11/07/2024
Oggi vi racconto di un’esperienza che ho fatto nelle scorse settimane e che ho lasciato sedimentare un po’ prima di raccontare. So che oggi tutto va veloce, soprattutto qui sui social, ma certe esperienze hanno bisogno di tempo per parlarci.
L’ultimo fine settimana di giugno sono stata a una cena che non è stata solo una cena e ha fatto bene non solo alla mia pancia, ma anche al mio cuore. È stata un’esperienza che mi ha richiamata a un atteggiamento e a uno sguardo che sono centrali per il mio lavoro - ma non solo - , ma che, purtroppo, di fronte alla fatica e alla sofferenza (nostra e altrui), non sempre sono così automatici, nemmeno per i terapeuti. E anche noi - o almeno io - a volte dobbiamo richiamare noi stessi ad allenare lo sguardo. Sto parlando di una prospettiva che permette di vedere e sostenere le risorse delle persone, senza che siano oscurate dai loro inevitabili limiti e, addirittura, una prospettiva che vede risorsa e potenzialità dove si tenderebbe a vedere solo limite e impossibilità. esiste perchè qualcuno ha avuto, e ha, uno sguardo di questo tipo.
Guardate che cosa succede a Pizzaut e pensate a che cosa può accadere se teniamo questo tipo di sguardo con inostri figli, i nostri compagni, i nostri pazienti, e anche con noi stessi…
E mi è tornato in mente un albo illustrato - che no, non è solo per bambini - che mi hanno fatto scoprire da poco, dove i 5 malfatti (che danno il titolo all’albo) che “discutevano spesso su chi, fra loro, fosse il più malfatto”, non solo si divertono un mondo, ma scoprono di avere potenzialità incredibili, proprio grazie al loro stesso essere malfatti.
Quindi buon appetito, ma non solo, se deciderete di vivere un’esperienza da Pizzaut e buona lettura se il libro vi ha incuriosito!