31/05/2022
Nella malattia vascolare denominata CCSVI o insufficienza venosa cronica cerebro spinale,presentata al mondo scientifico nell'anno 2009,esistono degli ostacoli al deflusso venoso dal cervello al cuore presenti all'interno della vena (valvole malformate, setti, membrane,cercini fibrosi,ragnatele,segmenti tortuosi della vena ecc) o dovuti a mancato sviluppo o scarso sviluppo delle stesse vene (agenesia o ipoplasia),fattori che risalgono al 3°-5° mese dello sviluppo embrionario,per cui si considerano ostacoli congeniti presenti alla nascita del paziente.Ma in questi anni fino a oggi abbiamo scoperto negli studi ulteriori ostacoli al deflusso venoso in altre sedi,nel lungo percorso dal cervello al cuore,che si possono considerare acquisiti durante lo sviluppo della propria vita, rappresentati da compressioni e schiacciamenti sulle vene da parte di muscoli, fasce muscolari,legamenti,segmenti ossei,vasi arteriosi vicini alle vene,granulazioni aracnoidee del Pacchioni,fistole artero venose,ipoplasia dei seni venosi o del bulbo giugulare o del forame giugulare ecc,tutte patologie che possono essere rilevate a livello intracranico o nel passaggio dal cervello al collo (forame lacero posteriore o giugulare) o nel collo fino al tratto J1 delle vene giugulari interne o ancora più sotto nelle vene anonime o brachio cefaliche o nella vena cava superiore prima di arrivare al cuore.
Pertanto nello studio della CCSVI in pazienti con SM (dove nella nostra statistica la CCSVI è presente nel più del 90-95 % dei casi clinicamente definiti) la diagnosi deve essere accurata e appropriata nella ricerca totale e non segmentaria, per vedere se c'è una CCSVI dovuta esclusivamente a ostacoli presenti all'interno della stessa vena o nella sua conformazione, di origine congenita oppure se ci sono ostacoli da compressione esterna sulla vena,che in genere sono acquisiti durante lo sviluppo della vita (come alterate posture della colonna cervicale e della colonna in toto,soprattutto a livello della base del cranio e della prima e seconda vertebra cervicale,traumi cranio facciali, incidenti tipo colpo di frusta cervicale in occasione di tamponamenti stradali, compressioni sui seni venosi intracranici da parte di granulazioni del Pacchioni iper sviluppate, trombosi venose all'interno dei seni venosi o delle vene cerebrali, compressioni ossee da parte della prima e seconda vertebra cervicale C1 e C2 o del processo stiloideo dell'osso temporale,alterazioni delle arcate dentarie ecc.),per cui alla fine nella nostra diagnosi dobbiamo constatare se ci sono CCSVI solamente endogene o CCSVI da compressioni estrinseche sulle vene oppure delle forme miste che contemplino e l'una e l'altra delle su descritte CCSVI.Tutto ciò ampiamente descritto per far comprendere a tutti che non esiste una sola cura per la CCSVI uguale e univoca per tutti i pazienti SM affetti da CCSVI,ma diverse cure che saranno in linea con i diversi ostacoli trovati nello scarico venoso a livello diagnostico e resi appropriati o calzati a pennello per ogni singolo paziente.E siccome nel lungo periodo dal 2009 a oggi si è constatato e si è sentito da parte di vari pazienti SM affetti da CCSVI la comparsa di migliorie nella qualità della vita,di riduzione o di scomparsa di deficit neurologici o di frenata o di arresto della progressione della malattia neurologica,ottenuta solamente intervenendo sugli ostacoli venosi e basta,si può capire la fondamentale importanza della DIAGNOSI COMPLETA su descritta per decidere a quali cure sottoporre paziente per paziente per liberarlo dall'unico o dai vari ostacoli al deflusso venoso dal cervello al cuore,presenti nel suo caso.Da tutto ciò penso che risulti abbastanza facile comprendere se un paziente dovrà sottoporsi come terapia a una PTA o Angioplastica con palloncino o a stent venoso o a chirurgia diretta degli ostacoli venosi endogeni o a cicli di osteopatia e di fisioterapia per tentare di sbloccare muscoli, fascie,ligamenti, segmenti ossei, disallineamenti della base del cranio e di C1-C2,vasi arteriosi che comprimono nelle varie sedi e in diversa misura le vene o a chirurgia diretta per eliminare i suddetti ostacoli da compressione estrinseca o a terapia medica per eventuali trombosi venose acquisite.
Quindi per i pazienti SM con CCSVI una sola cura o differenti e successive cure ??
sarà deciso sola da una COMPLETA DIAGNOSI,che come ho sempre sostenuto è la base di ogni cura per ogni singolo caso.
Dr Pagani Raffaello,
Specialista in Chirurgia Vascolare
+39 3381740483 mail : raffaellopagani@gmail.com