Casa Di Riposo S.M.Nuova

Casa Di Riposo S.M.Nuova “Il giovane cammina più veloce dell'anziano, ma l'anziano conosce la strada.” Benvenuti!

Questa pagina nasce dall'idea di condividere con i cittadini di Santa Maria Nuova, e non solo, le attività, i lavoretti e le uscite in cui sono coinvolti i nostri cari nonnini della Casa Di Riposo.

25/02/2021

-------- VACCINO COVID ALLA NOSTRA CASA DI RIPOSO -------
Oggi 25 febbraio tutti gli ospiti della nostra Casa di Riposo - Residenza Protetta sono stati vaccinati per il covid-19.
Un abbraccio a tutti loro

https://www.facebook.com/1263073890442397/posts/3663981570351605/
17/11/2020

https://www.facebook.com/1263073890442397/posts/3663981570351605/

SIAMO ANCORA PREOCCUPATI, è inutile nascondercelo, perchè la salute dei nostri Nonni ci sta molto a cuore, ma come abbiamo condiviso giorni cupi vogliamo condividere anche belle notizie: bellissime:
18 (su 28) OSPITI DELLA NOSTRA CASA DI RISPOSO SONO TORNATI NEGATIVI AL COVID-19 !!!
Una bella notizia che rincuora i familiari prima di tutto e tutti noi.
Le informazioni ai familiari saranno forniti nei modi previsti dai protocolli.
GRAZIE A TUTTI !!!
IN BOCCA AL LUPO AGLI ALTRI... CE LA FAREMO

"Un nonno è qualcuno con l’argento nei capelli e l’oro nel cuore".Un augurio speciale a tutti i nostri Nonni della Casa ...
02/10/2020

"Un nonno è qualcuno con l’argento nei capelli e l’oro nel cuore".

Un augurio speciale a tutti i nostri Nonni della Casa di Riposo 💖


"𝗛𝗼𝗴𝗲𝘄𝗲𝘆, poco distante da Amsterdam, potrebbe sembrare un villaggio come tanti: una piazza centrale ⛲, un teatro 🎭, un ...
16/08/2020

"𝗛𝗼𝗴𝗲𝘄𝗲𝘆, poco distante da Amsterdam, potrebbe sembrare un villaggio come tanti: una piazza centrale ⛲, un teatro 🎭, un ufficio postale📮, un ristorante 🍽, un bar coi tavolini all’aperto 🌤, e pochi abitanti, circa 150.

In realtà si tratta di una casa di cura per malati di senile o affetti da 👴👵

L'idea nasce da Yvonne van Amerongen che intorno al 1992 inizia a discutere con i dirigenti della casa di cura per anziani dove lavora come responsabile della qualità e dell’innovazione, di un disagio profondo per il tipo di struttura dove gli anziani malati di demenza erano ricoverati, praticamente solo in attesa della morte: corsie asettiche e ovunque odore di medicine, quanto di più lontano da una qualsiasi idea di casa.
Per Amerongen, invece, quello che occorre è una “vita normalizzata su piccola scala per le persone con demenza”.

Ad oggi i residenti vivono, assistiti da 250 tra medici e infermieri, in 23 case 🏠🏠, tutte una diversa dall’altra, a seconda della storia pregressa degli sei/sette anziani che abitano in ciascuna di esse. Cambia l’arredamento, le decorazioni e perfino il tipo di biancheria, pensati per ricordare gli ambienti in cui le persone avevano vissuto fino a prima di perdere la loro memoria a breve termine: ci sono case in stile anni ’50 o ’70 ‘, oppure coloniale (per chi ha vissuto nelle ex Indie orientali) e così via."

Hogewey, poco distante da Amsterdam, potrebbe sembrare un villaggio come tanti: una piazza centrale, un teatro, un ufficio postale, un ristorante, un bar coi tavolini all’aperto, e pochi abitanti, circa 150. Non ci sono bambini in giro per le strade, né una scuola, perché i residenti sono tutti ...

