Margherita Pedagogia ed educazione sxssxale

Margherita Pedagogia ed educazione sxssxale sono una pedagogista, educatrice e consulente all'affettività ed alla se..... ta'. svolgo supporto genitoriale, di coppia ed allo studio

lavoro con persone giovani ed adulte sui temi dell'identità, relazioni, corpo ed intimità.

19/08/2025

“Se qualcosa di grave accadrà, lo considereremo un omicidio di Stato”. Non è un atto di accusa generico, ma la frase di uno dei 287 genitori di ragazzi e rag...

Quali altre questioni pensi possano mettere in crisi un genitore sui temi di affettività e s e s s u a l i tà nella rela...
19/08/2025

Quali altre questioni pensi possano mettere in crisi un genitore sui temi di affettività e
s e s s u a l i tà nella relazione con figli e figlie?

Vita, vecchiaia e morte di una donna del popolo di Didier Eribron l'ho letto grazie ad un suggerimento di  Ne consiglio ...
13/08/2025

Vita, vecchiaia e morte di una donna del popolo di Didier Eribron l'ho letto grazie ad un suggerimento di

Ne consiglio la lettura a tutte le persone perché l'autore, utilizzando tracce della sua biografia e soprattutto della biografia della mamma, affronta i temi più disparati: le istituzioni totali, l'ascesa delle destre, la classe operaia, il razzismo, le complessità dei rapporti familiari, la subordinazione della donna, la vergogna, l'ascesa sociale, l'ageismo e molto altro
Affronta tutto questo non risolvendo, non scansando, le contraddizioni insite in ogni questione.

È dunque un volume che non ha la densità di un saggio né la scorrevolezza di una biografia pura.
È un melting pot, come la vita.

Avrei voluto che non finisse mai.

La prima cosa che mi ha colpita di Pernille -serie TV Netflix - sono stati i corpi.Sono quelli che incontriamo nella nos...
04/08/2025

La prima cosa che mi ha colpita di Pernille -serie TV Netflix - sono stati i corpi.

Sono quelli che incontriamo nella nostra vita analogica: estremamente diversi l'uno dall'altro. Così come mi ha insegnato a domandarmi mia madre: " ci pensi mai che nessuna persona è uguale all'altra?"

È forse questo essere così diversi l'uno dall'altro dei corpi a restituire spessore alle persone che li abitano, alle loro emozioni, alle loro abitudini, alle loro fatiche, ai loro inciampi, errori, antipatie.

Nessuna persona in questa serie è senza peccato: ognuno ed ognuna di loro fa del suo meglio mietendo spesso dolore nelle altre persone, reggendo al contempo le fatiche altrui e tornando sui propri passi per rimediare ed andare avanti con chi ancora c'è.

Ma soprattutto con la naturalezza dei loro corpi diversi l'uno dall'altro mettono in scena narrazioni rivoluzionarie rompendo cliché. Sopra a tutti sono infrante le regole non scritte sull'amore: la frivolezza non corrisponde ad una generosità

se ss u a le, le persone più giovani si innamorano di quelle più anziane e quelle magre di quelle grasse, l'erotismo si vive a letto ma soprattutto nelle montagne russe della vita quotidiana, difficile e complesso non significa tossico, e dalla tossicità si può guarire, si può essere gay senza rinunciare al non esserlo stati ed essere gay per me non è come è essere gay per te, è pacifico? No, ma nel conflitto si può stare insieme e distanti allo stesso tempo.

Non ci sono finali scontati, così come nella vita che abitiamo noi comuni mortali e ci si trova a fare i conti con il dolore delle narrative familiari tessute con trame di d'amore e solidarietà, ma anche violenza, ricatti, incapacità, incomprensioni, m0rte, rituali apparentemente assurdi.

Ma c'è comprensione. Le persone si vogliono bene e si comprendono anche quando non del tutto si capiscono o ne condividono le ragioni.

Ci vuole tempo, ci vuole la capacità di prendersi e dare tempo perché le cose prendano una piega accettabile. Prima di tornare a traballare, naturalmente.

Insomma, si è capito: Pernille mi è piaciuta moltissimo!

sai che giorno è oggi?oggi è il 31 luglio: giornata mondiale dell'o r g a s m o !!!
31/07/2025

sai che giorno è oggi?
oggi è il 31 luglio: giornata mondiale
dell'o r g a s m o !!!

In fila alla biglietteria della multisala di Ancona, una decina di giorni fa, davanti a me ed il mio compagno, c'erano d...
30/07/2025

In fila alla biglietteria della multisala di Ancona, una decina di giorni fa, davanti a me ed il mio compagno, c'erano due donne ed un adolescente trans ad acquistare il biglietto per Unicorni.
La mamma alla cassa ha detto alla bigliettaia, riferendosi al figlio trans, "lei ha 13 anni".
"Almeno è qui", ho pensato io.

