Teologia

Teologia "Dio è la risposta alla domanda implicita nella finitezza dell'uomo; egli è il nome di ciò che interessa ultimamente l'uomo". (Paul Tillich)

La teologia (dal greco antico θεός, theos, Dio[1] e λόγος, logos, "parola", "discorso", o "indagine") è la disciplina che studia Dio, ovvero le divinità nei caratteri che le varie religioni riconoscono come propri del divino in quanto tale. Origene del termine

Il termine "teologia" (θεολογία, theología) compare per la prima volta nel IV secolo a.C. nell'opera di Platone la Repubblica (II, 379 A):



« "Va bene - disse - ma tali direttive inerenti alla teologia quali potrebbero essere?"
"Più o meno queste - risposi - come Dio si trova ad essere, così andrebbe sempre raffigurato, sia che lo si faccia in versi epici, o lirici, o nel testo di una tragedia." »

(Platone, Repubblica (II, 379 A)[2])

La teologia cristiana

Nel mondo cristiano la teologia è l'esercizio della ragione sul messaggio della rivelazione accolto dalla fede. Alla base c'è, dunque, il rapporto tra fede e ragione che la tradizione cattolica, ma non solo, concepisce all'insegna della complementarità. Gli apologeti cristiani definivano, infatti, la propria fede come "vera filosofia", cioè come autentica risposta alle domande filosofiche. La teologia cristiana assume comunque un'importanza fondamentale anche per gli sviluppi di tutte le forme di cultura ad esso relative. Il teologo presbiteriano di Princeton Warfield (1851-1921), grande biblista e studioso del pensiero cristiano, ha proposto una definizione poi diventata classica: "La teologia è la scienza di Dio e del Suo rapporto con l'uomo e con il mondo". Il termine teologia non compare come tale nelle Sacre Scritture, sebbene l'idea vi sia ampiamente presente. Alcuni scrittori cristiani, lavorando sulla scia di quelli ellenistici, iniziano presto ad usare il termine per i loro studi. L'espressione teologia appare ad esempio in alcuni manoscritti all'inizio del libro dell'Apocalisse: apokalupsis ioannou tou theologou, «Apocalisse di Giovanni il teologo». L'idea di teologia nel senso di "organizzazione della dottrina", almeno nelle forme evolute posteriori, richiese anche l'apporto della metafisica greca, che avrebbe cominciato a nutrire l'Ebraismo già dall'inizio del I secolo attraverso Filone di Alessandria, e un secolo dopo cominciò a influenzare i primi pensatori cristiani, soprattutto Clemente Alessandrino (150-215) e Origene (185-254). La teologia cristiana si forma poi attraverso l'opera della Patristica (III-VIII secolo), che accolse numerosi apporti della teologia di Platone e nella quale spicca Agostino d'Ippona; quindi si sviluppa soprattutto nel periodo della Scolastica (XI -XIV secolo) dove a prevalere è invece quella di Aristotele (per lo più letta attraverso Averroè), e trova in Tommaso d'Aquino la sua migliore espressione, con l'opera Summa Theologiae. Bonaventura da Bagnoregio e sant'Antonio da Padova si assunsero invece il compito di portare la teologia tra i francescani. Gli influssi neoplatonici ritornano in Nicola Cusano e specialmente nella teologia di Giordano Bruno. Questi ipostatizza un Dio-Natura sotto le spoglie dell'Infinito, essendo l'infinitezza la caratteristica fondamentale del divino. Dio per Bruno è insieme materiale e spirituale e l'Intelligenza divina pilota tutto l'essere. Egli fa dire nel dialogo De l'infinito, universo e mondi a Filoteo:

« Io dico Dio tutto Infinito, perché da sé esclude ogni termine ed ogni suo attributo è uno e infinito; e dico Dio totalmente infinito, perché lui è in tutto il mondo, ed in ciascuna sua parte infinitamente e totalmente: al contrario dell'infinità de l'universo, la quale è totalmente in tutto, e non in queste parti (se pur, referendosi all'infinito, possono esse chiamate parti) che noi possiamo comprendere in quello »
(Giordano Bruno, De infinito, universo e mondi[17] ). Altre forme di teologia

