Dott.ssa Zampino Antonella Psicologa Clinica

Dott.ssa Zampino Antonella Psicologa Clinica Psicologa Clinca, Psicoterapeuta in formazione
Sostegno Psicologico rivolto ad adulti, coppie, famig

22/11/2023

😍È sempre un'emozione ricominciare!!!😍

Manca pochissimo per il prossimo gruppo!!!
Ultimi 3 posti e chiudo le iscrizioni

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29/10/2023

Soffri di disturbi genitali femminili?

è la soluzione indolore e non invasiva per la riabilitazione del pavimento pelvico e per l’estetica funzionale. Vieni a provarlo


in evidenza

29/07/2021

Ci ha lasciato oggi Albert .
Grandi sono stati i suoi contributi sulla psicologia della personalità, sulla psicologia cognitiva e sulla psicologia sociale.

Il suo esperimento più famoso è quello con la bambola Bobo per lo studio dell'aggressività.

04/08/2020

Di solito, il problema viene minimizzato: "non è niente, sei tu che ti costruisci tutto. Non è una malattia fisica, è solo la tua paura". Questa affermazione di buon senso popolare non tiene conto del fatto che un male immaginario è peggiore di uno reale e può diventare, nei suoi effetti, più reale di qualunque realtà.

Non c'è notte che non veda il giorno - G. Nardone

"se un problema può essere risolto, che bisogno c’è di preoccuparsi? E se non può essere risolto, allora perché preoccup...
03/05/2020

"se un problema può essere risolto, che bisogno c’è di preoccuparsi? E se non può essere risolto, allora perché preoccuparsene?"

Per non essere travolti dalle ansie e dalle paure, sforziamoci di distinguere ciò che possiamo controllare da ciò che non dipende da noi. Leggi

22/04/2020
22/03/2020
26/02/2020

Quando apri la bocca per giudicare una madre, morditi prima la lingua. La gestazione fa male. Il parto fa male. L'allattamento al seno fa male. Vedere tuo figlio piangere, fa male. Non dormire bene, fa male. Servire tutti ed essere l'ultima, fa male. Non fare il bagno con calma, fa male. Avere una giornata molto difficile e senza riposo, fa male. Non sistemarti le unghie e capelli come prima, fa male. Non avere tempo per te, fa male. La mamma ha bisogno di aiuto, non chi la critica, ha bisogno di amore e non di essere giudicata, si prende cura di tutti ma deve anche essere curata. La maternità non è così tenera come sembra, la maternità è bella, sì, ma è molto difficile. Ciò che è bello è il l'amore che una madre prova per suo figlio, che l'amore è in grado di resistere a tutto! 🙏🙏

Adattamento Amore di mamma

12/02/2020

"Ti è mai capitato di pensare che se oggi non stai vivendo i tuoi sogni è perché ad un certo punto del tuo cammino hai avuto paura di fare una scelta? Hai avuto paura che rincorrere il tuo sogno nel cassetto non sarebbe stato compreso o accettato da chi ti sta intorno? Hai avuto paura che percorrere la strada meno battuta e trovarti magari di fronte ad un vicolo cieco sarebbe stato per te un fallimento da cui non ti saresti mai più ripreso?
La paura (e tra queste il timore del giudizio degli altri) è una delle motivazioni per cui procrastiniamo e spesso procrastiniamo proprio quelle scelte più importanti per la nostra vita, le scelte che ci permetterebbero di vivere i nostri sogni nel cassetto. Beh, voglio svelarti un segreto: i sogni che rimangono nel cassetto fanno la muffa! "

Andrea Giuliodori - pubblicato su efficaceMente

A volte basta immedesimarsi nella persona che si ha di fronte per capire tante cose...Ringrazio i Papà meravigliosi che ...
01/02/2020

A volte basta immedesimarsi nella persona che si ha di fronte per capire tante cose...

Ringrazio i Papà meravigliosi che si sono messi in gioco in questo bellissimo percorso...

Dopo il parto non lasciamole sole...
INSIEME SI PUÒ ❣


Che cos’è la violenza ostetrica?La violenza ostetrica viene definita in ambito giuridico per la prima volta nella “Ley O...
29/01/2020

Che cos’è la violenza ostetrica?

La violenza ostetrica viene definita in ambito giuridico per la prima volta nella “Ley Orgánica sobre el Derecho de las Mujeres a una Vida Libre de Violencia” del Venezuela, nel 2007, Articolo 15(13), come:

“appropriazione del corpo e dei processi riproduttivi della donna da parte del personale sanitario, che si esprime in un trattamento disumano, nell’abuso di medicalizzazione e nella patologizzazione dei processi naturali avendo come conseguenza la perdita di autonomia e della capacità di decidere liberamente del proprio corpo e della propria sessualità, impattando negativamente sulla qualità della vita della donna”.

In Italia, secondo un’indagine, negli ultimi 14 anni almeno un milione di madri avrebbe subito abusi da parte del personale ospedaliero. Abusi che vanno dall...

