Prof. Paolo Prandoni

Prof. Paolo Prandoni Prof. Paolo Prandoni

Esperto nella prevenzione e cura delle malattie trombotiche
Specialista in Mal

Paolo Prandoni

Esperto nella prevenzione e cura delle malattie trombotiche
Specialista in Malattie Cardiovascolari, Medicina Interna, Ematologia
Già Ordinario e Direttore Clinica Medica II, Università di Padova

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DAL MONDO REALE: DURATA OTTIMALE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE IN SOGGETTI CON TEV IDIOPATICOSegue Rassegna Bibliografica...
21/11/2025

DAL MONDO REALE: DURATA OTTIMALE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE IN SOGGETTI CON TEV IDIOPATICO
Segue Rassegna Bibliografica 31/25

La letteratura è ricca di segnalazioni provenienti da trials clinici randomizzati che orientano verso una durata estesa dell’anticoagulazione, in assenza di controindicazioni, in soggetti con TEV idiopatico, a maggior ragione per la disponibilità di agenti quali i DOAC che a basse dosi garantiscono una protezione adeguata con scarso rischio emorragico. La domanda che però molti si pongono è qual è la trasferibilità di queste informazioni nel mondo reale. I promotori di un’importante indagine nordamericana riportano i risultati di un confronto tra proseguimento ed interruzione dell’anticoagulazione basati sulle informazioni provenienti da due larghi data base statunitensi. L’articolo è pubblicato nel BMJ ed è accompagnato da un editoriale che allego per intero a beneficio dei miei lettori.
Seguono.
- un articolo pubblicato nel Lancet, che riporta i risultati di due studi clinici controllati e randomizzati di fase II per esplorare il valore di due inibitori del fattore XI (anticorpi monoclonali a lunga emivita) nel confronto con enoxaparina per la prevenzione del TEV nella chirurgia sostitutiva del ginocchio. Anche per questo articolo è disponibile un editoriale di accompagnamento, che allego;
- un confronto tra apixaban e rivaroxaban per valutare l’impatto sul flusso mestruale, basato sui risultati di un’indagine prospettica condotta in Germania, in donne fertili con recente TEV;
- ed infine i risultati di un’ampia indagine retrospettiva condotta in Francia per analizzare il confronto tra terapia standard ed interventi diretti tramite catetere in pazienti con embolia polmonare a rischio intermedio/alto.

STATO ATTUALE E FUTURE PROSPETTIVE DI GESTIONE DELLA TROMBOSI VENOSA CEREBRALEHo il piacere di segnalare il link per acc...
17/11/2025

STATO ATTUALE E FUTURE PROSPETTIVE DI GESTIONE DELLA TROMBOSI VENOSA CEREBRALE

Ho il piacere di segnalare il link per accedere liberamente ad un articolo di rilevante importanza per la pratica clinica, in quanto indirizza verso la corretta gestione di una complicanza vascolare tutt'altro che rara. Molto utile anche per finalità didattiche.

Background and aim: Cerebral venous thrombosis (CVT) is an uncommon but increasingly recognized cause of stroke. Despite its lower incidence than arterial strok...

DAL CONGRESSO DELL'AHA NUOVI ASPETTI DELLA GESTIONE ANTITROMBOTICA DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALESegue Rassegna Bibliografi...
12/11/2025

DAL CONGRESSO DELL'AHA NUOVI ASPETTI DELLA GESTIONE ANTITROMBOTICA DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE
Segue Rassegna Bibliografica 30/25

Il mondo della fibrillazione atriale è in continuo fermento, e la gestione antitrombotica di tale aritmia continua a suscitare interesse e ad arricchirsi di nuovi contributi. Il NEJM ha pubblicato online in questi giorni due contributi, contestualmente presentati al Congresso dell’American Heart Association (AHA). Trattasi di due trials clinici controllati e randomizzati. Il primo (OCEAN) affronta una tematica divenuta di grande attualità dopo la pubblicazione qualche mese fa dei risultati dello studio ALONE AF, e cioè la gestione ottimale della terapia antitrombotica in fibrillanti in cui l’ablazione abbia indotto il ripristino durevole del ritmo sinusale. Il secondo (ADAPT AF-DES) affronta e probabilmente chiude a titolo definitivo il problema dell’associazione o meno di anticoagulanti con antipiastrinici in fibrillanti con coronaropatia stabile.
Seguono i risultati di due ampi studi retrospettivi di coorte di rilevante interesse:
- il primo, a partenza dai dati provenienti dal database di assicurazioni sanitarie e commerciali nordamericane, indaga il confronto tra vecchi e nuovi farmaci anticoagulanti per la gestione del TEV in soggetti con malattie infiammatorie intestinali;
- il secondo, basato sui dati della piattaforma mondiale TriNetX, indaga l’associazione (fin qui poco conosciuta) tra anemia sideropenica e rischio di TEV. Personalmente sono stato più colpito dai risultati di questa indagine che da quelli dei due trials pubblicati nel NEJM.

