
28/08/2025
Il Diario del Lutto
Ci sono dolori che restano in silenzio, nascosti tra le pieghe dei giorni. A volte ci abitano senza che ce ne accorgiamo, altre volte ci travolgono all’improvviso. Ma quando il dolore resta lì, non detto, non ascoltato, può trasformarsi in ombre che appesantiscono il corpo e confondono la mente.
Ed è allora che la scrittura diventa un rifugio. Un angolo segreto dove l’anima si libera, dove le parole diventano carezze, grida, sospiri. Il diario del lutto non è solo un quaderno di ricordi, ma un sentiero tracciato con l’inchiostro del cuore, dove il dolore smette di essere un nemico e diventa compagno di viaggio.
Scrivere di ciò che è stato, di chi abbiamo perso, rallenta il tempo. Ci costringe a fermarci, ad ascoltarci, a capire. Ogni frase è un passo verso la guarigione, ogni parola un ponte tra il passato e un presente che ancora può accogliere bellezza. Nel silenzio intimo delle pagine, senza giudizi né maschere, incontriamo le nostre fragilità, ma anche nuove forze. Il diario diventa così un luogo sacro dove il lutto non si cancella, ma si trasforma. E mentre impariamo a dare un nome al nostro dolore, impariamo anche a prenderci cura di noi. Perché solo attraversandolo, quel dolore, possiamo davvero ritrovare la luce.