Fondazione Altopiano della Giara

Fondazione Altopiano della Giara Pagina ufficiale della Fondazione Altopiano della Giara Da qui parte anche il percorso di Fra’ Nicola.

La FONDAZIONE ALTOPIANO DELLA GIARA è un soggetto di diritto privato senza scopo di lucro, costituito nel 2021 dai Comuni di GENONI, GESTURI, SETZU e TUILI allo scopo di perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio. L’attività della Fondazione consiste nella gestione diretta di tutti i servizi inerenti alla salvaguardia e alla valorizzazione delle zone di interesse culturale e turistico dei quattro Comuni Fondatori, con particolare riferimento all’Altopiano della Giara, il cui territorio ricade appunto tra i Comuni di Genoni, Gesturi, Setzu e Tuili dai quali, inoltre, si diramano le
principali quattro strade di accesso. Il nostro personale, che presidia i quattro accessi all’Altopiano della Giara 365 giorni all’anno, é a vostra disposizione nei quattro info point per fornire informazioni e indicazioni sui percorsi e sulle bellezze naturalistiche dell’Altopiano della Giara. La Fondazione si occupa, inoltre, dell’organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche e ricreative di interesse sociale, di diffusione della cultura con l’intento di promuovere lo sviluppo e la tutela del territorio di competenza e di operare quale organismo di indirizzo, di
programmazione, di coordinamento e di propulsione delle iniziative volte al rinnovamento economico, sociale e culturale dell’area dell’Altopiano della Giara. Sull’Altopiano della Giara, la Fondazione gestisce anche il giardino botanico Morisia, esteso per cinque ettari: è un vero e proprio Museo a cielo aperto, dove è possibile scoprire le principali specie floristiche dell'Altopiano, le orchidee e gli undici endemismi. La Fondazione Altopiano della Giara gestisce i musei di Gesturi, Setzu e Tuili ed è partner dei musei di Genoni. Tutti i musei sono collegati con la gestione dei quattro ingressi alla Giara al fine di creare un’offerta unica e integrata volta a promuovere il territorio in maniera sinergica e coordinata. Il Museo della Giara di Gesturi è situato al centro del paese in un edificio storico noto come Municipiu becciu. Il percorso museale si sviluppa lungo tre sale espositive ricche di contenuti e un’apprezzata aula didattica. Il Museo “Filo di memoria” di Setzu è legato alla Domus de Janas Sa Domu 'e s'Orku presente sull’Altopiano della Giara. Il filo della memoria lega concettualmente il museo agli attrattori significativi del territorio: archeologia, antropologia, natura e storia. L’inserimento di Villa Asquer di Tuili nel circuito museale diventa strategico sia perché è di per sé un monumento storico, opera dell'Arch. Gaetano Cima, sia perché al suo interno ospita ben due musei: il Museo degli Strumenti Musicali e il Museo dell’Olivo e dell’Olio. Anche Genoni conta due musei: il Museo PARC, Paleo Archeo Centro, un luogo privilegiato per lo studio dei fenomeni paleontologici e archeologici, e il Museo del Cavallino della Giara, che ha il compito di raccogliere le testimonianze del paese. Il fine ultimo della Fondazione è quello di creare un polo turistico-culturale capace di intrattenere il visitatore per più giorni grazie a un’offerta rivolta a diverse utenze: bambini e scuole, famiglie e coppie di adulti, anziani, amanti della natura e della cultura, escursionisti e sportivi.

🌿𝐋𝐀 𝐆𝐈𝐍𝐄𝐒𝐓𝐑𝐄𝐋𝐋𝐀 🌿 Osyris alba;Ginestrella comune;Zaccapingiadas. 🌿A prima vista questo piccolo arbusto ricorda la ginest...
07/09/2025

🌿𝐋𝐀 𝐆𝐈𝐍𝐄𝐒𝐓𝐑𝐄𝐋𝐋𝐀 🌿

Osyris alba;
Ginestrella comune;
Zaccapingiadas.