Numerose religioni (politeistiche, monoteistiche, panteistiche e panteneistiche), hanno sviluppato ciascuna varie forme di teologia, ora su base rivelativa, ora su base ragionativa, logica e dialettica. Nel mondo indiano il divino assume le due forme del brahman e dello atman. In quello cinese il tao è un dio-natura panico che si esprime nella realtà nei due aspetti yin e yang. Nel mondo occidentale il concetto di Dio ha trovato espressioni e concetti svariati, e viene nominato indifferentemente come essere, logos, spirito, ragione, verità, assoluto, intelletto, sommo bene, uno, natura, tutto, necessità e così via. Nel mondo pagano occidentale il termine θεολογια si è visto come fosse usato nella letteratura greca classica con il senso di «discorso riguardo agli dei o alla cosmologia», almeno secondo la testimonianza di Platone che fa riferimento ai racconti dei poeti come a "teologie". Seguendo la scia greca, lo scrittore latino Varrone in Antiquitates rerum humanarum et divinarum, in 41 libri, esponeva uno schema della scienza del profano e del divino che sarà mantenuta anche da Sant'Agostino nel De civitate Dei.[18] Varrone distingueva tre forme teologiche: la "mitica" (relativa al politeismo greco), la "naturale" o "razionale", tipica degli intellettuali della classe dirigente romana, e infine la "civile" come teologia ufficiale dello stato e della politica, quella che concerne la ritualità ufficiale dell'osservanza religiosa pubblica, indipendentemente dalle credenze personali di ogni individuo della comunità. Un caso di teologia tangente al cristianesimo ma tendenzialmente panteistica è il deismo, che nasce nel '600 e si sviluppa nel '700 come forma dotta e intellettualistica di teologia. Religione razionalistica per eccellenza, il deismo si proponeva come religione alternativa al cristianesimo non tanto nei contenuti e nell'oggetto teologico, Dio, ma nel sostituire alla fede per rivelazione una fede "della ragione". Il procedimento razionalistico e logico per definire il concetto di Dio, non in quanto rivelato, ma in quanto "razionalizzato e capito", ha visto aderirvi anche personaggi come Voltaire e Rousseau. Nella prospettiva deista il cristianesimo viene considerato soltanto una forma rozza di religione "superstiziosa" e popolare. Come già aveva pensato Spinoza e spiegato nel suo Tractatus Theologico-Politicus, superandolo nell'esposizione data nella Ethica di un panteismo acosmistico e spiritualistico, dove tutta la realtà "è in Dio". Secondo il gesuita e paleontologo Pierre Teilhard de Chardin, la teologia sarebbe stata nel periodo medievale teocentrica, per poi passare nel periodo rinascimentale ad essere antropocentrica, mentre oggi, in seguito agli ampliamenti della ricerca teologica alle nuove scoperte scientifiche,[19] la teologia è divenuta la teologia dell'universo, che è in cammino verso il Punto Omega (Gesù Cristo). Essa quindi si deve interessare non solo dei rapporti tra Dio e l'Uomo, ma tra Dio e tutti gli esseri viventi animati (angeli, uomini, animali) che vivono nello stesso "οίκος" o casa-ambiente. Da qui sono nati l'ecoteologia e la teologia degli animali. Aspetti antropologici

