Confenal Puglia

Confenal Puglia UVL- UFFICIO VERTENZE LAVORO

30/10/2020

Sul Covid qualche virologo invoca cautela. Molta. «La cavalleria degli anticorpi sta arrivando, e mentre aspettiamo, con noi del settore che lavoriamo per farli arrivare in Italia al più...

29/10/2020

L'epidemiologo, assessore regionale alla Sanità, in un post su Facebook ha avvisato che il cane si è perso in zona San Cataldo-CampoVerde-Ces…

29/10/2020

Il Centro offre aiuto sostegno alle persone e ragazzi che conducono un'esistenza regolare e si trovano improvvisamente in difficoltà nella vita Lavorativa ... Pubblica .... Privata ... Chiamare al 388 1936446

29/10/2020

Centro servizio informativo, di ascolto e di orientamento per lavoratori pubblici e privati, minori, famiglia e cittadini . Disponibilità anche su territorio nazionale
Indirizzo : Via Donatello, 17, San Nicandro garganico (FG)
cell. 388-1936446
mail : cam.foggia@libero.it

28/10/2020

START - Prorogato il termine di presentazione delle domande Prorogato a lunedì 30 novembre...

«Non siamo vicini alla perdita di controllo. C'è stata una marcata accelerazione di casi. Però l'impatto in termini di r...
25/10/2020

«Non siamo vicini alla perdita di controllo. C'è stata una marcata accelerazione di casi. Però l'impatto in termini di ricoveri nelle terapie intensive e di numeri di persone che perdono la vita non è certamente paragonabile a quello osservato nei mesi di marzo-aprile. Evitiamo, quindi, di farci prendere dal panico». Così Franco Locatelli, componente del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio superiore di sanità. «È tempo di mantenere i nervi saldi ed evitate divisioni e polemiche - aggiunge -. Il Paese è molto più preparato in termini di disponibilità di mascherine, tamponi, posti letto attivati o attivabili nelle unità di terapia intensiva e sub-intensiva» (👉 L'intervista di Margherita De Bac sul )

24/10/2020

👩🏼‍⚕️👨🏽‍💻Coronavirus: online i bandi per reclutare 1500 unità di personale medico e sanitario e 500 addetti amministrativi a supporto delle strutture sanitarie territoriali impegnate nella gestione del contact tracing.
Compila il form 👉 https://medicinaterritorialecovid19.protezionecivile.it/
Leggi il comunicato stampa 👉 bit.ly/Bandi24Ott

22/10/2020

Concorso a 976 posti di allievo agente del Corpo di polizia penitenziaria ruolo maschile e femminile

22/10/2020

🔴È online il modulo di https://www.poliziadistato.it/articolo/135f914eae353c9536696184 Potrà essere esibito durante i controlli di polizia per giustificare gli spostamenti nelle regioni Campania, Lazio e Lombardia, in cui sono state adottate ordinanze che impongono limitazioni agli spostamenti di persone nei rispettivi ambiti territoriali. L'autodichiarazione è anche in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.

20/10/2020

✅ Aggiornamento Jack Russel:
RITROVATO PROPRIETÀRIO

🆘 CONDIVIDETE 🆘

è stato trovato questo Jack Russel in zona Standa ... ha un collare verde!
Chiunque lo riconosca può contattarci qui o in posta !

19/10/2020

Se per il lavoratore dovesse sopraggiungere il decesso, si ipotizza i reato di omicidio colposo. Ipotesi che potrebbero bloccare il ritorno alla normalità delle piccole imprese. I Consulenti del lavoro: serve uno scudo penale per chi rispetta le regole

16/10/2020

CORONAVIRUS, PERCHE' CHIUDERE LE SCUOLE RISCHIA SERIAMENTE DI AUMENTARE I CONTAGI

Articolo pubblicato oggi su "Il Fatto Quotidiano" a firma Marco Bella in collaborazione con Sara Gandini.

💊💊💊

Ieri sera, dopo l’ultimo bollettino della protezione civile, il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato la chiusura delle scuole fino al 30 ottobre. Sulla base delle conoscenze scientifiche attuali questa decisione è profondamente errata, non solo perché i danni allo sviluppo educativo delle studentesse e studenti saranno notevoli, ma soprattutto perché piuttosto che contenere i contagi si corre un rischio molto concreto di aumentare la diffusione del virus.

Innanzitutto, ci sono una serie di evidenze molto forti che:
– I giovani si ammalano meno di Covid-19;
– Al contrario di quanto avviene per l’influenza, il ruolo dei più giovani nella trasmissione di SARS-CoV-2 è limitato;
– La trasmissione bambino-adulto è meno frequente rispetto a quella tra adulti;
– La riapertura delle scuole negli altri paesi non è stata associata ad un significativo incremento della diffusione del virus.

