Psicheart - Maria Concetta Guaglianone Psicologa Psicoterapeuta

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Psicheart - Maria Concetta Guaglianone Psicologa Psicoterapeuta Psicologa
Psicoterapeuta Umanistico e Bioenergetica Psicologa
Psicoterapeuta approccio Umanistico e Bioenergetico - Istituto di Psicoterapia Psicoumanitas.

23/12/2025

Il lutto perinatale modifica il senso del tempo, il sapore delle ricorrenze, distrugge (momentaneamente) la magia dell’attesa.
Il Natale porta con sé significati simbolici molto forti intorno alla nascita e all’arrivo di un bambino, che non si possono ignorare e che risuonano fortissimo nel vuoto che il lutto perinatale ci chiede di attraversare.
Le feste sono un passaggio delicato, ma anche uno spazio per orientarci e scegliere cosa fare per stare meno male (o decisamente meglio, come accade a qualcuna).

In questo contesto, può essere importante scegliere un piccolo rito per affrontare i prossimi giorni.
(Nb: i rituali non sono doveri, né obblighi da “completare”, ma possibilità per muovere altri passi di attraversamento del lutto)

Dal punto di vista psicologico, i rituali aiutano a dare forma all’esperienza:
offrono una cornice di senso, un contenimento alle esondazioni emotive e permettono di rendere visibile un legame che continua, aiutando a stare nell’assenza (che poi è presenza, ma all’inizio non si vede, non si sente e quindi è difficile vederla così) senza esserne travolti.

I riti, come ci insegna la volpe del Piccolo Principe, funzionano solo se sono rispettosi del momento che si sta attraversando e se aiutano a dare forma al legame.
Non c’è bisogno di fare il giro del mondo, per dare forma al legame che ci unisce ai nostri bambini.
Può essere un gesto molto semplice:
• accendere una candela, una ghirlanda di lucine scelta, in uno spazio della casa significativo;
• ritagliarsi un tempo di silenzio, un tempo di meditazione per rimettere nel cuore chi amiamo;
• scrivere una parola o una frase per lui/lei;
• fare un gesto gentile in suo nome;
• creare uno spazio simbolico di celebrazione 💫
• modificare o sospendere per quest’anno i rituali che per ora sono troppo faticosi.

Il rito è un modo per stare dentro l’assenza, rispettando l’oscillazione naturale del lutto tra vicinanza e distanza, tra presenza e fatica dell’assenza.

Nelle prossime 72 ore, ognuna di noi rivolgerà un pensiero alla sua stella, che è amore e non solo dolore: non siamo sole, non siete soli.

Siamo tutti Dei sulla Terra con la nostra forza e debolezza ❤️Emozionante. Attori bravissimi.Un pubblico attento e parte...
22/12/2025

Siamo tutti Dei sulla Terra con la nostra forza e debolezza ❤️
Emozionante. Attori bravissimi.
Un pubblico attento e partecipativo.
Felice di aver donato il mio contributo per una forma d'arte e di cura che amo profonfamente.
✨️✨️Profonda Gratitudine ✨️✨️✨️

✨️✨️✨️✨️                ✨️✨️✨️✨️
21/12/2025

✨️✨️✨️✨️


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✨️✨️✨️A Natale regalatevi Amore.Che sia un dono che non passi mai di moda, che non abbia scadenza e non resti impigliato...
18/12/2025

✨️✨️✨️
A Natale regalatevi Amore.
Che sia un dono che non passi mai di moda, che non abbia scadenza e non resti impigliato tra i rumori assordanti e i venti in tempesta, che non si perda tra ostacoli e terreni scoscesi e virate di vita.

Amore per se stessi, Amore per l'altro.

Donatevi Amore con le Parole, con il Corpo, con i Gesti, con lo Sguardo, con i Silenzi....
con Coraggio, Consapevolezza , Rispetto e Pazienza.
✨️✨️✨️

Illustrazione di Francesca Quatraro

14/12/2025


In un tempo dell'avvento rispettare il proprio tempo per prendersi cura del dolore che resta  ❤️✨️
14/12/2025

In un tempo dell'avvento rispettare il proprio tempo per prendersi cura del dolore che resta ❤️✨️

Durante le festività aumenta la richiesta di presenza: pranzi, incontri, telefonate, messaggi, rituali familiari.

