Roberta Iuliano Psicoterapeuta

Roberta Iuliano Psicoterapeuta Sono una psicologa psicoterapeuta costruttivista e pedagogista. ND, Q***r e Poly Friendly

L’approccio costruttivista è focalizzato sulla persona, considerata per le sue risorse e capacità di essere attiva nella costruzione della realtà che la circonda. In particolare, nella Teoria dei Costrutti Personali di George Kelly, l’individuo è visto come uno scienziato impegnato a cercare spiegazioni che possano dare un senso alle proprie esperienze di vita, in modo da poter aumentare le proprie possibilità di movimento e di scelta. Secondo questa chiave di lettura, è possibile che la persona si senta in difficoltà quando per qualche motivo questo movimento viene ridotto o bloccato, come se essa si trovasse intrappolata in un labirinto dal quale non riesce a uscire. Il disagio psicologico è interpretato pertanto come il tentativo che l’individuo compie di muoversi all’interno di questo labirinto, continuando a percorrere le stesse strade e incappando di conseguenza sempre negli stessi vicoli ciechi e ostacoli. Ciò si verifica quando la persona non riesce a dare un senso per lei accettabile a ciò che sta vivendo e, soprattutto, quando non riesce a trovare una soluzione per lei percorribile al suo problema, o alternative possibili alla situazione che sta sperimentando. L’approccio costruttivista si pone l’obiettivo di accompagnare la persona in un percorso orientato alla conoscenza del Sé e all’esplorazione, in modo da poter creare nuove possibilità di scelta che le consentano di uscire dalla situazione di blocco in cui si trova, e di rimettersi in movimento.

✨ La libertà non è avere infinite opzioni, ma saper riconoscere quelle che parlano davvero di noi.🌿 Non nel sentirsi lib...
03/09/2025

✨ La libertà non è avere infinite opzioni, ma saper riconoscere quelle che parlano davvero di noi.

🌿 Non nel sentirsi libery di “fare tutto”, ma nel potersi scegliere.

🪁In tempi di diritti negati, esercitiamo il nostro privilegio di poter scegliere, quando possiamo, e cerchiamo di accettare che, affinché una scelta abbia davvero senso, qualcos'altro vada lasciato andare.

🌊Cercare d'inseguire tutto ci fa vivere in superficie, sul pelo dell'acqua, senza immergerci del tutto nel momento che stiamo vivendo o in ciò che abbiamo scelto per noi.

🌱Rinunciare a qualcosa per scegliere qualcos'altro a volte è doloroso, ma ci aiuta anche a capire chi siamo e a riconoscerci nella vita che stiamo costruendo per noi.

Ricevere una diagnosi è un momento delicato e complesso, perché una diagnosi entra a far parte di ciò che definisce chi ...
28/08/2025

Ricevere una diagnosi è un momento delicato e complesso, perché una diagnosi entra a far parte di ciò che definisce chi siamo.
Ci sono molti pregiudizi sulla necessità di ricercare una diagnosi e su ciò che accade dopo. Alcune persone possono effettivamente rispondere a questo momento con un'assunzione accentuata di caratteristiche attribuibili alla diagnosi, ma anche quando ciò accade non si tratta di finzione, ma di una fase necessaria per la persona, che necessita del supporto di psy per attraversarla!
La diagnosi è uno step fondamentale per il proprio benessere, e psy dovrebbero sempre sostenere i percorsi di valutazione dei propri pazienti, anche quando non sono loro ad occuparsene.

Oggi rientro al lavoro ricordandomi una delle paure che mi riportate più spesso: quella che la vostra storia non sia deg...
18/08/2025

Oggi rientro al lavoro ricordandomi una delle paure che mi riportate più spesso: quella che la vostra storia non sia degna neppure dello spazio della terapia, e di essere guardaty dalle persone che amate solo attraverso i vostri sintomi.
La relazione che costruiamo insieme non ruota attorno alla gestione di quei sintomi, ma all'esplorazione e rilettura della vostra narrazione personale. Avete impiegato una vita intera a raccontarvi quanto siete sbagliaty: ci prenderemo tutto il tempo che occorre per chiederci se questo è l'unico e più accurato racconto che possiamo scrivere su di voi.
La risposta di solito è no. :) 🌱

💸 Costi elevati, stipendi bassiIl 70% dei lavoratori italiani non parte per le vacanze, il 65% di loro lo fa per risparm...
14/08/2025

💸 Costi elevati, stipendi bassi
Il 70% dei lavoratori italiani non parte per le vacanze, il 65% di loro lo fa per risparmiare.
La spesa per le famiglie è ovviamente è più alta, e sempre meno persone riescono a sostenerla.

