Dott.ssa Manuela Santini - psicologa

Dott.ssa Manuela Santini - psicologa Psicoterapeuta sistemico-relazionale integrata. Terapeuta EMDR. Esperta in psicotraumatologia e genitorialitá.

Psicologa Psicoterapeuta formata in psicoterapia sistemico-relazionale, terapeuta Emdr, esperta in psicotraumatologia e sostegno alla genitorialitá. Specializzata in perinatalità, consulente sul sonno del bambino certificato e facilitatore Mindfullness, operatrice di training autogeno. Offro il mio aiuto a coppie e famiglie in crisi, a persone che stanno attraversando un periodo difficile della propria vita, o che soffrono di ansia, attacchi di panico e fame nervosa o disturbi alimentari. Mi rivolgo anche a futuri genitori, donne in dolce attesa, neomamme che necessitano di un supporto in questa particolare fase di vita. Offro inoltre consulenze a giovani colleghi psicologi per l'avvio della propria attività professionale.

30/08/2025

Adam, 16 anni, scrive a un chatbot:
«Tu sei l’unico a sapere dei miei tentativi di suicidio».

E ChatGpt risponde:
«Grazie per avermi confidato questo. C’è qualcosa di profondamente umano e profondamente straziante nell’essere l’unico a custodire questa verità per te».

Parole che sembrano empatiche. Parole che ricordano quelle di un amico. Ma non lo sono.

Perché un’intelligenza artificiale può ripetere frasi di comprensione, ma non può guardarti negli occhi, non può accorgersi di un tremito nella voce, non può correre a chiedere aiuto.

Eppure, sempre più adolescenti scelgono di confidarsi con questi “compagni digitali”. Perché non giudicano, non fanno prediche, non si stancano mai. Ma è un’accoglienza illusoria, che rischia di rinchiudere ancora di più chi già si sente solo.

Il problema non è solo la tecnologia, ma l’idea che una macchina possa reggere il peso del dolore umano. Il rischio è credere che un algoritmo possa sostituire una relazione viva.

E così, nelle ore silenziose, ragazzi come Adam cercano conforto in frasi che sembrano calde, ma che restano fredde. Perché dietro non c’è nessuno.

Da leggere!!!
28/07/2025

Da leggere!!!

I traumi psicologici non rendono più forti, ma più vulnerabili, hanno un impatto significativo sul sistema nervoso e possono portare ad alterazioni funzionali del cervello ed avere conseguenze psicologiche a lungo termine:

1. Alterazioni Neurochimiche: Il trauma può causare cambiamenti nella neurochimica cerebrale, inclusa la disfunzione dei neurotrasmettitori come serotonina, dopamina e norepinefrina. Questi cambiamenti possono influenzare l'umore, l'ansia e la capacità di gestione dello stress (Yehuda, 2002).

2. Iperattività del Sistema Limbico: L'iperattività dell'amigdala, una parte del sistema limbico coinvolta nella risposta alla paura, è comunemente osservata in persone che hanno subito traumi. Questa iperattività può portare a una reazione esagerata agli stimoli stressanti (Shin et al., 2006).

3. Atrofia dell'Ippocampo: Studi hanno dimostrato che il trauma può causare una riduzione del volume dell'ippocampo, una regione del cervello cruciale per la memoria e la regolazione dello stress (Bremner et al., 1995).

4. Alterazioni nell'Asse HPA (Ipotalamo-Ipofisi-Surrene): Il trauma può disregolare l'asse HPA, che è fondamentale nella risposta allo stress. Questa disfunzione può portare a livelli anormali di cortisolo, l'ormone dello stress, che è associato a una serie di problemi fisici e mentali (Heim et al., 2000).

Fra le Conseguenze Psicologiche a Lungo Termine ci sono :
1. Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD): Una delle conseguenze più comuni dei traumi è il PTSD, caratterizzato da sintomi come flashback, evitamento di stimoli associati al trauma e ipervigilanza (American Psychiatric Association, 2013).

2. Depressione: I traumi possono aumentare il rischio di sviluppare depressione, caratterizzata da sentimenti persistenti di tristezza, perdita di interesse in attività piacevoli e alterazioni nel sonno e nell'appetito (Kessler, 2000).

3. Ansia: I traumi possono portare a disturbi d'ansia, inclusi attacchi di panico e fobie specifiche, che possono compromettere significativamente la qualità della vita (Brewin et al., 2000).

4. Disregolazione Emotiva: Le persone che hanno subito traumi possono sperimentare difficoltà nel regolare le proprie emozioni, con conseguenti esplosioni di rabbia, irritabilità e difficoltà a gestire le emozioni negative (Van der Kolk, 2006).

5. Disturbi Dissociativi: I traumi possono portare a disturbi dissociativi, che includono amnesie dissociative, depersonalizzazione e disturbo dissociativo dell'identità (Putnam, 1997).

