21/05/2020
In questa fase due ostinatamente senza scuola, che concederebbe però ai bambini di riappropriarsi di qualche spazio educativo e ricreativo, sono molti i Comuni che non riaprono le aree gioco perché gli interventi a carico dei gestori previsti dalle linee guida [1] sono, di fatto, inattuabili.
Piani di controllo, manutenzione pulizia e igienizzazione straordinari richiedono risorse di cui molti Comuni non dispongono e tempi di programmazione incompatibili con i bisogni dei bambini.
È un meccanismo tristemente noto: quando le norme sono inattuabili, la responsabilità formale delle istituzioni è salva e le conseguenze ricadono unicamente sui cittadini.
E ancora una volta, a essere calpestati sono i diritti dell’infanzia.
Attenzione: non stiamo affermando che si debbano ignorare le regole di sicurezza, stiamo denunciando un approccio nocivo.
Le previsioni devono essere attuabili e razionali: per diversi aspetti quelle delle linee guida non lo sono e stanno mettendo in difficoltà anche gli organizzatori dei centri estivi, di nuovo a discapito dei bambini e - nel caso dei centri estivi - anche del comparto economico e dei suoi lavoratori.
Su questo tema, vi segnaliamo l’ottimo intervento di Donato Greco, un pilastro della sanità pubblica italiana:
«Bene le mascherine, la distanza, il lavaggio delle mani, ma che ce ne facciamo dei disinfettanti, delle sanificazioni a tutto spiano? Riusciamo a distinguere l’ambiente sanitario, l’ospedale, dalla nostra casa, dal luogo di lavoro, dai parchi giochi dei bambini? Le regole necessarie non sono le stesse.
Eppure potevamo prevedere che tante persone si sarebbero fatte trascinare a “proteggere la propria persona“ andando ben oltre le regole dimostrate scientificamente: invece della responsabilità intelligente si è risvegliata la diffidenza verso il prossimo, l’idea che il vicino è un potenziale untore, l’arroccamento nel proprio ambiente personale, nell’intimità della famiglia, nel proprio spazio definito: l’altro diventa un potenziale nemico. Così prende spazio una politica della paura invece di una politica della responsabilità, le persone trattate come bambini che necessitano del poliziotto con la multa facile, piuttosto che essere informate e coinvolte nel mettere in atto comportamenti responsabili.»
Quanto ancora dovremo aspettare perché la politica esprima una visione razionale e rispettosa dei cittadini?
Sorvegliare e pulire: eccessi da sanificazione, su Scienza in rete:
https://tinyurl.com/y9gs2pa6
[1] Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza covid-19:
https://tinyurl.com/y78dwgz2
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