Dott.ssa Grazia Signorello

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Tablet e smartphone ai bambini piccoli? Attenzione! 🚫👶Consegnare dispositivi digitali ai più piccoli può sembrare una so...
14/04/2025

Tablet e smartphone ai bambini piccoli? Attenzione! 🚫👶

Consegnare dispositivi digitali ai più piccoli può sembrare una soluzione pratica, ma comporta molti rischi per lo sviluppo fisico e psicologico.

👶 1. Rallentano lo sviluppo del cervello e del linguaggio
Il cervello ha bisogno di stimoli reali: contatto umano, gioco attivo, esperienze sensoriali. Gli schermi riducono queste interazioni e possono ritardare il linguaggio.

😤 2. Difficoltà nella gestione delle emozioni
Usare il tablet per “calmare” un bambino impedisce di imparare a gestire noia e frustrazione. Così cresce con bassa tolleranza agli stimoli negativi.

📵 3. Rischio di dipendenza e comportamenti problematici
Stimoli digitali continui creano abitudine: senza schermo il bambino può diventare irritabile o aggressivo.

⏳ 4. Ridotta capacità di concentrazione
I contenuti digitali sono veloci e iperstimolanti. Il cervello si abitua alla gratificazione immediata, perdendo interesse per attività più lente.

🌙 5. Problemi di sonno
La luce blu degli schermi può disturbare la produzione di melatonina e peggiorare il riposo notturno.

👁️‍🗨️ 6. Vista e postura a rischio
Troppo schermo affatica la vista e aumenta il rischio di miopia. Inoltre, stare seduti male per ore danneggia la colonna vertebrale.

🤝 7. Difficoltà nelle relazioni sociali
I bambini imparano a comunicare osservando volti, gesti e toni di voce. Gli schermi rubano tempo a queste esperienze fondamentali.

✅ Cosa possiamo fare?
• ❌ Niente schermi sotto i 2 anni
• ⏱️ Limiti chiari dai 2 anni in su
• ⚽ Favorire gioco attivo e lettura
• 👨‍👩‍👧‍👦 Usare i dispositivi insieme ai bimbi
• 📚 No schermi almeno 1 ora prima di dormire

La tecnologia non è il nemico, ma va usata con cura e consapevolezza. Nei primi anni di vita, ogni scelta fa la differenza!

La vostra pediatra 👩🏻‍⚕️🩺

‼️Dottoressa ho dato il cortisone a mio figlio per la tosse…  e non è passata!Quando la terapia per la tosse è affidata ...
22/03/2025

‼️Dottoressa ho dato il cortisone a mio figlio per la tosse… e non è passata!

Quando la terapia per la tosse è affidata al ” fai da te” o ai consigli del farmacista, la tosse può continuare indisturbata anche quando si usa il cortisone mandando in tilt i genitori che corrono dal pediatra impauriti.
Vediamo perché il cortisone non funziona sempre.
La tosse abbiamo detto è un sintomo non una malattia che l’organismo mette in atto quando c’è da fare “pulizia” ma la tosse può essere causata da diversi motivi.
La tosse che risente beneficamente della funzione del cortisone è la tosse asmatica o da laringospasmo, quella che se ne frega del cortisone è la tosse da scolo retro nasale, il bimbo è raffreddato si stende e cade tutto il muco in gola infatti la tosse c’è la notte o quando fa il riposino pomeridiano; in questi casi la terapia è basata su altri farmaci e con l’aiuto di particolari device. Poi c’è la tosse che peggiora con il cortisone che è quella da reflusso gastroesofageo ed il motivo è facilmente intuibile.Quando il bambino soffre di reflusso gastroesofageo ha risalita di contenuto acido in esofago, gli antinfiammatori tutti ed in particolare il cortisone creano, come effetto collaterale, una gastrite, dovuta alla riduzione della produzione di particolari molecole dette prostaglandine che aiutano a proteggere la mucosa gastrica stimolando la produzione di muco e bicarbonato che difendono il rivestimento dello stomaco dall’azione aggressiva degli acidi.
Allora cosa fare… consulta il Pediatra!

