Progetto Salute di Cossia Ortopedia

Progetto Salute di Cossia Ortopedia PROGETTO SALUTE è lo spazio dell'Ortopedia Cossia dedicato alla medicina e alle arti sanitarie specializzate.

Con la sua esperienza e la collaborazione con gli specialisti Cossia Ortopedia è il negozio PER IL TUO BENESSERE POSTURALE! I medici specialisti e gli operatori sanitari ricevono su appuntamento.

Dopo le proteste nate dalla cessazione delle forniture da gennaio 2025, Regione Lombardia ha deliberato il reintegro del...
17/09/2025

Dopo le proteste nate dalla cessazione delle forniture da gennaio 2025, Regione Lombardia ha deliberato il reintegro delle forniture di calzature ortopediche agli aventi diritto.

Questo provvedimento si inserisce nell’integrazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nazionali, con l’obiettivo di migliorare l’appropriatezza prescrittiva e garantire una maggiore continuità assistenziale.

📅 Entrata in vigore
Dal 10 settembre 2025 le calzature ortopediche saranno nuovamente rimborsabili.

👣 Finalità e benefici
Questi dispositivi sono pensati per prevenire lesioni, trattare deformità lievi o moderate e migliorare la deambulazione.

👶👩‍🦽 I principali beneficiari sono:

-minori con gravi patologie del piede,

-pazienti diabetici,

-persone con invalidità riconosciuta che necessitano di calzature di rivestimento.

💶 La delibera definisce anche costi, codici e tempi di rinnovo per le diverse tipologie di calzature ortopediche.

La lussazione della spalla è una condizione molto comune nei soggetti anziani.Si tratta di un infortunio che può risulta...
15/09/2025

La lussazione della spalla è una condizione molto comune nei soggetti anziani.

Si tratta di un infortunio che può risultare molto doloroso e tra i sintomi principali c’è gonfiore, versamento e l’impossibilità di svolgere molti movimenti che interessano l’articolazione.

Quando accade un evento del genere ci si accorge relativamente in fretta per via della deformità piuttosto evidente che presenta la spalla, in quanto la testa dell'omero fuoriesce parzialmente o addirittura totalmente dalla cavità glenoidea della scapola.

La tipologia di lussazione maggiormente riscontrata - nel 90% dei casi - è quella anteriore: in tale circostanza la testa dell’omero, uscendo dalla cavità glenoidea, si sposta anteriormente. Meno comuni sono i casi di lussazioni posteriori, mentre rarissimi quelli di lussazioni inferiori, superiori e intratoraciche.

In genere la lussazione anteriore si verifica a seguito di trauma acuto, come ad esempio dopo un incidente, oppure per una caduta e, quando capita questa condizione, occorre stare molto attenti per cercare di prevenire ulteriori eventi simili, in quanto le strutture deputate alla stabilità della spalla (capsula e legamenti) tendono a rompersi e/o allungarsi progressivamente, rendendo l'articolazione sempre meno stabile.

Particolarmente pericolose per gli anziani sono le cadute. I dati statistici indicano come equamente distribuite in percentuale le caduta degli anziani tra quelle che accadono fuori casa (52%) e in casa (48%).

Dentro casa, gli ambienti a maggior rischio sono:

la cucina (25%)
la camera da letto (22%)
le scale interne ed esterne (20%)
il bagno (13%).
Nel soggetto anziano, un trauma alla spalla anche per un evento non necessariamente ad elevata energia come una semplice caduta sul braccio, può causare una lussazione.

La cuffia dei rotatori - il complesso muscolo-tendineo costituito dai tendini di 4 muscoli che avvolgono come una “cuffia” la testa dell’omero, ossia l’osso lungo del braccio che a livello della spalla, si articola con la scapola nell’articolazione scapolo-omerale - in una spalla sana e giovane riesce ad attutire i piccoli traumi, nell’anziano e più in generale nel soggetto fragile, a causa dei tendini molto esili, è meno resistente e anche un piccolo trauma può causare una spalla lussata.

Una tabella riassuntiva delle patologie più frequenti della spalla dell’anziano indica la rottura della cuffia dei rotatori a seguito di lussazioni dell’articolazione come uno degli accadimenti più comuni.

