
25/01/2022
OVUNQUE ANDIAMO, NOI SIAMO
"Spesso cerchiamo in spazi che stanno fuori di noi, ciò che invece dobbiamo trovare nel nostro spazio profondo.
Si parte e si va in un “altrove”, con l’illusione che ciò che vogliamo lasciarci alle spalle non ci segua.
Ma ovunque andiamo, lì noi continuiamo ad essere ciò che siamo.
Ci portiamo appresso valigie invisibili, colme di ciò che vorremmo dimenticare.
Il peso di quelle valigie si fa tanto più pesante, quanto più forte è il desiderio che abbiamo di sbarazzarcene.
Ma anche se fingiamo di dimenticarle su un treno o in un angolo della stazione, sotto una panchina o dentro l’armadio di un albergo dove dormiamo una sola notte, c’è sempre qualcuno che ci rintraccia per restituircele.
Per stare meglio, non serve andare via o fingere di smarrire ciò che fa dolorosamente parte della nostra vita.
Serve invece stare lì, dove il dolore si tocca, per capire di che cosa è fatto.
E poi serve rimetterselo dentro al cuore e alla mente, trasformato nella consistenza e nella forma proprio da quell’averlo “toccato”. Intensamente e profondamente.
E’ solo facendolo diventare parte di noi, che lui smetterà di tormentarci.
E noi non dovremo più andare via, per sentircene liberati.
E’ proprio così: ovunque andiamo, noi siamo" Alberto Pellai