𝑄𝑢𝑎𝑙 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑝𝑝𝑙𝑎𝑢𝑑𝑒?  (𝐾𝑜𝑎𝑛 𝑍𝑒𝑛𝑝)Come gruppo, abbiamo avuto un tempo per poterci osservare, c...
01/07/2020

𝑄𝑢𝑎𝑙 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑝𝑝𝑙𝑎𝑢𝑑𝑒? (𝐾𝑜𝑎𝑛 𝑍𝑒𝑛𝑝)

Come gruppo, abbiamo avuto un tempo per poterci osservare, conoscere, avvicinare gli uni agli altri;
un tempo per accogliere e sentirsi accolti, per ascoltare e sentirsi ascoltati, per imparare ad accettare l'altro nelle sue diversità e conoscere il "piacere" di giocare e collaborare.
Ciascuno ha contribuito a coordinare i propri sforzi con quelli altrui nello svolgimento di compiti condivisi.
Sarebbe bello se ciascuno fosse arrivato alla consapevolezza che il lavoro di squadra è senza dubbio il carburante che consente a persone comuni di ottenere risultati non comuni.

Voi operatori ci insegnate che ogni giorno siete chiamati a mettere in campo una qualità di risposta fiduciosa e positiva alle circostanze della vita degli ospiti e, senza negare il loro dolore, li accompagnate ad intravedere tenacemente il sole oltre le nubi.

Ricordatevi sempre che il merito, alla fine, è tutto il vostro.

GRAZIE DI CUORE, PER QUELLO CHE FATE E PER IL PREZIOSO TEMPO CONDIVISO.
Ai presenti in foto: Olga, Mirela, Isabella, Chiara, Matteo, Jaya, Simone, Simona, Simone, Rita, Marina, Giulia, Alicia, Lorella, Nadia, Eva, Iolanda.
Ai non presenti in foto: Annarita, Felicia, Perla, Simona, Susanna.

Vi salutiamo e abbracciamo caramente Elena & Eleonora.

💗

📲Le 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 come supporto alle terapie per la   🧓É la sperimentazione svolta presso il centro diurno anzia...
28/04/2020

📲Le 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 come supporto alle terapie per la 🧓

É la sperimentazione svolta presso il centro diurno anziani di Cinisello Balsamo (MI) della coop Residenza del Sole.

"La struttura in gennaio ha attivato un progetto pilota che ha permesso a una decina di residenti di «uscire» senza però muoversi dal centro. Per farlo hanno indossato un visore di , ovvero dei grandi occhiali che si fissano alla testa con una fascia e dentro hanno degli schermi. Sono in grado di portare la persona in un altro mondo: girando la testa infatti cambiano anche le immagini, come nella realtà. [...] In tutto sono stati proposti nove paesaggi come il mare🌊, la foresta🌲, la collina🍃 e le montagne innevate🗻"
(dal Corriere della Sera).

• 𝐄𝐬𝐩𝐥𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚, 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐧𝐢 •

Qui il video
👇

Molte realtà, nessun limite. Il progetto Silverwear nasce per offrire attività ricreative e di supporto alle terapie in grado di contribuire positivamente al...

"𝗢𝗴𝗻𝗶 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗖𝗮𝗽𝗼𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼" ✨Si intitola così la mostra ideata dall'Israa (Istituti per servizi di ricovero e assistenz...
24/04/2020

"𝗢𝗴𝗻𝗶 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗖𝗮𝗽𝗼𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼" ✨

Si intitola così la mostra ideata dall'Israa (Istituti per servizi di ricovero e assistenza agli anziani), ente che ha "trasformato" i suoi ospiti malati di in quadri di Vermeer e di Piero della Francesca 🖼

📍 La mostra ha avuto luogo a Treviso e arriverà anche nelle altre città italiane.

➡ L’intenzione è quella di diffondere una nuova cultura dell’invecchiamento: “restituire il tratto di umanità che è proprio di ogni persona, anche quando questa versa in una condizione di bisogno”.

“𝑆𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑒𝑡𝑒 𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑔𝑢𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑚𝑎𝑙𝑎𝑡𝑡𝑖𝑒 – 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑙𝑢𝑑𝑒 𝑃𝑎𝑣𝑎𝑛 – 𝑒𝑐𝑐𝑜, 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜”

🌷

Spesso le case di riposo per anziani vengono vissuti come “un male necessario un luogo triste, di sofferenza, di morte. Un luogo da evitare. E invece noi partiamo da un concetto: ristabilire l’ordine naturale delle cose: prima viene la persona, poi tutto il resto”. Giorgio Pavan è il direttor...

Benvenuti a 𝐓𝐨𝐰𝐧 𝐒𝐪𝐮𝐚𝐫𝐞, la città dei   🤩Si tratta di una riproduzione di una vecchia città americana, una specie di Dis...
22/04/2020

Benvenuti a 𝐓𝐨𝐰𝐧 𝐒𝐪𝐮𝐚𝐫𝐞, la città dei 🤩

Si tratta di una riproduzione di una vecchia città americana, una specie di Disneyland in scala minore, solo che i suoi abitanti non sono ragazzini festanti a caccia di selfie con Topolino, ma anziani tra i 70 e gli 80 anni, affetti da senile, in stadio iniziale o altri disturbi mentali dovuti all'invecchiamento👵👴.