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Il raffreddore è un’infezione virale che colpisce le vie respiratorie superiori, come naso e gola. È causato da diversi ...
15/03/2025

Il raffreddore è un’infezione virale che colpisce le vie respiratorie superiori, come naso e gola. È causato da diversi virus, tra cui i più comuni sono i rhinovirus 🦠. Si trasmette facilmente attraverso starnuti 🤧, colpi di tosse 😷 o parlando, ma anche toccando superfici contaminate e portandosi le mani al viso.

⚠️ Attenzione ai sintomi!

✔️ Naso che cola 💧👃
✔️ Starnuti e mal di gola 🤒
✔️ Tosse leggera 🗣️
✔️ Febbre lieve (a volte) 🌡️

Il raffreddore è fastidioso, ma di solito non grave e si risolve da solo in pochi giorni ⏳. Non esiste una cura specifica, ma possiamo alleviare i sintomi con semplici rimedi:

💤 Riposo e tante coccole 🛌❤️
💦 Bere molti liquidi (acqua, brodo, tisane) 🥤☕
🛁 Vapori caldi per liberare il naso 🚿🌫️

❌ Ecco cosa fare e cosa evitare!

🚫 L’aerosol con mascherina NON serve! Meglio portare il bambino in bagno con la doccia calda aperta per creare una mini sauna 🌡️🚿.
✅ Pulizia frequente del naso con lavaggi nasali per aiutare la respirazione 🏥👶.
✅ Non fermiamo la tosse e gli starnuti! Sono meccanismi naturali per eliminare il catarro 🤧.
👀 Congestione oculare? Nessun allarme! È solo una reazione infiammatoria del corpo 🔴👁️.

🔑 Il miglior rimedio? Pazienza e attesa! 🕰️❤️

Il raffreddore passa da solo, basta gestirlo con calma e amore. Salva il post e condividilo con altri genitori! 👨‍👩‍👧‍👦💙

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Convulsioni Febbrili: Cosa Devi Sapere!🤒In questi giorni di epidemia influenzale, la febbre alta nei bambini sta generan...
09/03/2025

Convulsioni Febbrili: Cosa Devi Sapere!

🤒In questi giorni di epidemia influenzale, la febbre alta nei bambini sta generando molta ansia tra i genitori. Uno dei timori più grandi? Le convulsioni febbrili.

🔍 Cosa sono?
Le convulsioni febbrili sono episodi di scosse o movimenti incontrollati che colpiscono circa il 3-5% dei bambini tra i 6 mesi e i 5 anni . Sono dovute a un’attività elettrica anomala nel cervello quando la temperatura corporea aumenta rapidamente.

‼️ Sfatiamo un mito!
Non è solo la febbre alta a causarle. Gli studi più recenti indicano che ci sono altri fattori coinvolti:

🧬 Predisposizione genetica – Se in famiglia ci sono stati casi, il rischio può essere maggiore.
🧠 Maturazione cerebrale – Nei bambini piccoli il sistema nervoso è ancora in sviluppo.
📈 Velocità dell’aumento della febbre – È il rapido rialzo della temperatura a scatenarle, più che il valore assoluto.
🦠 Infezioni virali e batteriche – Alcuni virus, come l’influenza, sono più associati alle convulsioni febbrili.

✨ Buone notizie!
Le convulsioni febbrili, seppur spaventose, nella maggior parte dei casi non indicano problemi neurologici gravi e non sono sinonimo di epilessia.

📢 Se succede, mantieni la calma! Segui le indicazioni del pediatra e monitora il tuo bambino con attenzione. Conoscere il fenomeno aiuta a gestirlo meglio!

📌 Salva questo post e condividilo con altri genitori! ❤️

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💡La febbre è una risposta naturale del corpo alle infezioni e segue un ciclo ben preciso. Spesso i genitori si preoccupa...
23/02/2025

💡La febbre è una risposta naturale del corpo alle infezioni e segue un ciclo ben preciso. Spesso i genitori si preoccupano quando la temperatura sale e scende nell’arco della giornata, ma è importante sapere che questo è normale.

