Dott.ssa Patrizia La Bruna - Psicologa - Psicoterapeuta

Dott.ssa Patrizia La Bruna - Psicologa - Psicoterapeuta Consulenza, sostegno, psicoterapia adulti coppie e famiglie

Consulenza e sostegno psicologico
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Superamento di eventi traumatici

31/07/2025

Il tuo cervello nasconde una farmacia più potente di quanto pensi.

Ti sembrerà incredibile, ma una semplice pillola di zucchero può davvero calmare un dolore reale. Non sto parlando di suggestione o di "è tutto nella tua testa". Sto parlando di chimica pura.

Ecco cosa accade davvero: quando il tuo cervello crede che quella pillola di zucchero sia una medicina, inizia a produrre endorfine. E qui arriva la parte sbalorditiva.

Le endorfine sono gli oppioidi naturali del nostro corpo. Agiscono sui recettori del dolore esattamente come farebbe la morfina, riducendo la percezione dolorosa in modo misurabile e reale.

Gli scienziati lo hanno dimostrato in un modo geniale: quando bloccano farmacologicamente i recettori delle endorfine, l'effetto analgesico del placebo sparisce completamente. Questo significa che il "finto" farmaco stava davvero producendo sostanze chimiche antidolorifiche.

Il bello è che il tuo corpo ha già tutto quello che serve. Il cervello fa sul serio quando si tratta di guarigione: non distingue tra una cura "vera" e una in cui crede fermamente.

Pensaci un attimo: la prossima volta che senti parlare di effetto placebo, ricordati che non è solo suggestione. È il tuo laboratorio chimico personale che si mette al lavoro.

22/07/2025
27/06/2025

"Quando finisce un amore…non soffriamo tanto del congedo dell'altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l'altro ci comunica che non siamo un granché. In gioco non è tanto la relazione, quanto la nostra identità; l'amore è uno stato ove per il tempo in cui siamo innamorati, non affermiamo la nostra identità, ma la riceviamo dal riconoscimento dell'altro; e quando l'altro se ne va, restiamo senza identità.

Ma è nostra la colpa di esserci disimpegnati da noi stessi, di aver fatto dipendere la nostra identità dall'amore dell'altro.E allora, dopo il congedo, il lavoro non è di cercare di recuperare la relazione dell'altro, ma di recuperare quel noi stessi che avevamo affidato all'altro, al suo amore, al suo apprezzamento"

- Umberto Galimberti

25/06/2025
23/06/2025

Promemoria floreale. 🌸🌺🌷🌼💐🌹

20/06/2025

In un’intervista su La Stampa, il dott. Luca Bernardelli, psicologo, consulente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi per le aree di intelligenza artificiale, realtà virtuale, videogame e social media, e membro della Commissione sulle dipendenze digitali della Società Italiana di Pediatria, richiama l’attenzione sui rischi connessi all’uso precoce dello smartphone nei minori.

«Nel mondo ideale non esisterebbe lo smartphone, ma almeno per i ragazzi ci sarebbe solo un light phone, un telefono che chiama e manda messaggi, senza altre funzioni. Perché i ragazzi hanno già bisogno di disintossicarsi dal cellulare, soprattutto se hanno iniziato a usarli da piccolissimi, fin dai 2, 3 o 4 anni.»

A sensibilizzare su un uso responsabile della tecnologia c’è anche NeoConnessi, il progetto di educazione digitale di WindTre, realizzato in collaborazione con Polizia, Società Italiana di Pediatria, CNOP e altri partner, di cui Bernardelli fa parte del comitato scientifico.

Bernardelli evidenzia come l’esposizione anticipata agli schermi possa incidere sul benessere psicologico, favorendo disagi emotivi, aggressività, disturbi alimentari, autolesionismo e isolamento sociale: «Siamo la società del cortisolo, l’ormone dello stress. Bisogna elaborare abbuffate differenti, riscoprire la natura, riappropriarsi del proprio corpo e delle relazioni reali.»

Il CNOP ribadisce l’importanza della prevenzione psicologica e del contributo professionale degli psicologi a supporto di famiglie, scuola e istituzioni.

Per leggere l'articolo completo 👉🏻 https://bit.ly/BernardelliStampa

04/06/2025

Rubrica: LO SAPEVATE? ❤️
Coco non è solo un film.
È un addio che non è mai stato detto.
È una voce che cerca di tornare a casa.
È un bambino che, pur non sapendolo, cerca un volto che nessuno nomina più.

Miguel ama la musica, ma nella sua famiglia la musica è proibita.
Perché?
Perché troppo spesso, quando qualcosa ci ha spezzato…
preferiamo non parlarne più, piuttosto che attraversare quel dolore.

E così, un giorno, Miguel si ritrova in un mondo che non dovrebbe conoscere.
Un mondo fatto di scheletri, luci e memoria.
Il regno dei morti.
Ma lì, paradossalmente… tutto è vivo.
Perché l’amore non muore, se qualcuno continua a ricordarti.

Miguel incontra Héctor, un uomo dimenticato da tutti.
E in quel momento capisce:
si muore due volte.
La prima è quando il corpo si spegne.
La seconda, quando nessuno dice più il tuo nome.

Ecco cos’è Coco.
È una preghiera silenziosa per ogni nonno, per ogni madre, per ogni fratello che è stato dimenticato.
È una corsa disperata contro il tempo per dire:
“Non è troppo tardi. Posso ancora ricordarti. Posso ancora cantarti.”

E quando Miguel canta “Ricordami” a una nonna ormai persa nei silenzi della vecchiaia…
il mondo si ferma.
Perché lì capiamo che un ricordo può salvare una vita. Anche se quella vita non c’è più.

Coco non parla solo della morte.
Parla del desiderio struggente di rivedere chi amiamo.
Parla della paura di essere dimenticati.
E ci insegna che, anche se non possiamo più abbracciarli…
possiamo ancora farli vivere in una parola, in una foto, in una canzone.

Perché chi abbiamo amato,
finché esiste in un pensiero,
non se ne va mai davvero.

Moreno Golia


30/11/2024

“Il peggior giorno del lutto...
Il più triste.
Non è il giorno del funerale, né il giorno del compleanno di quella persona dopo che se n’è andata.
Nessuno di questi è il giorno peggiore.
Il giorno peggiore è un giorno qualunque.
È quando ti succede qualcosa di bello e ti rendi conto che non puoi correre a raccontarglielo.
È quando ti capita qualcosa di brutto e non hai quelle braccia che ti sostengano o quella voce che ti dia un consiglio.
Il peggior giorno è un giorno qualunque...
È una domenica in cui dovresti essere felice, ma invece fa male.
E senti la mancanza.
E rimpiangi.
Ma, più di ogni altra cosa...
Hai bisogno”.

Autore Anonimo

29/11/2024

I nostri figli maschi devono leggere i "15 motivi per lasciare Filippo Turetta". Sapeva che cosa è una buona relazione, e che cosa non la rende tale. Questa competenza, invece, non era presente in Filippo. E se mai capitasse di gestire, o veder...

29/10/2024

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Via Alghero, 6
Cagliari
09026

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
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