Rottura della cuffia dei rotatori : Lesioni ai tendini della spalla, comuni con l'invecchiamento e l'usura.

Fratture dell'omero prossimale: Fratture nella parte superiore dell'osso del braccio, spesso legate a cadute e osteoporosi.

Artrosi Degenerazione della cartilagine della spalla, aumenta con l'età.
Capsulite adesiva (congelamento della spalla): Rigidità e dolore della spalla, causa spesso sconosciuta.

Tendinite e borsite: Infiammazione dei tendini o delle borse sinoviali, può essere dovuta a uso eccessivo o invecchiamento.

Lesioni del nervo: Danni ai nervi che innervano la spalla, possono derivare da traumi o condizioni mediche.


In quasi tutti i pazienti che subiscono un episodio di lussazione traumatica della spalla in genere si verifica una lesione del labbro glenoideo antero-inferiore, che è il principale stabilizzatore passivo anteriore dell’articolazione e questo legamento può non guarire in posizione anatomica oppure non cicatrizzare affatto.

Inoltre, con ogni episodio di lussazione possono verificarsi lesioni ossee oppure altre lesioni associate che possono ulteriormente aggravare il rischio di nuova lussazione.

Addirittura, a volte, giungono all’osservazione dell’ortopedico situazioni in cui è possibile osservare una lussazione alla spalla “spontanea”, che avviene cioè senza un trauma accidentale oppure lussazioni dovute a piccoli traumi a bassissima energia.

Questo capita più spesso nei soggetti anziani che, per via dell’età e dell’usura, hanno tendini molto esili e struttura muscolare più debole; dunque anche una caduta banale a braccio teso, soprattutto in caso di deambulazione incerta, può essere causa di una dolorosa lussazione. La testa dell’omero è forzata anteriormente fuori dall’articolazione gleno omerale, e nel movimento brusco che si crea con la caduta, può lacerare la capsula articolare della spalla e staccare parte del cercine, che è un bordo fibrocartilagineo. In parecchie persone, soprattutto donne over 65 per via dell’osteoporosi, può avvenire contemporaneamente una frattura ossea, che deve essere esclusa con una radiografia prima di qualsiasi manovra.

COSA FARE NELL’IMMEDIATO POST TRAUMA

Dunque come prima cosa, in caso di caduta di persona anziana, conviene recarsi subito in un pronto soccorso per fare tutti gli accertamenti radiografici del caso e verificare che non vi siano altre complicanze neurologiche o vascolari associate.

È indispensabile un completo e attento esame fisico che includa l’ispezione dell’area interessata, la palpazione e lo stato neuro vascolare per segnalare l’eventuale interessamento di nervi e vasi sanguigni. È inoltre necessario confrontare la spalla lesionata con la controlaterale. Se non ci sono state fratture e la cuffia dei rotatori è integra, vengono somministrati antidolorifici ed eventualmente sedativi per consentire al medico la manovra di riduzione e riportare la spalla nella corretta posizione. Dopo aver avuto la conferma radiografica della riduzione della lussazione, l’arto della persona anziana viene infine posizionato adeso al torace, immobilizzato con un tutore per una o due settimane (non di più, per evitare problemi di circolazione sanguigna) e viene prescritta una successiva valutazione in ambulatorio ortopedico 2-3 settimane dopo il trauma. Poi, solitamente, si opta, per il trattamento di tipo conservativo, caratterizzato da fisioterapia ed esercizio terapeutico per il rinforzo della muscolatura coinvolta.

PROSPETTIVE DI RECUPERO

Con la fisioterapia si può raggiungere, con elevata probabilità, un recupero completo. L’obiettivo principale è quello della gestione del dolore, recupero del movimento e rinforzo muscolare.

Di fondamentale importanza è l’utilizzo graduale dell’esercizio terapeutico che permette, anche al soggetto anziano, sotto la supervisione attenta e costante del fisioterapista, di stabilizzare l’articolazione.

Gli esercizi, infatti, sono indispensabili per il rinforzo della cuffia dei rotatori e dei muscoli periscapolari al fine di migliorare la stabilità della spalla, ripristinare la mobilità dell’arto superiore e tornare a svolgere, quindi, tutti i movimenti completi della spalla senza alcun tipo di dolore.