Un modo particolare di considerare la teologia è quello antropologico; in tal caso la si guarda dall'esterno, cercando di capire le motivazioni soggettive che portano a indagare il divino, indipendentemente dai risultati a cui esse approdano. Questo approccio "critico" nei contronti della teologia fu inaugurato da Ludwig Feuerbach, il quale, esaltando l'ateismo come percorso di liberazione verso un nuovo umanesimo, individuava tuttavia nel Cristianesimo un contenuto positivo in grado di condurre alla vera essenza dell'uomo, essendo per lui il Dio cristiano nient'altro che l'«ottativo del cuore»,[20] ossia proiezione del desiderio umano; quest'ultimo andava riscoperto capovolgendo appunto la teologia in antropologia. Altre considerazioni miranti a ridimensionare l'aspetto religioso e a porre l'antropologia al centro della teologia furono elaborate dai cosiddetti «filosofi del sospetto», in particolare Marx, Nietzsche, Freud, i quali ritenevano che ogni sorta di studio o di conoscenza su Dio andasse contestualizzata e riferita a motivazioni di carattere psichico o politico, individuale o sociale. La "scienza del divino" andava cioè destituita del suo fondamento assoluto e posta in relazione al tipo di situazione, di cultura, o al livello di sviluppo di un certo contesto. Anche in ambito religioso, tuttavia, si è meso in luce come un approccio antropologico al problema religioso non sia da respingere, ma che anzi possa servire a distinguere e chiarificare gli aspetti più propriamente umani e terreni della teologia, tanto più in considerazione della natura storica del Dio cristiano. Il teologo cattolico Karl Rahner, ad esempio, è stato fautore di una «svolta antropologica» che conciliasse le problematicità esistenziali tipiche dell'uomo con la sua esigenza di aprirsi a Dio e all'Assoluto.

21/01/2024

Potrà, la parola, reggere
l'estremo,

carica dell'indicibile
e pure investita della sua possibilità

di salvare ogni inizio,
sillabandolo in spirituale trama

che ne esige custodia rammemorante
da quell'abissale vertigine

del non ancora.

San Tommaso D'aquino è il più grande tra i pensatori medievali, e sicuramente il più influente. Come vedremo la sua filo...
28/01/2021

San Tommaso D'aquino è il più grande tra i pensatori medievali, e sicuramente il più influente. Come vedremo la sua filosofia è stata adottata dalla stessa Chiesa cattolica come forma di pensiero ufficiale e su questo pensiero si plasmerà la teologia dei secoli a seguire. Nonostante l'arduo compito di restituire una sintesi del suo pensiero, il seguente video proverà a catturare la metafisica tomista partendo proprio da una sua opera giovanile "l'Ente e l'Essenza".

San Tommaso D'aquino: la Metafisica del Dottore Angelico - StudioNoesisBibliografia: (liberamente tratto da..) E. Gilson, La filosofia nel Medioevo: dalle or...

Come avvicinarsi a san Giovanni della Croce, il Doctor Mysticus? Dove iniziare a leggere i suoi insegnamenti e la sua do...
14/12/2020

Come avvicinarsi a san Giovanni della Croce, il Doctor Mysticus? Dove iniziare a leggere i suoi insegnamenti e la sua dottrina? In questo video, Robert Cheaib risponde a questa domanda e presenta anche quello che ritiene come il cuore dell'insegnamento del santo del Carmelo.

Il primo annuncio avvia le persone ad intraprendere un cammino di conversione, cioè a decidere di seguire Gesù e di conf...
29/09/2020

Il primo annuncio avvia le persone ad intraprendere un cammino di conversione, cioè a decidere di seguire Gesù e di conformare la propria vita sulla sua. Sfocia nel battesimo (o nella sua riscoperta) e nel cambiamento di vita. Il primo annuncio avvia la conversione, che deve poi continuare dentro la comunità cristiana che ascolta la parola, celebra l’eucaristia, vive in comunione fraterna, si impegna nella ca**tà e nella testimonianza.

Il Kerigma, primo annuncio, è l’annuncio del vangelo in vista di portare una persona all’incontro conGesù nella comunità ecclesiale e a intraprendere un camm...

