Aryblue - Healthy Food Blog

Aryblue - Healthy Food Blog Arianna Piola dott.ssa in Farmacia
parla di Alimentazione, Salute, Ambiente, Umanità, Consapevolezza. Nel 2017 la svolta! Benvenuto nel mio blog :-D

Mi presento :-D, mi chiamo Arianna, sono nata quarant... anni fa nel Polesine e vivo in provincia di Padova da tanti anni. Sono laureata in Farmacia e ho esercitato la professione per 12 anni. Sono sposata e ho due figlie, Irene e Serena, viviamo insieme alla dolcissima cagnolina Ninfea ed alla gatta-matta Luna. Per molti anni ho concentrato i miei interessi nel campo medico e della salute in generale, approfondendo lo studio delle medicine naturali e lavorando soprattutto sulla prevenzione delle malattie e sul mantenimento dello stato di benessere. Il foodblog Aryblue è nato per caso nel Natale 2012 e con lui in questi anni sono cresciute al contempo la mia passione per la cucina, per la pasticceria, per i lievitati e la panificazione, per i prodotti del territorio e le tradizioni della mia zona, per la scrittura e per la fotografia. Finalmente scopro come coniugare il piacere della cucina con la mia professione sanitaria, scelgo l'alimentazione vegetale naturale e macrobiotica... nasce così il mio corso "Appunti di Alimentazione Consapevole". Amo imparare, studiare ed approfondire, amo praticare yoga e camminare all'aria aperta, amo allevare il mio lievito madre, coltivare orchidee, cantare, la buona letteratura, amo il mare, l'estate, i colori accesi, il sole ed il suono della risata delle mie bambine.

25/11/2025
23/11/2025

Domenica 23 Novembre 2025

「晴れてもよし、曇りてもよし富士の山」
Harete mo yoshi, kumorite mo yoshi Fuji no yama
“Sereno va bene, nuvoloso va bene: il Monte Fuji.”

Nel tardo autunno, quando la luce è più bassa e le giornate sembrano respirare piano, questa frase del monaco-poeta Ryōkan ci pianta in un punto fermo: la realtà non ha bisogno di essere diversa per essere degna.
Fuji resta Fuji sotto il cielo limpido e sotto le nuvole. Non cambia la sua natura per compiacere il tempo. E noi? Spesso ci agitiamo per “aggiustare” la giornata, l’umore, gli altri, come se la serenità dipendesse dall’assenza di nuvole.
La tradizione zen ci ricorda che la quiete non è un premio quando tutto va bene; è una postura interiore che possiamo scegliere anche quando il cielo è incerto. Non è rassegnazione: è dignità del presente. Come un samurai che non pretende condizioni perfette per restare saldo, ma trova la forma giusta del passo in qualunque terreno.

💡 Tre spunti da portare con te oggi:

1. Accogli il meteo interiore. Prima di reagire, nomina ciò che senti senza giudicarlo: “oggi ho nuvole”. Dare un nome toglie potere al caos.

2. Scegli una cosa sola da fare bene. Non tutte. Una. Curala con presenza, come se fosse il tuo piccolo Fuji stabile nella giornata.

3. Fai spazio al vuoto. Dieci minuti senza schermi, senza rumore di fondo. Lascia che la mente si depositi. Il silenzio non toglie: restituisce.

「秋深き 隣は何を する人ぞ」
Aki fukaki / tonari wa nani o / suru hito zo
“Autunno profondo —
chissà che fa il vicino
dietro la parete.”

In questo haiku Bashō non parla davvero del vicino: parla di quel momento in cui, nel silenzio dell’autunno, ci accorgiamo di ascoltare meglio la vita degli altri… e la nostra. La stagione spoglia il superfluo e lascia affiorare le domande essenziali, quelle che sotto il rumore quotidiano non sentiamo.