Poi entriamo in sala, io guardo il film ed intanto penso a quel ragazzo incontrato pochi minuti prima e penso, facendomi un film tutto mio, ma presuntuosamente credo molto vicino alla realtà, penso -dicevo: sta vedendo finalmente la sua vita, le sue corse ad ostacoli, sul grande schermo. E di fianco a sè sua madre: anche lei ha la stessa opportunità di capire che non è sola in quelle domande e, anche se ora le sembreranno sciocche, ora sa anche che quelle domande hanno delle risposte e degli interlocutori e delle interlocutrici che possono accoglierle e trasformarle in opportunità di crescita per suo figlio.

Unicorni porta sul grande schermo l'infanzia trans, la carriera alias, la necessità dei bagni gender neutral, i gruppi per genitori.
Unicorni porta sul grande schermo un grande urlo: se i bambini e le bambine trans passano la loro infanzia a tentare di dirci chi sono, a tentare di diventare altro per non ferirci, a difendersi dal bullismo, se tutto questo non smette di svolgersi, non solo si faranno un gran male, ma noi avremo assistito complici al furto della loro infanzia.

Unicorni è una grande opportunità per diventare un'umanità attenta ai diritti umani delle persone più piccole.

Venerdì scorso sono stata con il mio compagno all'esposizione fotografica di  a Monsano.Con un gruppo di persone abbiamo...
28/07/2025

Venerdì scorso sono stata con il mio compagno all'esposizione fotografica di a Monsano.
Con un gruppo di persone abbiamo avuto l'opportunità di ascoltarla in una visita guidata. Francesca ci ha raccontato che è stata la trasformazione del suo corpo, in un periodo preciso della sua storia, a farle venir voglia di imbracciare la camera e testimoniare il suo sguardo e la sua presenza.
Il corpo, di donne in particolare, è diventato un oggetto centrale della fotografia di Tillio: è un corpo reale, immerso nel contesto di vita, e testimone del tempo e di come esso agisca sempre a favore del cambiamento.

Rubo proprio a uno scatto dai suoi lavori per parlare anche io, anche oggi, di corpo.

Fatemi sapere cosa ne pensate. Solo se vi va.

per sapere cosa ti piace, bisogna che ci provi e ci riprovi.non cadere nella trappola di pensare che dovrebbe essere fac...
24/07/2025

per sapere cosa ti piace, bisogna che ci provi e ci riprovi.
non cadere nella trappola di pensare che dovrebbe essere facile!

Ho letto tutti i libri di .gotto e devo dire che mi sono piaciuti molto, alcuni moltissimo.Gotto ha, a mio modo di veder...
21/07/2025

Ho letto tutti i libri di .gotto e devo dire che mi sono piaciuti molto, alcuni moltissimo.
Gotto ha, a mio modo di vedere, una scrittura semplice e appassionata attraverso la quale veicola valori importanti con profondità e chiarezza.

Voglio spendere due parole sull'ultimo romanzo, evitando spoiler ma sottolineando un aspetto centrale delle nostre vite, a mio modo di vedere, importante e spesso sottovalutato.
L'amicizia.

Credo che l'amicizia, e questo romanzo sembra d'accordo con me, sia un luogo ed un campo relazionale molto potente. Lungi dall'essere un luogo semplice e pacifico, il rapporto d'amicizia può restituirci un'idea sincera di chi siamo, non compiacendoci, ma accogliendoci e spronandoci a diventare la versione più sincera di noi stess*.
L'amicizia non si offende e resta quando è difficile.
Non ha paura di colpire perché lo fa con radicale interesse per l'altr* e per il proprio rapporto con l'altr*.
Non ha aspettative, ma desideri di libertà e coraggio per l'amic* e per la propria relazione con l*i.

Bello, ve lo consiglio!

P.S.
Veronica e Camilla attraversano una fase della vita difficile fatta di lutti, ossessioni e angosce: troverete dunque dolore nelle pagine.
Take care

Le famiglie delle persone trans sono spaventate e smarrite.Non sanno che cosa significa essere trans in termini esistenz...
16/07/2025

Le famiglie delle persone trans sono spaventate e smarrite.
Non sanno che cosa significa essere trans in termini esistenziali ed identitari.
Non sanno che cosa rispondere alle richieste dei loro figli e delle loro figlie trans.
Non sanno a chi rivolgersi per il percorso di affermazione di genere medico e non sanno in che cosa consiste.
Non sanno a chi rivolgersi per chiedere.
E si sentono sole.
E sentono che i loro figli e le loro figlie saranno sole, se non quando discriminate, aggredite, maltrattate.

