
15/03/2023
Ripeto spesso questo concetto, ma per questa giornata, la XII del Fiocchetto Lilla, ho deciso di scriverlo.
Dal corpo di una persona non possiamo dedurre nulla, non possiamo sapere se sia in salute o se non lo sia, come sia la sua salute psicologica o fisica, come sia il suo rapporto con il cibo e con il corpo, la sua alimentazione, la sua giornata, le sue attitudini, la sua personalità.
È come guardare un contenitore opaco e colorato: non abbiamo idea di cosa ci sia dentro, che cos'è, che consistenza ha, la sua temperatura.
Questo vale per tuttə e vale anche per le persone che soffrono di un disturbo alimentare.
I disturbi alimentari esistono e possono presentarsi a qualsiasi peso. Per questo motivo non possono essere diagnosticati o trattati sulla base del peso e dell'aspetto fisico di una persona.
Così come i disturbi alimentari esistono a qualsiasi peso, anche i fattori di rischio (come la restrizione dietetica e cognitiva) sono presenti a prescindere dal peso.
Basare tutto sul peso corporeo (diagnosi, trattamento ecc...) si chiama stigma sul peso, cioè il pregiudizio e la discriminazione legati al peso (ma anche grassofobia), ed oltre ad essere stato appurato che va ad influenzare negativamente la salute mentale e fisica, può portare ad un ritardo nella diagnosi e nella cura (dei disturbi alimentari e di diverse altre patologie).
Cominciare a tenere presente questo concetto è già un piccolo atto di prevenzione 💜🎗️