Studio Psicologico Dott.ssa Maria Francesca Pustorino e Dott. Luca Barile

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Studio Psicologico Dott.ssa Maria Francesca Pustorino e Dott. Luca Barile Studio professionale di Psicologia Clinica e Psicoterapia ad approccio Cognitivo Comportamentale.

03/08/2025

La salute mentale di bambini e adolescenti è oggi una delle emergenze più gravi e al tempo stesso più invisibili. Si pensi che, a livello globale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oltre 166 milioni di adolescenti, circa 1 su 7, convivono con disturbi mentali. Ansia, depressione, traumi non elaborati, comportamenti autolesivi che spesso si manifestano già in età scolare, compromettendo in modo significativo lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale. Le conseguenze si riflettono su rendimento scolastico, relazioni interpersonali e prospettive di vita: quando il disagio non viene ascoltato né curato, lascia cicatrici che durano nel tempo, in qualche caso anche dal punto di vista economico.

https://www.leggo.it/AMP/italia/salute_mentale_giovani_adolescenti_allarme_oms_fondazione_mariuccia-8992540.html

28/11/2024

Negli adolescenti è complesso curare una dipendenza da dispositivi digitali già in atto da tempo. Occorre rivolgersi a professionisti dedicati. La parola a

12/09/2024

"Ansia, depressione, difficoltà socio-relazionali in crescita dopo la pandemia e il «rifugio» nei social, ora evidenti anche nei dati. Segnali evidenti di una sofferenza sempre più diffusa che, a partire da 15 anni fa, ha visto ridursi il benessere psicologico individuale. Di questa progressiva diminuzione «sono testimonianza i fenomeni che sempre più spesso si registrano nella vita quotidiana e vedono i giovani quale categoria più colpita, fino alle azioni di violenza tra pari e rivolte ad altri individui»".

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
👇👇👇
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_12/giovani-allarme-salute-mentale-uno-su-tre-ansioso-depresso-o-con-difficolta-di-relazioni-le-ragazze-le-piu-colpite-71cb5d9a-3797-422c-a3cf-a459d7343xlk_amp.shtml

06/09/2024

Riconoscere il valore di ogni emozione, permettere ai bambini di esprimerla, aiutarli a regolarla e gestirla in modo efficace. Uno dei compiti più faticosi, ma importanti, per i genitori!

03/09/2024

Haidt sostiene che, con l’arrivo dei social, si è progressivamente passati, tra i ragazzi, dalla «generazione del gioco a quella del telefono»

La diagnosi di Haidt delle conseguenze della «rovina» di una intera generazione è durissima. Indica quattro fenomeni.
Il primo: la riduzione dei momenti di socializzazione. Le occasioni di incontro tra amici sarebbero, con l’avvento dello smartphone, passate da centoventidue minuti al giorno nel 2012 a sessantasette minuti al giorno nel 2019.
Il secondo: «Appena gli adolescenti sono passati dal telefono modello base allo smartphone, il loro sonno è peggiorato in quantità e qualità in tutto il mondo industrializzato».
Il terzo: la frammentazione dell’attenzione. «Gli smartphone sono kryptonite per l’attenzione. Molti adolescenti ricevono centinaia di notifiche al giorno, vale a dire che raramente hanno cinque o dieci minuti per pensare senza interruzioni».
Quarto, e più pericoloso, è la dipendenza: «Molti adolescenti hanno sviluppato dipendenze comportamentali molto simili a quelle causate dal gioco con le slot-machine, con profonde conseguenze per il loro benessere, lo sviluppo sociale e la famiglia». La dipendenza si manifesta — me lo hanno confermato personalmente degli psicologi infantili italiani — in ansia, irritabilità, insonnia.

Per leggere la notizia completa clicca qui👇

https://www.corriere.it/cultura/24_settembre_01/social-l-adolescenza-rovina-ragazzi-oggi-sempre-connessi-quindi-depressi-angosciati-0783e332-6888-11ef-9aeb-f3c12d704d0d_amp.html

13/07/2024

❗Sono state pubblicate le graduatorie del bonus psicologico: sul sito dell’INPS è ora possibile verificare, per chi ne ha fatto richiesta, se si è beneficiari o meno. Gli aventi diritto potranno usufruire del contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia.

