17/10/2024
Gli equinozi sia di primavera che di autunno, sono un periodo in cui le energie tendono ad equilibrarsi per spostarsi poi verso una certa direzione.
In primavera dall'interno verso l'esterno, si manifestano attraverso il germogliare, l'uscire dal terreno, esprimendo quella che è l'immagine racchiusa nella natura, in tutte le sue infinite variazioni.
Nell'equinozio di autunno invece, le energie dall'esterno vanno verso l'interno.
E' un periodo in cui ci si prepara a scendere nelle profondità dell'essere, a studiare, a cercare se stessi in termini di autentiche potenzialità.
Le piante che si raccolgono in autunno sono piante volte a curare le parti più interne dell'essere, dando energia per poter resistere per tutto l'inverno in arrivo.
Le piante sono come antenne che accumulano le forze cosmiche e le trasmettono alla radici, dando origine, appunto con l'autunno, ad un periodo quasi di stasi, che porta la natura a fermarsi, ad addormentarsi.
Ma non è immobilità totale, perchè la natura dà vita ad un intenso lavorio interiore che sviluppa calore.
Un calore profondo che le piante mantengono per tutto il periodo freddo.
Hai mai notato che attorno agli alberi la neve fa come un cerchio in quanto si scioglie? E' proprio quel calore...
E' il momento in cui le energie si concentrano per resistere, per comprendere realmente chi siamo.
Per l'alchimista l'autunno dà il via ad un intenso periodo di studio e di riflessione, e al lavoro finale con le piante raccolte nel periodo caldo, che ora trovano "casa", riposte nelle loro bottigliette.
Inizia ora il momento dell'anno in cui letteralmente l'imperativo è vivere anche (soprattutto) della propria spiritualità, standoci dentro, indagandola, meditando e pregando.
Stefano Valbonesi
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