👉 Il progetto, ideato e gestito dall'associazione no profit californiana George G. Glenner Alzheimer’s Family Centers, si propone di aiutare questo tipo di pazienti adottando quella che viene definita 𝗧𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗺𝗶𝗻𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮.

Si tratta in sostanza di stimolare la mente agendo sui ricordi che restano più saldi, ovvero quelli cristallizzati nella giovinezza. Un anziano che probabilmente non ha idea di chi sia Katy Perry o di come funzioni uno smartphone, può rianimarsi davanti a una foto di Judy Garland e sentirsi a suo agio con un telefono a rotella. Questo lo sprona a comunicare, ad interagire, avviando magari una conversazione o un'attività benefica per la sua salute a partire proprio da quei ricordi riesumati. Entrando in contatto con un universo che risulta familiare e intriso di sensazioni positive, si riscontrano benefici sull’umore, ma anche sulle capacità cognitive dei pazienti.

📌 Town Square non offre alloggi permanenti, ma vuole essere un centro diurno, dove passare anche solo qualche ora, come fosse un circolo ricreativo, ma pensato per andare incontro a bisogni specifici.

💖

Un architetto, un'interior designer e un gruppo di scenografi ricostruiscono a San Diego uno spazio urbano scomparso dove si sperimenta la “terapia della reminiscenza”

🧓 «Perché mio nipote non viene più a trovarmi?», chiede alla badante. «Sono sola», dice al nipote al telefono. «Ma non c...
16/04/2020

🧓 «Perché mio nipote non viene più a trovarmi?», chiede alla badante. «Sono sola», dice al nipote al telefono. «Ma non c’è la signora con te?», si informa il giovane. «Sì, ma non è una persona di famiglia». E ancora Lina chiede e continua a chiedere alla badante: «Perché mio figlio non entra e lascia la spesa dietro la porta di casa?», «Perchè non posso più uscire e andare in chiesa?».

❓Domande a cui bisogna dare una risposta. In questa fase delicata, a coloro che si prendono cura (caregiver) di un anziano fragile è richiesto uno sforzo particolare: trovare il giusto equilibrio tra prevenzione e assistenza.

Ma che cosa dire agli anziani rispetto all’emergenza provocata dal Covid-19?

➡ Ce ne parla Giulia Avancini, dott.ssa di ricerca in Sociologia e autrice del libro "Prendersi cura di un anziano fragile. Guida pratica per il caregiver familiare" (Edizioni Erickson, marzo 2020).

Anna M. è una donna di circa 80 anni, abbastanza lucida ed autosufficiente, benestante, che vive sola con un cagnolino. Ha sofferto a lungo di depressione dopo la morte del marito. Il cane le ha ridato un po’di gioia ed interesse per la vita. Ha una figlia single che veniva a trovarla regolarment...

“𝑃𝑒𝑟 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑏𝑎, 𝑛𝑜𝑛 𝑐’𝑒̀ 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒” 𝐾ℎ𝑎𝑙𝑖𝑙 𝐺𝑖𝑏𝑟𝑎𝑛Si vive all’ombra degli abbracci non dati, nelle d...
13/04/2020

“𝑃𝑒𝑟 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑏𝑎, 𝑛𝑜𝑛 𝑐’𝑒̀ 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒” 𝐾ℎ𝑎𝑙𝑖𝑙 𝐺𝑖𝑏𝑟𝑎𝑛

Si vive all’ombra degli abbracci non dati, nelle distanze imposte, in un tempo sempre uguale che tale non è mai. Nulla di automatico e scontato. A fronte di tutto ciò che stiamo vivendo in questi mesi, dovrebbe essere chiaro che un evento calamitoso non può essere affrontato e contenuto da un sistema di convivenza centrato sull'avidità, sullo spreco, sul culto della potenza.

La più grande illusione è che noi siamo separati gli uni dagli altri. L’unica realtà è che siamo tutti interconnessi. In questo momento, siamo chiamati a spogliarci delle nostre maschere. Siamo chiamati a sentire la sofferenza, il dolore e la paura della morte. Solo così possiamo trasformare e lasciar andare quello che prima non funzionava. Senza questo passaggio, senza dare morte a qualcosa, nulla può rinascere, nulla può trasformarsi, nulla può cambiare.