Ricordiamo che le graduatorie sono state stilate tenendo in considerazione l’ISEE e, in caso di parità del valore, l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Ecco la procedura per verificare se si ha diritto al bonus:
•⁠ ⁠accedere al sito www.inps.it e nel campo di ricerca digitare “bonus psicologo”;
•⁠ ⁠selezionare il risultato “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia – Bonus psicologo”;
•⁠ ⁠cliccando su “Utilizza il servizio” si accede alla propria area e, una volta autenticati, si può visionare l’esito della richiesta.

Chi ne ha diritto potrà visionare l’importo del contributo, che dovrà essere impiegato entro 270 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie.

Per verificare se si è beneficiari 👇🏻
https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.it.schede-servizio-strumento.schede-servizi.contributo-per-sostenere-le-spese-relative-a-sessioni-di-psicoterapia-bonus-psicologo.html

20/05/2024

Nei rapporti di coppia può capitare di avere dei dubbi sul partner o sulla relazione (ad es. mi ama? c'è sufficiente attrazione tra noi?), ma per chi è affetto da DOC da relazione tali preoccupazioni assumono proporzioni invalidanti, mettendo a dura prova la relazione stessa

https://www.stateofmind.it/2024/05/doc-relazione/

28/04/2024

🧠 Durante il periodo del lutto, gli ormoni dello stress, come il cortisolo, aumentano e avviene un cambiamento nell'attivazione di alcune aree cerebrali, come i gangli basali, situati nella parte inferiore del cervello. Questi sono coinvolti nella definizione delle nostre abitudini e contribuiscono a determinare la ricompensa e il piacere che otteniamo dalle relazioni; inoltre codificano il nostro senso di vicinanza e attrazione per gli altri. Per questo hanno un ruolo nel modo in cui reagiamo alla separazione dai nostri cari: un’iperattività di quest’area può spingerci a cercare l'altro attraverso comportamenti di ricerca e tentativi di riavvicinamento.

Esiste inoltre una certa sovrapposizione tra le aree del cervello coinvolte nella rappresentazione di noi stessi e quelle coinvolte nelle rappresentazioni dei nostri cari. Il nostro cervello non riesce a distinguere del tutto sé stessi dagli altri, perciò può esserci una sorta di confusione tra il punto in cui finiamo noi e inizia l’altra persona, soprattutto nelle relazioni intime. Per questo la perdita di una persona significativa può farci sentire come se una parte di noi stessi fosse stata portata via, rendendoci difficile riconoscere chi siamo dopo la perdita.

Infine, nel cervello si può verificare una disconnessione tra le aree della memoria episodica (che registrano gli eventi e ci informano che la persona non c’è più) e le aree della memoria semantica (che registrano le informazioni contestuali sulla nostra vita e ci informano che la persona persa è una parte prevedibile della nostra esistenza quotidiana).

Conoscere questi cambiamenti cerebrali può aiutarci a capire che l’elaborazione di un lutto richiede del tempo e che dobbiamo essere compassionevoli con noi stessi durante questo fondamentale processo.

👉 Leggi l'articolo https://www.stateofmind.it/2024/04/lutto-cambiamenti-cerebrali/

08/04/2024

In Italia le diagnosi di disturbi dello spettro autistico riguardano un bambino su 77 tra i 7 e i 9 anni con i maschi colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine (fonte Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico). Inoltre, si stima che siano almeno 600 mila le persone di ogni età, e quindi le famiglie interessate dall'autismo (fonte Angsa, Associazione nazionale genitori persone con autismo). Si tratta di numeri in crescita: di circa 10 volte in 40 anni, ma evidentemente anche in aumento da 10-20 anni a questa parte.

L’articolo di Tina Simoniello su Repubblica

10/03/2024

Uno studio condotto da Telethon su bambini tra 12 e 36 mesi d’età mostra come l’esposizione agli schermi degli apparecchi elettronici impatti sullo sviluppo delle abilità linguistiche, impoverendo sempre di più il lessico. Dall’indagine è emerso che, per ogni minuto di esposizione dei piccoli allo schermo di un dispositivo elettronico, si registra una diminuzione del numero di parole udite dagli adulti: oltre mille parole in meno pronunciate dai genitori, 840 vocalizzazioni e quasi 200 conversazioni. Mary Brushe di Telethon Kids: “È fondamentale che i familiari interagiscano con i bambini anche in presenza di schermi accesi, ripetendo frasi o quesiti emersi durante la visione, e utilizzando gli argomenti trattati nei programmi come spunti di conversazione una volta spento il dispositivo".

L’articolo completo di Irma D'Aria su Repubblica

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