
11/09/2025
“Mamma perchè devi andare a lavorare?”
Ultimamente mi sento ripetere spesso questa domanda da mio figlio.
Le prime risposte sono state molto materiali: “Per guadagnare i soldini per comprarti le cose”, “Per poter pagare quello che ci serve”.
Poi ho cominciato a rifletterci su. Davvero vado a lavorare per lo stipendio? La verità è che no, non lo faccio per quello. Altrimenti probabilmente farei un lavoro molto diverso, sicuramente più remunerativo.
E allora perchè vado a lavorare?
Qualche volta avrei voluto rispondergli “Perchè mi permette di riprendere fiato dalla mia vita da mamma”. Perchè mi permette di mantenere la mia autonomia ed indipendenza, perchè mi fa sentire di far parte del mondo e non di essere confinata in casa con mio figlio. Oh, ma certo, potrei benissimo uscire anche con lui. Ma al momento ne andrebbe della mia sanità mentale.
E posso scavare ancora di più. Posso dire che vado a lavorare perchè ho pazienti da visitare. Perchè ci sono persone con cui ho iniziato un percorso di cura e voglio sapere come stanno e decidere che trattamento fargli oggi. Quali punti userò? Su quale aspetto lavorerò? Quella tisana le avrà permesso di prendersi del tempo per sè stessa ed ottenere così un aiuto che va oltre agli ingredienti scelti con cura? Quale nuova pianta sarà diventata oggi di moda ed improvvisamente tutti vorranno averla? Nel mio lavoro non c’è spazio per la monotonia e per la noia! Ogni giorno è diverso, ogni giorno c’è una nuova sfida. Ed ecco, probabilmente alla fine vado a lavorare perchè mi piace farlo. Anche se a volte mi sfinisce. Anche se a volte mi sento in colpa a sottarre tempo a mio figlio, soprattutto in queste lunghissime vacanze estive.
Ma vorrei anche che lui imparasse quanto sia bello fare un lavoro che piace, avere un’attività a cui dedicarsi che soddisfa e gratifica, che capisca che lo faccio nonostante mi dispiaccia non averlo con me tutto il giorno, ma so che è giusto farlo. E che un giorno anche lui potrà farlo con lo stesso entusiasmo e la stessa consapevolezza.