29/12/2022
..succede!!
“Dottore niente da fare. Mio figlio non prende niente per bocca!”
“Sputa tutto o vomita. Noi usiamo le supposte…”
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Le supposte…
Un mio trauma infantile!
Erano un incubo. “Una suppostina mattina e sera…”
Il dottore non aveva fantasia: le prescriveva sempre!!!
Alla fine mia madre me le metteva senza nemmeno chiamarlo: per ogni mal di gola e ogni febbre!
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Sarà per il mio trauma infantile, ma io le ho praticamente cancellate dalle mie ricette.
Faccio bene?
Sembra di si. Ma ecco perchè:
1) L’intestino che assorbe meglio è il tenue non il colon.
Dopo lo stomaco infatti ci sono metri di superfice fatta per assorbire!
Il Colon è più corto e il suo mestiere è… confezionare una bella c***a!
Ok, anche per via rettale è possibile assorbire farmaci ma… se non infiliamo gli spaghetti da dietro ci sarà un motivo!
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2) Le supposte sono un dosaggio fisso, non regolabile sul peso del bambino (Stessa supposta dai due, ai sei anni… ????)
“Si ma noi ne togliamo un pezzetto…!”
Non va bene!
a) Perché non sappiamo con precisione che dose togliamo
b) Perché in genere il farmaco è concentrato sulla punta della supposta.
Per questo motivo tagliare la parte posteriore della supposta spesso non riduce la quantità di farmaco somministrato.
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3) La via rettale interferisce con le feci e può irritare.
Le feci, più o meno dure, infatti possono ostacolare l’assorbimento e renderlo ancora più variabile.
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4) Le supposte per il bambino sono comunque una violenza a cui non può opporsi.
E’ una via innaturale che lui subisce, ma non gradisce!
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Per tutti questi motivi io prescrivo la via rettale solo in due casi:
- In corso di convulsioni (ma ormai la via migliore per fermarle è quella nasale!)
- Se c’è un vomito incoercibile (ma qualche volta nemmeno in questo caso)
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Nessuna critica ai colleghi che fanno usare supposte, ma so che lo fanno perché le mamme lo chiedono e perché spesso sono più facili da prescrivere.
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“Dottore belle chiacchiere! Allora non ha capito?!”
“Mio figlio sputa tutto! T U T T O !”
Ok, ci credo, ma vediamo come fare per superare il problema.
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Per cominciare facciamoci dire dal dottore il dosaggio in ml (millilitri) o in cc, (centimetri cubici) che sono la stessa quantità.
In questo modo possiamo utilizzare una comune siringa senza ago e mettere da parte cucchiaini o misurini che sono tutti diversi (e spesso difficili da utilizzare).
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Preparata la siringa con i ml da somministrare, si abbraccia “affettuosamente” il bambino.
Senza arrabbiarsi, senza minacciarlo, senza trattative e senza incertezze, con “affettuosa fermezza” si somministra lo sciroppo in bocca.
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“Bravo dottore! Hai fatto la scoperta dell’America.!”
“Aspettavamo te per questo consiglio! Vieni e prova con il mio bambino: ti faccio vedere che succede!"
"Vomita tutto anche quando facciamo così!” T U T T O!”
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“Un momento, non ho finito la spiegazione!”
Questa che ho detto è l’opzione A: “bambino collaborante”.
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Per l’opzione B: “bambino anguilla vomitatore sputatore piangente”
Il segreto è semplice: frazionare la dose!
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"Frazionare la dose?"
“Che significa?”
Semplice: significa somministrare un ml alla volta, ogni minuto circa.
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Una dose tutta insieme spesso esce da tutte le parti e alla fine il bambino, siringa o non siringa, sputa tutto!
Una piccolissima quantità ai lati della guancia, invece resta e si ingoia facilmente.
Tutto qui.
Il pianto si calma subito se la somministrazione è rapida e se la quantità in bocca è minima.
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Se la dose da somministrare è, per esempio, 5 ml, daremo un ml ogni minuto, cioè cinque somministrazioni in 5 minuti.
O anche meno: in otto-dieci minuti!
In questo modo il farmaco arriva lo stesso e funziona come se lo avessimo somministrato tutto insieme.
E' semplice!
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Il bambino alla fine spesso comprende che la cosa non è traumatica, che il sapore è accettabile e la ripetitività dell’azione, decisa e ferma anche se sorridiamo e restiamo sereni, viene accettata più facilmente.
Spesso le ultime dosi il bambino le prende da solo!
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E’ il segreto di Pulcinella!
Convengo e mi scuso della banalità del post ma mi trovo spesso a spiegarlo allo studio…
Provate e fatemi sapere!
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Nota scema:
Spesso i dosaggi si esprimono in mg (milligrammi) che sono una misura di peso che può avere volumi diversi in rapporto alla concentrazione del farmaco nel liquido.
Per esempio: 10 mg possono stare in 1 ml, ma anche in 10 ml, o in 5 ml.
Se il dottore ha espresso il dosaggio in mg serve il misurino per vedere a quanti ml corrisponde la dose in mg.
Ma la cosa più semplice è chiedere al dottore sempre il dosaggio in ml (che sono i centimetri delle comuni siringhe) così non si sbaglia mai.