RespiroEmozioni- dott.ssa AnnaLisa Bertoletti

RespiroEmozioni- dott.ssa AnnaLisa Bertoletti Sono psicologa-psicoterapeuta e guida mindfulness. Ascolto grandi e piccini per coltivare presenza, emozioni, accompagnando in un percorso di cura.

Valutazioni e diagnosi DSA. Sedriano e online. Consulenza e sostegno psicologico per adulti, adolescenti e bambini. Sostegno alla genitorialità e CTP in caso di separazioni / divorzi. Valutazione dei disturbi specifici dell'apprendimento, aiuto nel metodo di studio. Formazione per insegnanti ed enti pubblici/privati.

29/10/2025

Ogni gruppo di mindfulness è un nuovo inizio.
C’è chi arriva curioso, chi un po’ scettico, chi solo stanco di correre.

Nel primo incontro si respira un silenzio diverso…
quello del provare a stare.
Si sente la voglia di esserci,
ma anche la fatica, la mente che scappa via,
la frustrazione di accorgersi di non riuscire.

Ed è proprio lì che comincia la pratica, e la settimana continua a casa.
Non perché “si insegni” la mindfulness,
ma perché la si incontra, passo dopo passo,
nelle pieghe della vita quotidiana.

E quando qualcuno dice:
“Non ho tempo…”
sorrido, e lə invito a notare, a stare anche solo per un attimo. 

Nel fare il caffè,
nel chiudere una porta piano,
nel guardare la luce cambiare sul muro,
nei dettagli mentre si è in coda.

Perché anche questo è mindfulness.

Ogni respiro è un luogo dove tornare.
Per notare, esserci, 
Anche solo per un momento

Oggi, durante l’incontro di mindfulness in azienda con .it da  , abbiamo toccato un tema che non è facile da nominare, f...
20/10/2025

Oggi, durante l’incontro di mindfulness in azienda con .it da , abbiamo toccato un tema che non è facile da nominare, figuriamoci da vivere: l’autenticità.

Parlarne in un contesto professionale può sembrare strano, quasi fuori luogo.
Eppure… è proprio lì che spesso ci perdiamo.

Nelle relazioni formali.
Nei ruoli.
Nel “come dovremmo essere”.
Ci siamo chiesti:
Cosa mostriamo davvero di noi?

Io per prima ho dovuto lavorarci tanto.
Non è stato un percorso lineare.
Quando vivi esperienze che ti segnano — traumi, relazioni che ti insegnano a trattenere, ad adattarti, a non disturbare — finisci per dimenticare chi sei.
Impari a stare nel mondo “funzionando” bene. Ma non sempre in modo vero.

La mindfulness, la terapia, l’ascolto del corpo, mi insegnano ogni giorno come ascoltarmi.

Ho imparato a riconoscere quando indosso una maschera…
E quando invece sono davvero io.

Oggi, durante l’incontro, l’ho sentito forte:
l’autenticità non è una cosa che “si fa”.
È qualcosa che si contatta.
Nel silenzio.
Nel respiro.
Nel sentire.

E quando cominci a portarla anche sul lavoro, perché le persone non sentono solo cosa dici.
Sentono chi sei, come arrivi.
Sentono se sei lì davvero.

E no, non è sempre comodo.
Portare la versione più autentica di me è uno dei regali più grandi che mi sto facendo.
E oggi, in quell’incontro, ho visto in molti rifletterci profondamente.
Forse proprio perché, in fondo, tutti desideriamo la stessa cosa:
essere visti per ciò che siamo, non solo per ciò che facciamo.

Mi chiamo Anna Lisa.
Sì, scritto proprio così, con uno spazio in mezzo — per un errore all’anagrafe.Un dettaglio minusco...
13/10/2025

Mi chiamo Anna Lisa.
Sì, scritto proprio così, con uno spazio in mezzo — per un errore all’anagrafe.
Un dettaglio minuscolo, all’apparenza.

