06/09/2021
Non si picchiano i bambini. Nè piano, né poco.
Come non si picchiano le donne, anche se “era solo una sberla” e “mica forte”. O gli anziani.
Non si picchia.
Non possiamo ancora pensare nel 2021 che per educare una persona siano necessari e utili schiaffi, sberle, sculaccioni.
Anche se noi le abbiamo prese e siamo cresciuti bene lo stesso. Anche se noi le abbiamo prese e questo non rende i nostri genitori meno buoni o meno affezionati a noi.
Semplicemente, oggi siamo più consapevoli. Una volta si pensava che le sberle fossero educative, oggi sappiamo che non è così.
Sappiamo che ci sono altri modi. Più rispettosi. Più efficaci. Più faticosi anche. Perchè noi facciamo parte di una generazione di figli che con le sberle ci sono cresciuti, e quindi ce lo dobbiamo ripetere a voce alta che i bambini non si picchiano. Che picchiare non va bene. Anche se “ti viene” e “ogni tanto scappa”.
Oggi sappiamo che si devono trovare altre strade per educare, per trasmettere valori e insegnamenti.
Forse in passato è stato difficile anche per i mariti abituarsi all'idea che picchiare le mogli, che quando ci vuole ci vuole, fosse cosa da non fare. In fondo, si era sempre fatto così.
Ma i tempi cambiano, per fortuna.
Ora tocca ai bambini. È arrivato il tempo di imparare ad educarli senza ricorrere alla violenza, senza usare le mani. Nè piano. Nè poco.
PS Lo so che non è facile. Sono mamma di quattro figli, lo so. Che quando sei stanca, nervosa, sola, a volte davvero la pazienza si esaurisce e non si sa più che pesci pigliare. E quando ti trovi in questa situazione di grande disagio sei più vulnerabile nei confronti di frasi e gesti che vengono in automatico, spesso perchè sono quelli che hai conosciuto quando eri bambino. Ma la consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento. E se qualche volta ci porremo verso il nostro bambino in un modo che non è quello che vogliamo, abbiamo pazienza anche con noi stessi. Domani andrà meglio. Conosciamo la direzione.
Non è una strada facile.
Ma è una buona strada.