❓Come funziona il ciclo della febbre?

1️⃣Fase iniziale (aumento della temperatura): Il corpo riconosce un’infezione e aumenta la temperatura per combattere i virus o i batteri. Il bambino può avere brividi, pelle fredda e sentirsi infreddolito.

2️⃣Fase alta (febbre stabile): La temperatura si mantiene elevata per un certo periodo, aiutando il sistema immunitario a lavorare meglio. Qui il bambino può essere caldo, sudato e stanco.

3️⃣Fase di discesa: Il corpo si rende conto che non serve più la febbre alta e inizia ad abbassarla attraverso la sudorazione. Il bambino potrebbe sudare molto e avere bisogno di liquidi per recuperare.

4️⃣Pause e ritorni: La febbre può tornare ciclicamente, soprattutto nelle infezioni virali, per uno o più giorni prima di risolversi del tutto.

‼️Cosa fare come genitore?

🚨Non spaventarti se la febbre va e viene durante la giornata, è un segno che il corpo sta combattendo.

🌡️Misura la temperatura senza ossessionarti, ma osserva come sta il bambino: se mangia, beve e reagisce bene, non c’è da preoccuparsi.

💧Mantieni il bambino idratato e vestilo con indumenti leggeri.

👩🏻‍⚕️Consulta il pediatra se la febbre è molto alta (sopra i 39°C), dura più di 3 giorni o il bambino appare molto sofferente.

La febbre non è il nemico, ma un alleato del sistema immunitario!

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Dottoressa mio figlio ha la tosse… non è che ha la  polmonite!L’influenza Australiana con la quale stiamo combattendo in...
09/02/2025

Dottoressa mio figlio ha la tosse… non è che ha la polmonite!
L’influenza Australiana con la quale stiamo combattendo in questo periodo è particolarmente aggressiva rispetto all’influenza stagionale classica degli altri anni. Nei pazienti pediatrici può portare a complicanze significative, tra cui polmoniti. La polmonite è una infiammazione dei polmoni che colpisce gli alveoli polmonari, le piccole sacche d’aria dove avviene lo scambio d’ossigeno con il sangue. Quando un bambino ha la polmonite , queste sacche si riempiono di liquido o di pus, rendendo la respirazione difficile.
Per cui è vero che uno dei sintomi principali è la tosse ma essa è accompagnata da altri sintomi che indicano lo stato di compromissione dei polmoni o del polmone che non permette gli scambi gassosi.
Quindi avremo in genere più di un sintomo associati:
✅ Febbre alta persistente (oltre 38,5°C)
✅ Tosse intensa e continua con catarro giallo/verde
✅ Respiro affannoso o difficoltoso (respira velocemente, si vede rientrare la pelle tra le costole)
✅ Dolore toraci
✅ Colorito bluastro o pallido sulle labbra o sulle unghie
✅ Debolezza e sonnolenza eccessiva
Se invece la tosse è leggera, senza febbre alta e il bambino è attivo, appetente e svolge normalmente le sue attività, potrebbe trattarsi di una normale infezione virale. In questo caso lo si aiuta:
✔ Mantenendo l’ambiente umido con un umidificatore
✔ Facendogli bere molti liquidi per fluidificare il muco
✔ Sollevandolo leggermente quando dorme per aiutare la respirazione
Se la tosse dura più di 10 giorni, peggiora o il bambino ha difficoltà a respirare, è sempre meglio consultare il medico.

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‼️Dottoressa, Il mio bambino ha la febbre… ma  non mangia nulla!Questa è la  domanda ricorrente  in questi giorni  in cu...
01/02/2025

‼️Dottoressa, Il mio bambino ha la febbre… ma non mangia nulla!
Questa è la domanda ricorrente in questi giorni in cui le infezioni virali la fanno da padrone e la febbre è uno dei sintomi principali.
Vorrei spiegare a tal proposito qual’ è il significato dell’inappetenza in corso di malattie infettive
L’inappetenza durante una malattia infettiva è un fenomeno normale e fa parte della risposta naturale di difesa del corpo, insieme alla febbre.