Qui l’elenco della letteratura scientifica di riferimento, raccolta sulla pagina fondata dal prof. Guido Silvestri “Pillole di ottimismo”, e una lettera firmata da innumerevoli scienziati.

Mentre ci sono sicuramente delle criticità nel sistema dei trasporti, la scuola è probabilmente il posto più sicuro dove i nostri giovani possano passare il loro tempo. Gli ultimi dati sui contagi ci dicono che nella scuola sono stati trovati solo il 2,5% di tutti i casi di trasmissione, mentre il 77% avviene in famiglia.

I dati recenti del Miur dopo un mese dalla riapertura delle scuole confermano che i giovani si contagiano meno degli adulti: gli studenti contagiati sono pari allo 0,08% del totale mentre per il personale docente la percentuale è dello 0,13%.

Capiamo i timori di molti insegnanti, perché la scuola italiana ha i docenti con l’età media tra le più alte d’Europa, ma in realtà ci sono più rischi dal contatto con gli adulti che con i ragazzi. La scuola è un luogo a basso rischio anche per gli adulti che ci lavorano.

Chiudere le scuole elementari e medie poi significa che il personale sanitario con figli piccoli sarà costretto a rimanere a casa piuttosto che andare al lavoro, e questo rischia concretamente di causare più morti per la mancanza di cure ai pazienti rispetto al minimo vantaggio che si ottiene dalla ridotta diffusione. I risultati aggiornati del celebre studio dell’Imperial College di Londra appena pubblicato sul British Medical Journal mostrano che la scelta di chiudere le scuole potrebbe addirittura far crescere significativamente nel lungo periodo il numero di decessi.

Perché stiamo vedendo questa impennata di contagi e purtroppo anche decessi negli ultimi giorni? Ci sono evidenze che la diffusione del SARS-CoV-2 e la gravità della malattia migliori con la stagione calda e conseguentemente peggiori con quella fredda.

Il fatto che il virus d’estate non sia sparito ci deve allertare che d’inverno dovremo fare degli sforzi ancora maggiori per controllarlo finché non avremo vaccini e terapie davvero efficaci come ad esempio quella con gli anticorpi monoclonali, la cui disponibilità almeno per il personale sanitario e le persone fragili non è tanto lontana nel tempo: si parla di mesi, se non addirittura di settimane.
I danni all’economia derivanti dalla chiusura delle scuole sono anche questi profondi, perché si impedisce alle persone che non hanno alternative di andare a lavorare. Dobbiamo chiederci anche dove è meglio che stiano i nostri giovani: in un luogo sicuro e controllato come la scuola, ove le misure di sicurezza sono sostanzialmente rispettate, oppure in abitazioni private dove distanziamento sociale e precauzioni non possono essere garantite.

È inoltre importante ricordare il rischio che si aggravi la povertà educativa soprattutto in zone già particolarmente disagiate. Negli ultimi dieci anni i minori in povertà assoluta sono triplicati, passando dal 3,7% del 2008 al 12,5% del 2018. Tra i quindicenni italiani ad esempio il 21% ha un livello di lettura al di sotto del livello base e nelle famiglie povere e nel Mezzogiorno la percentuale sale al 29% [dati Actionaid].
Sicuramente è necessario ogni sforzo per contenere la diffusione del nuovo coronavirus, come ad esempio il rispetto del distanziamento fisico, della rigorosa igiene delle mani e l’uso della mascherina ove necessario, soprattutto in luoghi chiusi e dove ci potrebbero essere assembramenti.

La chiusura delle scuole come dall’ordinanza dalla regione Campania però oltre a causare danni certi allo sviluppo psico-fisico della popolazione giovane ed economici alla famiglia, rischia seriamente di contribuire alla diffusione del virus piuttosto che controllarlo.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/16/coronavirus-perche-chiudere-le-scuole-rischia-seriamente-di-aumentare-i-contagi/5968289/?fbclid=IwAR3xWJUV1G4RDR8teUA02kub2AcEo5BPwkJZS9yqGb3hHFAROd8M_uJZ0sg

16/10/2020

GUIDA AD UNA CORRETTA LETTURA DEI NUMERI

Clementina Sasso e Paolo Spada

E' dall'inizio di Marzo che, ogni giorno, siamo abituati a sentire o leggere la conta dei contagiati. In qualche modo, ci hanno fatto associare all' aumento di un numero assoluto, la gravità del contagio. Ma, può un numero solo, anche se in aumento, descrivere una pandemia? O è necessario analizzare più numeri e, soprattutto, porli in un determinato contesto per avere una visione a 360 gradi della situazione? in questa pillola cercheremo di fornirvi qualche indicazione in più per orientarvi nel mondo dei numeri della pandemia.