📖 Povertà educativa
Un terzo delle famiglie che hanno persone con meno di 18 anni a carico non può permettersi una settimana di vacanza lontano da casa. La quota sale al 50% se nel nucleo vivono tre o più bambiny, mentre le famiglie con un solo genitore rinunciano alle vacanze circa nel 43% dei casi.

👩‍🍼 Disparità di genere
La chiusura delle scuole implica la necessità di trovare una soluzione per l'accudimento delle piccole persone. L'organizzazione e la cura della prole è molto spesso a carico delle persone socializzate come donne, che spesso rientrano al lavoro con livelli di stress più elevati rispetto a quando sono partite.

👨‍🦽Disabilità e salute mentale
Solo l'1.3% spiagge in Italia è accessibile a persone con disabilità motoria, e l'incastro con alberghi e mezzi di trasporto accessibili è un carico che grava quasi sempre sulla persona stessa. Inoltre, qualora si voglia viaggiare in aereo, l'obbligo d'imbarcare in stiva la carrozzina implica il rischio di ritrovarsela rotta all'arrivo.
Per chi soffre di patologie croniche può essere più difficile mantenere la continuità terapeutica a causa della minore disponibilità nelle strutture sanitarie. Lo stesso vale per chi ha problemi di salute mentale, nonostante questi tendano ad aumentare in estate, in particolare i disturbi alimentari.

♾️ Q***rness, Autismo e ADHD
Per le persone q***r, c'è sempre il rischio di subire discriminazioni cercando stanze in cui alloggiare.
Andare in vacanza per le persone con un disturbo del neurosviluppo, invece, può essere stressante per molte ragioni, ma per chi resta a casa, oltre alla difficoltà data dalle temperature elevate, aumenta l'isolamento.

🔔 Le vacanze non sono quello che vedi sui social.
Le vacanze, di cui tutty avremmo bisogno, in Italia sono un privilegio.

Il rapporto tra social e psicologia negli ultimi anni ha cambiato modi, tempi, rappresentazione della figura dellə psico...
05/08/2025

Il rapporto tra social e psicologia negli ultimi anni ha cambiato modi, tempi, rappresentazione della figura dellə psicologə; al tempo stesso, c'è ancora un vuoto normativo in merito. Non sempre è chiaro quali comportamenti apparentemente scorretti sono realmente segnalabili agli Ordini, e talvolta le segnalazioni non sembrano comunque avere comunque anche in merito a situazioni che, a nostro parere, potrebbero far ve**re meno la tutela verso professionistə e pazientə.
In questo post abbiamo provato a riportare alcuni esempi di comportamenti problematici da parte di psy sui social, e i diversi articoli del Codice Deontologico che dovrebbero essere rispettati. Su alcuni punti, le riflessioni restano aperte.
E voi che ne pensate?

Caption senza spoiler del film "Past Lives"Nelle relazioni non monogame (RNM) viene definita metapartner qualsiasi perso...
08/02/2025

Caption senza spoiler del film "Past Lives"

Nelle relazioni non monogame (RNM) viene definita metapartner qualsiasi persona che sia partner dellə propriə partner.
Avere più relazioni implica il portare in ogni relazione aspetti diversi di noi, e il confrontarsi con queste differenze può essere stimolante per alcune persone o destabilizzante per altre. Non sempre nelle RNM vengono condivise informazioni sulle altre relazioni di partner ma, se l'esperienza del dare e ricevere informazioni viene condotta nel rispetto di tutte le parti coinvolte, può essere l'occasione per far emergere insicurezze nascoste ed elaborare insieme vissuti dolorosi, portando ad un arricchimento personale e a nuove connessioni.
Anche incontrare metapartner non è obbligatorio, ma può essere uno step che, una volta affrontato, riduce i timori, aumenta il senso di partecipazione alla vita di partner e arricchisce le dinamiche relazionali.
Come in ogni altra struttura relazionale, tenere conto delle altre persone dovrebbe sempre essere una premessa fondamentale. Il rapporto fra metapartner richiede cura, apertura e disponibilità per poter garantire il benessere di tutte le persone che fanno parte della polecola.
I sentimenti che possono nascere dagli incontri tra metapartner possono essere complessi e contrastanti, e non necessariamente questa complessità scompare con il tempo. La scelta di continuare a portare avanti la relazione dovrebbe essere fatta, come per ogni altra relazione, tenendo conto di come ci si sente nel complesso, di quanto ci si percepisce in movimento nella relazione e di quanto ci si sente al sicuro, nonostante le eventuali difficoltà. Come sostiene in "Un poliamore così grande", qualora stare insieme fosse insostenibile, anche andarsene è pratica poliamorosa.

