di tristezza per molti.

Per questo motivo:
sii gentile, sii generoso, sii paziente, dona amore e aiuta chi ne ha bisogno, non ferire nessuno...

E a te, che stai vivendo un momento difficile in questa stagione, auguro pace nel tuo cuore e una fase piena di speranza 🙌🏻.

Il rospo nella pentola si adatta alla temperatura dell’acqua, rimane dentro e continua ad adattarsi all’aumento di tempe...
03/12/2024

Il rospo nella pentola si adatta alla temperatura dell’acqua, rimane dentro e continua ad adattarsi all’aumento di temperatura.
Quando l’acqua arriva al punto di bollire, il rospo vorrebbe saltare fuori dalla pentola ma non riesce perché è troppo indebolito e stanco a causa degli sforzi che ha fatto per adattarsi alla temperatura.
Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso il rospo è stata l’acqua bollente, invece ciò che ha ucciso il rospo è stata la sua incapacità di decidere QUANDO saltare fuori.
Perciò fai tesoro di questo insegnamento, smettila di “adattarti” a situazioni sbagliate, rapporti abusivi, amici parassiti e tante altre faccende che ti “scaldano”.
Se continui ad adattarti corri il rischio di “morire” dentro.
Salta fuori finché sei in tempo!

26/11/2024
30/09/2024

Sai perché le persone non riconoscono quello che fai per loro? Perché la prima volta che tu fai qualcosa per qualcuno tu generi in lui la gratitudine. La seconda volta che tu fai o dai a qualcuno generi l’anticipazione. La persona si aspetta di ricevere di nuovo. La terza volta hai già generato un’aspettativa. La persona si aspetta di ricevere ancora quello che gli avevi dato. La quarta volta tu generi un merito. La persona sente di meritare quello che gli stai dando e vuole continuare a ricevere. La quinta volta hai già creato una dipendenza. Quella persona sente di non vivere più bene senza quello che tu gli stai dando. É già viziata. La sesta volta percepisci che non c’è reciprocità, tu non ricevi nulla in cambio e smetti di dare. E allora la persona viziata che tu hai creato è risentita con te perché gli stai negando quello di cui ha tanto bisogno e allora finisce per odiarti, perché hai smesso di dare quello che tu gli hai fatto credere di meritare.

Per questo bisogna sapere qual è il limite nel dare.
Perché l’altro non conosce limiti nel ricevere.

Mario Venuti

Indirizzo

San Giovanni Valdarno

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Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
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