🌿A prima vista questo piccolo arbusto ricorda la ginestra e anche il nome lo farebbe pensare, ad uno sguardo più attento ci rendiamo conto che non lo è affatto: i rami, le foglie e, soprattutto, i fiori sono completamente diversi. Addirittura le due piante appartengono a famiglie diverse: Fabacee per la ginestra, Santalacee per la 𝐠𝐢𝐧𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞.
Che poi, a voler essere proprio pignoli, non è neanche tanto comune, almeno dalle nostre parti. Sulla Giara la si trova solo sporadicamente, soprattutto nelle aree periferiche. Nel costone dell'altopiano è più presente, ma sempre con numeri comunque limitati.

🌿Ha la particolarità di essere una specie emiparassita, significa che pur avendo la capacità di produrre in proprio, tramite la fotosintesi clorofilliana, i nutrienti di cui ha bisogno per vivere, è in grado anche di parassitare altre piante per assorbire da queste acqua e sali minerali.
Nei nostri ambienti si associa soprattutto a leccio, roverella e asparago selvatico.

🌿In questo periodo è facilmente riconoscibile per via delle sue piccole bacche mature di un bel colore rosso vivo, tondeggianti, diametro che non arriva a un centimetro, pochissima polpa. Probabilmente non commestibile, in ogni caso l’odore pessimo che emana se viene schiacciato non invita certo all’assaggio.

🌿Un tempo gli steli molto ramificati, flessibili e resistenti della “𝑧𝑎𝑐𝑐𝑎𝑝𝑖𝑛𝑔𝑖𝑎𝑑𝑎𝑠” (“𝑠𝑝𝑎𝑐𝑐𝑎𝑝𝑒𝑛𝑡𝑜𝑙𝑒”, strano nome sardo locale della pianta di cui non si conosce l’etimologia) erano comunemente utilizzati per realizzare delle robuste scope artigianali molto funzionali soprattutto nei lastricati e nei selciati in pietra dei vecchi cortili.

(📸: testo e foto di Antonello Piras)

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06/09/2025

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Una piccola anteprima dei nostri lab presso VILLA ASQUER - MUSEO DELL'OLIVO E DELL'OLIO E MUSEO DEGLI STRUMENTI MUSICALI SARDI A TUILI:

- MUSICA PREISTORICA 🪘
La musica è stata inventata dall’uomo primitivo al fine di imitare i suoni della
natura e così controllarla per vincere le sue paure. Gli alunni si dedicheranno alle
forme preistoriche di musica: il vento che soffia, la pioggia che batte, lo scorrere
dell’acqua, lo sb****re delle ossa contro le pietre, delle collane durante una corsa,
il soffiare all’interno delle ossa come fossero flauti scavati all’interno di tronchi, il ritmo dei tamburi creati con la pelle, le voci che vanno a tempo.

- IL QUIZ DELLE LAUNEDDAS 🪈
Dopo aver visitato il museo degli strumenti musicali e aver capito le diverse tipologie, il gruppo verrà diviso in due squadre per cominciare un gioco a Quiz. Ogni squadra dovrà rispondere alle domande e tentare di ricordare il nome dello strumento, prima attraverso le immagini e, poi, riconoscendone il suono. È un completamento alla visita del museo, per conoscere così le melodie dei vari strumenti.

- IL GIOVANE RESTAURATORE 🖼️
Un laboratorio per scoprire la chiesa di San Pietro e i suoi retabli. Dopo una parte
esplicativa sui retabli (funzione, datazione, ecc.) e una visita accurata al Retablo del Maestro di Castelsardo, i partecipanti, divisi in gruppi, dovranno ricostruire il retablo colorando le immagini che riproducono le parti principali dell’opera d’arte: predella, tabernacolo, due tavole centrali e 4 laterali, polvaroli. Al termine del lavoro le pitture dovranno essere incollate nelle parti lignee della struttura portante. A tutti verrà consegnato l’attestato del giovane restauratore.