TROMBECTOMIA MECCANICA PER LA GESTIONE DELL’EMBOLIA POLMONARE AD ALTO RISCHIO. RISULTATI DI UN TRIAL CLINICO RANDOMIZZAT...
05/11/2025

TROMBECTOMIA MECCANICA PER LA GESTIONE DELL’EMBOLIA POLMONARE AD ALTO RISCHIO. RISULTATI DI UN TRIAL CLINICO RANDOMIZZATO (STORM-PE)
Segue Rassegna Bibliografica 29/25

Fondamentali risultati del primo trial clinico randomizzato eseguito per testare il valore della trombectomia meccanica per la prognosi dell’embolia polmonare in pazienti ad alto rischio. I risultati del trial STORM PE, di recentissima pubblicazione in Circulation, si inseriscono nel solco tracciato da altri studi sui quali ci siamo recentemente soffermati, e concorrono ad indicare in questa procedura un'opzione terapeutica capace di ottenere un rapido miglioramento emodinamico ed una altrettanto rapida stabilizzazione clinica in pazienti ad alto rischio di evolvere sfavorevolmente con la sola terapia anticoagulante.

Ricco e vario è anche il menu della rassegna che segue.
1) Inizia la revisione sistematica e meta-analitica della letteratura dedicata ad indagare il valore di vecchi e nuovi anticoagulanti per la gestione antitrombotica della fibrillazione atriale in soggetti con neoplasie;
2) Segue una curiosa quanto interessante analisi, basata su due ampie coorti norvegesi, della possibile associazione inversa tra consumo di caffè e rischio di TEV;
3) Qual è l’efficacia e la sicurezza della trombectomia in soggetti con ictus ischemico già in trattamento con vecchi o nuovi anticoagulanti per fibrillazione atriale? Meta-analisi della letteratura disponibile;
4) A seguire i risultati di un’indagine retrospettiva eseguita per identificare un nuovo modello (PREVEMM) per la predizione del rischio trombotico in soggetti con mieloma multiplo;
5) Infine, una interessante analisi della letteratura disponibile per cercare di fornire elementi utili a identificare fattori di rischio, diagnosi, gestione terapeutica e prognosi della phlegmasia coerulea dolens, presentazione rara ma temibile della TVP.

GESTIONE OTTIMALE DELLA TERAPIA ANTITROMBOTICA IN FIBRILLANTI CANDIDATI A CHIUSURA DELL'AURICOLA SINISTRASegue Rassegna ...
30/10/2025

GESTIONE OTTIMALE DELLA TERAPIA ANTITROMBOTICA IN FIBRILLANTI CANDIDATI A CHIUSURA DELL'AURICOLA SINISTRA
Segue Rassegna Bibliografica 28/25

Trattasi di un problema di grande attualità, a cui uno studio randomizzato (ANDES) di recente pubblicazione in Circulation dà una risposta plausibile.
Seguono alcuni articoli di indubbio interesse:
- una meta-analisi degli studi pubblicati individua nell'aumento della troponina un parametro di grandissimo interesse per la stratificazione del rischio in pazienti con embolia polmonare;
- una seconda meta-analisi affronta (e probabilmente chiude) la problematica della gestione antitrombotica ottimale (anticoagulanti da soli od associati a farmaci antipiastrinici) in fibrillanti con coronaropatia stabile;
- una terza meta-analisi indaga il rischio di ictus ricorrente precoce dopo una terapia riperfusiva in soggetti con stroke ischemico;
- infine, un registro nordamericano riporta la frequenza di eventi trombotici e cardiovascolari in neoplastici con COVID-19 gestiti ambulatoriamente