Secondo Einstein la Crisi “𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑏𝑒𝑛𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖. 𝐿𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑛𝑔𝑜𝑠𝑐𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑙 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑜𝑠𝑐𝑢𝑟𝑎. 𝐸’ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑔𝑒 𝑙’𝑖𝑛𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑎, 𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑒 𝑒 𝑙𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑔𝑖𝑒. (...) 𝐹𝑖𝑛𝑖𝑎𝑚𝑜𝑙𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑠𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑔𝑒𝑑𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑟 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑙𝑎.”

Con queste parole che vorrebbero risuonare come Augurio per tutta la comunità, l’équipe della struttura di Santa Maria Nuova RINGRAZIA INFINITAMENTE PER IL CARO SUPPORTO E LA VICINANZA MOSTRATA: il Sindaco, il Dott. Marco Iencinella, l'assessore Angelo Ruggeri e tutta l’Amministrazione Comunale di Santa Maria Nuova; il Presidente De Felice, Aurora Cercenelli e tutto lo staff della Cooperativa Asscoop; Il sig. Alberigo Grassi e la sua Azienda dolciaria all'ingrosso "Natura Dolce"; L'Associazione Il Risveglio; L’AVIS di Santa Maria Nuova; I nostri Medici e la Farmacia di Santa Maria Nuova.
GRAZIE. PERCHÉ NON C’È NULLA DI PIÙ BELLO DI CREDERE ANCORA AL BENE, DI ATTUARLO E DI AUGURARLO, QUANDO IL DOLORE CI ATTRAVERSA.

L’équipe della Struttura di Santa Maria Nuova

Comune di Santa Maria Nuova

Natura Dolce - artigiani dolciai

Avis Santa Maria Nuova

A piccoli passi, ma sempre con l'amore e la cura che dedichiamo ai nostri nonnini, noi andiamo avanti 🌱🌈Ringraziamo tutt...
11/04/2020

A piccoli passi, ma sempre con l'amore e la cura che dedichiamo ai nostri nonnini, noi andiamo avanti 🌱🌈

Ringraziamo tutta la cittadinanza per i messaggi calorosi ricevuti, vi sentiamo vicini 🤗

Lo Staff della Casa di riposo 💟

11/04/2020

La Casa di riposo augura a tutti voi e alle vostre famiglie una serena Pasqua🌸💝

È ormai riconosciuto da tempo, grazie ai numerosi studi, che l’ambiente di vita dei malati di   (e di altri tipi di deme...
05/04/2020

È ormai riconosciuto da tempo, grazie ai numerosi studi, che l’ambiente di vita dei malati di (e di altri tipi di demenza) 🧓 debba essere rimodellato sulle loro esigenze al fine di migliorare la loro qualità di vita.

Le strutture per anziani 🏡, infatti, dovrebbero proporsi come luogo di vita, in cui realizzare un progetto assistenziale e di cura, e in grado di dare all’ospite e ai suoi familiari l’opportunità di godere ancora in libertà di spazi aperti 🌤, dove il movimento è senza limiti e pericoli, e dove è possibile ripristinare un contatto con la natura 🍀

A tal proposito, negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre di più i cosiddetti "𝗚𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗔𝗹𝘇𝗵𝗲𝗶𝗺𝗲𝗿 𝗼 𝗚𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶". 🌷🌼🌺

Questo tipo di progetto nasce con le specifiche finalità terapeutiche:

✅Ridurre i problemi comportamentali e, in particolare: il disorientamento spazio temporale, i tentativi di fuga, il girovagare afinalistico (wandering) e le reazioni catastrofiche🏃

✅Ridurre l’uso dei farmaci psicoattivi💊

✅Ridurre, se non abolire, il ricorso alla contenzione⛓

✅Rallentare il declino delle capacità funzionali✌

✅Stimolare le capacità residue🔎

✅Stimolare la memoria remota dei pazienti nei riguardi delle loro attività precedenti, come ad esempio coltivare l’orto, accudire i fiori, passeggiare nel giardino, ecc.🌸

✅Compensare i deficit cognitivi e funzionali causati dalla demenza🧠

👉http://anzianievita.it/demenza-e-delirium/il-giardino-alzheimer/

E’ ormai riconosciuto come l’ambiente di vita dei malati di Alzheimer (e di altri tipi di demenza), debba essere rimodellato sulle loro esigenze; infatti, l’azione di cura e di tutela chiama in cau…

Un'amara ma realistica riflessione...Grazie alla pagina I miei giorni con te - In viaggio con la demenza💬💬💬https://www.f...
31/03/2020

Un'amara ma realistica riflessione...