- CALENDARIOLIVO 🫒
Dopo aver visitato il museo con annessi l’oleificio dei primi anni settanta e quello
più antico delle case padronali dell’800, gli allievi verranno accompagnati nel
piccolo uliveto interno alla Villa, dove verrà spiegata la tecnica dell’olivicoltura,
della potatura, i diversi tipi di innesto e i modi di raccolta delle olive. Vedendo e
toccando con mano, dovranno poi mettere in ordine tutte le immagini consegnate dalle operatrici e che riproducono il Calendario dell’olivicoltura durante le stagioni dell’anno. Con la descrizione delle diverse fasi di crescita e lavorazione di un uliveto, del lavoro nell’oleificio, si vogliono trasmettere le nozioni fondamentali di un bravo olivicoltore. A tutti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

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Una piccola anteprima dei nostri lab presso il “MUSEO FILO DI MEMORIA” A SETZU:

• IL GRAFFITO ✍🏻
Il laboratorio analizza l’arte creata dall’uomo preistorico. Gli alunni apprenderanno l’arte preistorica rappresentata dai reperti incisi, scolpiti e dipinti all’interno delle grotte. I bambini vedranno diverse immagini e sceglieranno poi quale fra esse disegnare e incidere sopra un foglio di carta. Si esploreranno le tracce storiche presenti nel territorio e si comprenderà l’importanza del patrimonio culturale e artistico sardo. I disegni così creati rimarranno come ricordo agli alunni.

• IL TELAIO DELLE JANAS 🧚🏻‍♀️
La caccia al tesoro custodito dalle Janas sarà composto da piccoli oggetti preconfezionati e ra guranti i soggetti e gli oggetti che richiamano la tematica del percorso museale e saranno nascosti in luoghi insoliti nel Museo.
La costruzione del telaio utilizzato dalle Janas all’interno delle loro grotticelle sarà e ettuata tramite l’utilizzo di una scatola di scarpe e due bastoncini di legno in modo da creare il supporto in cui far passare l’ordito. I manufatti creati rimaranno come ricordo agli alunni. ll laboratorio sviluppa le discipline di storia, archeologia, scienze e disegno.

• PITTURA RUPESTRE 🖌️
Con questo laboratorio gli alunni interpreteranno, tramite la pittura, le rappresentazioni di animali preistorici cacciati dall’uomo era gurati all’interno delle grotte. Si utilizzeranno colori naturali autoprodotti dagli stessi allievi: carbone, ocra gialla e rossa, senape, caffè solubile, erbe tintorie. Terminato il lavoro, i disegni saranno “appesi” all’interno della grotta appositamente allestita nel giardino della Fondazione Altopiano della Giara.

• SCULTURE ANCESTRALI 🗿
Il laboratorio prevede un percorso sensoriale ed emotivo attraverso la manipolazione del materiale. Gli alunni interpreteranno, tramite la realizzazione di un manufatto in argilla o das, i reperti conosciuti durante la visita guidata al museo rappresentanti la Madre Terra, le Statue Menhir, le pintaderas, le fate/Janas, il cavallino della Giara o qualsiasi soggetto/oggetto scelto dal discente. I manufatti creati rimarranno come ricordo agli alunni.

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Giara: la didattica museale - percorsi didattico-ricreativi, il progetto scuole 2024 - 2025: scarica le schede informative dei laboratori

🛖 𝐂𝐔𝐈𝐋𝐈 𝐀𝐆𝐆𝐈𝐔: 𝐔𝐍 𝐓𝐔𝐅𝐅𝐎 𝐍𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐓𝐑𝐀 𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀 𝐄 𝐓𝐑𝐀𝐃𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 🛖🍃 Tra le bellezze dell’altopiano della Giara, oltre ai cel...
05/09/2025

🛖 𝐂𝐔𝐈𝐋𝐈 𝐀𝐆𝐆𝐈𝐔: 𝐔𝐍 𝐓𝐔𝐅𝐅𝐎 𝐍𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐓𝐑𝐀 𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀 𝐄 𝐓𝐑𝐀𝐃𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 🛖

🍃 Tra le bellezze dell’altopiano della Giara, oltre ai celebri cavallini selvatici, esiste un patrimonio meno conosciuto ma altrettanto affascinante: i 𝑐𝑢𝑖𝑙𝑒𝑠, antichi rifugi pastorali un tempo usati dai pastori durante la transumanza.

