04/08/2025
La prima cosa che mi ha colpita di Pernille -serie TV Netflix - sono stati i corpi.
Sono quelli che incontriamo nella nostra vita analogica: estremamente diversi l'uno dall'altro. Così come mi ha insegnato a domandarmi mia madre: " ci pensi mai che nessuna persona è uguale all'altra?"
È forse questo essere così diversi l'uno dall'altro dei corpi a restituire spessore alle persone che li abitano, alle loro emozioni, alle loro abitudini, alle loro fatiche, ai loro inciampi, errori, antipatie.
Nessuna persona in questa serie è senza peccato: ognuno ed ognuna di loro fa del suo meglio mietendo spesso dolore nelle altre persone, reggendo al contempo le fatiche altrui e tornando sui propri passi per rimediare ed andare avanti con chi ancora c'è.
Ma soprattutto con la naturalezza dei loro corpi diversi l'uno dall'altro mettono in scena narrazioni rivoluzionarie rompendo cliché. Sopra a tutti sono infrante le regole non scritte sull'amore: la frivolezza non corrisponde ad una generosità
se ss u a le, le persone più giovani si innamorano di quelle più anziane e quelle magre di quelle grasse, l'erotismo si vive a letto ma soprattutto nelle montagne russe della vita quotidiana, difficile e complesso non significa tossico, e dalla tossicità si può guarire, si può essere gay senza rinunciare al non esserlo stati ed essere gay per me non è come è essere gay per te, è pacifico? No, ma nel conflitto si può stare insieme e distanti allo stesso tempo.
Non ci sono finali scontati, così come nella vita che abitiamo noi comuni mortali e ci si trova a fare i conti con il dolore delle narrative familiari tessute con trame di d'amore e solidarietà, ma anche violenza, ricatti, incapacità, incomprensioni, m0rte, rituali apparentemente assurdi.
Ma c'è comprensione. Le persone si vogliono bene e si comprendono anche quando non del tutto si capiscono o ne condividono le ragioni.
Ci vuole tempo, ci vuole la capacità di prendersi e dare tempo perché le cose prendano una piega accettabile. Prima di tornare a traballare, naturalmente.
Insomma, si è capito: Pernille mi è piaciuta moltissimo!