18/02/2022
Il 18 febbraio, in occasione della nascita di Hans Asperger, è stata indetta la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione su questa condizione, affinché sia compresa e accettata, senza essere stigmatizzata.
Hans Asperger fu tra i primi a descrivere la sintomatologia autistica, facendo riferimento a pazienti abili e particolarmente dotati, creativi e originali, le cui relazioni sociali ed emotive erano povere e scarse di sentimenti per gli altri; i loro comportamenti erano stereotipati, gli interessi ristretti e i movimenti goffi; l'acquisizione del linguaggio non sempre era ritardata, ma il suo uso era particolare.
Il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) non permette di fare una vera e propria diagnosi di Sindrome di Asperger, poiché questa è stata inglobata dalla più generale diagnosi di Disturbo dello spettro dell'autismo.
In tale categoria diagnostica rientrano i soggetti che mostrano difficoltà comunicative e interattive in più contesti, oltre che comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi.
I soggetti che prima ricevevano la diagnosi di Asperger possono essere distinti specificando che non mostrano né alterazioni intellettive né alterazioni linguistiche.
Le persone con Sindrome di Asperger sono particolarmente sistematiche, ragionano mediante degli schemi precisi, e seguono routine fisse e difficilmente modificabili.
Tali individui hanno difficoltà a comprendere i significati astratti del linguaggio e a cogliere i segnali sociali, a cui perciò fanno fatica a rispondere adeguatamente.
La decodifica delle emozioni può essere deficitaria e ciò rende le relazioni ancora più difficoltose per loro.
Questo li potrebbe portare all'esclusione sociale, poiché non conoscono, o non sanno mettere in atto, delle strategie efficaci per instaurare delle relazioni.
L'autismo è una condizione pervasiva dello sviluppo, che caratterizza tutti gli aspetti di vita dell'individuo e, nonostante esistano dei programmi terapeutici che aiutino le persone a conviverci al meglio e a inserirsi efficacemente all'interno del contesto sociale, non c'è una vera e propria "cura", anche perché non può essere considerata una "malattia", ma una Neurodiversità.
Parlare di autismo, in generale, o di Sindrome di Asperger, in particolare, significa quindi riferirsi a un modo alternativo di percepire il mondo, in quanto la mente di queste persone opera diversamente ed è importante comprenderne il funzionamento per potervi entrare in relazione.
Le persone affette dalla Sindrome di Asperger vanno quindi comprese e supportate, per dare loro la possibilità di esprimersi al meglio e di sviluppare le loro capacità e potenzialità.