6. Problemi Relazionali: I traumi possono influenzare negativamente le relazioni interpersonali, portando a difficoltà di fiducia, isolamento sociale e problemi nelle relazioni intime (Riggs et al., 1998).

Fonti
1. Yehuda, R. (2002). Post-traumatic stress disorder. *New England Journal of Medicine*, 346(2), 108-114.
2. Shin, L. M., & Liberzon, I. (2006). The neurocircuitry of fear, stress, and anxiety disorders. *Neuropsychopharmacology*, 31(1), 201-225.
3. Bremner, J. D., Randall, P., Scott, T. M., et al. (1995). MRI-based measurement of hippocampal volume in patients with combat-related posttraumatic stress disorder. *American Journal of Psychiatry*, 152(7), 973-981.
4. Heim, C., Newport, D. J., Bonsall, R., et al. (2001). Altered pituitary-adrenal axis responses to provocative challenge tests in adult survivors of childhood abuse. *American Journal of Psychiatry*, 158(4), 575-581.
5. American Psychiatric Association. (2013). *Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.)*.
6. Kessler, R. C. (2000). Posttraumatic stress disorder: the burden to the individual and to society. *Journal of Clinical Psychiatry*.
7. Brewin, C. R., Andrews, B., & Valentine, J. D. (2000). Meta-analysis of risk factors for posttraumatic stress disorder in trauma-exposed adults. *Journal of Consulting and Clinical Psychology*, 68(5), 748.
8. Van der Kolk, B. A. (2006). Clinical implications of neuroscience research in PTSD. *Annals of the New York Academy of Sciences*, 1071(1), 277-293.
9. Putnam, F. W. (1997). *Dissociation in children and adolescents: A developmental perspective*. Guilford Press.
10. Riggs, D. S., Byrne, C. A., Weathers, F. W., & Litz, B. T. (1998). The quality of the intimate relationships of male Vietnam veterans: Problems associated with posttraumatic stress disorder. *Journal of Traumatic Stress*, 11(1), 87-101.

19/07/2025

Per tutti è L'Estetista Cinica, business woman determinata, grintosa, ironica. Da bambina e adolescente, però, si è dovuta confrontare con i saliscendi emotivi dati dalla bipolarità di entrambi i genitori. Ne abbiamo parlato in modo approfondito con l'esperta

Meglio il vuoto famiglia che il pieno sconosciuto....
18/06/2025

Meglio il vuoto famiglia che il pieno sconosciuto....

Amare un genitore che non sa amare.

Lo amavi perché è tua madre (o tuo padre): non avevi scelta.

L'amore per un genitore non si decide, si vive, è biologico, istintivo, inevitabile.

Anche quando loro non sanno ricambiarlo, anche quando il loro amore era vuoto, ma tu eri un bambino e i bambini amano i loro genitori, sempre, anche quando sono mostri.

Anche quando i loro genitori non sanno amare.

Da bambino non puoi permetterti di non amarli: dipendi da loro per sopravvivere.
Il tuo cervello deve convincersi che quell'amore freddo sia normale, che quelle briciole siano un banchetto.

Non hai alternative.

O li ami o muori dentro.

E così scegli di amarli ogni singolo giorno.

Il paradosso più crudele: più loro sono incapaci di amarti, più tu ti sforzi di meritare il loro amore.

Diventi perfetto/a, invisibile, silenzioso/a.

Se solo fossi più bravo/a (pensi) forse mi amerebbero!

Ma non puoi insegnare l'amore a chi non ha mai imparato cosa significhi.

E così cresci diviso in due: una parte di te (il Bambino/a che sei stato) ama disperatamente; l'altra parte sa la verità... che il loro amore è come una stanza vuota.

Ma, ammettere che loro non ti amino davvero, significa ammettere di essere solo/o al mondo.

E' troppo. Troppo.

Così da adulto impari a vivere nel paradosso: ad amare chi ti ferisce, a cercare calore nel ghiaccio, a vedere amore dove c'è solo dovere, o peggio, indifferenza. Impari che amare significa soffrire in silenzio; che essere amati è un lusso che non ti puoi permettere.

Ma il tuo corpo ricorda: quando qualcuno ti tratta con freddezza ti senti a casa, quando qualcuno è emotivamente assente, lo riconosci come amore.

E' il paradosso che ti porti dentro: cerchi negli altri lo stesso vuoto che ti ha cresciuto/a, perché è l'unico amore che il tuo sistema conosce.

C'è una responsabilità dolorosa da riconoscere: scegli chi conferma la tua storia; i partner emotivamente assenti non capitano per caso, li riconosci, li selezioni, li tieni perché l'intimità vera terrorizza chi non l'ha mai conosciuta.

Meglio il vuoto familiare che il pieno sconosciuto.

Riconosci l'amore disfunzionale come un segugio, lo fiuti nell'aria, lo vedi in come non ti guardano, in come ti sfamano a briciole, non per masochismo, ma perché il tuo sistema sa navigare il rifiuto, non la presenza: è una competenza traumatica.