Partiamo col dire che il numero assoluto dei contagiati non può dare alcun riferimento se non viene detto anche il numero di tamponi analizzati in quel giorno.
Prendiamo ad esempio la Regione Campania, balzata alla ribalta per l'alto numero dei contagiati rispetto alle altre Regioni e che ha da sempre un andamento altalenante nel numero di tamponi giornaliero.
Il 14 Ottobre, in Campania, si sono registrati 818 positivi, il numero più alto dalla ripresa dei contagi (dopo quello di ieri, 15 Ottobre). Ciò che non è stato sottolineato però è che per la prima volta in Campania sono stati analizzati in un solo giorno più di 10mila tamponi, per correttezza 11396, con un rapporto positivi su tamponi del 7,2%. Il 12 Ottobre invece, il numero di positivi è stato di 662 su 7405 tamponi, con un rapporto dell'8,9%.
Il dato da riportare dovrebbe essere allora questo numero e, cioè, il rapporto in percentuale del numero di tamponi positivi sul numero di tamponi totali analizzati in un giorno. Questo perché il risultato è indipendente dal numero di tamponi effettuati in un dato giorno e può darci l'effettiva contezza dell'andamento dei contagi.

Questo dato però, nella prima fase della pandemia, aveva un rumore di fondo perché nel numero dei tamponi totali giornalieri analizzati erano compresi sia i tamponi fatti per la prima volta ad una persona sia quelli di controllo, cioè effettuati sulla stessa persona una seconda, terza o ennesima volta, in attesa del tampone negativo.
Il dato fornito dalle Regioni adesso, invece, divide i due casi e quindi siamo in grado di fornire la percentuale esatta del numero di tamponi positivi rispetto al numero di tamponi effettuati per la prima volta su una persona, in un dato giorno. Ed è proprio questo valore percentuale che viene fornito ogni sera nelle nostre "Numeri in Pillole".

Ovviamente, il confronto tra regioni andrebbe sempre fatto considerando la popolazione di quelle regioni ed anche questo è un dato che non viene quasi mai fornito dai media. L'incidenza di casi positivi ogni 100.000 abitanti, possibilmente calcolata su sette giorni, diventa così un dato utile anche nel paragone tra diverse regioni o Paesi.

Il paragone che ultimamente viene immediato fare un po' a tutti è con il numero dei positivi che avevamo a Marzo, dimenticandoci però che ci sono altri numeri che dovremmo andare ad analizzare per capire come si sta muovendo attualmente l'epidemia in Italia.
Questi numeri sono quelli dei ricoverati e, in particolare, dei ricoverati in Terapia Intensiva (TI) che, insieme a quelli dei positivi e dei tamponi, vengono sempre forniti dalle Regioni e raccolti nel database della Protezione Civile.
Ciò che ci dice l'analisi di questi numeri è che la situazione non è paragonabile a quella di Marzo perché la maggior parte delle persone testate e risultate positive, al momento, è in isolamento domiciliare, quindi asintomatica o paucisintomatica o, comunque, in condizione di essere curata a casa.
Questo è dovuto al fatto che abbiamo ancora la possibilità, in questo momento di relativa calma ospedaliera, di tracciare i contatti dei positivi per controllare la diffusione del virus e di testare, quindi, gli asintomatici su cui invece, nell'emergenza di Marzo-Aprile, non era possibile eseguire i test. Quasi sicuramente se avessimo avuto la possibilità di farlo, il numero di positivi asintomatici in quel periodo sarebbe stato altissimo: si stima che il numero reale complessivo dei contagiati fosse almeno 10 volte più grande di quelli che venivano registrati.

Con questo chiarimento, non vogliamo sottovalutare la situazione attuale o far abbassare la guardia perché non possiamo prevedere il futuro ma solo mantenere uno sguardo il più vicino possibile alla realtà che stiamo vivendo e fare corretta divulgazione. Con il panico dei numeri sparati per sensazionalismo abbiamo già fatto troppi danni.

15/10/2020

Dal 'campanello d'allarme' scattato da una notizia di cronaca alla richiesta di dati per una ricognizione storica dell'operato svolto: “Non possiamo sapere se questi casi rappresentano effettivamente delle deviazioni rispetto alla procedura corretta, ma riteniamo opportuno un approfondimento”

15/10/2020

Notificato un avviso di conclusione di indagini preliminari a due soggetti di San Nicandro Garganico, di 34 e 44 anni. Contestato, al momento, il reato di concorso in falsificazione di 'buoni spesa', contributo introdotto dal Governo in piena emergenza sanitaria per sostenere le famiglie più in dif...

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