Grazie alla pagina I miei giorni con te - In viaggio con la demenza

💬💬💬

https://www.facebook.com/1835056403427473/posts/2552043961728710/

Ci ricorderemo delle case di riposo quando questa emergenza passerá?

È una domanda che mi faccio spesso in questi giorni.
Condivido pienamente la scelta dell'isolamento. Pur rendendomi conto del sacrificio straziante richiesto alle famiglie, la promiscuità della vita di comunitá, l'impossibilitá di separare gli spazi, l'estrema fragilitá dei residenti rende necessaria questa misura per provare a scongiurare l'ecatombe che, ahimè, ha giá colpito alcune strutture.

Ma quando l'emergenza finirá, leveremo le mascherine e le famiglie potranno finalmente riabbracciare i loro cari...il resto della comunitá, i politici, le istituzioni si ricorderanno ancora di noi?

Perché la veritá vera è che prima nessuno si ricordava di noi.
Le case di riposo ora sono allo stremo, ma erano in difficoltá anche prima. E la colpa non era del coronavirus.
Ora siamo in emergenza, si raccolgono le armi che ci sono, si stringono i denti e si va avanti compatti. Ma poi? Ci sará chiesto di continuare cosi?

Perché in casa di riposo i denti si stringono da un bel pezzo. Non ci sono soldi ormai per nulla.
Prima del coronavirus eravamo giá in carenza di personale. Cronica -drammatica- carenza.
Prima del coronavirus bisognava giá fare conti millimetrici per far bastare panni, telini, detergenti, pastelli e perfino lo scotch e le puntine da disegno per le attivitá. Ora si sono solo aggiunti guanti, troppo pochi, e mascherine, ancora meno.
Prima del coronavirus avevano da tempo ridotto le risorse per le consulenze mediche, aumentato il numero di pazienti per professionista, centellinato il tempo per l'assistenza nascondendosi dietro al sottile dito dei parametri da standard.
E per quanto sappia che i conti devono quadrare per far funzionare la baracca permettemi di dirlo: il calcolo dei minuti che ogni operatore puó dedicare ad ogni anziano è qualcosa che, umanamente, non si puó sentire. Eppure tant'era e tant'è. Anche ora che gli operatori rappresentano l'unico contatto umano per gli anziani, letteralmente.

Prima del coronavirus le case di riposo erano in fondo alla lista delle prioritá di tutte le amministrazioni, fanalino di coda nelle voci di ogni bilancio, inesistenti perfino tra le promesse elettorali di qual si voglia partito.
E questo giá da solo la dice lunga.

Dentro le case di riposo si combatteva giá da tempo una battaglia di logoramento contro una politica assente, distratta da prioritá più scintillanti, spesso vergognosamente all'oscuro di bisogni e necessitá dei tanti vecchi che hanno costruito l'Italia che loro si fregiano di governare.

Ora nelle case di riposo si sta facendo il necessario. Si assiste, si cura, si lavora comunque. Come si faceva prima e se possibile anche meglio, perché in emergenza non c'è tempo di far polemica.
Perché chi ci lavora ha scelto la cura come mestiere e oggi è chiamato a darne ancora una volta prova. E lo fa, in silenzio, senza clamore e senza bisogno di lodi.

Ma poi, quando il coronavirus non ci sará più, si ricorderanno di noi?
Dovremmo ancora stringere la cinghia?
Tagliare altro personale?
Far ancora comprare alle famiglie ausili e integratori nonostante le rette stratosferiche che giá pagano?
Dovremo continuare a rispondere a chi sta in lista d'attesa da mesi che non c'è posto, che la quota non è ancora disponibile?
Dovremo continuare a contare su volontari e associazioni per far girare i pulmini e comprare materiale? Sia chiaro, la loro presenza è preziosa. Ma dovrebbero essere un prezioso valore aggiunto, un'opportunitá per dare di più. E invece troppo spesso sono la chiave per tappare la falla, la condizione necessaria per continuare a tenere aperto il servizio.

