14/01/2025
Self disclosure (autorivelazione)
Di recente è mancata la mia cucciola di 14 anni.
Venne trovata che aveva all’incirca una settimana.
È stata svezzata e accudita da esseri umani e non da una mamma canina. Tanto che la veterinaria ci disse che conosceva più il linguaggio dell’uomo che quello animale.
Doveva essere una taglia piccola, disse sempre la veterinaria, forse per non spaventarci ed evitare di non tenerla con noi, ma l’imprinting era già avvenuto e non ci saremo più separati.
Quegli occhi ci hanno visto crescere e quelle zampe sono cresciute con noi. Grazie a lei da una coppia si è creata una famiglia e, sempre grazie a lei, ho imparato ad essere padre prima di diventarlo.
Si chiamava Renga, si come il cantante, avevo preso spunto da “Io & Marley”.
Era una bellissima meticcia di Maremmano, non proprio una taglia piccola.
Ha riempito la casa di peli e amore e per questo gliene sarò sempre grato.
Un grazie particolare va a Taxi Dog per il servizio professionale e affettivo svolto.
Vi lascio con una breve parte teorica.
Il lutto è un’esperienza interiore di profondo dolore, una risposta psicologica individuale a una perdita, che spesso conduce a un temporaneo distacco dal mondo esterno. Per affrontare il dolore è necessario accoglierlo. In questo processo, lo psicologo svolge un ruolo di contenimento, facilitando l’espressione del dolore vissuto. Allo stesso tempo, aiuta la persona a riconoscere e assumersi la propria responsabilità nell’elaborazione della perdita, promuovendo così l’autodeterminazione lungo questo percorso complesso.
Elaborare un lutto significa intraprendere un cammino che porta a confrontarsi sia con la perdita concreta della persona amata sia con la perdita simbolica di quelle parti di sé legate alla relazione con l’altro. Questo percorso consente una graduale ristrutturazione del rapporto con se stessi e con il mondo circostante.
Affrontare il tema della morte richiede onestà: è fondamentale parlarne con sensibilità, discrezione ed empatia.
La perdita di un animale domestico può essere altrettanto dolorosa quanto quella di una persona cara, poiché il legame che si crea con loro è fatto di reciprocità, condivisione e profonda affettività. Ciò che lo rende unico è l’accettazione incondizionata che questi rapporti offrono, un aspetto raro nelle relazioni umane. Tuttavia, questa forma di dolore è spesso sminuita o ignorata dalla società, configurandosi come un “dolore negato” che, proprio per questo, merita un’attenzione particolare.