🍃 A 𝐒𝐞𝐭𝐳𝐮 uno dei meglio conservati è 𝐂𝐮𝐢𝐥𝐢 𝐀𝐠𝐠𝐢𝐮, un luogo che oggi unisce memoria e accoglienza. Qui, dove un tempo si trovava “𝑠𝑎 𝑐𝑜𝑡𝑡𝑖” – recinto adibito allo stallo del bestiame prima della mungitura- è stata realizzata una comoda area pic-nic, perfetta per una sosta rilassante nel cuore del parco.

🍃 Dopo le nostre visite guidate sull’altopiano, 𝐂𝐮𝐢𝐥𝐢 𝐀𝐠𝐠𝐢𝐮 è il posto ideale per godersi un pranzo o uno spuntino all’aperto immersi nel silenzio e nella bellezza di un paesaggio
senza tempo.

👉🏻 Vieni a trovarci e a scoprire la bellezza dei 𝑐𝑢𝑖𝑙𝑒𝑠! Lasciati sorprendere dal fascino autentico della Giara!

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05/09/2025

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Una piccola anteprima dei nostri lab presso il MUSEO DELLA GIARA A GESTURI:

• LA GIARA DEI SENSI 🐎
Durante l’escursione alla ricerca dei cavallini ci fermeremo nel cuore del bosco della Giara per intraprendere un percorso tattile e olfattivo all’interno dei segreti dell’altopiano. Scopriremo come talvolta la vista ci può ingannare e impareremo a conoscere la natura da una nuova prospettiva.

• SCAVO NURAGICO 🪏
Il lavoro dell’archeologo è molto simile a quello del detective: entrambi devono ricostruire gli eventi passati in base a delle tracce. Gli archeologi junior dovranno mettere in luce i reperti e, attraverso la loro interpretazione, cercare di ricostruire la vita e le attività degli antichi abitanti della capanna. Il laboratorio, organizzato come un vero e proprio cantiere di scavo, educa gli alunni al lavoro di squadra: ad ogni partecipante sarà attribuito un ruolo preciso all’interno del cantiere, da svolgere in collaborazione con i compagni.

• NURAGIC LAB 🗿
Gli alunni potranno sperimentare le tecniche costruttive nuragiche. Dopo una lezione introduttiva sull’architettura nuragica, si passerà alla fase pratica: gli
studenti costruiranno con le proprie mani, partendo da una planimetria di una
struttura nota, le riproduzioni dei principali edifici nuragici (Tomba dei Giganti, Nuraghe o Pozzo Sacro) con l’utilizzo di “pietre” d’argilla.

• IL VULCANO 🌋
Dopo la narrazione geologica sulla nascita delle Giare i ragazzi si cimenteranno nella ricostruzione dei coni vulcanici che hanno dato vita alla Giara. Al termine del laboratorio il vulcano verrà fatto esplodere in maniera scenografica ma sicura, simulando l’eruzione iniziale che ha dato il via al processo di formazione dell’altopiano.

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Giara: la didattica museale - percorsi didattico-ricreativi, il progetto scuole 2024 - 2025: scarica le schede informative dei laboratori

🪚 𝐈 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐠𝐢𝐚𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐆𝐞𝐬𝐭𝐮𝐫𝐢 🪚🪵 Visitando il paese di Gesturi si possono notare diverse sculture in pietra che arri...
04/09/2025

🪚 𝐈 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐠𝐢𝐚𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐆𝐞𝐬𝐭𝐮𝐫𝐢 🪚

🪵 Visitando il paese di Gesturi si possono notare diverse sculture in pietra che arricchiscono e quasi personalizzano il paese: sono le opere di un’artista del paese.

🪵 In realtà, sono numerosi gli artigiani che si applicano nelle diverse arti: l’intreccio in fieno, giunco e canne; la lavorazione della pelle e del ferro battuto; la coltelleria; la pittura e scultura; i ricami e la tessitura; l’intaglio del legno.