BONUS culturale (breve):
Ryōkan (1758-1831) visse da eremita povero e libero. Le sue parole sono semplici come una ciotola di legno: non vogliono impressionare, vogliono svegliare. Bashō, un secolo prima, trasformò il viaggio e la solitudine in uno specchio: l’autunno per lui è il tempo in cui il mondo rallenta e ti obbliga a vedere ciò che normalmente scansi. Due voci diverse, un’unica direzione: stare nel reale senza farci la guerra.

Ti è mai capitato che una giornata “storta” ti sembri meno tua, come se dovessi aspettare quella giusta per sentirti bene?

In Giappone c’è una frase che non consola: raddrizza.
「晴れてもよし、曇りてもよし富士の山」
“Sereno o nuvoloso, Fuji resta Fuji.”
Ryōkan la scrive da monaco povero, in un tempo in cui la vita non faceva sconti. Eppure dice una cosa semplice e radicale: non serve un cielo perfetto per essere interi.

E tu… quando è stata l’ultima volta che hai smesso di litigare con le tue nuvole?

Micro-azioni per oggi:

Se senti tensione, fai una pausa di 60 secondi e chiediti: “Cosa sto cercando di controllare?”

Scegli un gesto lento (una tisana, un passo, una pagina letta bene) e fallo come rituale.

Prima di dormire, scrivi una riga: “Oggi, nonostante tutto, sono rimasto me stesso quando…”

Forse è questo il punto: non aspettare che la vita migliori per essere stabile.
Fai come Fuji. Resta. Anche oggi.

Che oggi il tuo cielo sia chiaro o velato, possa tu restare montagna. 🌿⛩️

Yukisogna

22/11/2025

🔝🔝🔝

15/11/2025

Sabato 15 Novembre 2025

Anche i rami spogli portano festa

「枯れ木も山の賑わい」
Kareki mo yama no nigiwai
“Anche un albero spoglio contribuisce alla vivacità della montagna.”

Oggi in Giappone le famiglie portano i bambini di 3, 5 e 7 anni al santuario per celebrarli.
E tu, se potessi tornare per un attimo a quando avevi sette anni… quale parola vorresti regalare a quel te così piccolo?

Questo proverbio dice, alla lettera, che anche gli alberi secchi fanno parte della festa della montagna. Nella lingua di tutti i giorni viene usato per dire “meglio che niente”, ma dietro c’è qualcosa di più profondo:
persino ciò che sembra inutile, stanco, fuori posto… fa comunque parte del paesaggio, lo rende vivo.

Nel giorno di Shichi-Go-San (七五三), in Giappone si ringrazia per la crescita dei bambini: li si veste con piccoli kimono, si entra nel silenzio del santuario, si chiede che possano crescere sani, felici, custoditi.

Noi, da adulti, spesso facciamo l’opposto:
tagliamo via le parti di noi che giudichiamo “secche” – le stanchezze, le cicatrici, gli errori – dimenticando che anche loro raccontano la nostra montagna interiore.

Le tue fragilità.

Le giornate in cui ti senti “di troppo”.

Le abitudini che non ami ma che ti hanno tenuto in piedi in momenti difficili.

Tutto questo, oggi, può diventare parte del paesaggio invece che un difetto da cancellare.

E tu? Qual è il “ramo secco” della tua vita che continui a giudicare inutile, ma che in realtà ha contribuito a farti arrivare fin qui?

💡 Tre spunti da portare con te oggi:

1. Fai pace con un pezzo di passato.
Prendi un foglietto e scrivi un momento della tua vita di cui ti vergogni o che vorresti cancellare. Poi aggiungi sotto:
“Anche questo ha reso più viva la mia montagna.”
Piega il foglio e mettilo in un libro che ami: trasformalo in radice, non in peso.

2. Guarda una foto di te bambinə.
Cerca una foto tra i 3 e i 7 anni. Guardala per un minuto in silenzio.
Chiediti: “Cosa direbbe oggi questa bambina / questo bambino vedendo dove sono arrivatə?”
Se ti va, scrivi una sola frase di incoraggiamento a quel te di allora.

