
14/10/2025
Un ragazzo di 15 anni me lo dice sorridendo e tremando insieme.
Perché il primo amore non è mai leggero: è un terremoto dentro.
È il bisogno di sentirsi visti, scelti, unici.
A quell’età il cuore non conosce compromessi:
ama come se fosse per sempre,
soffre come se fosse la fine.
Ogni messaggio diventa un segnale vitale,
ogni silenzio un vuoto che inghiotte.
In terapia lo vedo spesso:
l’amore diventa lo specchio dell’autostima.
Se mi ami, valgo. Se non mi ami, non esisto.
È un’illusione pericolosa,
perché lega la propria identità allo sguardo dell’altro.
E allora serve ricordarlo:
l’amore può insegnare, ma non deve annullare.
Il primo amore resta indimenticabile
solo se lo viviamo come scoperta,
non come catena.