🩺Quando il corpo combatte un’infezione, concentra le sue energie per sostenere il sistema immunitario e contrastare i germi. La digestione richiede molta energia, quindi il corpo riduce l’appetito per riservare più risorse alla guarigione.
Durante un’infezione, il sistema immunitario rilascia molecole chiamate citochine. Queste non solo attivano le difese immunitarie, ma agiscono anche sul cervello, riducendo la sensazione di fame
Alcuni microrganismi influenzano direttamente il metabolismo e i segnali di fame del corpo, contribuendo all’inappetenza.
Durante una malattia infettiva l’inappetenza potrebbe aiutare a limitare la disponibilità di nutrienti necessari alla crescita e alla moltiplicazione di virus o batteri. Ecco come.
Non mangiare significa ridurre anche la disponibilità del ferro, molti batteri e virus hanno bisogno di ferro per moltiplicarsi. Durante un’infezione, il corpo “nasconde” il ferro, immagazzinandolo nelle cellule e diminuendo la sua concentrazione nel sangue. Mangiare meno può contribuire a ridurre ulteriormente il ferro disponibile.
Febbre, nausea, mal di gola o stanchezza, comuni nelle malattie infettive, possono rendere il cibo meno appetibile.

💡Allora cosa fare. Non forzare il bambino a mangiare, ma offrire cibi leggeri e facili da digerire, come brodo, frutta o yogurt e pensare ad idratarlo per evitare che si disidrati piuttosto che nutrirlo.
L’appetito tornerà gradualmente con il miglioramento della salute.
⚠️Solo se l’inappetenza dura troppo a lungo o si associa ad altri sintomi preoccupanti, è importante consultare il pediatra.
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‼️Le malattie esantematiche sono un gruppo di infezioni che si manifestano principalmente con un’eruzione cutanea (esant...
25/01/2025

‼️Le malattie esantematiche sono un gruppo di infezioni che si manifestano principalmente con un’eruzione cutanea (esantema), dal greco exanthema che significa “eruzione”. Spesso accompagnate da altri sintomi come febbre, malessere generale o infiammazione. Sono molto comuni nei bambini, perché hanno un sistema immunitario ancora immaturo ma possono colpire anche gli adulti.
❎Le principali malattie esantematiche includono:
Morbillo che si manifesta con Febbre alta, tosse, naso che cola e macchie rosse diffuse.
Rosolia: febbre lieve, linfonodi ingrossati e un’eruzione cutanea rosa.
Varicella: Bolle pruriginose che si trasformano in croste.
Quinta malattia: Macchie rosse sul viso (“guance schiaffeggiate”) e poi sul corpo.
Sesta malattia: Febbre alta seguita da un’eruzione rosa sul corpo.
Scarlattina: Febbre, mal di gola e una caratteristica eruzione cutanea rossastra.
📝Queste malattie sono spesso causate da virus o batteri e si trasmettono facilmente attraverso goccioline respiratorie o contatto diretto. Nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente senza problemi ma se non vengono riconosciute e trattate adeguatamente o se colpiscono individui con sistema immunitario debole ( come neonati, anziani, donne in gravidanza o persone con patologie croniche) possono complicarsi dando origine a malattie anche invalidanti. La maggior parte di esse è prevenibile con i vaccini (es. morbillo, rosolia, varicella).
Queste di cui ho parlato sono le malattie esantematiche più conosciute perché sono comuni o hanno avuto un grande impatto storico. Sono tanti i virus e i batteri che possono decorrere con un esantema, ci sono quelle rare o meno diffuse in alcune aree geografiche, ad alcune di esse non si è dato neanche un nome ben preciso.
💡Da sapere! In genere quando compare l’esantema la malattia è in via di guarigione ma l’individuo può essere ancora contagioso. Occorre sempre osservare il bambino e monitorare le sue condizioni generali prima di caricarsi di ansie, chiamare il medico per informarlo e farsi consigliare sulla condotta da seguire.
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‼️Affrontare i capricci dei bambini tra 1 e 3 anni può essere una sfida, ma è importante ricordare che si tratta di una ...
18/01/2025

‼️Affrontare i capricci dei bambini tra 1 e 3 anni può essere una sfida, ma è importante ricordare che si tratta di una fase normale del loro sviluppo. I capricci rappresentano spesso il modo in cui i bambini esprimono una difficoltà o un’incapacità momentanea nel gestire le loro emozioni.