3. Onora un bambino di oggi.
Pensa a un bambino che conosci (figlio, nipote, alunno, vicino di casa).
Manda un messaggio a un genitore, o fai un piccolo gesto concreto: una parola buona, un libro regalato, un tempo di ascolto.
Anche così, a distanza, entri per un attimo in questa antica festa dedicata ai più piccoli.

🖋️ Haiku

「枯朶に 烏のとまりけり 秋の暮」
Kareeda ni / karasu no tomarikeri / aki no kure
“Su un ramo secco / s’è posato un corvo — / fine d’autunno.”

Haiku di Matsuo Bashō (松尾芭蕉), uno dei grandi maestri della poesia giapponese.

Qui non c’è niente di “perfetto”: solo un ramo spoglio, un corvo nero e la fine dell’autunno.
Eppure l’immagine è piena, completa, indimenticabile.
Come a dirci: non serve essere in fiore per avere dignità e bellezza.

🎎 BONUS – Shichi-Go-San: quando la montagna sono i bambini

Il 15 novembre in Giappone si celebra Shichi-Go-San (七五三, “7-5-3”), una festa antica in cui:

bambine di 3 e 7 anni e bambini di 5 anni indossano kimono dai colori vivaci;

le famiglie vanno al santuario shintoista a pregare per la salute e il buon cammino dei figli;

si donano le chitose-ame (千歳飴), “caramelle dei mille anni”, lunghe e sottili, augurio di una vita lunga e serena.

Non è una festa “rumorosa”: è un passaggio di soglia, un modo per dire ai bambini:
“Tu sei parte della nostra montagna, e la rendi più viva.”

In Italia oggi è un giorno qualunque di novembre.
Ma puoi usare questo sabato per creare il tuo piccolo Shichi-Go-San interiore:
celebrare chi sei statə, chi stai diventando, e i bambini – reali o simbolici – che ti circondano.

Che questo sabato ti ricordi che non devi essere sempre in fiore per meritare spazio.
Anche i rami spogli, anche le giornate stanche, anche le parti di te che non ami più
stanno contribuendo, in silenzio, alla forma della tua montagna.

Cammina oggi con questa consapevolezza gentile:
ogni passo, ogni cicatrice, ogni memoria è vivacità.

Buon giorno di Shichi-Go-San anche a te, ovunque tu sia. 🍁⛩️

13/11/2025

Questa è la situazione attuale dell'Italia a livello di qualità dell'aria. Nella Pianura Padana - dove vivono circa 20 milioni di persone - oggi ci sono concentrazioni di polveri sottili circa quattro volte superiori al limite giornaliero raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, pari a 15 µg/m³.
Queste particelle, molto sottili e respirabili, possono penetrare in profondità nei polmoni e nel sistema circolatorio, aumentando il rischio di disturbi respiratori e cardiovascolari.
Ogni anno, nel solo nord Italia, muoiono circa 50mila persone a causa dell'inquinamento.

Pare non interessi a nessuno. 🙈🙉🙊

04/11/2025

🌫️ Martedì 4 Novembre 2025 – Il vuoto ha un suono

「間にこそ、すべてが生まれる」
Ma ni koso, subete ga umareru
“È nello spazio tra le cose che tutto nasce.”

In Giappone, la parola 「間」(Ma) non significa solo “spazio” o “intervallo”.
È il silenzio tra due note che crea la melodia,
la pausa che dà ritmo al mondo,
il respiro invisibile tra le cose che esistono.

Il Ma non è mancanza, ma presenza pura.
Il monaco zen Dōgen scriveva che “il vuoto non è assenza, ma pienezza del reale.”
Quando impariamo ad abitare il silenzio, ogni gesto acquista senso:
il respiro diventa preghiera, una tazza di tè diventa universo,
e il tempo smette di essere fretta, tornando ad essere vita.