04/08/2020
Scritto per gli scettici, ma anche per i credenti, Ragioni per Dio tratta alcune obiezioni raccolte, negli anni, durante...
08/06/2020

Scritto per gli scettici, ma anche per i credenti, Ragioni per Dio tratta alcune obiezioni raccolte, negli anni, durante i colloqui dell’autore, pastore e teologo, con ricercatori e negatori di Dio nella cornice della città di New York. Una fede senza dubbi, afferma Keller, è come un organismo privo di anticorpi. Quanti si lasciano scivolare addosso la vita, troppo occupati o indifferenti per interrogarsi sulle ragioni della propria fede, si troveranno indifesi e vulnerabili allorché dovranno affrontare le tragedie della vita oppure le domande indagatrici e capziose di uno scettico.

La gloriosa libertà dei figli di Dio. Una meditazione del teologo Paolo Ricca sull'evento della Pentecoste.
01/06/2020

La gloriosa libertà dei figli di Dio. Una meditazione del teologo Paolo Ricca sull'evento della Pentecoste.

La tenerezza è una medicina perche è la forma più matura dell'amore.
01/05/2020

La tenerezza è una medicina perche è la forma più matura dell'amore.

la tenerezza è riversare nel mondo l’amore di Dio. (Papa Francesco)

La novità della risurrezione consiste nel fatto che Gesù, Figlio di Dio da sempre, elevato dall’umiltà della sua esisten...
22/04/2020

La novità della risurrezione consiste nel fatto che Gesù, Figlio di Dio da sempre, elevato dall’umiltà della sua esistenza terrena, viene costituito Figlio di Dio con potenza. La risurrezione svela quindi definitivamente qual è l’autentica identità e la straordinaria statura del Crocifisso.

La Risurrezione di Cristo è l’evento straordinario, originale, irripetibile, unico nella storia umana. È il dato centrale del cristianesimo e della testimoni...

UN BEL PERCORSO.L'annuncio del Vangelo ha caratterizzato la storia sorprendente e sempre nuova del cristianesimo. Le pri...
24/10/2019

UN BEL PERCORSO.

L'annuncio del Vangelo ha caratterizzato la storia sorprendente e sempre nuova del cristianesimo. Le prime comunità cristiane hanno individuato in Gesù e nel suo messaggio qualcosa di molto importante per la vita, le attese e i dubbi di ogni donna e uomo, di qualsiasi cultura e religione. Questo è il motivo che ha spinto la Chiesa nel corso dei secoli ad annunciare e condividere il progetto evangelico. Tuttavia, è necessario reinventare la grammatica dell'evangelizzazione, ogniqualvolta, come nella contemporaneità, emerge la richiesta di un annuncio credibile e capace di entrare nei passaggi cruciali della storia, delle culture e delle società.

La fragilità e il Vangelo centrano molto. Lo scandalo vero di Gesù è esattamente la sua fragilità.
01/09/2019

La fragilità e il Vangelo centrano molto. Lo scandalo vero di Gesù è esattamente la sua fragilità.

Può esistere una religione, una fede senza dogmi? Che cos'è un dogma e a quale domanda risponde? Come esempio, il video ...
16/08/2019

Può esistere una religione, una fede senza dogmi? Che cos'è un dogma e a quale domanda risponde? Come esempio, il video offre i quattro dogmi mariani della Chiesa Cattolica, cercando di spiegare in breve che cosa dicono e come sono connessi tra loro.

Il video offre i quattro dogmi mariani della Chiesa Cattolica, cercando di spiegare in breve che cosa dicono e come sono connessi tra loro.

