30/06/2025
IL GRANDE SEGRETO NASCOSTO NELL’ADDOME: QUANDO IL DIAFRAMMA INCONTRA LO PSOAS
E se ti dicessi che respirare bene cambia anche la tua postura, il tuo pavimento pelvico e persino la gestione del dolore lombare?
In questa immagine anatomica pazzesca, vediamo qualcosa che spesso sfugge anche agli occhi dei clinici più esperti: il contatto profondo tra il diaframma (con i suoi pilastri) e lo psoas, il muscolo chiave del nostro assetto posturale e motorio.
Cosa stai guardando davvero?
Il diaframma (costale, sternale, lombare) si ancora anteriormente alle coste, ma posteriormente si allunga fino a toccare le vertebre lombari.
I suoi pilastri (crura) scendono lungo i corpi vertebrali di L1-L3, interdigitandosi letteralmente con il grande psoas. Nello stesso piano troviamo quadrato dei lombi, iliaco, muscoli addominali profondi e la fascia toraco-lombare.
Al centro: la colonna vertebrale con i suoi dischi e la centralità viscerale (retto, vescica, aorta..).
Ma cosa significa tutto questo?
Significa che non puoi separare la respirazione dalla stabilità. Ogni atto respiratorio coinvolge diaframma, psoas, bacino, pavimento pelvico.
E viceversa.
Significa che quando lavori sulla respirazione profonda e funzionale, non stai solo “ossigenando”: stai mobilizzando la colonna, stai massaggiando i visceri, stai armonizzando le catene miofasciali profonde, stai riprogrammando la postura, senza nemmeno muoverti.
I fisioterapisti lo sanno, chi lavora sul respiro senza considerare questo asse profondo, lavora a metà. Chi parla di “core” ignorando lo psoas e il suo abbraccio viscerale, sta tagliando fuori la colonna lombare dalla conversazione.
Se vuoi lavorare su stabilità, postura, dolore cronico, incontinenza o performance, parti da qui: dalla centralità respiratoria del diaframma e dalla sua intimità con psoas, iliaco e bacino.
Per chi non è del mestiere..
Ti senti contratto? Hai mal di schiena? Ti senti “chiuso”?
Allora forse non ti manca un esercizio, ma un respiro.
Uno vero, profondo, tridimensionale.
Quello che parte da dentro e si irradia ovunque.
Vuoi davvero cambiare il tuo assetto corporeo?
Inizia a sentire dove si muove il tuo respiro.
Se si ferma nel petto, forse è il momento di “liberare il diaframma”.
E da lì, parte tutto.