07/05/2024
"... Intanto, quanti guardano dall'esterno siffatte dinamiche si aspettano che coloro che si rivelano mostri, allorquando finiscono con il commettere un crimine efferato, abbiano il sembiante degli orchi delle favole, cui ci hanno abituati da bambini.
I mostri che si aggirano in questa nostra società non hanno un occhio solo nel mezzo della fronte come i Ciclopi, nè una testa di toro come il Minotauro, ma indossano una maschera come Freddy Krueger, uno dei personaggi horror più iconici della storia del cinema, assassino seriale che uccide nel mondo dei sogni che... I mostri presenti nella nostra società sono come Creeper, una famelica creatura che scova le prede avvertendo le loro paure, per poi farle a brandelli.
Eppure tutti questi mostri come appaiono?
Appaiono come Alessando Impagnatiello, dal viso da bravo ragazzo che, chiusa la porta di casa, avvelenava la compagna ed il suo stesso figlio indifeso, tradiva tra le lenzuola in cui la partner incinta si addormentava stringendo a sè la famiglia che stavano creando insieme.
Appaiono come Filippo Turetta, studente universitario e figlio senza "grilli per la testa", che ha ucciso l'ex fidanzata, preoccupata che lui non si facesse del male percependo come abbandono la fine della loro relazione, sensibile a quello che lui potesse stare provando perché la sofferenza della perdita l'aveva subita lei stessa, per la morte della sua mamma.
Appaiono come Christian Sodano, maresciallo della Guardia di finanza in servizio nel reparto navale di Ostia, che ha tentato di assassinare l'ex fidanzata e ha tolto la vita alla madre ed alla sorella della stessa, intervenute per proteggerla.
Appaiono come Marco Manfrinati, che da avvocato è passato a responsabile del tentato femminicidio della ex moglie e dell'omicidio del padre della donna il quale, sentite le urla della figlia, è accorso, ha cercato di frapporsi, è stato accoltellato, si è accasciato al suolo, morendo poco dopo.
Appaiono come esimi, insospettabili, come studenti e figli esemplari, o come padri/madri di famiglia, uomini/donne di legge, ... I mostri non portano scritto in fronte di esserlo e, finché non si arriva ad epiloghi tragici, non vengono visti come tali.
"Oggi tutti guardano queste immagini e vedono il mostro perché hanno ucciso. Se così non fosse stato, tutti ci avrebbero visto l'immagine di bravi ragazzi. E invece guardatele bene queste facce perché i mostri sono così: insospettabili, brave persone all'apparenza, lupi rapaci travestiti da miti agnelli. (Ciascuno di loro) È un mostro perché ha ucciso? No, lo era a prescindere perché prima di arrivare all'epilogo infausto ha perpetrato violenza psicologica, inganno, manipolazione, abuso. La voce (delle vittime), oggi, è più forte da morte che da vive, perché se avessero provato a raccontare, nemmeno sarebbero state credute o, peggio ancora, gli avrebbero detto "è colpa tua perché non lo lasci." Difficile spiegare la violenza psicologica, perché le persone credono solo a quello che vedono: un viso tumefatto, un corpo cosparso di lividi, un ca****re. La frase "al posto suo io non mi sarei fatta trattare così" è essa stessa violenza che si aggiunge a quella già subita. Parole come trauma bonding, dissonanza cognitiva, rinforzo intermittente sono troppo difficili da spiegare e perciò, laddove la vittima tace, il giudizio ignorante dilaga e uccide."
(Martina De Caro)
È un dramma, ma non esponendo il problema, è certo che non si risolva e che si acuisca fino a possibili tragici epiloghi.
Non mettete un bavaglio ai vostri drammi, perché agevola solo i carnefici!