🪵 Passeggiando nelle strette vie del centro storico si potrà ad esempio osservare il fabbro a lavoro con tecniche simili a quelle di tempi ormai lontani.

🪵 Essendo Gesturi un paese dove si estrae sughero, vi sono diversi artisti che lo intagliano dando vita a strumenti utili nella quotidianità (come vassoi) o a vere e proprie opere d’arte.

🪵 Sino a pochi anni fa, in Casa Ma**ca era presente la Mostra permanente “Arti e Mestieri”, che raccoglieva le opere degli artisti e artigiani gesturesi. Era un luogo di incontro, di scambio d’idee, in cui si sono organizzati diversi incontri culturali ed eventi a tema.

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🐎 𝐋𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐎𝐅𝐅𝐄𝐑𝐓𝐀 𝐃𝐈𝐃𝐀𝐓𝐓𝐈𝐂𝐀 🐎👉🏻 La Fondazione Altopiano della Giara offre alle scuole dei pacchetti didattici articola...
03/09/2025

🐎 𝐋𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐎𝐅𝐅𝐄𝐑𝐓𝐀 𝐃𝐈𝐃𝐀𝐓𝐓𝐈𝐂𝐀 🐎

👉🏻 La Fondazione Altopiano della Giara offre alle scuole dei pacchetti didattici articolati in MEZZE GIORNATE e GIORNATE INTERE.

👉🏻 Gli alunni potranno approfondire temi particolari trattati nel corso della preparazione scolastica, con la possibilità di avere la visione diretta di un mondo spesso conosciuto solo attraverso i testi e le foto che sono riprodotte sui manuali di studio.

👉🏻 La programmazione e la durata di visite guidate e laboratori potranno essere concordati con i nostri operatori in base alle necessità della Scuola.

👉🏻 La nostra offerta comprende anche 12 laboratori didattici studiati per le scuole di ogni ordine e grado e 3 itinerari urbani nei centri storici di Gesturi, Setzu e Tuili.

👉🏻 È possibile prenotare il pranzo presso una delle trattorie locali o mangiare nell’attrezzata area picnic sull’Altopiano della Giara con l’accompagnamento dei nostri operatori. Per maggiori dettagli circa l’organizzazione della visita o per ricevere ulteriore materiale didattico è possibile contattare il numero 3701571599 o inviare una mail all’indirizzo info@fondazionegiara.org.

👉🏻 Inoltre, è possibile consultare il sito web https://fondazionegiara.org/ dove troverete tutte le informazioni nel dettaglio scaricando le schede dei musei, dei laboratori e delle visite guidate sui 4 versanti dell’Altopiano della Giara partendo dai Comuni di Genoni, Gesturi, Setzu e Tuili.

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Sito ufficiale della Fondazione Altopiano della Giara, costituita tra i Comuni di Genoni, Gesturi, Setzu e Tuili, in Sardegna. Info, news, eventi

🪨 𝐍𝐮𝐫𝐚𝐠𝐡𝐞 𝐁𝐢𝐫𝐢𝐮 𝐝𝐢 𝐆𝐞𝐧𝐨𝐧𝐢 🪨🍃 Il Nuraghe Biriu di Genoni è uno dei più interessanti siti del territorio, ubicato a circa ...
03/09/2025

🪨 𝐍𝐮𝐫𝐚𝐠𝐡𝐞 𝐁𝐢𝐫𝐢𝐮 𝐝𝐢 𝐆𝐞𝐧𝐨𝐧𝐢 🪨

🍃 Il Nuraghe Biriu di Genoni è uno dei più interessanti siti del territorio, ubicato a circa 3,5 km a Nord dell’Altopiano della Giara e, in linea retta, a circa 12 km dalla reggia nuragica di Barumini. Si trova nella campagna genonese chiamata “Pramonti”, di grande interesse geologico e naturalistico per le caratteristiche potenzialmente riconducibili ai “Tacchi del Sarcidano” e ai “Supramontes”.

