24/09/2025
Sardegna, con le rocce che parlano, erose e spigolose, i luoghi magici e misteriosi, i cavallini selvaggi, le stelle danzanti, le tradizioni dimenticate, la natura incontaminata e il profumo dell’eredità Atlantidea.
Sardegna che mi hai attraversato come una folata di vento forte in un giorno di caldo intenso. Che mi hai spettinato con le tue energie grezze, forti, potenti…facendomi perdere l’equilibrio. Che mi hai accolto con un abbraccio amorevole che stritola, che toglie il fiato...proprio come faceva mia nonna!
Che mi hai accolta come se fossi di casa, senza filtri, senza fronzoli, con genuinità, semplicità, con una rude dolcezza, con entusiasmo e calore.
Questa vacanza è stata la più ricca della mia vita, perché in Sardegna ho ascoltato il mio sangue al cento per cento, facendo un viaggio a ritroso, seguendo tracce antiche, riempiendo lacune, spazi rimasti vuoti.
Grazie a te ho iniziato una guarigione potente nelle acque sacre, entrando nel tuo grembo come una figlia che ritorna.
…E da quel punto profondo, ho compreso di non avere paura delle parti buie dentro di me, che il segreto è esternare bellezza dalla mia vita, senza cercarla al di fuori.
Da quel punto profondo, ho capito che il sentiero che sto percorrendo non guarisce solo me, ma anche i miei antenati e la mia progenie.
Da quel punto profondo, nuda, mi sono specchiata e ho osservato, senza giudizio, nel tuo riflesso chi sono, da dove vengo.
Sardegna ti ringrazio, perché chi sono me l’hai sbattuto in faccia, senza parafrasi, senza addolcirmi la pillola, come è giusto che sia, per crescere, incitandomi ad accogliere ogni parte di me.
Grazie Sardegna, a presto. ❤️