Anche durante le prime settimane di ritorno all’attività fisica il soggetto anziano può trovare beneficio grazie all’utilizzo di un tutore, al fine di limitare il movimento dell’articolazione, fornire un maggior senso di stabilità e prevenire, di conseguenza, le recidive. ( da Orthoservice di Ro+Ten)

Bloccaggi di spalla, tutori di abduzione e articoli per la riabilitazione
sono in vendita da Cossia Ortopedia.
Presso lo spazio Progetto Salute è possibile avere la consulenza del medico ORTOPEDICO TRAUMATOLOGO per una diagnosi e il trattamento di una lussazione di spalla.

Da Cossia Ortopedia hai un'assistenza a 360° !

Alessandro si fa un "GIRETTO" ma vorrebbe fare il "GIRAMONDO"!🚶Leggerissimi e colorati i deambulatori che Cossia Ortoped...
13/09/2025

Alessandro si fa un "GIRETTO" ma vorrebbe fare il "GIRAMONDO"!🚶

Leggerissimi e colorati i deambulatori che Cossia Ortopedia ti propone per aiutare a muoversi con più libertà e sicurezza.

Da Cossia Ortopedia trovi un modello per ogni esigenza!

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Hai un fastidio al tallone che non passa? Potrebbe essere tallonite…Il dolore al tallone è più comune di quanto immagini...
07/09/2025

Hai un fastidio al tallone che non passa? Potrebbe essere tallonite…
Il dolore al tallone è più comune di quanto immagini — e può arrivare in punta di piedi (letteralmente!). La tallonite, o tallodinia, è un’infiammazione dolorosa che colpisce il calcagno, spesso accompagnata da:
Un dolore acuto, specie nei primi passi del mattino o dopo una lunga inattività
Rossore, gonfiore o sensazione di calore nella zona
Difficoltà a camminare o stare in piedi a lungo
Le cause? Possono essere tante: sovraccarico sportivo o posturale, fascite plantare, tendinite d’Achille, spina calcaneare, obesità, calzature non adatte o malattie
Scopri come affrontare il dolore al tallone, che non va liquidato come un semplice "fastidio, ma è meglio curarlo bene fin dall’inizio contattando prima di tutto il tuo medico. (da Orthoservice di Ro+Ten)

Prevenire la manifestazione di dolore al calcagno è fondamentale vista la frequenza con cui spesso recidiva e le implicazioni invalidanti che comporta nelle attività quotidiane e lavorative.

-ridurre il peso corporeo
-utilizzare scarpe adeguate in particolare non eccessivamente basse, ed utilizzare un plantare o tallonetta che migliori l’ipercarico sul calcagno: l’uso di queste tallonette o plantari assorbenti sia nelle attività quotidiane (soprattutto per chi cammina molto o sta molto in piedi) che nelle attività sportive (eventualmente rinforzate) è in grado di apportare beneficio e di evitare spiacevoli recidive di tallonite nei soggetti a rischio.
-fare stretching prima dell’attività sportiva,
-correggere eventuali difetti di postura-

Presso Cossia Ortopedia puoi avere l'aiuto per una efficace prevenzione con calzature adeguate e, presso lo spazio di Progetto Salute puoi avere la consulenza del TECNICO ORTOPEDICO per valutare eventuali difetti di carico dei piedi e la consulenza del medico ORTOPEDICO TRAUMATOLOGO per una corretta diagnosi e cura delle patologie a carico del tallone.

01/09/2025

B Back le calzature che sono un aiuto per camminare meglio, migliorare la postura e guadagnare benessere per tutto il corpo.👟
Non ci credi??? Vieni a provarle da Cossia Ortopedia!