Impariamo ad attribuire a noi stessi solo le nostre responsabilità!
26/01/2020

Impariamo ad attribuire a noi stessi solo le nostre responsabilità!

I sensi di colpa derivano dall’aver tradito i nostri codici di comportamento interni. Buona parte di questi codici di comportamento, di norma, viene appresa e assorbita nel corso della nostra infanzia. Sentirsi in colpa può essere molto doloroso. E’ un po’ come sentirsi perseguitati da una pa...

16/01/2020

Essere mamma vuol dire stare bene, essere riuscita a realizzarsi in questo compito educativo. Se invece viene vissuto come un peso qualcosa sta andando storto...

11/01/2020

Si dice siano geni della matematica e della logica, che abbiano un'intelligenza superiore alla media, ma essere Asperger significa davvero questo? Oltre Greta Thunberg ci sono altri ragazzi, sconosciuti, dalle vite normali. Ecco il racconto della loro quotidianità, delle loro sfide e desideri, ment...

"L’obiettivo principe è l’instaurarsi di una relazione reciproca di fiducia, in cui l’utente possa elaborare e ricodific...
10/01/2020

"L’obiettivo principe è l’instaurarsi di una relazione reciproca di fiducia, in cui l’utente possa elaborare e ricodificare i suoi vissuti, conferendogli nuovo significato, facendo esperienza di una relazione non giudicante, in cui vi è comprensione e accettazione."

La psicoterapia risente ancora oggi di innumerevoli pregiudizi. Andare infatti dallo psicologo, nonostante la grande richiesta che si registra, rappresenta ancora per molti fonte di imbarazzo e disagio, soprattutto quando ci si confronta con gli altri. Lo stereotipo dello “strizza cervelli”, man...

04/01/2020

Post pubblicato da una ostetrica che lavora come consulente nel privato e ripubblicato da una mia collega.

“Sì, siamo in ferie e avevamo detto che non avremmo scritto nulla in questi giorni.

Ma non possiamo non commentare l'ultimo fatto di cronaca che ha scosso l'Italia intera.
Facendo partire commenti cattivi, feroci, velenosi, verso una mamma che ha compiuto un gesto che, senza volerlo, senza capire, ha portato alla conseguenza peggiore.
La morte del proprio bambino.

Non vi scriveremo della sindrome dello scuotimento.
Non vi parleremo di statistiche.
Non vi parleremo di neurotrasmettitori, di psiche, di ormoni.

Vi parliamo di famiglie.
Famiglie che di punto in bianco si trovano in una trottola che gira vorticosamente senza riuscire a fermarla.
Vi parliamo di latte, di sonno, di capelli sporchi, di giudizi gratuiti, di sonno, di crackers consumati semisdraiate su un divano perché "se mi alzo adesso si sveglia il bambino spalmato sul mio corpo", di papà che tornano a lavoro dopo 5 giorni dal parto (ovvero dopo 2 giorni di rientro dall'ospedale), di sonno l'abbiamo già detto?
Quel sonno che ti fa perdere la cognizione del tempo, è giorno o notte? Ma oggi che giorno è? Oggi mi sono lavata o è stato ieri?

Vi parliamo anche di famiglie, di mamme, che si rivedono nella mamma in questione.
Che ammettono che "io sono stata fortunata".
Ad avere una famiglia vicina. Un marito che può lavorare da casa e che cucina i pasti. Fortuna di avere la possibilità economica di permettersi un aiuto per le pulizie.
Fortuna ad aver assestato quel pugno al muro cambiando la direzione nell'ultima frazione di secondo.

Non siete pazze. Non siete esaurite. Non sono gli ormoni, perlomeno non solo.

Chiedete aiuto. Cercate un gruppo di sostegno con professionisti e tra mamme.
Parlate, non abbiate paura di farlo.
Parlate col vostro compagno, se al rientro da lavoro vi chiede com'è andata la giornata non rispondete "bene". Diteglielo. Che il bambino ha pianto senza tregua dalle 8 alle 12 e dopo avergli dato la tetta, cambiato il panno, cullato, fatto i massaggi alla pancia, cambiato ottocento posizioni, ripetuto tutti i passaggi più e più volte, alla fine avete acceso la tv a tutto volume per non sentire più quel pianto.
Diteglielo che lui sarà stanco da lavoro ma voi non vi lavate da non sapete neanche quanto e che vi serve un attimo di tregua.
Che a volte vi chiedete chi ve l'ha fatto fare.
Che desiderate mangiare una volta senza 4 chili di bambino sul braccio.

A voi mamme chiediamo di parlare, chiedere aiuto.

A tutti gli altri chiediamo di tacere. Non commentate, non giudicate, non spargete altro odio.

Conoscete una neo mamma?
Ascoltatela.
Fatele la spesa. Stendetele una lavatrice di roba.
Portatele una teglia di lasagne.
Fatele i complimenti.
E parlatele di realtà come la nostra (Condividendo) dove si parla e si ascolta.
Senza giudizio. Liberamente.

Accanto a quella mamma, e a tutte”.

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