📖In questa breve guida troverai consigli pratici per comprendere meglio questi momenti di crisi e affrontarli con serenità.

✍️Puoi condividere nei commenti la tua esperienza personale: i tuoi suggerimenti potrebbero fare la differenza per altri genitori che stanno vivendo situazioni simili. Insieme possiamo supportarci e imparare gli uni dagli altri!

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‼️I primi 1000 giorni di vita, dal concepimento al secondo compleanno, sono un periodo cruciale riconosciuto dall’OMS e ...
04/01/2025

‼️I primi 1000 giorni di vita, dal concepimento al secondo compleanno, sono un periodo cruciale riconosciuto dall’OMS e dall’UNICEF. In questa finestra di tempo si pongono le basi per la salute e il benessere futuri, influenzando lo sviluppo fisico, cognitivo ed emotivo del bambino. Durante questo periodo, il cervello raggiunge circa l’80% delle sue dimensioni adulte, richiedendo stimoli adeguati e un ambiente favorevole. Anche il corpo cresce rapidamente, e lo sviluppo motorio deve essere sostenuto con attività come il “Tummy Time” e l’uso di tappetini sensoriali, evitando strumenti che limitano i movimenti, come il girello.

🥗La nutrizione gioca un ruolo centrale: una dieta equilibrata durante la gravidanza garantisce il giusto apporto di nutrienti al feto. Dopo la nascita, l’allattamento al seno, consigliato nei primi sei mesi, fornisce sostanze fondamentali per la crescita e il sistema immunitario. Successivamente, il passaggio allo svezzamento deve essere sereno e rispettoso delle esigenze del bambino, privilegiando l’autosvezzamento e i tagli sicuri degli alimenti per favorire autonomia e sicurezza. È essenziale abbandonare pratiche superate, come l’uso del biscotto sciolto nel latte, reso inutile dai moderni latti “adattati”.

🫂Il legame affettivo tra genitori e bambino è determinante per il suo equilibrio emotivo. Rispondere ai bisogni con coccole e attenzioni trasmette amore e sicurezza. Anche l’ambiente familiare e lo stile di vita dei genitori sono cruciali: evitare fumo, alcol e stress, insieme a un contesto stimolante, favorisce lo sviluppo armonioso. La prevenzione, tramite vaccinazioni, controlli pediatrici e monitoraggio costante, permette di individuare e risolvere tempestivamente eventuali problematiche.

🙋🏼‍♀️Questi 1000 giorni rappresentano una fase irripetibile. Con scelte consapevoli e amore, i genitori possono gettare solide basi per il futuro del bambino e della società.
La vostra pediatra 🩺👩🏻‍⚕️

‼️In questi giorni si sente sempre più spesso parlare che l’influenza nei bambini si complica, vediamo di capire cosa su...
21/12/2024

‼️In questi giorni si sente sempre più spesso parlare che l’influenza nei bambini si complica, vediamo di capire cosa succede.