LA SALUTE DELLE GAMBE: MANTENIAMO LE ANCHE IN FORMA       ( da Tenortho Srl)🦵 Le anche sono tra le articolazioni più imp...
30/08/2025

LA SALUTE DELLE GAMBE: MANTENIAMO LE ANCHE IN FORMA ( da Tenortho Srl)
🦵 Le anche sono tra le articolazioni più importanti.
Eppure spesso le sottovalutiamo: passiamo troppo tempo seduti, manteniamo posture scorrette, compiamo movimenti ripetitivi.
Tutto questo può stressare l'articolazione delle anche più di quanto pensiamo.
Ecco alcuni piccoli suggerimenti mantenere in forma le tue anche:
1️ - Fai stretching regolarmente, compiendo movimenti di apertura e di rotazione delle anche.
2 - Alterna momenti di seduta a brevi pause in piedi o camminando.
3 - Rinforza i muscoli intorno all’anca con esercizi mirati per i glutei, gli adduttori e gli abduttori.
4 - Mantieni un peso corporeo idoneo per ridurre il carico sulle articolazioni.
5 - Ascolta il tuo corpo: se senti fastidio o dolore, non ignorarlo.

Cossia Ortopedia ti aiuta a mantenere le tue anche in salute con l'ausilio di calzature comfort per una corretta deambulazione e, in presenza di dolore, è possibile richiedere , presso Progetto Salute, la consulenza del medico ORTOPEDICO TRAUMATOLOGO

💙Prendersi cura delle anche migliora la mobilità, previene dolori e ci fa vivere meglio.

Da Cossia Ortopedia un servizio a 360°!

La caviglia è una delle articolazioni più soggette a traumi nel contesto sportivo.A causa delle sollecitazioni e dei mov...
21/08/2025

La caviglia è una delle articolazioni più soggette a traumi nel contesto sportivo.
A causa delle sollecitazioni e dei movimenti intensi richiesti in molte discipline, la caviglia è spesso soggetta a traumi di varia entità e gravità.

La distorsione della caviglia è il trauma più comune e avviene quando i legamenti vengono stirati oltre il loro limite naturale. Cadute o impatti diretti possono invece procurare fratture dell’articolazione. Infine le lussazioni, che possono verificarsi durante traumi gravi, anche se questo tipo di patologia è statisticamente il meno frequente.

Cosa fare in caso di trauma

In caso di trauma alla caviglia, è importante prendere immediatamente alcuni accorgimenti per limitare il danno e facilitare una guarigione più rapida.

Il primo comportamento da adottare è consultare un ortopedico, in particolare in caso di dolore molto forte e prolungato nel tempo; è anche importante evitare di caricare l’articolazione, mettendosi a riposo, per prevenire ulteriori danni.

Cause dei traumi alla caviglia negli sport

I traumi alla caviglia possono derivare da vari fattori legati all'attività sportiva:

Movimenti improvvisi: sport come il calcio, il basket e il tennis richiedono cambi di direzione repentini e salti, che possono provocare distorsioni e stiramenti.

Impatto diretto: contatto fisico, cadute e collisioni sono comuni in sport di squadra, aumentando il rischio di traumi.

Terreno irregolare: superfici di gioco non uniformi, come campi in erba naturale o sentieri sterrati, possono causare torsioni accidentali della caviglia.

Eccessivo carico di allenamento: l'allenamento intenso senza adeguato recupero può portare a microtraumi e sovraccarico tendineo.

Equipaggiamento inadeguato: Scarpe non adatte o usurate possono compromettere il supporto e la stabilità della caviglia.

Tipologie di traumi alla caviglia

I traumi alla caviglia più comuni negli sportivi includono:

Distorsioni: la distorsione laterale della caviglia è il tipo più frequente, viene causata dall'inversione eccessiva del piede: il piede scivola all’interno della caviglia, il peso del corpo si scarica sul lato esterno della pianta del piede provocando un’eccessiva estensione dei legamenti laterali della caviglia.

Fratture: possono verificarsi a seguito di cadute gravi o impatti diretti. Le fratture del malleolo sono particolarmente comuni.

Tendiniti: l'infiammazione dei tendini, come il tendine d'Achille, spesso dovuta a sovraccarico.

Lussazioni: anche se rare, possono accadere in casi di traumi violenti.

Gestione dei traumi alla caviglia

La gestione tempestiva ed efficace dei traumi alla caviglia è cruciale per evitare complicazioni a lungo termine. Ecco alcune linee guida per il trattamento:

Protocollo RICE:

Riposo: sospendere immediatamente l'attività fisica per prevenire ulteriori danni.