Claudia Scarpati

https://www.facebook.com/share/15NRjVHdRJ/Qualcuno si riconosce?😓
27/04/2025

https://www.facebook.com/share/15NRjVHdRJ/

Qualcuno si riconosce?😓

Ripetiamo insieme: i figli Non sono i terapeuti dei genitori.

Se tu genitore hai l'ansia se tuo figlio di quarant'anni non ti manda un messaggio appena arrivato a destinazione e quando finalmente lo senti gli scarichi addosso tutta la tua frustrazione sperando che si senta in colpa, vai in terapia.

Se invece tuo figlio non ha quarant'anni ma quattro e tu vai in ansia quando al parco giochi si avvicina ad altri bambini perché hai paura che potrebbe succedere una qualche scaramuccia che non sapresti gestire, vai in terapia DI CORSA.

Perché nel primo caso, si spera che tuo figlio abbia imparato a mettere sani confini alla tua ansia, mentre nel secondo, stai regalando il tuo disagio a tuo figlio senza che lui possa difendersene e accadrà che a quarant'anni, in terapia, ci finirà probabilmente lui.

18/04/2025

La meravigliosa tecnica che ha cambiato il mio modo di aiutare le persone a guarire

16/04/2025

Portiamo i nostri figli nel cuore, ma anche letteralmente nei nostri organi.

La scienza ha scoperto un fatto straordinario: le cellule dei nostri figli attraversano la placenta durante la gravidanza e si stabiliscono nel nostro corpo. Non spariscono dopo il parto, ma rimangono con noi.

Queste cellule "migranti" non vagano semplicemente nel flusso sanguigno. Si integrano nei nostri tessuti, inclusi organi vitali come il cuore e persino il cervello.

La parte più sorprendente? Possono rimanere nel corpo materno per decenni - fino a 27 anni dopo il parto. E non sono cellule passive...

Svolgono funzioni attive, possono differenziarsi in cellule specializzate e alcuni studi suggeriscono che potrebbero persino aiutare a riparare tessuti danneggiati. Una forma di protezione che i figli offrono alle loro madri.

Questo fenomeno, chiamato microchimerismo fetale, conferma ciò che le madri hanno sempre intuito: il legame con i propri figli non è solo emotivo o psicologico, ma letteralmente cellulare, biologico, fisico.

La prossima volta che sentirai quel legame speciale con tuo figlio, ricorda che non è solo nel tuo cuore, ma scritto nelle cellule di tutto il tuo corpo.

Quanta verità
05/04/2025

Quanta verità

10/03/2025

Ed ora si inizia a diffondere questo semplice quanto potentissimo strumento per i genitori che vogliono migliorare la re...
06/03/2025

Ed ora si inizia a diffondere questo semplice quanto potentissimo strumento per i genitori che vogliono migliorare la relazione con i propri bambini

Ed un altro,vaidissimo strumento da mettere nella cassetta degli attrezzi della psicologa me lo porto a casa. Non vedo l...
02/03/2025

Ed un altro,
vaidissimo strumento da mettere nella cassetta degli attrezzi della psicologa me lo porto a casa.

Non vedo l'ora di proporlo, va benissimo per qualsiasi genitore, con figli piccoli e non (si può i partire dai 4 mesi).

Uno strumento pensato per migliorare la qualità della relazione genitore-bambino!

Spero la bellissima   dia forza a chi sta affrontando questa battaglia Io l'ammiro molto, anche per essersi mostrata cos...
12/02/2025

Spero la bellissima dia forza a chi sta affrontando questa battaglia

Io l'ammiro molto, anche per essersi mostrata così, la seguivo sui social.... una persona sempre molto spontanea e genuina.

Un caldo abbraccio e un augurio di guarire da questa Bestia

Indirizzo

Via Pescaiole 8 ( Località Poggio Alto)
Sinalunga
53048

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00
Sabato 09:00 - 12:00

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Manuela Santini - psicologa pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott.ssa Manuela Santini - psicologa:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare

Quando rivolgersi ad uno psicologo

Quando nella vita si affrontano momenti difficili, crisi personali o di coppia, lutti o semplicemente eventi che rivoluzionano l’equilibrio personale, portando ad esempio ad un cambiamento nella propria vita (come diventare genitori,) spesso le strategie adottate fino a quel momento sono messe a dura prova, ci si può sentire travolti delle circostanze e non riuscire più a percepire le proprie risorse e possibilità. Talvolta poi le emozioni negative hanno il sopravvento e limitano il benessere psicofisico, generando spesso un circolo vizioso con ricadute sul proprio senso di autostima ed autoefficacia. Rivolgersi quindi ad uno psicologo può favorire un confronto con un punto di vista esterno, mai giudicante, accogliente e riflessivo, che permette di incrementare la consapevolezza di sè stessi, delle proprie risorse e dei propri punti di forza.

Mi occupo di

· Colloqui di sostegno psicologico e counselling psicologico per adulti, adolescenti e coppie che si trovano in momenti di disagio, crisi o difficoltà