Camilla Vivian è una persona preparata, precisa, curiosa e generosa.
Oltre ad aver scritto libri semplici da leggere e ricchi di una multifattoriale complessità sulle questioni che una persona trans e la sua famiglia si trovano ad affrontare, organizza incontri on line per famiglie e per chi vuole.
In questi incontri dà informazioni precise su molte questioni (ormoni, carriera alias, identità di genere, scuola, viaggi all'estero...).
In questi incontri si genera quindi conoscenza: in un ambiente accogliente e sicuro le persone possono chiedere ed essere accolte nei propri dubbi e timori da una persona che ha vissuto sulla sua pelle le questioni e restituisce all'umanità la sua esperienza in dosi di conoscenze ed entusiasmo.
In questi incontri si genera anche la possibilità di una rete, i cui nodi coincidono con il contatto con Camilla ma anche con altri padri e madri che vivono esperienze simili e scoprono di non essere soli o sole.
Si genera la possibilità di una comunità fatta di persone che, come profonde radici, regge il terreno a volte scosceso della vita e degli ostacoli che questa pone soprattutto a chi, suo malgrado, fa parte di gruppi di identità marginalizzate.

Se sei un/una familiare o una persona cara a qualche persona trans, o sei tu stess* una persona trans, non stare sol*.
Rivolgiti a me, Camilla o reti di cui ti fidi con cui agganciarti, a radici resistenti di competenza ed amore.

Non si genera in solitudine l'identità, ma in un processo collettivo di consapevolezza e desiderio.

N. è una ragazza trans di 17 anni.Mi ha detto che pensava di essere un bluff al nostro secondo colloquio: si sentiva di ...
14/07/2025

N. è una ragazza trans di 17 anni.

Mi ha detto che pensava di essere un bluff al nostro secondo colloquio: si sentiva di ingannare le persone e metterle a disagio esprimendo il suo essere una ragazza trans.

Eppure per me era chiaro, lo è stato davvero da subito. Facevo fatica a memorizzare il suo nome anagrafico, per me era N. 
Per me era una ragazza sensibile, intelligente e radicalmente colta.

I miei sentimenti in colloquio sono sempre oscillati: da un lato sono sempre stata affascinata dal suo modo di pensare dall'altro sono spesso stata preoccupata per l'odio che provava per sé.

Non abbiamo ceduto mai, ne io né lei.
Siamo andate avanti io, lei e la paura di non farcela ed abbiamo portato a casa l'inizio del percorso ormonale, l'attivazione della carriera alias e la comunicazione del nome d'elezione alla famiglia.

Oggi è innamorata ed ha paura.
Ma ormai sa che la paura se la può portare dietro ed intanto continuare a camminare in questo tortuoso e affascinante percorso che è la scoperta e rappresentazione di sé.
Nell'amore, nei sentimenti, nel corpo, nella scuola.

Camminare a fianco dell'adolescenza è una grande opportunità. 
Va retto il dolore e va retta la paura.
A volte come persone adulte trasformiamo quel dolore e quella paura in rabbia, per questo rompiamo con le persone adolescenti.

Con  abbiamo organizzato due incontri di educazione all'affettività e li abbiamo rivolti alle persone adulte che hanno a...
10/04/2025

Con abbiamo organizzato due incontri di educazione all'affettività e li abbiamo rivolti alle persone adulte che hanno a che fare con quelle pre adolescenti ed adolescenti.

La mancanza dell educazione all'affettività nei curricula scolastici e nell'offerta formativa tutta fa sì che  tutte persone abbiano bisogno di essere educate ad un rapporto sano, consapevole e piacevole con il proprio corpo, con la propria identità e con le proprie relazioni.

L'OMS ci dice che questa disciplina contribuisce alla costruzione di società eque dove per tutte le persone ci siano le possibilità di esprimere con libertà e rispetto chi si è e chi si ama.

Ecco che l'educazione all'affettività è anche un diritto perché dota le persone di ogni età degli strumenti affettivi e cognitivi utili a generare benessere e rispetto per sé e per le altre persone.

È molto bello lavorare, come in questo caso, in piccole realtà territoriali dove cooperative, centri giovanili - - parrocchia, cittadini e cittadine, insegnanti, famiglie e piccole realtà produttive - - si incontrano e generano cultura del cambiamento e del rispetto. 

Ho la sensazione che il mondo è un posto più sicuro ogni volta che sento di far parte di queste comunità educanti.

Grazie a tutt*!

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Via Cavour 22
Sirolo

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