Ghiaccio: applicare ghiaccio per 15-20 minuti ogni 2-3 ore per ridurre gonfiore e dolore.

Compressione: utilizzare una fasciatura elastica per contenere il gonfiore.

Elevazione: sollevare la caviglia sopra il livello del cuore per favorire il drenaggio dei liquidi.

Se necessario provvedere agli esami diagnostici necessari: radiografie o risonanze magnetiche.

Immobilizzazione: in caso di fratture o distorsioni gravi, può essere necessario l'uso di un tutore a stivaletto, cavigliere rigide o un gesso.

Fisioterapia: programmi di riabilitazione personalizzati per recuperare forza, mobilità e stabilità.

Riabilitazione

La riabilitazione è una fase cruciale per garantire un completo recupero e prevenire recidive. I programmi di riabilitazione, devono essere concordati con personale qualificato e supervisionati soprattutto le prime volte che vengono svolti.

Durante la fase finale della riabilitazione, anche per superare la paura di incappare in un movimento falso e subire una recidiva del trauma, possono risultare utili tutori specificatamente studiati per proteggere la caviglia lasciando al tempo stesso la mobilità della stessa e aiutare a ritrovare fiducia e sicurezza.

Prevenzione dei Traumi alla Caviglia

La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di traumi alla caviglia negli sportivi. Ecco alcuni suggerimenti utili:

Riscaldamento adeguato: sempre eseguire un riscaldamento completo prima degli allenamenti e delle competizioni per preparare i muscoli e le articolazioni.

Utilizzo di scarpe appropriate: indossare scarpe sportive adatte allo sport praticato e sostituirle regolarmente per garantire un buon supporto.

Esercizi di rafforzamento: includere esercizi specifici per rafforzare i muscoli della caviglia nel programma di allenamento.

Superfici di gioco sicure: allenarsi su terreni regolari e ben mantenuti per evitare torsioni accidentali.

Tecnica correttiva: lavorare con allenatori o fisioterapisti per correggere eventuali difetti di postura o tecnica di movimento. ( da Orthoservice di Ro+Ten)

Un esame baropodometrico per valutare il corretto appoggio del piede rappresenta un'ottima indagine preventiva .

Presso Progetto Salute di Cossia Ortopedia puoi iniziare il tuo trattamento preventivo con l'esame baropodometrico eseguito dal TECNICO ORTOPEDICO e, in caso di trauma, potete richiedere la consulenza del MEDICO ORTOPEDICO TRAUMATOLOGO per un'adeguata terapia.

Nel punto vendita di Cossia Ortopedia trovi tutti i tipi di tutori per la caviglia da usare come prevenzione nell'attività sportiva o come terapia dopo una trauma e diversi modelli di calzature stabilizzanti per garantire un corretto appoggio della caviglia sia durante l'attività sportiva che la normale e quotidiana deambulazione.

Cossia Ortopedia, un servizio a 360°!

12/08/2025

✅4 buone abitudini per piedi sani anche d:estate!
📌Proteggili dal sole
📝 Mai scalzi troppo a lungo
📌Fai pediluvi rinfrescanti

Non scordare di indossare calzature comfort che trovi da Cossia Ortopedia.

Camminare è un’attività naturale, uno stadio dello sviluppo motorio che si acquisisce spontaneamente fin dalla più tener...
11/08/2025

Camminare è un’attività naturale, uno stadio dello sviluppo motorio che si acquisisce spontaneamente fin dalla più tenera età, e non è uno sport, ma la più semplice delle tante attività fisiche che possiamo fare per mantenere uno stile di vita sano e rimanere in forma

Il camminare non comporta nessun movimento forzato e non provoca trauma all'apparato locomotore (come invece può succedere nella corsa). Fa bene al corpo, alla mente e aiuta a mantenersi giovani. E’ un esercizio che chiunque può fare, a tutte le età, senza una particolare preparazione e senza doversi dotare di un abbigliamento particolare, fatta eccezione per un paio di scarpe adatte.

E’ un’attività aerobica, non ci sono strappi violenti e le energie provengono prevalentemente dalla respirazione. Camminare favorisce infatti l'attività dei polmoni e il lento e regolare movimento della cassa toracica che a sua volta è un massaggio cuore, fegato, reni e stomaco.