Il tema del controllo è spesso presente nelle nostre vite, perché rappresenta sia un valore culturale sia il modo in cui...
03/02/2025

Il tema del controllo è spesso presente nelle nostre vite, perché rappresenta sia un valore culturale sia il modo in cui più facilmente rispondiamo a situazioni che ci fanno sentire minacciatə. È naturale, quindi, sentire di voler avere il controllo delle nostre emozioni, della nostra vita e, quindi, anche delle nostre relazioni significative.
Ci viene insegnato e impariamo a controllare le nostre emozioni, i nostri bisogni, i nostri comportamenti, per essere parte della società e convivere con le altre persone. Più difficilmente ci viene insegnato o impariamo a confrontarci con tutte quelle situazioni che invece non possiamo controllare, e a conviverci. Eppure, la nostra vita è in larga parte fatta di aspetti che non dipendono da noi, e spesso ciò ci spaventa talmente tanto che fin dall'infanzia troviamo più percorribile spiegarci gli eventi negativi come qualcosa che è stato causato da noi, dai nostri errori o dal nostro essere "persone sbagliate" che non da qualcosa che stava al di fuori di noi.
Le nostre relazioni significative sono una parte fondamentale della nostra vita e da esse dipende anche il modo in cui costruiamo l'immagine che abbiamo di noi. Abbiamo bisogno delle altre persone, e se culturalmente tanti messaggi ci rimandano all'idea che la coppia abbia a che fare col possesso, noi li troviamo sensati perché l'idea di possedere chi amiamo è estremamente rassicurante e in linea con l'idea di controllarci e controllare.
Scegliere la non monogamia non ci rende di colpo immuni dal bisogno di controllo, nè persone capaci di navigare nell'ansia che provoca l'idea di perderlo. Ciò che può accadere è che in qualche modo si cerchi di mantenere dinamiche di controllo nella relazione, anche in modo inconsapevole, per proteggersi dall'incertezza e dal dolore. È naturale e comprensibile che ciò accada, e anche che continui ad accadere nel tempo, nonostante un percorso di consapevolezza e di sperimentazione di modalità di relazione diverse. Trovare una posizione sicura nella libertà dell'altrə e nel rispetto della nostra vulnerabilità è difficile, ma un dialogo aperto e sincero con partner può sempre essere una valida risorsa nei momenti più difficili.

Il   nelle persone autistiche e   è una condizione che ha iniziato ad essere studiata in letteratura solo negli ultimi a...
18/01/2025

Il nelle persone autistiche e è una condizione che ha iniziato ad essere studiata in letteratura solo negli ultimi anni, nonostante fosse un argomento già molto discusso online nelle comunità di persone autistiche. Oggi rappresenta una delle priorità nel trattamento delle persone autistiche e ADHD, ma la ricerca sul tema è ancora in via di sviluppo.
I primi studi hanno definito il concetto di burnout proprio a partire dalla descrizione che ne faceva chi lo viveva: una condizione di esaurimento cronico grave che implicava bassa energia e incapacità di portare avanti i propri interessi, la perdita temporanea di alcune abilità e funzioni esecutive (es. memoria, pianificazione, socializzazione, regolazione emotiva ecc.) e minore tolleranza agli stimoli.
Ciò che è stato osservato è che tale condizione può avere una durata molto variabile, da tre mesi fino a diversi anni, essere ricorrente e conseguente di solito a grandi cambiamenti nella vita della persona, non solo negativi ma anche positivi come un matrimonio o la nascita di figliə.
La sensazione descritta è che le aspettative esterne superino continuamente le risorse che le persone sentono di avere a disposizione. I principali fattori stressanti sono: masking, aspettative sociali/familiari/lavorative, difficoltà nella gestione della disabilità, cambiamenti di vita, richieste esterne basate su un funzionamento NT. Al contempo sono presenti ostacoli alla possibilità di trovare sollievo: gaslighting, mancanza di boundaries, non poter fare pause, assenza di servizi o supporti esterni.
Le implicazioni sulla salute psicofisica sono gravi, come anche sulle autonomie, le relazioni e il lavoro. Può insorgere anche la depressione, ma è bene ricordare che sono due condizioni molto diversi e che in caso di burnout è dannoso stimolare la persona a buttarsi in attività per uscire dalla propria condizione. La persona può arrivare a sperimentare anche un desiderio di morte come unico sollievo possibile immaginato per la propria situazione di stress.
Attualmente la ricerca sta testando strumenti di valutazione del burnout, ma a mio parere il riferito della persona resta la principale cosa da considerare. [continua]

In questo periodo sentiamo parlare spesso di   ma quante persone si ricaricano e rilassano davvero andando in vacanza? Q...
01/08/2024

In questo periodo sentiamo parlare spesso di ma quante persone si ricaricano e rilassano davvero andando in vacanza? Quante, invece, avrebbero piuttosto bisogno solo di una per preve**re e ridurre il carico, ma non tengono conto di questi aspetti quando programmano le vacanze?