11/02/2019

Carmine Di Sante, Dentro la BIBBIA. La teologia alternativa di Armido Rizzi, Gabrielli, San Pietro in Cariano, 2018
Pensare dentro la Bibbia costituisce una sfida ed una coscienza di un nuovo pensiero, a partire dallo splendido manifesto rosenzweighiano espresso ne La Stella della Redenzione, per giungere al pregnante gioco linguistico di Derrida che nella condizione di jewgreek rileva la creativa dialettica che passa fra Atene e Gerusalemme, e la legge come un ulteriore invito al pensiero della differenza.
Tuttavia, questo progetto non è affatto estraneo alla teologia, come attesta questo splendido libro di Carmine di Sante, dedicato al prezioso percorso di Armido Rizzi, teologo raffinato ed originale, impegnato nel tracciare un percorso fenomenologico ed ermeneutico del kerygma cristiano, smarcandosi dal patrimonio della filosofia greca per volgersi all’humus significante che emerge dal terreno biblico, del Primo e del Secondo testamento.
Suggestivo è, in verità, tutto il libro, sia per l’invito che da esso viene a ripensare la teologia in un circolo vitale Parola- Scrittura-Parola, che colleghi decisione esistenziale e coscienza della condizione storica, sia per la pista aperta a trarre giovani legami, per parafrasare Bloch, che tessano una sempre rinnovata capacità ermeneutica.
Dentro la ricchezza del testo, abbiamo cercato di delineare alcuni criteri fondamentali per comprendere il ruolo prezioso della teologia fenomenologica di Armido Rizzi.
Il primo è sicuramente ravvisabile nel kerygma, che è sostanzialmente index veri, a partire da cui comprendere il senso del mito cristiano. Non si tratta di una pura demitizzazione che rimanda alla pura decisione dell’oggi, secondo la linea ermeneutica di Bultmann: Rizzi ritiene che nel mito si ostenda una donazione di senso che anticipa la verità ontologica, ma anche la domanda esistenziale e antropologica sottesa alla condizione umana. In questo senso è dentro il mito che bisogna pensare, non nonostante il mito, al fine di delineare una ermeneutica fenomenologica. Così, rispetto al modello di Atene, nell’ermeneutica biblica, il sorgere del pensiero è dato da una vicenda innestata nella storicità dell’uomo, nella quale si esprime l’Alleanza divina come annuncio di un oggi che fonda un’etica ed una relazione, tanto verso l’altezza divina, quanto verso la dimensione della prossimità umana.
Per questo motivo, connessa all’orizzonte kerygmatico si attesta la categoria della creazione, che è certamente il termine di una riflessione filosofica, ma in maniera totalmente contrapposta al modello del kosmos greco.
In primis la creazione è un evento della Parola che disegna uno spazio di senso in virtù della relazione, dunque orizzonte della libera iniziativa di Dio e della responsabilità umana, ovvero orizzonte del comandamento che ingiunge l’Amore come pienezza e come salvezza. Se le cose stanno così, è implicito che la creazione si riveli come spazio-tempo (e dunque non si perde mai il carattere di storicità) nel quale l’oggi dell’Alleanza divina, rinnovandosi, istituisce la condizione per cui l’uomo si sente interpellato da un Amore che, per tal emotivo, può essere comandato,
E’ importante ribadire che, in tal caso, la fondazione della creazione non può che trovarsi nella stessa azione di Dio che connota la sua identità soggettiva.
Molto pregnante, qui, è il ricorrere da parte del teologo Rizzi all’espressione antropopatia come caratterizzazione del linguaggio divino. Un linguaggio che si attesta nella passione per l’uomo e che si fa Agape dinanzi alla povertà dell’uomo fino a vederne il bisogno come diritto, fino a far risplendere il Suo volto come segno di una promessa, di un eschaton compiuto, tanto più compiuto ogni volta che la libertà obbediente si fa memoria attiva di questa azione originariamente gratuita di Dio.
Da questo punto di vista si può concludere come creazione e istanza etica, nel modello biblico siano connesse e come in questa ermeneutica rizziana sia imprescindibile la costituzione ermeneutica a partire da un confronto serrato con il pensiero ebraico-biblico, che costituisce il senso di un rinnovamento dell’ermeneutica teologica.
L’ultimo punto riguarda certamente la necessità del dialogo con le religioni, che il teologo Rizzi ravvisa come un dialettico dover andare oltre le religioni, salvando in questo modo, il mistero di Dio dalla presunzione dell’oggettivazione. Per questo è imprescindibile per Rizzi la profonda auscultazione della natura del linguaggio che inguaina un’apertura ad un’esperienza di senso e si attesta come un’indicazione di percorso verso il mistero di Cristo-verità dell’uomo, Verità unica che, tuttavia, eccedente e sovrabbondante, non può che darsi nel sentiero delle infinite fedi.
Questo, sottende, ancor più l’ermeneutica fenomenologica come profonda attenzione alla sete di senso implicata nella storia dell’uomo e nel suo essere chiamato ad essere soggetto del kerygma

