
23/02/2025
Questa donna aveva sconfitto il cancro; ma il risultato della ricostruzione mammaria che le era stata fatta non la soddisfaceva.
Quell’asimmetria marcata tra i due seni, quella contrattura capsulare dolorosa a destra, che produceva un seno rigido, innaturale, con un solco inesistente e una cicatrice a sinistra che dislocava e distorceva l’areola, non le piacevano affatto.
Le ricordavano la malattia. Ogni giorno.
A questa donna dopo aver sconfitto coraggiosamente il cancro era stato detto, tra le altre cose: “Cosa pretende più di questo. Dovrebbe essere contenta di non avere più la malattia.”
Ma lei in fondo lei perché doveva accontentarsi? Come se l’aver avuto il cancro ti condannasse oltretutto a dover rinunciare per sempre al desiderio di guardarti allo specchio e vederti bella.
Lei non era contenta. E giustamente direi.
Qualcosa si poteva fare eccome, e così abbiamo effettuato un CAMBIO PROTESI con volumi diversi per poterli simmetrizzare, capsulectomia totale, ricostruzione delle tasche, revisione di tutte le cicatrici mal consolidate.
Ho optato per protesi di ultima generazione, morbide dinamiche, come quelle che si usano in ESTETICA.
Perché anche lei aveva diritto, come le altre donne, a desiderare un seno bello, dall’aspetto naturale, morbido, un seno che sentisse finalmente nuovamente suo.
E il ruolo di noi Chirurghi Plastici è esattamente questo, riportare le cose il più possibile a come erano prima.
Far rinascere. Così il cancro lo si sconfigge DUE volte.