Mi chiedo allora, oggi che ci stiamo tutti rendendo conto del valore inestimabile di un sistema socio-sanitario che funziona, quando il coronavirus passerá, cari Governanti e Amministratori, volgerete finalmente lo sguardo anche alle case di riposo?
Rivaluterete i vostri bilanci adeguandoli un po' di più ai bisogni di una popolazione che cresce sempre di più e che per una vita ha pagato le tasse?
Ripenserete ad un sistema che oggi riesce a rispondere solo ad una piccola parte delle reali necessitá degli anziani e delle loro famiglie?

Questa domanda, non lo nascondo, mi angoscia un po'.
Perché nella risposta sta anche il nostro futuro.
Perché prima o poi vecchi, a Dio piacendo, ci diventeremo tutti.

In questo articolo, la dott.ssa Amalia Bruni sottolinea che prendersi cura di un malato di   è non solo faticoso, ma anc...
31/03/2020

In questo articolo, la dott.ssa Amalia Bruni sottolinea che prendersi cura di un malato di è non solo faticoso, ma anche frustrante e lo è ancora di più in questo momento di reclusione forzata.

Qui trovate le sei attività, per caregiver e per malati di demenza, che lei suggerisce di svolgere durante il giorno:

⏰Mantenere i ritmi del risveglio, colazione, toilette, vestirsi, è importantissimo. Cerchiamo di non abbandonarci al pigiama party considerando che “tanto non dobbiamo uscire e non viene nessuno a trovarci”.

📱Possiamo sempre telefonare e video chiamare amici e parenti lontani…

🚶Piccoli esercizi di ginnastica da fare insieme durante la giornata, brevi passeggiate intorno al palazzo o anche nelle stanze di casa, ci aiutano a rilassarci.

📷 Ti**re fuori tutte le vecchie foto, raccontare e farsi raccontare.

🍰 Cucinare insieme, fare piccole cose insieme e rifarle all’infinito come la tela di Penelope. E poi disegnare, pregare, cantare e ascoltare musica, ridere… insieme

🤗 Trovare un obiettivo della giornata salvo cambiarlo in corso d’opera sorridendo con leggerezza, con la leggerezza ritrovata e la riscoperta di affetti sopiti …

➡ PS. La dott.ssa Bruni è colei che nel 1995 ha individuato il gene dell’Alzheimer, la presenilina 1.

http://www.vita.it/it/article/2020/03/25/coronavirus-per-i-malati-di-alzheimer-uscire-di-casa-e-una-necessita/154663/

«Il distanziamento sociale è essenziale, ma per chi soffre di demenza stare all'aperto è uno strumento di cura che permette, nei momenti di maggior difficoltà, di ridurre l'ansia. Sono preoccupata per i pazienti e per i loro familiari». Dialogo con la dottoressa Amalia Bruni che gestisce il cen...

Spiegare il Coronavirus alle persone con Demenza...si può fare? 👵👴Nel link potrete leggere il prezioso contributo della ...
30/03/2020

Spiegare il Coronavirus alle persone con Demenza...si può fare? 👵👴

Nel link potrete leggere il prezioso contributo della psicologa Dott.ssa Sara Sabbadin - In viaggio con la demenza
🤗

https://www.ordinepsicologiveneto.it/ita/content/spiegare-il-coronavirus-alle-persone-con-demenza-si-puo-fare?fbclid=IwAR3og9D_LLeUaZ_qTazJRW2h_s60UgE_cZTMEBu3fJDfsIhTAJ483Kllkr8

SPIEGARE IL CORONAVIRUS ALLE PERSONE CON DEMENZA…SI PUO’ FARE? 30 Marzo 2020 Molti caregiver si chiedono se e quanto raccontare dell'attuale emergenza sanitaria ai loro cari affetti da demenza. Dopotutto anche la loro quotidianità è stata stravolta: sono chiusi i centri sollievo, i centri diur...

Concludiamo il Carnevale in bellezza...tra chiacchiere😋, risate😁 e divertimento🥳🥳🥳
26/02/2020

Concludiamo il Carnevale in bellezza...tra chiacchiere😋, risate😁 e divertimento🥳🥳🥳

Evviva il Carnevale!!!🥳Questi giorni, insieme ai bambini della ludoteca, i nostri nonnini hanno realizzato delle mascher...
19/02/2020

Evviva il Carnevale!!!🥳

Questi giorni, insieme ai bambini della ludoteca, i nostri nonnini hanno realizzato delle maschere spettacolari🤩

Che allegria!!!🎊🎊

Arlecchino&Colombina🎭

Ludoteca Riù Santa Maria Nuova

Indirizzo

Santa Maria Nuova
60030

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