Sen no Rikyū lo chiamava il respiro del mondo:
quell’attimo sospeso in cui nulla accade,
eppure tutto si prepara a nascere.

Forse anche noi, come le case giapponesi dalle pareti scorrevoli,
abbiamo bisogno di lasciare spazio tra noi e il mondo,
affinché la luce possa entrare.

💡 Tre spunti da portare con te oggi:

1. Lascia una piccola pausa tra un’azione e l’altra: respira prima di rispondere.

2. Crea un momento di silenzio consapevole, anche solo di un minuto.

3. Guarda il vuoto non come mancanza, ma come possibilità di ascolto e rinascita.

🍂 Haiku

間の音に
心を置けば
風が歌う

Ma no oto ni / kokoro o okeba / kaze ga utau
“Nell’intervallo del suono,
se posi il cuore,
il vento canta.”

🎐 Bonus culturale – Il concetto di 間 (Ma)
Il kanji 間 nasce dall’unione di due segni:
門 (mon, “porta”) e 日 (hi, “sole”).
È la luce che filtra attraverso una porta socchiusa —
simbolo dell’attesa, dell’apertura e dell’armonia.

Nella cultura giapponese, Ma è ovunque:
nel teatro Nō, dove il silenzio è parte della danza;
nella calligrafia, dove il bianco è respiro e non sfondo;
nell’ikebana, dove il vuoto è parte del fiore;
nell’architettura, dove il “meno” diventa pienezza.

Anche nel Giappone moderno, il Ma sopravvive:
nei templi di Kyoto, nei giardini silenziosi,
nelle case minimaliste dove la luce disegna lo spazio.
È la forma più alta dell’equilibrio,
un dialogo costante tra presenza e assenza.

🌸 Che il tuo giorno sia fatto di pause piene di senso.
Lascia entrare la luce, anche solo per un respiro.

https://www.yujowebitalia.it/2025/11/04/ma-ni-aru-inochi-la-vita-negli-intervalli/



📚 Fonti: Japan Foundation, Dōgen – Shōbōgenzō, Sen no Rikyū – Nanporoku, Okakura Kakuzō – The Book of Tea.

29/10/2025

Indirizzo

Sant'elena
35040

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Mi presento...

Mi presento :-D, mi chiamo Arianna, sono nata quarant... anni fa nel Polesine e vivo in provincia di Padova da tanti anni. Sono laureata in Farmacia e ho esercitato la professione per 12 anni. Sono sposata e ho due figlie, Irene e Serena, viviamo insieme alla dolcissima cagnolina Ninfea ed alla gatta-matta Luna. Per molti anni ho concentrato i miei interessi nel campo medico e della salute in generale, approfondendo lo studio delle medicine naturali e lavorando soprattutto sulla prevenzione delle malattie e sul mantenimento dello stato di benessere. Il foodblog Aryblue è nato per caso nel Natale 2012 e con lui in questi anni sono cresciute al contempo la mia passione per la cucina, per la pasticceria, per i lievitati e la panificazione, per i prodotti del territorio e le tradizioni della mia zona, per la scrittura e per la fotografia. Nel 2017 la svolta! Finalmente scopro come coniugare il piacere della cucina con la mia professione sanitaria, scelgo l'alimentazione vegetale naturale e macromediterranea... nasce così il mio corso "Appunti di Alimentazione Consapevole" in collaborazione con l'associazione AGe Speciale Onlus ! Amo imparare, studiare ed approfondire, amo praticare yoga e camminare all'aria aperta, amo allevare il mio lievito madre, coltivare orchidee, cantare, la buona letteratura, amo il mare, l'estate, i colori accesi, il sole ed il suono della risata delle mie bambine. Benvenuto nel mio blog --> http://blog.giallozafferano.it/aryblue/