27/04/2013
ECCO IL PROGRAMMA INTERO
1.Risanamento della macchina comunale.
Riduzione degli sprechi e ottimizzazione delle funzioni svolte dagli impiegati.Definizione ed eliminazione del contenzioso legale giacente, in primis i vecchi espropri per le case popolari e l’arretrato vantato da alcuni studi legali. Proponiamo un progressivo avvicinamento ad un sistema efficientista di tipo privatistico.
L’annoso piano regolatore, oggi detto PUC, sarà completato coinvolgendo giovani professionisti locali che dovranno decidere in modo aperto e partecipato le scelte urbanistiche di Sant’Angelo.
I risparmi che si otterranno dai tagli saranno utilizzati per tenere al minimo la tassa sulla spazzatura (TARSU) e l’imposta sugli immobili (IMU).
2. Abbellimento del paese e delle contrade.
Riparare le strade e i marciapiedi, piantare alberi e fiori, aggiustare il giardino comunale, pensare ad un nuovo giardino nel centro del paese, più ampio e alberato e attrezzato con giochi per i bambini; bisogna rifare la segnaletica stradale e mettere delle tabelle di ‘benvenuto’. Castello, Cattedrale e Abbazia del Goleto devono essere il nostro biglietto da visita e attrarre nuovi visitatori. La bellezza e la cultura devono essere la nostra guida.
Il Castello deve essere aperto ogni giorno; alcuni spazi vanno ceduti gratuitamente ai giovani per favorire l’aggregazione con i ragazzi dei paesi circostanti. Destinazione del Castello alla presentazione di eventi culturali e all’accoglienza di convegni e cerimonie, il che, oltre a dare lustro al nostro paese, costituirebbe anche una fonte di entrate. Valorizzazione turistica del nostro territorio con una semplice azione di marketing ben calibrata e non necessariamente dispendiosa con un bilancio tra entrate ed uscite sicuramente positivo. Creare nuovi posti di lavoro nel settore turistico e dell’accoglienza dei visitatori.
Vogliamo subito la riapertura della sede del vecchio Liceo in Piazza, la definizione del vecchio campo sportivo e del viale 4 novembre, che devono trovare una nuova identità.
Diciamo ‘insieme’ NO alle trivellazioni petrolifere, alle pale eoliche, al fotovoltaico sui suoli agricoli, a nuovi elettrodotti e centrali a biomasse.
3. Informazione e partecipazione per una cittadinanza attiva.
La ricucitura sociale passa attraverso l’informazione e la partecipazione dei cittadini affinché ‘insieme’ possano collaborare attivamente per l’amministrazione del bene pubblico e la diffusione di una cultura civica. Proponiamo di rafforzare e sostenere i luoghi di aggregazione già esistenti (Parrocchia, Pro loco, Associazioni sportive, culturali e di volontariato) per creare un'osmosi tra cittadino ed istituzioni. Apriremo -attraverso la trasmissione web- i consigli comunali ed anche le giunte. I cittadini saranno informati puntualmente delle decisioni amministrative di risanamento. Proponiamo le consulte nelle frazioni e il consiglio comunale itinerante. Un’attenzione particolare va riservata ai Santangiolesi all'estero, fortemente affezionati alla loro terra, ottimi ambasciatori per il turismo, ottimi investitori per le loro proprietà.
4) Assistenza delle fasce deboli.
La nuova amministrazione dovrà dare ascolto a chi è senza lavoro e senza reddito. Dovranno essere attivati meccanismi di generosità sociale e partecipata e assistenza gratuita (legale e sanitaria) per gli aventi bisogno. L’impegno maggiore dovrà essere quello di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto in quei settori (vedi turismo ed agricoltura) che sono e devono essere i punti di forza del nostro territorio. Bisogna favorire l’insediamento di un asilo nido utile alle mamme che lavorano. Bisogna sviluppare sinergie con i servizi assistenziali come la Misericordia, l’Associazione Vita e la Croce Rossa Italiana.
5) Nuovo ruolo territoriale di Sant'Angelo.