Dopo un , questa intensificazione relazionale può essere particolarmente impegnativa. Nel periodo delle feste, molti genitori sperimentano alcune difficoltà:

💫Ridotta tolleranza agli stimoli
Il lutto richiede molte risorse emotive. Rumore, affollamento, conversazioni simultanee e ambienti molto attivi possono generare affaticamento rapido, irritabilità o bisogno di ritirarsi.
Il nostro sistema nervoso sta ancora cercando il suo equilibrio: prendiamocene cura.

💫 Esposizione a trigger emotivi
Durante incontri familiari possono emergere temi, immagini o presenze che riattivano il dolore: bambini piccoli, gravidanze, domande non richieste, commenti maldestri. Anche quando non c’è cattiva intenzione, l’impatto emotivo può essere elevato.

💫 Pressione sociale implicita
Le feste portano con sé aspettative spesso non dette: esserci, partecipare, fare come sempre.
Per chi è in lutto, questa pressione può entrare in conflitto con bisogni reali di protezione, silenzio o distanza temporanea.

💫 Difficoltà nel comunicare i propri limiti
Dire “non me la sento” può associarsi a timore di deludere o paura di essere fraintesi.
Eppure, in questa fase, la capacità di riconoscere e comunicare i propri limiti è una competenza preziosa.

💫 Per una buona sostenibilità emotiva
Una domanda utile da farsi in questo periodo è:
“Questa situazione è sostenibile per me, ora?”
Se la risposta è no, è legittimo:
• ridurre gli impegni,
• scegliere con chi stare,
• partecipare solo in parte,
• prendersi pause,
• rimandare.
Proteggere la propria energia emotiva fa sì che il dolore possa essere attraversato senza ulteriori ferite.
Anche questo è un passo del percorso di lutto.

08/12/2025

𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟐𝟏 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟔:𝟑𝟎 si terrà uno 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 dal titolo “GLI DEI DELLA TERRA” con la regia di Rossella Fasano presso il Centro Giovanile Ecclesiam Diligere ( ex Cinema Montea).

La Teatroterapia è un approccio globale alla persona che, avvalendosi di tecniche teatrali (linguaggio del corpo e suono della voce), permette la piena espressione di sé.
Attraverso il gioco e il mettersi in gioco con gli altri, compagni di uno stesso viaggio, si frantumano le molteplici maschere che quotidianamente veniamo ad indossare. Questo permette di entrare in contatto con le proprie istanze più intime e fa emergere una creatività espressiva di cui spesso ignoriamo l’esistenza.

Per info e prenotazioni: 3892859887

  ❤️👠❤️ Oggi...domani... sempre!
25/11/2025


❤️👠❤️
Oggi...domani... sempre!

25/11/2025
  E questa giornata si veste di rosso rosse le mie scarpe e rosso il mio cuore.Rosso come la rabbiaRosso come il sangueR...
25/11/2025




E questa giornata si veste di rosso
rosse le mie scarpe e rosso il mio cuore.

Rosso come la rabbia
Rosso come il sangue
Rosso come l'amore
Rosso come la passione
...Rosso come la vita








MESE DEL FILO ROSSO – Quartiere 4  Firenze16 Novembre 2025 Un pomeriggio di condivisione e sensibilizzazione sul tema de...
17/11/2025

MESE DEL FILO ROSSO – Quartiere 4 Firenze
16 Novembre 2025
Un pomeriggio di condivisione e sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne, in ogni sua forma.

La presentazione del libro della collega
Angela Giacovelli "Eco e Narciso . Una storia diversa. Un percorso di rinascita psicologica e spirituale" ha dato spazio e attivato partecipazione e riflessioni preziose.

