19/05/2025
Fame emotiva o fame fisica? Impariamo la differenza
Ti è mai capitato di aprire il frigorifero o la dispensa senza avere veramente fame? Magari dopo una giornata stressante, una delusione o per semplice noia? Questo comportamento ha un nome: fame emotiva.
🧠 Cos’è la fame emotiva?
È il bisogno di cibo che nasce da uno stato emotivo, non da una reale necessità fisiologica. Spesso si manifesta con un desiderio improvviso e specifico per cibi “consolatori” (dolci, snack, etc), e può portare a mangiare anche senza fame, in modo rapido e senza consapevolezza. Spesso è seguita da un senso di colpa o disagio.
🍽️ E la fame fisica?
La fame fisica arriva in modo graduale, è legata al bisogno reale di energia da parte del corpo, e si manifesta con segnali precisi: stomaco che brontola, calo di energia e difficoltà di concentrazione. Può essere soddisfatta con qualunque tipo di cibo, e scompare subito dopo aver mangiato un pasto completo. È questa la fame reale.
Cosa posso fare per gestire la fame?
1. Ascolta il tuo corpo: è importante imparare a distinguere i segnali che esso ci manda. Mangi perché hai davvero fame e senti un calo di energia? Lo stomaco brontola? Oppure forse sei annoiato, triste, stressato e hai bisogno di conforto?
2. Trova alternative per gestire le nostre emozioni: se ti rendi conto che sono le emozioni a guidarti, hai bisogno di trovare un’alternativa diversa dal cibo, qualcosa che per te funzioni e che ti faccia stare bene: magari un’attività all’aperto, iscriversi ad un corso di yoga, scrivere un diario delle emozioni, oppure anche parlare con un amico o un terapeuta.
3. Mangia in modo corretto: avere un’alimentazione bilanciata e su misura secondo i propri ritmi giornalieri aiuta a prevenire i cali energetici e a ridurre/eliminare gli stimoli della fame fisica. Essere regolari con l’alimentazione di base ci aiuta a distinguere meglio i segnali del nostro corpo.
4. Un po’ di comprensione e di consapevolezza: la perfezione non esiste, quindi non dobbiamo essere troppo severi con noi stessi quando non rispettiamo uno schema o cediamo al bisogno. Ciò che importa davvero è imparare a essere consapevoli di quello che sentiamo e che facciamo per poterci prendere cura di noi stessi.
Dott. Giovanni Rinaldi
Biologo Nutrizionista