👶🏻Le complicanze dell’influenza in età pediatrica sono relativamente comuni e possono essere anche gravi, soprattutto nei bambini più piccoli o in condizioni di problemi di salute sottostanti. Queste complicanze si verificano per diversi motivi: legati alla natura del virus influenzale, alla risposta immunitaria del bambino, che a seconda dell’età può non essere adeguata. Le vie aeree sono più piccole, il che le rende più suscettibili all’ostruzione e alle complicanze respiratorie. I bambini, specialmente quelli in età scolare o che frequentano l’asilo, sono spesso esposti a molti agenti patogeni in ambienti condivisi. Non si verificano perché non si usa l’antibiotico per curare l’influenza, abbiamo detto già in passato che le infezioni causate dai virus non si trattano con gli antibiotici. Le complicanze sono dovute non al virus in sè ma alle infezioni batteriche secondarie che possono sopraggiungere.
😷 L’otite media acuta è una delle complicanze più frequente. La polmonite batterica può svilupparsi come conseguenza di un’infezione secondaria dopo che il virus ha indebolito le difese immunitarie delle vie respiratorie. L’ infiammazione dei seni paranasali dovuta a sovrainfezioni batteriche. Bronchiolite, particolarmente nei bambini sotto i 2 anni, specialmente se già vulnerabili a infezioni respiratorie . Nei bambini con asma preesistente, l’influenza può peggiorare i sintomi. Convulsioni febbrili. Encefalite, sebbene rara, può verificarsi come complicanza grave. Sindrome di Reye, una rara ma grave condizione associata all’uso di aspirina durante un’infezione virale. Complicanze cardiologiche come la Miocardite e la rabdomiolisi , rara complicanza legata alla distruzione del tessuto muscolare.
✅In sintesi, le complicanze dell’influenza in età pediatrica si verificano a causa dell’immaturità del sistema immunitario, dell’anatomia respiratoria e della maggiore suscettibilità dei bambini alle infezioni secondarie. La prevenzione e la gestione precoce sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze.
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BAMBINI… GRANDI  PRODUTTORI DI MUCO👶🏻I bambini, soprattutto nei primi anni di vita, tendono a produrre una maggiore quan...
14/12/2024

BAMBINI… GRANDI PRODUTTORI DI MUCO

👶🏻I bambini, soprattutto nei primi anni di vita, tendono a produrre una maggiore quantità di muco rispetto agli adulti per diversi motivi legati al loro sistema immunitario e al loro sviluppo fisico. Stanno ancora costruendo il loro sistema immunitario, inoltre, le cellule che producono il muco non sono del tutto mature, il che può portare a una produzione più abbondante.

🫁Le mucose, come quelle delle vie respiratorie, sono una delle prime linee di difesa contro i germi e Il muco prodotto dalle vie aeree ha un ruolo fondamentale nella protezione e nel corretto funzionamento del loro sistema respiratorio. Serve a proteggerli contro germi e sostanze nocive, agendo come una barriera protettiva, intrappolando polvere, batteri, virus, allergeni e altre particelle dannose che potrebbero entrare nel corpo attraverso le vie respiratorie. Idrata le vie aeree, il naso e la gola sono coperti da una sottile pellicola di muco che mantiene umide le mucose, prevenendo l'irritazione e la secchezza. Un ambiente umido è essenziale per il corretto funzionamento delle ciglia, piccole strutture simili a peli che si trovano nelle vie respiratorie e che spingono il muco (con le particelle intrappolate) fuori dai polmoni e dalle vie nasali. Il muco sostiene il sistema immunitario, infatti contiene anticorpi e altre sostanze che aiutano a combattere infezioni e a neutralizzare virus e batteri, svolgendo un ruolo importante nella difesa del corpo.

‼️Non sempre è necessario eliminare il muco nei bambini, poiché, come abbiamo visto, svolge un ruolo protettivo e fisiologico importante. Tuttavia, in alcuni casi, può essere utile o necessario rimuoverlo, specialmente se diventa troppo abbondante, causa difficoltà respiratorie o quando il bambino è troppo piccolo; quando è molto denso e ostruisce le vie respiratorie, determinando anche congestione nasale, può risultare difficile per il bambino respirare, nutrirsi (specialmente se allatta) o dormire.

Indirizzo

Scordia

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 12:00
Martedì 14:00 - 16:00
Mercoledì 15:00 - 18:00
Giovedì 08:30 - 11:30
Venerdì 09:00 - 12:00

Sito Web

http://www.graziasignorello.it/

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