Dott.ssa Paola Rambelli Fisioterapista Osteopata

Dott.ssa Paola Rambelli Fisioterapista Osteopata Dottoressa in Fisioterapia
Formazione in Osteopatia
Specializzazione in tecniche miofasciali
Lavoro presso Studio Polispecialistico Physios

Da Settembre in Physios
20/09/2021

Da Settembre in Physios

NOVITÀ 2021
TECARTERAPIA da Settembre presso lo Studio Polispecialistico Physios:
una tecnica innovativa che stimola i tessuti, attivando naturali processi riparativi ed antinfiammatori.
Grazie ai suoi tre effetti biologici principali, neuro-vascolare, neuromuscolare e neurotonico, la tecar può essere utilizzata per:
Patologie articolari
Traumatologie distorsive
Patologie muscolari
Esiti da chirurgia
Sindromi di origine sportiva
Algie acute e croniche
Esiti cicatriziali
Tendinopatie
Pannicolopatie, cellulite.

Per info e appuntamenti Stefano Spotti 339/7772994

10/03/2020

Buongiorno a tutti, in ottemperanza alle nuove restrizioni in vigore e alla luce del costante incremento del numero dei contagi con L'OBIETTIVO DI TUTELARE la SALUTE di tutti i nostri utenti, vi comunichiamo che lo studio Physios SOSPENDE L’ATTIVITA’ se non per le URGENZE e per i TRATTAMENTI NON DIFFERIBILI.
Vi chiediamo di contattare il professionista di riferimento per le necessità del singolo caso.

09/04/2019

“Ci sono due tipi di medicina: quella degli schiavi e quella degli uomini liberi. Quella per gli schiavi prevede la rapida rimozione del sintomo, perché il soggetto possa tornare al più presto al lavoro. Quella per gli uomini liberi prevede la conoscenza e la comprensione del sintomo, il suo significato per la salute complessiva del corpo, per l’equilibrio della persona e per la sua famiglia.” (Platone)
Ognuno è libero di scegliere, io continuo la ricerca dell'origine del problema lavorando, per quel che mi è possibile, sulla globalità di ogni individuo senza trascurarne la sua unicità.

30/10/2018
Un articolo della "nostra" Dottoressa Caterina Origlia con qualche consiglio per detossinare il nostro organismo, buona ...
17/10/2018

Un articolo della "nostra" Dottoressa Caterina Origlia con qualche consiglio per detossinare il nostro organismo, buona lettura.

02/12/2017
OPEN DAY NERVENIA Vi invito a contattare la dott.ssa Lucia Rizzi e fissare un appuntamento per una valutazione gratuita ...
18/10/2017

OPEN DAY NERVENIA
Vi invito a contattare la dott.ssa Lucia Rizzi e fissare un appuntamento per una valutazione gratuita con questa innovativa ed efficace terapia.

Condivido volentieri questo interessante articolo della Dott.ssa Lara Lolli sulla paralisi del nervo facciale.
17/10/2017

Condivido volentieri questo interessante articolo della Dott.ssa Lara Lolli sulla paralisi del nervo facciale.

La paralisi del nervo facciale o paralisi a frigore è uno stato che beneficia della fisioterapia in termini di qualità del recupero della mimica facciale.

Fate il pieno di vitamina D esponendovi in modo intelligente alla luce del sole. Buon Ferragosto
15/08/2017

Fate il pieno di vitamina D esponendovi in modo intelligente alla luce del sole. Buon Ferragosto

I COMPENSI: perché il nostro corpo si adatta? Secondo Busquet, noto osteopata e fisioterapista spagnolo autore di divers...
12/06/2017

I COMPENSI: perché il nostro corpo si adatta?

Secondo Busquet, noto osteopata e fisioterapista spagnolo autore di diversi libri, il corpo obbedisce a tre leggi:

- EQUILIBRIO (fisico, biologico e psichico)
- ECONOMIA (le funzioni di base quali respirazione, circolazione, digestione, statica e locomozione devono spendere poca energia)
- CONFORT (assenza di dolore)

La nostra postura è condizionata dalla posizione della testa, che a sua volta dipende da due imperativi: verticalità e orizzontalità dello sguardo.

Se consideriamo tutte queste cose possiamo facilmente capire come qualsiasi squilibrio della nostra postura, anche se di breve durata, farà sì che il nostro corpo si contorca alla ricerca di tutti quegli adattamenti difensivi, poco “economici”, che lo portino ad adattarsi in qualche modo alla situazione di disequilibrio, cercando di tenere lontano il dolore.
L’uomo che fa di tutto per non soffrire, pagherà questa situazione di ricerca di nuovo equilibrio e “confort” con un maggior dispendio di energia.

Pensiamo, per esempio, ad una persona che, a causa di una lieve distorsione, ha dolore sulla parte esterna della caviglia. Essendo un trauma di poco conto non avrà problemi a camminare, ma come lo farà? Troverà un modo per “imbrogliare” il corpo, per raggiungere il suo scopo: camminare, senza provare dolore. Questo sarà compensato da uno squilibrio muscolare nella parte superiore del corpo che potrà generare altri problemi a distanza.
In sostanza avrà trovato la strada più facile da seguire, la più confortevole per lui nell’immediato, a discapito però di un maggior dispendio di energia, di tensioni e contratture in altri distretti, cioè altre parti del corpo.