Quindi anche se facile e alla portata di tutti, è solo apparentemente banale, perché di fatto si tratta di un movimento complesso che coinvolge il respiro, la circolazione sanguigna, gli organi interni, la locomozione e mette in moto non solo le gambe, ma anche braccia, spalle e colonna vertebrale.

Fare lunghe passeggiate abitualmente più volte durante la settimana, con costanza, permette a chiunque, a costo zero, di fare la ginnastica migliore e ottenere benefici importanti contro l’insorgenza di rischio di patologie croniche come ipertensione, la malattia coronarica, lo scompenso cardiaco, il sovrappeso, il diabete e non ultimo, lo stress. Inoltre migliora la postura e l’equilibrio, favorisce la motilità intestinale, ha un’azione benefica anche su muscoli e ossa e può rallentare il processo di invecchiamento evitando l’insorgenza precoce della demenza, riducendo il rischio di sviluppare l’Alzheimer, e migliorando il benessere mentale complessivo. Camminare aiuta anche a distrarsi e a rilassarsi, interrompendo la routine della quotidianità e migliorando l'attività cognitiva

I benefici del camminare tutti i giorni:

Camminando si migliora:

- il tono muscolare: la fibra muscolare, irrorata da più sangue, si ossigena e si tonifica, non solo quella degli arti inferiori ma anche quella delle braccia;

- le articolazioni: perchè mantengono un elevato grado di elasticità nei tendini e nei legamenti;

- il tessuto osseo: rimane più compatto, prevenendo rischi di deterioramento precoce dello scheletro;

- il cuore: perché pompando di più viene stimolato ad aumentare la massa e a diventare più efficiente;

- la circolazione sanguigna: le pareti dei vasi diventano più elastiche ed il sangue scorre meglio, in modo più fluido perchè incontra meno resistenza. Questo aiuta a ridurre la pressione sanguigna arteriosa, creando una condizione di vasodilatazione che dura a lungo e aiuta anche a ridurre il livello del colesterolo “cattivo” (o LDL, lipoproteine a bassa densità che trasportano il colesterolo dal fegato alle cellule di tutto l’organismo) aumentando quello “buono” (o HDL, lipoproteine ad alta densità, che portano il colesterolo in eccesso dai tessuti corporei verso il fegato, che poi ha il compito di smaltirlo).

- l'apparato respiratorio: i muscoli della cassa toracica si rinforzano e permettono un ampliamento dello spazio per i polmoni che introitano più ossigeno;

- la salute dei piedi: la pianta del piede è un'ampia massa riccamente vascolarizzata che camminando viene compressa e rilassata. Il sangue venoso viene spinto in alto, quello arterioso aspirato in basso.

- il sistema nervoso: procura un rilassamento che giova alla mente, favorisce il riposo notturno e si ottiene una maggior soddisfazione emotiva;

- il tono dell’umore: grazie alle endorfine e alla serotonina prodotte maggiormente quando i muscoli si attivano, stimola i ritmi cerebrali e contribuisce ad un senso di maggior benessere

Inoltre camminare aiuta a previene il rischio di diabete di tipo2, perché aiuta a metabolizzare il glucosio, favorendo il lavoro dell’ormone insulina, e accelera il metabolismo, aiutando l’organismo a tenere il peso nei limiti desiderabili perché una passeggiata di un’ora a quattro chilometri all’ora, per esempio, fa spendere fra le 100 e le 200 calorie e fa bruciare almeno sei grammi di grasso. Va bene anche contro la cellulite, perché ogni passo è come un massaggio, che delocalizza il grasso sottocutaneo e combatte la cosiddetta pelle a buccia d’arancia.

Grazie al migliore funzionamento del sistema circolatorio, le difese immunitarie saranno inoltre più attive, verrà stimolato il sistema linfatico, diminuirà il livello di stress e ci si sentirà più riposati: requisito essenziale per permettere al sistema immunitario di lavorare più efficacemente. Ma ovviamente non bisogna esagerare, perchè camminando tanto e troppo a lungo saltano fuori i dolori che colpiscono per lo più gli arti inferiori, ma anche il mal di schiena e il dolore alle spalle non vanno esclusi. Per alleviare i fastidi in caso di eccessivo sforzo, sono consigliabili tutori per gli arti inferiori , schiena e spalle .