🍃 È caratterizzato da un nucleo centrale e una o più torri aggiunte (da 2 a 4), che testimoniano una complessa struttura del tipo nuraghe complesso. Sebbene sia in parte diroccato, è considerato una delle strutture meglio conservate nella zona e offre una vista notevole sul paesaggio circostante.

🍃 Il nucleo centrale si presenta con una costruzione molto regolare in blocchi di calcare mesozoico, accuratamente scelti e lavorati prima dell’impiego, come nei migliori esempi di architettura nuragica. La porta di ingresso al nuraghe introduce al corridoio di accesso evidenziando la possibilità di chiusura dall’interno dell’edificio e di ostacolo all’accesso dall’esterno.

🍃 La cella interna ha un diametro di circa 4,5 metri, ottimamente conservata. Una particolarità di questo nuraghe (comunque confrontabile con altre costruzioni nuragiche) è quella della scala di accesso al piano superiore che parte dall’interno della cella e non dal corridoio di ingresso attraverso una porticina di 1,60 m posta a un’altezza di circa 3,7 metri dal piano originario della cella.

🍃 Tutto intorno al nuraghe, la presenza di cumuli di pietre lavorate e posizionate artificialmente, portano a ipotizzare l’esistenza di costruzioni ormai distrutte ma riconducibili a un gruppo di dimore più piccole, poste allo sbocco della sottostante vallata con ampia visibilità per il controllo dei pascoli e delle greggi.

𝐈𝐥 𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐮 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐥𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨.

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🐎 𝐈𝐒 𝐂𝐎𝐓𝐓𝐈𝐒 𝐃𝐄 𝐈𝐒 𝐐𝐔𝐀𝐃𝐃𝐔𝐒 🐎🐎 La vita dei cavallini bradi della Giara, fino a pochi decenni fa quando ancora erano tutti ...
31/08/2025

🐎 𝐈𝐒 𝐂𝐎𝐓𝐓𝐈𝐒 𝐃𝐄 𝐈𝐒 𝐐𝐔𝐀𝐃𝐃𝐔𝐒 🐎

🐎 La vita dei cavallini bradi della Giara, fino a pochi decenni fa quando ancora erano tutti di proprietà privata, era meno tranquilla e rilassata di quanto lo sia oggi.
Una volta all'anno, in estate, venivano allontanati dall'altopiano e costretti a scendere a valle per una serie di adempimenti a cui dovevano sottostare. Primo fra tutti la trebbiatura mediante calpestio forzato e continuo di cereali e legumi nelle aie dei paesi limitrofi e di buona parte del Campidano. La pratica ebbe fine negli anni 50 quando, con l'avvento della meccanizzazione in agricoltura, i cavallini non furono più utilizzati.
C'era poi la necessità di marchiare i nuovi nati, lo si faceva in una sorta di rito collettivo in cui ogni proprietario, imponendo il proprio marchio ai puledri delle sue cavalle, ne ribadiva e attestava il diritto di possesso. La proprietà dei maschi capobranco, invece, non dava alcun diritto sulla prole.
I cavallini erano poi tenuti al pascolo di stoppie e incolti a valle per almeno altri 2 mesi, in modo da salvaguardare per l'inverno il magro pascolo dell'altopiano, verso metà settembre venivano poi riaccompagnati sulla Giara.

🐎 Il viaggio del "ritorno a casa" dei cavallini era certamente più agevole e meno faticoso per i proprietari che li dovevano accompagnare.
Ziu Donatu Serra, uno degli ultimi "quaddantis" (così erano chiamati i cavalieri proprietari/gestori dei cavallini) della vecchia generazione diceva sempre: -𝑝𝑜 𝑛𝑑𝑖 𝑑𝑑𝑢 𝑠𝑢 𝑓𝑎𝑖 𝑎𝑏𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑖 𝑑𝑎 𝐽𝑎𝑟𝑎 𝑓𝑢𝑑𝑖 𝑢' 𝑡𝑟𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑢 𝑚𝑎𝑛𝑛𝑢, 𝑝𝑜 𝑛𝑐𝑖 𝑡𝑜𝑟𝑟𝑎𝑖 𝑎 𝑎𝑧𝑧𝑖𝑎𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑎 𝑏𝑒𝑛𝑡𝑢!- (per farli scendere dalla Giara era un grosso impegno, per risalire andavano come il vento!)