L’iniziativa è stata organizzata dallo Sportello Vanessa Humanitas, di cui faccio parte, con la partecipazione del Comitato Civico “Impariamo a dire Noi” e della Rete di Solidarietà del Q4.

Rete di Solidarietà Quartiere 4 Isolotto-Legnaia
̀

17/11/2025

La prematurità riguarda ogni anno più di 13 milioni di bambini nel mondo e, purtroppo, rappresenta la prima causa di morte neonatale e infantile.
Per dare a ogni bambino nato troppo presto un futuro possibile, l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita i Paesi a mettere in atto tutti quei processi di cambiamento che permettano di portare a zero le morti evitabili e garantire la migliore salute possibile a tutti i bambini prematuri. Come?
💫 Investendo risorse mirate per la cura dei prematuri;
💫 Promuovendo reparti dedicati, personale formato, spazi adeguati ed equipaggiamenti salvavita;
💫 Prendendosi cura della salute delle donne con controlli regolari, diagnosi precoce, percorsi di accompagnamento e ascolto;
💫 Sostenendo le famiglie, offrendo un supporto emotivo, economico e pratico. Nessun genitore dovrebbe attraversare da solo il tempo fragile della terapia intensiva, specialmente quando è l’unico tempo di quel bambino.
💫 Garantendo equità: la sopravvivenza non può dipendere dal luogo in cui si nasce o dal reddito. Ogni bambino, ovunque, merita la stessa possibilità di crescere, amare, essere amato.
Da quest’anno la data per il sarà il 15 novembre. Questo significa che dal 15 ottobre, Day, ci sarà un intero mese per sensibilizzare istituzioni, cittadini e governi sulla salute perinatale e sul diritto alle cure di donne e bambini.

La Giornata Mondiale della Prematurità è un invito alla cura, all’equità e alla speranza, a sistemi sanitari più forti per società più sane e più giuste.
In particolare, in Italia chiediamo:
💫 uniformità nelle cure in tutte le regioni italiane;
💫 reparti organizzati per essere aperti ai genitori h24: i genitori sono la prima medicina dei neonati, non vanno separati, se non per periodi brevissimi necessari a cure di emergenza;
💫 promozione del contatto coi genitori e delle cure responsive, attraverso la ;
💫 promozione del benessere di neonati e genitori attraverso pratiche di riduzione dello stress (mindfulness e biblioterapia)
💫 promozione della per i nostri stellini e per le nostre stelline

Indirizzo

Firenze, Scandicci, Roma, Online
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Un pò di me

N. Ma noi dobbiamo avere delle forme. No? Senza le forme saremmo persi. Non avremmo aspettative su cui confidare, non avremmo inevitabilità, quotidianità, che è un’ancora per i nostri giorni. T. Troveremo nuove forme N. Dove? T. Come? N. Dove le troveremo? T. Cercheremo. L’arte è questo. Cercare. N. Come fai a sapere che esistono? Quali sono queste nuove forme? Dove sono? T. Tutte intorno a noi. N. Dove? Sto cercando... T. Sono imminenti, ma sfuggenti N. Pensa , pensa a tutto quello che è definito nel mondo. Pensa alla gravità, al respiro, alla morte degli uccelli, ai confini dei continenti. È arrogante pensare che ci saranno sempre nuove forme, più di quelle che già ci sono. T. Questo non è.. N. Quando avremo fallito la vita che ci hanno dato, allora il pianto delle nuove forme ci percorrerà come un fuoco. E allora partiremo alla ricerca di nuove luoghi in cui andare ora che abbiamo rovinato i vecchi. Hai abbastanza forme. Hai la carta davanti a te, 26 lettere, migliaia di giorni. Hai lo stesso dna di Dio nel tuo sangue. Un dna che non ha orizzonti. Fai qualcosa.

Estratto da “Nina” , spettacolo teatrale scritto e interpretato dal gruppo de ‘Il Melograno” Roma, diretto da A. Mosca.

Abbiamo tanto dentro di noi, abbiamo il tempo, pensieri, emozioni, immagini, piccole e grandi azioni, passi da fare e orizzonti da raggiungere...

CHI SONO