Eppure è diventato per me un simbolo:
dell’imperfezione che ci plasma,
degli inciampi che ci formano,
di quanto sia importante accogliere anche ciò che non abbiamo scelto.
Integrare gli errori, accettarli, abitarli.
Farci pace, senza più combatterli.
È così che impariamo a guardarci con gentilezza, e a riconoscerci — autentici, interi, vivi.

Oggi voglio presentarmi davvero.
Non attraverso i titoli o i ruoli, ma partendo da ciò che mi ha attraversata.

Ti racconto di strade cambiate all’improvviso,
di partenze che non avevo previsto,
di consapevolezze nate dal silenzio.

La mia vita mi ha portata qui:
a camminare accanto a chi sceglie di guardarsi dentro.
Con rispetto, cura, presenza.

E forse, se sei qui, è perché questo cammino parla anche un po’ di te.
Di quella parte che ha bisogno di essere ascoltata,
che vuole comprendere, guarire, trasformarsi.

Il mio intento, attraverso la psicoterapia e la mindfulness,
è offrire uno spazio in cui rallentare,
ritrovarti,
e imparare ad accoglierti.
Un passo alla volta.
Insieme.

E se ti fermassi ora, in silenzio.. cosa sentiresti emergere dentro te?

Anna Lisa

“Sono una psicoterapeuta.”
“Sono papà.”
“Sono responsabile dell’azienda.”
“Sono...”Quante volte iniziamo così?
Con un’et...
15/09/2025

“Sono una psicoterapeuta.”
“Sono papà.”
“Sono responsabile dell’azienda.”
“Sono...”

Quante volte iniziamo così?

Con un’etichetta. Un ruolo. Una definizione.

Oggi, durante un incontro di mindfulness in azienda, ci siamo fermati proprio lì: a quel punto esatto in cui smettiamo di essere noi e iniziamo a essere il nostro ruolo.
Abbiamo esplorato insieme quanto possa diventare stretto, soffocante, quel vestito che ogni mattina indossiamo quasi senza accorgercene.

Ci siamo chiesti:
“Chi sono quando non indosso nessun ruolo?”
“Cosa succede se smetto di identificarmi solo con ciò che faccio?”

Abbiamo incontrato convinzioni radicate, talvolta mai messe in discussione:
“Sono bravə solo se non sbaglio mai.”
“Devo dare sempre il massimo, anche se non mi fermo mai.”
“Solo impegnandomi abbastanza diventerò perfettə.”
Frasi che sembrano innocue… e invece, spesso, ci tolgono l’aria.

Il ruolo può proteggere.
Ma quando inizia a imprigionare?

In quello spazio di silenzio e consapevolezza, è emersa una verità semplice e potente:

Sotto ogni ruolo, c’è una persona.
Una persona che respira.
Che sente.
Che cambia.
Che cresce.
E soprattutto, che non è sola.
Perché al di là delle etichette, siamo tutti umani, con paure simili, fragilità simili, sogni simili.
E questo, in fondo, è un grande sollievo.

La mindfulness non cancella i ruoli, ma ci aiuta a viverli con più presenza, autenticità, libertà.
A ricordarci che non dobbiamo essere perfetti per essere degni.
Che possiamo esistere anche fuori dallo “scaffale” del dovere.

E tu?
Quali convinzioni ti porti addosso ogni giorno?
Ti riconosci ancora, sotto l’etichetta?

Se senti che è tempo di guardare tutto questo con occhi nuovi, i miei percorsi di mindfulness sono aperti. C’è uno spazio anche per te.

Domenica.
Quel giorno della settimana che per molti porta con sé un sottile bisogno di “fare qualcosa di speciale”. Come...
14/09/2025

Domenica.
Quel giorno della settimana che per molti porta con sé un sottile bisogno di “fare qualcosa di speciale”. Come se la normalità non bastasse, come se la bellezza dovesse per forza essere straordinaria per essere vera.

Eppure, a volte, la vera eccezionalità si nasconde proprio dove non la cerchiamo.