🐎 Le operazioni di raduno e convogliamento dei cavallini da condurre a valle era, in effetti, cosa tutt'altro che semplice. Dopo circa 10 mesi che quasi non vedevano l'uomo (ai tempi non c'erano neanche i turisti) erano ridiventati selvatici e molto diffidenti, capivano che la presenza dell'uomo a cavallo avrebbe portato delle conseguenze sgradite per loro e scappavano impauriti al suo solo apparire.

🐎 Bisognava pertanto inseguirli in cavalcate estenuanti e spericolate fra i massi, i cespugli e i rami bassi delle sughere per cercare di indirizzarli, a piccoli gruppi per volta, verso appositi spazi di raccolta e contenimento: 𝐢𝐬 𝐜𝐨𝐭𝐭𝐢𝐬 𝐝𝐞 𝐢𝐬 𝐪𝐮𝐚𝐝𝐝𝐮𝐬 (i recinti dei cavalli).
Ancora ben conservati, sono dei grandi cerchi irregolari in pietra dislocati non lontano dalle "scalas" (i sentieri da cui in seguito si sarebbero fatti passare i cavallini per condurli a valle).
Hanno mediamente un diametro di 25/30 metri, muro largo circa un metro e alto almeno un metro e mezzo. Potevano contenere anche un centinaio di capi, per il tempo necessario (uno o due giorni al massimo) per radunare un discreto numero di animali.

🐎 Era un lavoro massacrante sia per i basonis che erano, necessariamente, degli ottimi cavallerizzi, sia per i loro cavalli domati che dovevano essere in forma perfetta perché chiamati a correre all'impazzata in logoranti gincane tra i massi e la vegetazione come i loro "consimili selvatici" ben più abituati al territorio.
I basonis erano soliti dire: "𝑐ℎ𝑖 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑎𝑑𝑑𝑢 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑢 𝑛𝑜 𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎𝑢 𝑏𝑒𝑛𝑖 𝑖𝑛 𝐽𝑎𝑟𝑎 𝑛𝑜 𝑓𝑎𝑖 𝑛𝑢𝑑𝑑𝑎" dove "allorau" sta per: alimentato con "su lori", i cereali e i legumi, ben più nutrienti e sostanziosi della solita paglia.

(📸: testo di Antonello Piras, foto di Mario Melis)

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🐎 𝑰 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊 𝒅𝒊𝒅𝒂𝒕𝒕𝒊𝒄𝒊 🐎🫒 𝐏𝐨𝐥𝐨 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐚𝐥𝐞 – 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐀𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫𝐋𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢 “𝐃𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐎𝐥𝐢𝐯...
30/08/2025

🐎 𝑰 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊 𝒅𝒊𝒅𝒂𝒕𝒕𝒊𝒄𝒊 🐎

🫒 𝐏𝐨𝐥𝐨 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐚𝐥𝐞 – 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐀𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫
𝐋𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢 “𝐃𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐎𝐥𝐢𝐯𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐎𝐥𝐢𝐨” 🫒

👧🏻 Il Laboratorio didattico si articola in due fasi, fondamentali per conoscere e comprendere il ciclo
dell’olio: dalla bacchiatura delle olive fino al prodotto finito che portiamo in tavola, tanto apprezzato nella nostra salutare dieta mediterranea.

👧🏻 Gli studenti saranno pienamente coinvolti in attività manuali e descrittive che si intrecciano in un susseguirsi di esperienze in ambienti museali e all’aria aperta.

👧🏻 La prima fase consiste nella visita al Museo dell’olio e dell’olivo, con la descrizione degli antichi attrezzi utilizzati nell’uliveto, accompagnata da fotografie e testimonianze di chi vi ha lavorato. A questa parte introduttiva segue l esperienza nell’oleificio: prima tra i macchinari degli anni Settanta
poi, facendo un salto indietro nel tempo, in un oleificio della prima metà del Novecento, dove la macina era ancora azionata dal cavallo e si utilizzava una pressa del 1896.