Partendo dal presupposto che non tutte le persone hanno le stesse possibilità di tempo ed economiche, oltre che le stesse libertà e la stessa autonomia di scelta, conoscerci meglio può comunque aiutarci a fare il possibile per capire come andare davvero in pausa e non solo in "vacanza", tornando magari con più stress di prima.

Non tutte le persone preferiscono tempi di riposo prolungati: alcune potrebbero trarre maggiore giovamento dall'avere pause più brevi ma ripetute durante l'anno, anziché sospendere l'attività lavorativa per due settimane o un mese di fila. Neppure il grado di struttura delle giornate che ci rilassa e ci stimola è uguale per ogni persona: qualcuno potrebbe preferire un programma serrato di attività nuove e stimolanti, qualcun altro non avere affatto un programma o poter ripetere una routine ogni giorno.

Attenzione anche alla scelta dei luoghi dal punto di vista sensoriale e sociale, oltre che al carico derivante dalle transizioni frequenti da un posto non familiare a un altro: sebbene la vacanza mainstream preveda località esotiche e binge di attività, non è detto che questo sia l'ideale per chiunque.

Anche scegliere di stancarsi uscendo dalla propria confort zone è legittimo, ma in quel caso potrebbe avere senso prevedere dei momenti cuscinetto prima e dopo la vacanza per recuperare prima di riprendere routine faticose o l'attività lavorativa.

Staccare completamente dal lavoro potrebbe essere essenziale per molte persone, o implicare invece una maggiore fatica e stress per altre: anche in questo caso, conoscersi è importante per capire se e perché potremmo aver bisogno di non interrompere del tutto l'attività lavorativa per periodi prolungati.

In conclusione, se andare in vacanza non è obbligatorio, sapere come e quando andare in pausa, invece, è essenziale per mantenere il nostro benessere.

Martedì 25 giugno alle 20.30 sarò ospite insieme alla dietista Silvia Rigo Sì, mangiare - Silvia Rigo Nutrizione  al Div...
18/06/2024

Martedì 25 giugno alle 20.30 sarò ospite insieme alla dietista Silvia Rigo Sì, mangiare - Silvia Rigo Nutrizione al DiverGuest di Eleonora Marocchini - Narraction, per parlare di neurodivergenza e alimentazione.
Il nostro intervento online sarà l'ultimo di una fantastica tripletta, le cui registrazioni sono ancora disponibili per chi voglia iscriversi.
Tutte le info su costi e iscrizioni: https://www.narraction.com/diverguest
Vi aspettiamo! 💚

La parola "Pedagogia" deriva dal greco e significa "camminare accanto al fanciullo". Il Pedagogo, anticamente, era lo sc...
22/03/2024

La parola "Pedagogia" deriva dal greco e significa "camminare accanto al fanciullo".
Il Pedagogo, anticamente, era lo schiavo greco che accompagnava il bambino a scuola. Dopo la conquista dei Romani, al compito del Pedagogo si aggiunse quello d'insegnare al bambino la lingua greca.

Per me, questo resta il compito della pedagogia oggi: costruire ponti comunicativi per accompagnare le persone, piccole e grandi, nella complessità del mondo a cui appartengono, fornendo loro gli strumenti per costruire percorsi di convivenza rispettosi delle differenze.

Nella mia tesi ho parlato del modo in cui l'autismo viene rappresentato nelle opere destinate all'infanzia e di tutta la strada che su questo tema c'è ancora da fare. Dietro questo lavoro, c'è tanta consapevolezza acquisita in questi anni grazie al lavoro di e diversi dei loro nomi sono nella mia bibliografia.
Questo traguardo, quindi, lo dedico a loro e alle altre incredibili voci (professionistə, attivistə, famiglie, partner, pazienti, bambinə, colleghə...) che hanno arricchito il mio percorso in questi anni.
Grazie per il vostro lavoro!

Indirizzo

Via Sandro Pertini, 161
San Pietro In Casale
40018

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