Una piccola storta che ci ha causato un lieve dolore, al quale abbiamo ovviato poggiando il piede in maniera non corretta, può aver innestato tutta una serie di altre reazioni.

Ecco perché è importante non sottovalutare mai i piccoli traumi!
Quando, incontrando per la prima volta il vostro terapista vi verranno fatte molte domande per creare un quadro della vostra salute, ricordatevi di elencare anche tutti i piccoli traumi che avete subito: a voi potranno essere sembrati una nullità, ma il vostro corpo non se li è dimenticati!

25/05/2017
22/05/2017

Mancano solo due giorni all'evento, non perdetevelo!!!

17/05/2017

Tutti conosciamo gli esercizi di base per la colonna cervicale, ma spesso nell'eseguirli commettiamo piccoli errori che ne diminuiscono i benefici o, nei casi limite, danneggiano la nostra struttura.
Scopri in questo breve video gli errori più comuni.

Quando l'articolazione fa crack.L’abitudine di far “scrocchiare” le dita delle mani è molto diffusa e da anni si discute...
01/05/2017

Quando l'articolazione fa crack.

L’abitudine di far “scrocchiare” le dita delle mani è molto diffusa e da anni si discute sulla pericolosità di questo gesto.
Cosa provoca il crack delle articolazioni?
Sul popping sound, così lo definiscono gli amici inglesi, sono stati realizzati numerosi studi. I più accreditati spiegano questo fenomeno come una esplosione di bolle di gas che si formano all’interno dell’articolazione.
Tale gas, rilasciato dal liquido sinoviale (lubrificante articolare) durante il movimento, colma gli spazi che si creano con l’allontanamento dei capi articolari generando, per una veloce modificazione della pressione, il famoso crack.
Se fino a qualche anno fa si credeva che tali scricchiolamenti fossero nocivi alle articolazioni e fossero causa di artrosi precoce, studi recenti hanno chiarito che, se tale pratica è indolore, non c’è da preoccuparsi.
A mio parere si deve comunque distinguere il crack a seconda dei distretti anatomici, perché, se lo crocchiarsi le dita può essere un vero e proprio tic come antidoto a stress, ansia, noia ed insicurezza, un rumore abituale e ripetuto su articolazioni meno “emotive” potrebbe essere un segno di uno squilibrio postulare con aumento di tensione miofasciale.

16/04/2017
Piacevole serata, c'è sempre da imparare qualcosa!
04/04/2017

Piacevole serata, c'è sempre da imparare qualcosa!

Ieri si è parlato di stress e ansia e di quanto, essere nel qui e ora, ci possa aiutare ad affrontare momenti difficili.
Grazie ai presenti che hanno partecipato attivamente, avremmo potuto dialogare per ore.
Grazie a Alessandra e Grazia per averci dato spunti di riflessione.

"Dottoressa, ho un nervo accavallato""Dottoressa, ho male al collo,  mi sa che ho un nervo accavallato"Non c’è fisiotera...
29/03/2017

"Dottoressa, ho un nervo accavallato"

"Dottoressa, ho male al collo, mi sa che ho un nervo accavallato"
Non c’è fisioterapista od osteopata che non abbia sentito pronunciare questa frase e che, spesso dopo aver trattenuto una risata, non si sia trovato a sfatare questo “mito” della tradizione popolare spiegando con parole semplici come stanno realmente le cose.
I nervi sono strutture anatomiche composte da fibre: le fibre motorie conducono gli “ordini” del sistema nervoso centrale verso la periferia e, viceversa, le fibre sensitive trasmettono gli stimoli sensoriali dagli organi periferici al sistema nervoso centrale. I nervi sono contenuti in altre strutture quali muscoli, fasce e canali ossei e non esiste una sede dove possano entrare a stretto contatto tra loro, da qui l’impossibilità di annodarsi tra loro.
Il nervo manifesta un suo “malessere” in diversi modi: può dare un dolore acuto, come per il mal di denti; irradiato, tipo di dolore che proviamo quando diciamo “ho la “sciatica”; può dare formicolio o insensibilità in una parte del corpo, spesso in un arto, per esempio le parestesie alle mani al risveglio, per colpa di una compressione del nervo in qualche punto.
Quindi quello che si percepisce come “overlapped nerve”, il famoso nervo accavallato, è in realtà un dolore legato ad una contrattura muscolare.
La contrattura muscolare non è altro che un aumento involontario e permanente del tono muscolare, che genera un dolore modesto e diffuso lungo l’area muscolare interessata. E’ spesso un atto difensivo che si manifesta quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico. Quando si è in presenza di una contrattura l’elasticità del muscolo diminuisce e alla palpazione si può apprezzare un’ipertonia, una zona più gonfia, con alcuni punti più dolorosi (trigger point, i punti “grilletto”).
Sebbene un buon massaggio decontratturante possa far diminuire questi “nodi” dolorosi, è utile scoprirne la reale causa, pena la ricomparsa in tempi brevi del fastidioso disturbo e il possibile coinvolgimento delle strutture limitrofe.
Le principali cause della contrattura possono essere: sollecitazioni eccessive, problemi articolari, squilibri posturali e biochimici.
Per questo è utile affidarsi ad un professionista della salute competente che grazie ad un anamnesi e ad un’accurata visita possa determinare la reale origine del vostro “nervo accavallato” e aiutarvi a risolverlo, ove possibile, definitivamente.

Indirizzo

Sesto San Giovanni
20099

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