15/07/2025
Con l’avanzare dell’età, la densità ossea diminuisce silenziosamente: nelle donne dopo la menopausa e negli uomini oltre i settant’anni la colonna e il collo del femore possono perdere fino al 2% di minerale ogni anno. In Europa si contano circa 2,7 milioni di fratture da fragilità l’anno, con costi sanitari paragonabili a quelli di molte malattie croniche. La probabilità di rompersi un osso non è distribuita in modo equo: una donna su due e un uomo su cinque subiranno almeno una frattura dopo i cinquant’anni, evento che raddoppia il rischio di ulteriori rotture e spesso compromette l’autonomia.
Camminare aiuta, ma le forze in gioco durante una passeggiata difficilmente arrivano alla soglia “osteogenica” necessaria per invertire la rotta. La fisiologia, invece, indica che stimoli brevi e intensi — in pratica, muscoli che tirano forte sulle loro inserzioni — sono il segnale più efficace per convincere gli osteoblasti a costruire nuovo tessuto. Da una nuova analisi è emerso che chi si esercita con i pesi almeno tre volte a settimana riesce a proteggere le ossa nel tempo.
L’articolo completo di Aureliano Stingi su Salute