C’è chi, pensando alla mindfulness, immagina subito un tappetino, occhi chiusi, mani in grembo.

Ma la verità è che la presenza non ha bisogno di scenografie.
È lì,
costante, silenziosa, pronta ad abbracciarci nei gesti più semplici.

È in quella corsetta del mattino che rallenta, quasi senza accorgersene, trasformandosi in camminata. Perché il sole filtra tra gli alberi in un modo che ti costringe a guardare.

Perché il rumore della ghiaia sotto le scarpe diventa quasi musica. Perché il corpo respira, e finalmente te ne accorgi.

È nello specchio d’acqua mosso dal vento, che riflette il cielo e ti restituisce un pezzo di anima.

È nelle coccole con Nina, quel momento di tenerezza, mentre in sottofondo gira un vecchio disco e tu stendi il bucato con la cura di un rito antico.

È nel profumo della pizza fatta in casa, impastata con calma, con mani un po’ infarinate e il cuore più leggero. Mangiarla sul balcone, mentre il cielo si tinge di rosa.

La mindfulness non è un fare.
È un essere.
È l’invito più autentico a stare, davvero.
Ad accorgerti. A meravigliarti.

A riconoscere la bellezza, quella vera — piccola, silenziosa, quotidiana — e a dire grazie.
Senza aspettare che succeda qualcosa di speciale.
Perché forse… sta già succedendo.
Di cosa ti sei stupitə oggi?

Ti senti sopraffatta/o? Sempre di corsa?Mai davvero presente?Forse è il momento di rallentare, concederti una pausa ...e...
12/09/2025

Ti senti sopraffatta/o? Sempre di corsa?
Mai davvero presente?
Forse è il momento di rallentare, concederti una pausa ...e tornare a te.

Sul mio sito https://annalisabertoletti.it/corso-di-mindfulness/ sono finalmente disponibili i nuovi corsi di Mindfulness: pensati per chi ha bisogno di avvicinarsi alla pratica, comprendere meglio di cosa si parla o semplicemente avere una guida per ritrovare uno spazio di respiro, di calma e uno spazio interiore in cui sentirsi al sicuro.

Non serve essere esperti, ma basta il desiderio di stare meglio e ritrovarsi.

Scopri i corsi, scegli quello che parla alla tua esperienza e al tuo bisogno.

Perché aspettare il "momento giusto"?
Il momento giusto… è adesso. Sempre, qui e ora.

Hai dubbi? non esitare a scrivermi: info@annalisabertoletti.it

https://annalisabertoletti.it/corso-di-mindfulness/

Hai mai notato con quanta durezza ti parli? Quanto ti giudichi? La critica la respiriamo, nel nostro ambiente di crescit...
03/09/2025

Hai mai notato con quanta durezza ti parli? Quanto ti giudichi?

La critica la respiriamo, nel nostro ambiente di crescita e relazionale, diventa automaticamente ciò che usiamo, perché ci è famigliare.

La self compassion ti accompagna in un percorso di comprensione, di contatto con la tua umanità, con la tua autenticità, per essere meno criticə e più gentile.

Come tutti sei imperfettə, ma meravigliosamente umanə.

Nel carosello trovi un breve esercizio per osservarti in questo dialogo interiore.

Iscriviti alla newsletter per i 2 workbook gratuiti per proseguire in un percorso di ascolto e gentilezza.

Ricorda: trattati con la stessa cura con cui tratti chi ami. 🪷

✔️

Oggi è stato il 2 incontro di mindfulness in azienda. Quando parliamo di mindfulness, intendiamo l’imparare “ a stare” n...
16/06/2025

Oggi è stato il 2 incontro di mindfulness in azienda.

Quando parliamo di mindfulness, intendiamo l’imparare “ a stare” nel momento presente senza giudizio.