GUIDA ALL'IMPIEGO DEI FARMACI ANTITROMBOTICI NELL'ARTERIOPATIA PERIFERICASono certo che i miei lettori troveranno di gra...
23/10/2025

GUIDA ALL'IMPIEGO DEI FARMACI ANTITROMBOTICI NELL'ARTERIOPATIA PERIFERICA

Sono certo che i miei lettori troveranno di grande interesse l'articolo che può essere liberamente scaricato dal sito più sotto indicato:

AbstractPurpose. The purpose of this review is to guide practitioners through the certainty, and uncertainty, that surrounds optimal management of antithro

PRECOCE INFUSIONE DI EPARINA NELL’INFARTO MIOCARDICO? E DI UN TROMBOLITICO NELL’OCCLUSIONE DELL’ARTERIA CENTRALE DELLA R...
20/10/2025

PRECOCE INFUSIONE DI EPARINA NELL’INFARTO MIOCARDICO? E DI UN TROMBOLITICO NELL’OCCLUSIONE DELL’ARTERIA CENTRALE DELLA RETINA?
Rassegna Bibliografica 27/25

I risultati di due trial clinici controllati, che affrontano due aspetti clinici di grande attualità (valore di una precoce infusione di eparina nello STEMI e di una precoce infusione di alteplase nell’occlusione arteriosa retinica), sono affiancati da quelli di altri articoli di interesse, selezionati per le loro implicazioni cliniche e/o per il valore delle riviste che li hanno ospitati.
Ai risultati di una meta-analisi, destinata ad esplorare il valore del solfato di protamina per antagonizzare rapidamente l’effetto dell’eparina impiegata nella TAVI, seguono quelli di altre tre meta-analisi: la prima per indagare la durata del rischio tromboembolico a seguito di ospedalizzazione per cause mediche o chirurgiche; la seconda per indagare frequenza e distribuzione del TEV in soggetti neoplastici; e la terza per confrontare nuovi e vecchi anticoagulanti per la gestione della trombosi ventricolare sinistra. Completano la rassegna i risultati di un ampio studio osservazionale svizzero, che indaga la prognosi di fibrillanti ad alto rischio di emorragia candidati a chiusura dell’auricola sinistra.

INIBITORI DEL FATTORE XI PER LA PREVENZIONE E LA CURA DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO ED ARTERIOSO: STATO ATTUALE E PROSPETTI...
16/10/2025

INIBITORI DEL FATTORE XI PER LA PREVENZIONE E LA CURA DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO ED ARTERIOSO: STATO ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE

Penso di fare cosa gradita ai miei lettori divulgando per esteso un articolo di recentissima pubblicazione nella testata cardiovascolare di Nature, che illustra le potenzialità di una nuova categoria di farmaci, destinati ad avvicendare gli attuali DOAC nella misura in cui dimostreranno di tener fede alle aspettative di una riduzione del rischio emorragico a parità di protezione antitrombotica.
Buona lettura!

CONFRONTO TRA VACCINO ANTI-INFLUENZALE DA SOLO OD ASSOCIATO A VACCINO ANTI-COVIDNon è la prima volta che 'esco dal semin...
10/10/2025

CONFRONTO TRA VACCINO ANTI-INFLUENZALE DA SOLO OD ASSOCIATO A VACCINO ANTI-COVID

Non è la prima volta che 'esco dal seminato'. Lo faccio quando giunge alla mia attenzione un'informazione di potenziale interesse per la salute pubblica. Dato che il NEJM dà oggi grande risalto all'articolo che segnalo, e lo rende eccezionalmente accessibile a tutti, a mia volta allego il link al quale può essere consultato e scaricato.
E' tempo di vaccini, dunque anche la stagione mi sembra propizia per valutare questa informazione. Poi ognuno ne farà - come è giusto che sia - l'uso che crede.
Buon weekend!

Amid the declining clinical severity of severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) infection and diminishing public uptake of annual coronavirus disease 2019 (Covid-19) vaccines, ...