Paola Mancinelli

06/01/2019

Epifania è una parola che deriva dal greco e che significa rivelazione, manifestazione. Ma cosa rivela o manifesta questa festa liturgica? L'epifania è la so...

Pregare significa accogliere una presenza. Dunque è utile meditare sui modi diversi in cui Dio si rende presente a noi. ...
18/12/2018

Pregare significa accogliere una presenza. Dunque è utile meditare sui modi diversi in cui Dio si rende presente a noi. In effetti lo fa in molteplici maniere: nella creazione, nella sua Parola trasmessa dalla Scrittura, nel mistero di Cristo, nell'Eucarestia, abitando il nostro cuore, eccetera. Queste diverse modalità della presenza di Dio non sono della stessa natura, bisogna distinguerle e non possiamo metterle sullo stesso piano. Però tutte hanno la loro importanza e possono orientare il nostro modo di pregare.

Precisiamo una cosa. Là dove Dio è presente, allo stesso tempo è nascosto. Che sia nella natura, nell'Eucarestia, nel profondo della nostra anima, Dio è realmente presente, ma di una presenza che non è accessibile attraverso i mezzi abituali della percezione umana. Nessuna osservazione, nessuna psicoanalisi, nessuna sperimentazione scientifica, nessun microscopio o scanner possono rivelare in alcun luogo la presenza divina. il solo "strumento", per così dire, che può dare accesso a questa presenza, rivelarla, è quello della "FEDE IMBEVUTA DI AMORE."

(Jacques Philippe, "Imparare a pregare per imparare ad amare." Cap. III La presenza di Dio. pag 63)

"La Bibbia come straordinaria scuola di umanità. E di fragilità." (Brunetto Salvarani)
17/12/2018

"La Bibbia come straordinaria scuola di umanità. E di fragilità."
(Brunetto Salvarani)

l'Immacolata Concezione della beata Vergine Maria rappresenta il capolavoro della Redenzione operata da Cristo, perché p...
07/12/2018

l'Immacolata Concezione della beata Vergine Maria rappresenta il capolavoro della Redenzione operata da Cristo, perché proprio la potenza del suo amore e della sua mediazione ha ottenuto che la Madre fosse preservata dal peccato originale. Quindi Maria è totalmente redenta da Cristo, ma già prima della concezione. Teologi di valore, come Duns Scoto circa la dottrina sull'Immacolata Concezione, hanno arricchito con il loro specifico contributo di pensiero ciò che il Popolo di Dio credeva già spontaneamente sulla Beata Vergine, e manifestava negli atti di pietà, nelle espressioni dell'arte e, in genere, nel vissuto cristiano. Così la fede sia nell'Immacolata Concezione, sia nell'Assunzione corporale della Vergine era già presente nel Popolo di Dio, mentre la teologia non aveva ancora trovato la chiave per interpretarla nella totalità della dottrina della fede. Quindi il Popolo di Dio precede i teologi e tutto questo grazie a quel soprannaturale sensus fidei, cioè a quella capacità infusa dallo Spirito Santo, che abilita ad abbracciare la realtà della fede, con l'umiltà del cuore e della mente. In questo senso, il Popolo di Dio è "magistero che precede", e che poi deve essere approfondito e intellettualmente accolto dalla teologia.

Discorso finale di Scoto alla disputa del 1305 sull'immacolata concezione, contro un domenicano che la negava: la vittoria è del Doctor subtilis

Indirizzo

Santa Marinella

Telefono

3897898269

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Teologia pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Teologia:

Condividi