23/09/2025
L’endometriosi non riguarda solo gli ormoni e il sistema immunitario: anche il nostro microbiota intestinale – l’insieme dei miliardi di batteri che vivono nell’intestino – gioca un ruolo chiave.
👉 Il microbiota regola i livelli di estrogeni attraverso l’“estroboloma”. Se c’è disbiosi (cioè uno squilibrio tra i diversi ceppi batterici), aumentano gli enzimi che rendono disponibili più estrogeni nel sangue. Questo può alimentare infiammazione, dolore pelvico e progressione della malattia.
👉 La disbiosi è associata anche a un aumento della permeabilità intestinale e della produzione di molecole pro-infiammatorie, che peggiorano lo stato infiammatorio generale e i sintomi.
La buona notizia? La dieta può modulare il microbiota e diventare un vero strumento di supporto nella gestione dell’endometriosi.
🔴 Cibi da limitare: zuccheri semplici, alimenti ultra-processati, carni rosse, salumi, farine raffinate. Questi favoriscono infiammazione e squilibri ormonali.
🟢 Cibi da privilegiare: frutta, verdura, legumi, cereali integrali e pesce ricco di omega-3. Le fibre alimentari nutrono i batteri “buoni”, che producono butirrato, una sostanza con effetti antinfiammatori e protettivi.
In alcuni casi specifici, si può ricorrere a:
dieta low-FODMAP per ridurre gonfiore e disturbi intestinali (solo per periodi brevi, sotto supervisione);
probiotici (soprattutto lattobacilli e bifidobatteri) e prebiotici, che hanno dimostrato di ridurre dolore, cistiti ricorrenti e progressione della patologia.
✨ In sintesi: alimentazione e microbiota non sono un dettaglio, ma un tassello fondamentale nella gestione dell’endometriosi. Un approccio nutrizionale personalizzato può aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la qualità di vita.