INCONGRUA ASSOCIAZIONE DI ANTIAGGREGANTI ED ANTICOAGULANTI.IL CASO DELLO STUDIO ATIS-NVAF IN FIBRILLANTI CON ICTUS ISCHE...
07/10/2025

INCONGRUA ASSOCIAZIONE DI ANTIAGGREGANTI ED ANTICOAGULANTI.
IL CASO DELLO STUDIO ATIS-NVAF IN FIBRILLANTI CON ICTUS ISCHEMICO E CONCOMITANTE MALATTIA CARDIOVASCOLARE ATEROSCLEROTICA
Segue Rassegna Bibliografica 26/25

Benchè la letteratura recente abbia prodotto una gran mole di dati a sostegno della sola terapia anticoagulante in soggetti esposti ad un rischio contestuale di complicanze cardioemboliche ed aterotrombotiche, nella pratica clinica si vedono ancora troppo spesso pazienti assegnati incongruamente a tale combinazione. Lo studio controllato e randomizzato ATIS-NVAF, di recente pubblicazione nella testata neurologica di JAMA, affronta ancora una volta questa tematica. Speriamo che non ce ne sia più bisogno in futuro.

Segue una breve Rassegna Bibliografica, che descrive e commenta brevemente tre articoli imperdibili:
1) Il primo affronta i vantaggi della chiusura dell’auricola sinistra nei confronti dell’anticoagulazione in fibrillanti ad alto rischio di stroke: subanalisi dello studio OPTION.
2) Il secondo affronta la prognosi dell’embolia polmonare in soggetti con fibrillazione atriale. Trattasi di un'indagine retrospettiva nordamericana, che sottolinea il ruolo della disfunzione ventricolare destra nel condizionare la mortalità.
3) Il terzo affronta il rischio di emorragia in gravide con TEV trattate con dosi terapeutiche di eparina a basso pm. Trattasi di uno studio retrospettivo condotto in centri canadesi e tedeschi.

TERAPIA FIBRINOLITICA: STATO ATTUALE E PROSPETTIVE FUTUREDato l'interesse che generalmente suscita questa tematica, cred...
02/10/2025

TERAPIA FIBRINOLITICA: STATO ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE

Dato l'interesse che generalmente suscita questa tematica, credo di fare cosa gradita ai miei lettori diffondendo per esteso un articolo, scritto dai massimi esperti mondiali, che illustra vantaggi e limiti dei farmaci trombolitici nelle indicazioni in cui sono stati testati e ne prospetta le prospettive per un futuro impiego. Molto utile anche per finalità didattiche.

TOH, CHI SI RIVEDE! LA DIGITALE NELLO SCOMPENSO CARDIACOSegue Rassegna Bibliografica 25/25A distanza di due secoli da qu...
25/09/2025

TOH, CHI SI RIVEDE! LA DIGITALE NELLO SCOMPENSO CARDIACO
Segue Rassegna Bibliografica 25/25

A distanza di due secoli da quando erano stati impiegati per la prima volta per la gestione dello scompenso cardiaco, i glicosidi cardioattivi erano stati virtualmente banditi dalla pratica clinica. I risultati di uno studio randomizzato in doppio-cieco controllato (DIGIT-HF), di recente pubblicazione nel NEJM, ci restituiscono l’immagine di un farmaco (la digitossina) che a basse dosi può ancora essere efficace in pazienti selezionati.

Segue una breve rassegna bibliografica, destinata alla descrizione e ad un breve commento di 4 articoli selezionati:
1) il primo riporta i risultati di uno studio prospettico destinato alla gestione antitrombotica della recidiva tromboembolica in corso di terapia anticoagulante in pazienti neoplastici;
2) il secondo riporta le conclusioni di un gruppo di esperti, chiamati ad elaborare i criteri per definire e quantificare la sindrome post-trombotica a seguito di una TVP dell’arto superiore;
3) il terzo riporta i risultati di una revisione sistematica e meta-analitica della letteratura destinata al confronto tra trombectomia farmaco-meccanica e trombolisi via catetere per il trattamento della TVP iliaco-femorale;
4) infine l’ultimo riporta i risultati di una revisione sistematica e meta-analitica della letteratura destinata al confronto tra vecchi e nuovi farmaci nella gestione antitrombotica degli interventi sostitutivi o riparativi delle valvole cardiache con materiale bioprotesico.

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Selvazzano Dentro

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