Sant’Angelo dovrà dialogare con i Comuni vicini in un’ottica di consorzio politico e amministrativo. Ribadiamo l’impegno di mettere ‘insieme’ più paesi e ragionare in una logica di comprensorio; solo così potremo difendere uffici e servizi che rischiano di essere cancellati definitivamente (ospedale, tribunale, agenzia delle entrate, commissariato di polizia, comando dei carabinieri, guardia di finanza, forestale, ecc.). Il Consorzio Trasporti Irpino dovrà essere coinvolto per un incremento dei collegamenti bus non solo verso Avellino ma anche tra i paesi vicini. Considerati i sempre più numerosi disservizi, valuteremo ‘insieme’ come passare ad un altro gestore per assicurare l’acqua potabile nel paese e nelle campagne.
6) Sicurezza e Sviluppo economico.
Le forze dell’ordine e i Vigili Urbani devono essere coinvolti in un piano di sicurezza coordinato dal Sindaco. Bisogna vigilare sull'infiltrazione malavitosa che in genere inizia dagli appalti affidati a ditte provenienti da specifica area geografica. Meglio se lavorano le imprese locali.
Per favorire la ripresa economica, come priorità vi è l’assegnazione dei lotti nel PIP al più basso costo possibile in modo da favorire l’insediamento di artigiani e piccole aziende. Un accordo strategico va fatto con la Ferrero, di sicuro la più grande realtà produttiva e occupazionale tra le varie aree industriali del dopo-terremoto; bisogna innescare sinergie per la specializzazione post-laurea nel campo degli alimenti e delle energie alternative, nel quale la Ferrero sta facendo importanti nuovi investimenti. Il marchio ‘Nutella’ deve essere promosso e associato a quello del nostro territorio; la stessa azienda potrebbe inoltre sponsorizzare, eventi culturali da tenere tra il Castello e l’Abbazia del Goleto.
Bisogna perseguire l’uscita dal Consorzio Rifiuti e favorire la raccolta differenziata affidata ad una cooperativa locale dando lavoro ai nostri giovani.
L’area circostante l’Ospedale potrebbe essere gestita in accordo con ASL e Don Gnocchi ottenendo la gestione del parcheggio in cambio della manutenzione complessiva del verde e della strada; il parcheggio, a pagamento, potrebbe essere fonte di occupazione per qualche famiglia
‘Basta’ agli interventi e alle iniziative di carattere economico che hanno un impatto ambientale disastroso per la bellezza e l’integrità dei nostri paesaggi. Via libera a tutte le iniziative che comportino uno sviluppo nel settore turistico ed agricolo.
Bisogna favorire lo sviluppo delle produzioni locali promuovendo, ad esempio, la filiera corta, (processo produttivo caratterizzato da un numero limitato e circoscritto di passaggi produttivi) e in particolare di intermediazioni commerciali, che possono portare anche al contatto diretto fra il produttore e il consumatore. Favorendo l’aggregazione degli agricoltori locali, si potrebbe dare vita ad un mercato contadino in cui essi possono vendere direttamente i propri prodotti.
Si potrebbe pensare alla creazione di consorzi agrari, ossia organizzazioni di agricoltori, costituiti in forma di società cooperativa, su base provinciale o interprovinciale, per la fornitura di beni o servizi utili per l'attività imprenditoriale agricola o per la commercializzazione delle loro produzioni.
Tale esperienze, vanno sperimentate allo scopo di valorizzare e commercializzare al meglio i pregiati prodotti eno-gastronomici nostrani.
Il turismo, deve fare leva, oltre che sulla bellezza dei nostri paesaggi e dei nostri monumenti, proprio sulla tradizione gastronomica irpina e, dunque, agricoltura e turismo devono procedere in assoluta simbiosi.
I fondi fruibili per attuare politiche innovative, non solo nei settori del turismo e dell’agricoltura, sono molteplici. Occorre creare una task force per intercettare finanziamenti europei e progetti eco sostenibili di respiro internazionale.
Gli immobili di proprietà comunale inutilizzati, potranno essere ceduti in comodato partecipato ad aziende e strutture private che vogliono aprire la loro attività nel nostro Comune come un incubatore d’imprese; in cambio della manutenzione degli immobili, favoriremo l’avvio di attività che porteranno occupazione e positività economiche a vantaggio di commercianti e nuove forme di socialità.