Il Centro Studi di Villa Miari si propone come supporto per tutti coloro che ritengono che ogni intervento riabilitativo debba riconoscersi in una teoria dalla quale vengano derivati esercizi e alla quale afferiscano i dati ricavati dagli esercizi stessi Riabilitazione Neurocognitiva non crede che il movimento da recuperare coincida con la contrazione muscolare e che l’uomo possa essere interpretato come una sorta di preparato anatomico semovente. Non crede che sia una somma di “pezzi” che possono essere recuperati senza recuperare alcun elemento unificante. La vita ridotta a carne, il corpo a materia inerte… Forse anche il riabilitatore, come il cuoco e boia, si accanisce sui corpi con lucido distacco. Riabilitazione Neurocognitiva non crede che l’uomo sia una macchina,
magari cavalcata da spettri, tra i quali forse anche la stimolazione elettrica che tante analogie ha col fluido nervoso. Per la riabilitazione neurocognitiva il movimento è azione, elaborata per la interazione con la realtà, finalizzata alla conoscenza cioè alla assegnazione di senso al mondo, la cui progettazione comprende anche le contrazioni muscolari. Il corpo in questa ottica assume il suo ruolo più autentico di superficie
recettoriale predisposta per dialogare con la realtà. Tutto questo richiede che sia presente un apparato di previsione che sancisca la significatività della interazione ricercata e che permetta il confronto tra quanto previsto e quanto percepito. In questo modo il movimento è conoscenza, e, come tale, nasce da e determina un vissuto, esprimibile anche attraverso il linguaggio,
di questo bisogna tener conto nella osservazione del malato, nella
interpretazione della sua patologia, nella organizzazione dell’esercizio. L’esercizio si trasforma così in problema i cui tentativi di soluzione richiedono la attivazione di operazioni che permettono il recupero delle capacità di conoscere la realtà. Attraverso il movimento/frazionamento del corpo. In maniera sempre più complessa. Il Centro Studi è stato creato e diretto, fino al 2012, dal prof. Carlo Cesare Perfetti. Dal 2021 il nuovo direttore scientifico è la dott.ssa Marina Zernitz.