Quanto è difficile, in generale, stare? Quanto lo diventa quando lo pensiamo nel contesto lavorativo?
it mi ha coinvolta in questo bellissimo progetto per . Ogni lunedì mattina in presenza, e ogni martedì online, iniziamo la giornata con un’ora di mindfulness, permettendo ai dipendenti di trovare uno spazio per loro, per poter incamminarsi nella strada della consapevolezza.

Solitamente, in ambito aziendale, è più facile trovare corsi-“ricette” per : funzionare bene, per sbarazzarsi di tutto quel sentire che ci dà noia, per fare quante più possibili cose contemporaneamente, per fare.
La mindfulness è un’inversione di rotta, in una direzione opposta, in una dimensione di fare meno ed essere di più, e di conseguenza poi fare meglio, stando meglio.

La mindfulness è un traghettare lento, è un ascolto profondo di pensieri, emozioni, sensazioni.
Siamo in un mondo così veloce, così immediato, che ci siamo abituati quasi in tutto ad avere una soluzione istantanea, veloce, funzionale, “ già masticata”. Qui ci mettiamo in gioco ad ascoltarci, ad accoglierci , nelle consapevolezze, negli stati di relax, negli stati di fastidio, noia e resistenze che arrivano.
La mindfulness è un cammino di accompagnamento, dove ognuno si dona l’aiuto fondamentale.
Come scrisse Kabat Zinn “ nessuno può vivere la tua vita al posto tuo “ e io credo profondamente negli strumenti che ognuno di noi può trovare dentro di sè, credo profondamente che una migliore consapevolezza di noi, ci porta ad essere persone migliori, eh si, anche a “ funzionare” meglio … con noi stessi, con gli altri e nel lavoro.

🎊 Nessun recap di fine anno…Ma solo un…. GRAZIE 🙏🏼🪷Ai pezzi di vita che mi sono stati donati con tanta fiducia;Alle pers...
31/12/2024

🎊 Nessun recap di fine anno…
Ma solo un….

GRAZIE 🙏🏼🪷

Ai pezzi di vita che mi sono stati donati con tanta fiducia;

Alle persone che, con tutta la fatica che la psicoterapia prevede, si sono sedute su quella sedia di fronte a me o dietro allo schermo.

A coloro che hanno iniziato un cammino di mindfulness insieme.

A tutte le persone che, anche quest anno, mi hanno insegnato qualcosa di nuovo, didatticamente ed umanamente.

Buon nuovo anno, prendetevi cura di voi, sempre.
A presto.

Un riassunto di dicembre…❤️‍🩹Nelle storie delle persone che accolgo c’è spesso un filo rosso comune: la voce critica con...
22/12/2024

Un riassunto di dicembre…
❤️‍🩹Nelle storie delle persone che accolgo c’è spesso un filo rosso comune: la voce critica con sé stessi, molto dura e radicata.

🧘🏻‍♀️Personalmente ho ripreso un lavoro su di me, integrando psicoterapia, Mindfulness e respirazione. Il tutto mi aiuta a comprendere tale parte critica, indagando da cosa pensa di proteggermi, a volte non rendendosi conto del costo.

Dicembre è stato un cammino: dall’accogliere quel critico interiore, mostrandogli che potevamo provare a fare.

E così ….
son andata ad un concerto sola,
ho visto albe dalla finestra di casa mentre mi ricordavo di avere un corpo da allenare per come poi mi sentivo non per estetica,
oltre che una mente con cui meditare,
ho trascorso ore nel mio studio ad accogliere storie di vita .
Ho riportato il mio centro alla respirazione con .
Ho incontrato un gruppo di donne incredibili, tutte diverse, con un fuso orario che ci separava, ma un cammino comune in un corso di Mindfulness con . Mi son lanciata a fare una formazione in spagnolo, condividendo con persone a me care che hanno voluto sperimentare insieme.
Gesti semplici, ma che hanno permesso di ritrovarmi in lati messi a tacere.

Alessandro Magno scrisse: “Conoscere se stessi è la cosa più difficile perché mette in gioco la nostra razionalità, ma anche le nostre paure e le nostre passioni. Se qualcuno conosce nel profondo se stesso saprà capire gli altri e la realtà che lo circonda”.