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità si dovrebbero compiere circa diecimila passi al giorno per stare bene. Tradotto in distanza fanno circa sette chilometri e anche se può sembrare tanto, in realtà per arrivare a quel traguardo, o comunque raggiungere un livello soddisfacente di movimento giornaliero, basterebbe camminare circa 30 minuti ogni giorno. L'ideale sarebbe farlo a passo da medio a sostenuto e con le scarpe giuste per ottenere tutti i benefici di cui sopra aumentando gradualmente la distanza percorsa e la velocità con il passare del tempo. Il primo giorno si può iniziare con 10 minuti di camminata, per poi arrivare a 30, 60 minuti o ancora di più, a seconda degli obiettivi che si vogliano raggiungere. ( da Orthoservice di Ro+Ten)

Da Cossia Ortopedia, oltre a tutori per la deambulazione da usare in situazioni particolari, puoi trovare diversi modelli di calzature ideali per favorire la deambulazione durante le tue passeggiate.

La funzione dei dischi vertebrali e le maggiori cause delle discopatieLa colonna vertebrale è costituita da un'alternanz...
03/08/2025

La funzione dei dischi vertebrali e le maggiori cause delle discopatie

La colonna vertebrale è costituita da un'alternanza di vertebre ossee e di dischi fibrocartilaginei. Le vertebre cervicali, dorsali e lombari restano libere ed indipendenti costituendo la parte mobile del rachide; le sacrali e le coccigee invece perdono la loro individualità, saldandosi più o meno fra loro in modo da costituire, rispettivamente, il sacro (che si articola con la cintura pelvica) ed il coccige.

I mezzi di unione del rachide sono costituiti da:

i dischi intervertebrali, che si interpongono tra le due superfici articolari vicine;
i legamenti intersomatici, che si dispongono attorno all'articolazione formando due larghi nastri per tutta l'altezza della colonna (legamento longitudinale anteriore e legamento longitudinale posteriore);
i legamenti gialli;
i legamenti interspinosi;
i legamenti intertrasversari.
I dischi intervertebrali

I dischi intervertebrali, che in un adulto sano costituiscono circa il 25% della lunghezza dell’intera colonna, sono potenti mezzi di connessione ed anche ammortizzatori elastici. Sono formati, schematicamente, da alcuni strati esterni concentrici di tessuto fibroso e cartilagine (anello fibroso) e da una zona centrale ad alto contenuto idrico (nucleo polposo). Mentre la funzione essenziale del nucleo è quella di ridistribuire le forze complessive all'interno del rachide, il compito più importante dell’anello fibroso è quello di opporsi alla tensione ed alla sollecitazione in torsione. Nella regione cervicale, come in quella lombare, i dischi hanno spessore diverso e forma di cuneo per minimizzare gli effetti della marcata angolazione, mentre nella regione dorsale hanno tutti lo stesso spessore uniforme.

I dischi intervertebrali nell'adulto ricevono le sostanze nutritive esclusivamente per diffusione attraverso i corpi vertebrali ed attraverso l'anello fibroso. Un’alterazione di queste strutture comporta uno stato di carenza nutrizionale, responsabile della patologia degenerativa del disco.

I dischi sono anche privi di terminazioni nervose e quindi privi di sensibilità dolorifica; anche i legamenti gialli ed interspinosi sono insensibili agli stimoli del dolore. Al contrario il legamento longitudinale posteriore e la sinovia delle articolazioni posteriori presentano una ricca innervazione. Ecco perché le diverse alterazioni della colonna vertebrale sia di tipo legamentoso che osteo-articolare, anche se non a carico di strutture anatomiche direttamente innervate, possono determinare la comparsa di una sintomatologia dolorosa.

Un'altra importante sede di origine del dolore è dovuta alla componente muscolare, mentre a livello lombo-sacrale una frequente causa di dolore (irradiato) è rappresentata dalla compressione delle radici del nervo sciatico.