👧🏻 La seconda fase si svolge nel suggestivo cortile della Villa, dove si trovano diverse piante di olivo.
Con tendoni, cestini e “sa pettia” (ramo di olivastro lungo e regolare), si procede alla bacchiatura delle olive: gli studenti, in piena sicurezza, potranno cimentarsi direttamente nel lavoro agricolo.

👧🏻 Insieme alla manualità del lavoro, potranno scoprire come l’oliva si trasforma in olio: quell’olio così
prezioso che arricchisce ogni giorno la nostra tavola e che rappresenta un legame profondo con il
territorio!

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🫒 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐥𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐥𝐢𝐨 𝐚 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐀𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫 (𝐓𝐮𝐢𝐥𝐢) 🫒🌾 Presso Villa Asquer a Tuili, progettata in stile neoclassico da...
30/08/2025

🫒 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐥𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐥𝐢𝐨 𝐚 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐀𝐬𝐪𝐮𝐞𝐫 (𝐓𝐮𝐢𝐥𝐢) 🫒

🌾 Presso Villa Asquer a Tuili, progettata in stile neoclassico dall’architetto cagliaritano Gaetano Cima nell’Ottocento, si trova il Museo dell’Olivo e dell’Olio.

🌾 Il Museo ha l’obiettivo di ricordare l’importante azienda agricola portata avanti da Don Gavino Asquer, e i braccianti che hanno lavorato presso l’uliveto de “Sa Tanca”, tra il Secondo dopoguerra e la prima metà degli anni Ottanta.

🌾 In una delle stanze degli ambienti esterni si può visitare un 𝑜𝑙𝑒𝑖𝑓𝑖𝑐𝑖𝑜 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐𝑜, con la molazza in pietra, a cui si legava l’asino, e la 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑖𝑛 𝑙𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 1896.

🌾 La stessa pressa è stata fotografata e inserita in una delle ultime pubblicazioni della casa editrice sarda “Ilisso”, dedicata all’olio in Sardegna [“Olio in Sardegna” di Giovanni Bandino, Susanna Paulis, Piergiorgio Sedda, Ilisso, 2024].

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🐎 Fondazione Altopiano della Giara 🐎
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📖 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎 “𝑅𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑’𝑎𝑙𝑙𝑒𝑔𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎” 📖🔖 La Fondazione Altopiano della Giara sempre attenta a valorizzare...
29/08/2025

📖 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎 “𝑅𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑’𝑎𝑙𝑙𝑒𝑔𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎” 📖

🔖 La Fondazione Altopiano della Giara sempre attenta a valorizzare la cultura in tutte le sue sfaccettature, ringrazia sentitamente Giada Pillitu, la quale ci ha scelto per la presentazione del libro “𝑅𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑’𝑎𝑙𝑙𝑒𝑔𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎“ di cui è curatrice;

🔖 Il libro fa parte della collana “Raccontando“, progettato della Biblioteca di Sardegna e gestito dall’Editoriale Documenta.

🔖 Narra trentadue racconti orali che restituiscono le consuetudini di divertimento e allegria in Sardegna nel secondo Dopoguerra.

🔖 Relativamente alle testimonianze raccolte a Setzu Giada ha scelto di soffermarsi e descrivere la tradizionale Festa di Sant’Ignazio da Laconi e l’origine della questua “Sa Cicca” che si rinnovano annualmente il 29, 30 e 31 agosto nel piccolo paese. Ha ricordato, anche partendo dai suoi ricordi d’infanzia, i momenti più emozionanti di devozione, condivisione, festa e appunto “𝑎𝑙𝑙𝑒𝑔𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎” di questo evento.

Grazie!

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Indirizzo

Via Cagliari, 26
Setzu
09029

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 13:00
15:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 13:00
15:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 13:00
15:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 13:00
15:00 - 18:00
Sabato 09:00 - 13:00
15:00 - 18:00
Domenica 09:00 - 13:00
15:00 - 18:00

Telefono

0709369052

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