➡️Siamo costantemente in un viaggio di cambiamento.
Nel mentre proviamo a vedere il bello di noi, in quel preciso momento, che sarà mutato poco dopo, ma prezioso.
E tu, accogli il tuo cambiamento?

Il periodo prima di Natale è sempre un momento particolare nella stanza della terapia.Si avvicinano due settimane di sto...
09/12/2024

Il periodo prima di Natale è sempre un momento particolare nella stanza della terapia.
Si avvicinano due settimane di stop delle terapie e i “movimenti” che avvengono dentro e fuori la stanza della terapia sono così densi.

Movimenti rappresentativi, simili a quelli che avvengono al di fuori della stanza, nelle relazioni: avvicinarsi, allontanarsi, andare in ansia, prendere preventivamente delle distanze, etc.

Per molti entra il tema della festività, della famiglia, dei conflitti, delle perdite.
Insomma dentro a quei “ semplici” quindici giorni di stop e i loro movimenti , c’è il mondo di ognuno, con le ferite e storie di vita, da maneggiare con cura.

I bimbi mi portano l’entusiasmo della fine scuola, dell’arrivo di Babbo Natale, nei loro occhi che brillano di magia, che spesso noi adulti perdiamo per strada.

Quegli occhi “ da principiante” che tanto accompagno dei miei gruppi di mindfulness, quasi al loro termine e sempre così arricchenti.
Ogni gruppo, porta con sè contenuti diversi, condivisioni che seguono un andamento tutto loro, nonostante un programma comune.

Dicembre è così denso, così arricchente, sempre uguale e sempre differente, che ogni anno mi insegna, come terapeuta, e come persona, sempre qualcosa di nuovo.

E tu? Come vivi dicembre?

“Il non pensare è un’arte e come ogni arte richiede pazienza e pratica” (cit. Thich Nhat Hanh)LA PAZIENZAÈ il secondo pi...
05/03/2024

“Il non pensare è un’arte e come ogni arte richiede pazienza e pratica” (cit. Thich Nhat Hanh)

LA PAZIENZA
È il secondo pilastro della mindfulness.

Quando ero piccina mia nonna mi ripeteva “ la pazienza è la virtù dei forti”, il tutto mentre per ore lavorava pazientemente al suo uncinetto, con calma, con cura, avendo la pazienza di rifare i punti errati o che non la soddisfavano.
All’epoca non comprendevo bene cosa intendesse, ma ora so il valore di quella frase, spesso usata senza il giusto peso.

Le cose, tutte le cose, hanno bisogno del loro tempo: la nostra crescita, i nostri desideri, le cose che vorremmo modificare o raggiungere, un’abilità.

Un tempo per crearsi, modificarsi, coltivarle, maturare, modificare nuovamente.

Ad oggi non siamo abituati ad essere pazienti, viviamo in una realtà molto veloce, a volte troppo. Siamo circondati da immagini veloci online, da mille contenuti, milioni di presunte risposte ai nostri bisogno ( ma lo saranno veramente?).

Imparare a stare.
Stare qui, ora, con quello che c’è, con la pazienza di dare tempo, darsi tempo, lasciar decantare. Senza la presunzione di attaccarci sempre un giudizio di come dovrebbe essere, come non dovrebbe essere.
Stai qui. Ora.

Indirizzo

Via Negrelli 3A
Sedriano
20018

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando RespiroEmozioni- dott.ssa AnnaLisa Bertoletti pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Dott.ssa Bertoletti Annalisa

Sono una psicologa regolarmente iscritta all’Albo; specializzanda in psicoterapia breve integrata a indirizzo cognitivo comportamentale e dinamico.

Mi occupo di psicopatologia dell’apprendimento ( DSAe BES, diagnosi e rinnovo diagnosi), aiuto nel metodo di studio.

Sostegno alla genitorialità.

Consulenza e sostegno psicologico per adulti, adolescenti e bambini.