Le cause

È importante notare che spesso la discopatia è il risultato di una combinazione di fattori piuttosto che di una singola causa.

Numerosi studi hanno evidenziato che le discopatie del rachide lombare sono assai di frequente riscontrate presso molteplici collettività lavorative dell'industria, dell’edilizia e dell'agricoltura, e sono correlabili a condizioni lavorative caratterizzate da posture coatte o movimentazione manuale di carichi pesanti, che rappresentano fattori professionali causali o concausali nella insorgenza e manifestazione di tali affezioni.

Va d'altro canto sottolineato che molteplici possono essere i fattori extra lavorativi (età, sesso, fattori costituzionali, iatrogeni, ecc.) e che molto spesso la genesi del low back pain (dolore basso alla schiena) non risulta essere legata apparentemente ad alcuna causa specifica, cosi da venir definito "idiopatico".

Volendo, in ogni caso, catalogare le cause dell’insorgenza delle discopatie possiamo elencare:

1. Invecchiamento
Con l'età, i dischi intervertebrali possono perdere fluidità e elasticità, riducendo la loro capacità di assorbire gli shock e aumentando il rischio di danni e degenerazione.
Questo processo, noto come degenerazione discale, è una parte naturale dell'invecchiamento.
2. Traumi o Lesioni
Lesioni alla colonna vertebrale, come quelle causate da incidenti, cadute o attività sportive, possono danneggiare i dischi intervertebrali.
Anche sollevare pesi in modo scorretto può causare una lesione del disco.
3. Sollecitazioni Ripetitive
Movimenti ripetitivi o sollecitazioni continue sulla colonna vertebrale, come quelle dovute a certi lavori o attività fisiche, possono portare a usura e danneggiamento dei dischi.
4. Postura Scorretta
Una postura scorretta, specialmente se mantenuta per lunghi periodi, può mettere pressione anormale sui dischi e contribuire alla loro degenerazione.
La postura sedentaria prolungata, tipica di molti ambienti di lavoro moderni, è un fattore di rischio significativo.
5. Fattori Genetici
La predisposizione genetica può giocare un ruolo nella vulnerabilità di una persona alle discopatie. Alcune persone possono essere geneticamente più inclini a sviluppare problemi ai dischi intervertebrali.
6. Stile di Vita
Fattori come il fumo, l'obesità e la mancanza di attività fisica possono contribuire alla degenerazione dei dischi. Questi stili di vita possono ridurre il flusso sanguigno ai dischi, accelerando il processo di degenerazione.
7. Malattie e Condizioni Mediche
Alcune condizioni mediche, come l'osteoporosi o l'artrite, possono influenzare la salute dei dischi intervertebrali.
La prevenzione attraverso un buon stile di vita, una corretta ergonomia e un'adeguata attività fisica può aiutare a ridurre il rischio di discopatie. In caso di sintomi o preoccupazioni, è sempre consigliabile consultare un professionista medico per una valutazione approfondita.

Cosa fare in caso di discopatia

Come appena indicato, l'esercizio fisico rimane la migliore cura, la riabilitazione funzionale aiuta ad aumentare la mobilità delle articolazioni rigide, attivare i muscoli, migliorare la qualità del movimento e quindi favorire le condizioni necessari per ridurre il processo di invecchiamento della colonna vertebrale. Il riposo invece è necessario quando il dolore è forte ma non deve essere protratto a lungo, altrimenti potrebbe addirittura favorire il peggioramento della patologia. Ci sono anche farmaci antinfiammatori, rilassanti muscolari e antidolorifici, ma anche ausili molto utili, quali i Busti ortopedici elastici per la stabilizzazione e lo scarico del rachide lombare, con pelotta termoformabile.

Da Cossia Ortopedia sono disponibili diversi modelli di busti ortopedici, anche quelli di Orthoservice di Ro+Ten, corredati di pelotta termoformabile ed è possibile prenotare, presso lo spazio "Progetto Salute" una consulenza con il "Medico ORTOPEDICO TRAUMATOLOGO" per una diagnosi approfondita ed una cura adeguata e tempestiva che permetta di raggiungere un rapido miglioramentodei problemi causati dalla patologia.

Cossia Ortopedia, un servizio a 360°!

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