Laureata nel 2006 in Psicologia clinica e iscritta all’ordine degli psicologi nel 2007. Successivamente ha conseguito il diploma di specializzazione in Psicoterapia presso l’ IGAT e da tre anni è collaboratrice dell’istituto. In questi anni di formazione ha frequentato un master in Psiconcologia che le ha dato la possibilità di fare esperienza al Primo Policlinico di Napoli nel supporto psicologic
o ai malati di cancro e alle loro famiglie. La sua attività privata inizia nel 2007. Si occupa di:
Sostegno psicologico ai bambini
che si trovano in condizioni di stress o di disagio dovuto a situazioni problematiche di diversa natura (separazione dei genitori, difficoltà nell'inserimento scolastico, disagio sociale, difficoltà nell'apprendimento). Il bambino tramite interventi di counselling, di sostegno psicologico, attraverso tecniche ludiche e grafiche quali il gioco, il disegno e la lettura di storie terapeutiche, viene guidato nell'elaborazione dei suoi vissuti e aiutato a migliorare la gestione delle sue emozioni.
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Psicoterapia o sostegno agli adolescenti. In questa fase evolutiva i ragazzi spesso vengono lasciati soli a dover affrontare le difficoltà che incontrano nel nuovo mondo nel quale dovranno entrare per diventare adulti. Questo può portare dei problemi di adattamento e accettazione. Tramite la psicoterapia ricevono un supporto emotivo, imparano a risolvere i conflitti con le persone, a riconoscere le proprie emozioni e ad individuare nuove soluzioni. Gli obiettivi di una terapia possono essere specifici (cambiamento comportamentale, miglioramento delle relazioni amicali) o più generali (diminuzione dell’ansia, aumento dell’autostima, sostegno durante una perdita). L’intervento coinvolge anche i genitori che dovranno partecipare attivamente per aiutare i loro figli in questa fase della vita che mette tutti a dura prova.
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Psicoterapia con adulti. Gli adulti che arrivano in terapia sono persone che hanno provato tutte le strategie che potevano attivare autonomamente per cercare di superare il proprio disagio. Fare il primo passo e ammettere di dover chiedere aiuto è segno di consapevolezza del proprio problema e questo permetterà di iniziare al meglio il percorso terapeutico. Tale richiesta può nascere dal constatare le proprie difficoltà nel costruire relazioni stabili o da un crescente stato di isolamento e di sfiducia in se stessi oppure è un bisogno nato improvvisamente in particolari circostanze di vita come la rottura di una relazione affettiva, un lutto improvviso, un insuccesso lavorativo, un cambiamento che modifica radicalmente la propria vita. La difficoltà più grande che la relazione terapeutica deve superare è l’idea che ha il paziente di poter uscire dalla propria sofferenza in breve tempo e nel modo più indolore possibile. Ma la sofferenza psicologica chiede un minimo di pazienza per essere affrontata. Non ci sono soluzioni magiche e non ci sono psicoterapeuti con la bacchetta magica.